Risultati di concorsi
XI edizione Premio Letterario
Marguerite Yourcenar 2003
 
Risultati Sezione Poesia
Risultati Sezione Narrativa

 

La Giuria della undicesima edizione del Premio Internazionale di Poesia e Narrativa Marguerite Youcenar 2002 indetto da Il Club degli autori, presieduta per la sezione Poesia da Maria Organtini (Presidente del Cenacolo poeti e artisti di Monza e Brianza), e per la sezione Narrativa da Massimo Barile, dopo attenta valutazione delle opere pervenute ha designato i dodici finalisti di ciascuna sezione che sono diventati automaticamente i designatori dei vincitori. Ciascun finalista (contraddistinto da una lettera dell'alfabeto) ha ricevuto una copia delle opere degli altri undici finalisti e, dopo averle lette, ha espresso il suo giudizio sulle opere degli altri concorrenti elencandole in ordine di merito, escludendo se stesso dalla classifica.

Ecco quindi la classifica finale:

 

SEZIONE POESIA

 

1° class.: Valeria Albano di Palermo con "Ancora una stagione"

Vince la pubblicazione di un libro di 32 pagine di cui le verranno assegnate 100 copie gratuite - Targa di riconoscimento - Attestato di merito - Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori - Pubblicazione su Internet per un anno.

 

2° class.: Alessandro Barbato di Montegrotto Terme (PD) con "Una sera, una sera soltanto..."

Vince la pubblicazione di un quaderno di 32 pagine di cui gli verranno assegnate 100 copie gratuite - Attestato di merito - Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori - Pubblicazione su Internet per un anno.

 

3° class.: Mauro Moretti di Pistoia con "Onde in corsa con la vita"

Vince la pubblicazione di un quaderno autocopertinato di 32 pagine di cui le verranno assegnate 100 copie gratuite - Attestato di merito - Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori - Pubblicazione su Internet per un anno.



Vincono la pubblicazione di un quaderno autocopertinato di 16 pagine di cui verranno assegnate 100 copie gratuite - Attestato di merito - Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori - Pubblicazione su Internet per un anno i seguenti autori:

 

4° class.: Gianmario Lazzaroni di Bareggio (MI) con "Il mare che non c'è"

 

5° class.: Ermano Raso di Raccongi (CN) con "L'eco dei nostri silenzi innamorati"

 

6° class.: Elisa Barone di Como con "Bambini in Iraq"

 

7° class.: Giacomo Giannone di Mazara del Vallo (TP) con "Vento di Scirocco"

 

8° class.: Maurizio Cafaggi di Borgo S. Lorenzo con "Una sera di primavera"

 

9° class.: Alessandra Crabbia di Caerano San Marco (TV) con "Afghanistan"

 

10° class.: Alessandra Romano di Genova con "Azzurrità"

 

11° class.: Sefora Papagna di Manfredonia (FG) con "J. Kerouac"

 

12° class.: Simonetta Gravina di Roma con "Supplica di Natale"

SEZIONE NARRATIVA
 
1° class.: Davide Ficagna di Cerano (NO) "Il ferito"
Vince la pubblicazione di un libro di 32 pagine di cui le verranno assegnate 100 copie gratuite - Targa di riconoscimento - Attestato di merito - Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori - Pubblicazione su Internet per un anno.
 
2° class.: Laura Ferrante di Corsico (MI) "La ballerina"
Vince la pubblicazione di un quaderno di 32 pagine di cui gli verranno assegnate 100 copie gratuite - Attestato di merito - Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori - Pubblicazione su Internet per un anno.
 
3° class.: Erminio Maria Cavalli di L'Aquila con "Parlando di me"
Vince la pubblicazione di un quaderno autocopertinato di 32 pagine di cui le verranno assegnate 100 copie gratuite - Attestato di merito - Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori - Pubblicazione su Internet per un anno.

Vincono la pubblicazione di un quaderno autocopertinato di 16 pagine di cui verranno assegnate 100 copie gratuite - Attestato di merito - Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori - Pubblicazione su Internet per un anno i seguenti autori:
 
4° class.: Marco Bottoni di Castelmassa (RO) con "Sullo stesso treno"
 
5° class.: Anna Messina di Siracusa con "L'ultimo sogno"
 
6° class.: Davide Roccetti di Filottrano (AN) con "La coscienza dei tronchi nodosi"
 
7° class.: Maria Angela Chiarenza di Castellammare (TP) con "Due scelte"
 
8° class.: Marcella Russano di Napoli con "L'altra parte del vetro"
 
9° class.: Luca Bugna di Bussero (MI) con "Le due metà"
10° class.: Barbara D'amico di Anzio con "Fantasie di uno scrittore"
 
11° class.: Luca Lodatti di Ravenna con "La carriera di un attore di vaglia"
 
12° class.: Rodolfo Antoniono di Torino con "La vendetta"

La cerimonia di premiazione si terrà sabato 10 gennaio 2004 alle ore 15,30 a Melegnano (Milano) presso il Salone Predabissi in via Frassi, 2 angolo via Predabissi. I premiati riceveranno l'invito a mezzo posta.
Valeria Albano

Opera 1° classificata
Ancora una stagione
 
Sbuffa di luce lo scirocco di marzo
e di campane quaresimali.
L'anima si riempie
di polline e sospiri.
Viene ancora
quella stagione che pensavi l'ultima,
viene pregnante di emozioni
e di odori,
riapre le ferite e le infiamma
dalle corolle delle fresie rosse,
mozza il respiro
e fa vibrare il cuore.
Ti dice che sei viva
e tu
non lo credevi.
Alessandro Barbato

Opera 2° classificata

 

Una sera, una sera soltanto...
 
Non siamo che un momento di luce
tra due notti senza stelle
e la sera è breve
come un sonno di allodole.
Moriamo un poco ogni giorno
di spada o di noia:
dimentica le ferite degli anni
dimentica -un momento- il domani,
stasera làsciati morire un poco
tra le mie braccia.


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Mauro Moretti
 

Opera 3° classificata

 
Onde in corsa con la vita

 

Creste d'onda

bianche, spumeggianti

si rincorrono senza posa,

distinguo

nella spuma

piccoli passi

di una danza ritmata,

cosparsa di piccoli salti,

più volte provata

nelle immense distese

dell'oceano.

La dove si rompe l'equilibrio

di un qualcosa

che viene da lontano,

che ha il gusto di monti lontani,

di albe inaccessibili,

una cosa che fa parte della nostra

storia di uomini che vanno,

là dove nasce la differenza,

cresce una risposta diversa

che va ad infrangersi

sopra contorni

che cambiano costantemente e

immancabilmente.

Il vento sembra

il pensiero dell'uomo

che spinge in ogni direzione

cercando...


Gianmario Lazzaroni

Opera 4° classificata

 

Il mare che non c'è

(Irlanda)

 

Il rumore del volo

oltre il mare che non c'è,

i gabbiani di Doolin,

ali di rubino che mi stringono.

 

Sulla soglia di un nuovo sogno,

sorvolo storie di nebbie e di fiordi,

forzieri di pietra e dame,

giostre e suoni di cornamuse lontane,

equilibri di sassi che sfidano il vento.

 

E poi nuvole veloci

sputate da treni a vapore,

il cantante del Biddy's e

i suoi due bicchieri,

e il verde della terra,

magia di una fata.

 

Affascinato dallo spazio intorno,

rinasco tra sguardi di gente sincera

e la mia mente ignota si apre,

armonia di luci nella cecità dei miei occhi.

 

Sciami di mani, toccatemi ora!

Proverete solo amore.

 

Sfoglio immagini preziose

mentre i ricordi, sabbia di clessidra,

già sfuggono e insieme al mare che si ritrae

scompaiono in questo infinito immenso.

 


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Ermano Raso
 

Opera 5° classificata

 
L'eco dei nostri silenzi innamorati
 
Mi travolse l'onda dolce
dei tuoi capelli di sole,
mi sfiorò l'eco lontana
dei nostri silenzi innamorati.
Soffia ancora il vento dell'amore
sul fuoco assopito sotto la cenere,
e nell'immenso della nostra notte azzurra
la pioggia di stelle è quella di allora.
Sono tornati i cigni
sul lago che ci vide smarriti
nel nostro primo abbraccio;
la quiete lacustre è ora lo specchio
della nostra anima azzurra.
Se mi stringerai appena
potrai sentire il battito
del mio cuore che canta,
vedere la danza degli alberi
abbracciati dal vento,
e a sera inoltrata
le fate del bosco accendere
sui nostri volti rapiti
mille pensieri d'amore.
Allora insieme noi vivremo ancora
l'accecante bagliore
dei nostri antichi miraggi argentini.
 

Elisa Barone
 

Opera 6° classificata

 
 
Bambini in Iraq (20.03.03)
 
Luci e rumori
nella notte sola,
né l'uno né l'altro Dio
è vicino a loro.
Porta via il vento di primavera
parole sussurrate di preghiera;
piccole mani nascondono i visi,
coprono gli occhi,
difendono le orecchie.
Non ci sono le stelle
nella notte sola,
ma al posto di ogni stella
c'è un mostro che sorvola.
Cos'è la guerra
alcuni lo sapranno.
Cos'è la guerra
altri non diranno
perché dal sonno acerbo
non si risveglieranno.
 
 
 
 

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Giacomo Giannone

Opera 7° classificata

Vento di scirocco
 
Vento di scirocco
sul mio volto,
pioggia di sabbia
sulle labbra.
Accende tizzoni
di cupo fulgore
la mia sciara,
si secca il mandorlo
e la palma nana.
La serpe rinnova
il vestito di squame,
la lucertola ansita
fra le stoppie della "disa".
Si sente il deserto
vicino e dell'afa
l'arsura asfissiante,
si sente il lamento
dell'uomo smarrito.
Naufraghi senza nome,
cadaveri su acque
indifferenti, l'estate
sulla languida spiaggia.
Si masticano allora
i frammenti dei sogni
dell'altro che fugge
sotto il sole che scotta
sulla piana desolata.
Si vuole rubare
un raggio di speranza,
le meduse alla battigia
filamentose si posano.
È amaro al clandestino
il miele dell'estate,
piove sulla terra
polvere di sabbia,
spira vento di scirocco.
 
 
 

Maurizio Cafaggi
 

Opera 8° classificata

 
Una sera di primavera
 
È tersa la sera oltre la linea dell'orizzonte
L'arancio del sole al tramonto, sfuma nel rosa pastello,
È l'ora dell'azzurro, del celeste che cede all'indaco e al blu
Colori, che corrono incontro al nero della notte e alle stelle.
Gli odori si fanno intensi, nell'umido della sera che scende
Una fresca bava di vento, sfiora il volto segnato
Come una carezza, ne addolcisce le rughe
Ingiurie del tempo e del dolore.
La brezza leggera, scompiglia i capelli
Come la mano di un'amante scherzosa
Porta con sé, profumo di tiglio e gelsomino, sentore di rosa
Rumori attutiti, canto d'uccelli e cicalecci di fanciulle raccolti lontano
Come la risacca marina trasporta a riva, conchiglie e ciuffi di Posidonie
Strappate ai fondali dalla burrasca.
 
 

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Alessandra Crabbia

Opera 9° classificata
 
Afghanistan
 
Siate pazienti,
ma io sto dalla parte degli stracci, dei giorni senza pane,
degli uomini semplici e fieri e polverosi
che nulla sanno dei tavoli lucidi dei potenti.
Amo il sorriso di sabbia e salvia di certe donne con gli occhi velati,
so il tormento del falconiere assorto a cui non torna l'amato rapace.
So di uomini morti sulle montagne, morti di sete solo per onore.
Io sono stato ad Herat con la mia amata,
l'ho percorsa di notte sorretto da lei, varcando il Khyber Pass:
avevo una gamba squarciata e pochi anni di malinconia da vivere
aggrappato al letto della mia sposa.
Io sono stato ad Herat,
e nessuno madre m'ha negato il pane, nessun vecchio m'ha negato il tè,
nessun bimbo m'ha negato un sorriso.
Ho mangiato meloni bianchi con i saggi del villaggio,
han danzato per me le donne con i piedi tatuati.
E non c'era pane, né pace, né case sicure.
Io conosco solo il sapore amaro del tè sotto i tamarindi,
le ombre che s'allungano la sera mentre le donne tornano gaie dal pozzo.
Io non ho visto odio né pazzia negli occhi degli uomini.
Tutti mi amavano e mi chiamavano lunghi capelli,
spezzando per me il loro pane secco.
Io non conosco l'odio che dite, ma la terra sacra che calpestai,
e che m'insegnò l'onore
e il dolore muto
e la tristezza paziente e testarda
di amare
senza fine. 

Alessandra Romano

Opera 10° classificata
 
 
Azzurrità
 
"Cobalto e schiuma bianca
ti muovi immenso mare
davanti a me.
Un cielo così terso
spaventa il cuore:
Azzurrità infinita
infiniti palpiti dell'anima...
Lo scirocco piega vele
colorate e un sole beffardo
s'affaccia tra nuvole candide,
si perdono i pensieri
tra cavalloni impazziti
e sbattono violenti
contro gli scogli appuntiti.
Ali di gabbiano
disegnano antiche danze nell'aria
emozioni senza controllo:
Azzurrità infinita
infiniti tremiti dell'io...
Una luce così chiara acceca la ragione
sensazioni pure si perdono
nell'acqua trasparente
liquide paure, sgargianti desideri
emozioni incontrollate
sfiorano la superficie,
come bianca scia,
e si perdono all'orizzonte..."
 
 

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Sefora Papagna

Opera 11° classificata
 
 
J. Kerouac
 
Il suono acuto dell'armonica
nell'atmosfera campestre
dei balli popolari
nell'America dell'ovest.
 
La polvere arancione
sollevata da stivali rumorosi
balla insieme a lunghe gonne
che volteggiano come campane.
 
I nostri campi bruciati.
Il sole sui nostri schiariti volti.
 
Il passo di uno straniero
dai capelli troppo neri
per essere uno di noi.
 
Cessano le danze,
si fermano i rumori.
 
I movimenti lenti
dello scuro latino,
fondono i ritmi
in un colorato unico ballo.

Simonetta Gravina

Opera 12° classificata
 
 
Supplica di Natale
 
La Morte ulula, abbracciata a Caino.
Orde di sciacalli, sazi delle loro metastasi,
ammorbano l'umanità, che in preda alla fame,
divora se stessa.
Rantola l'uomo, lambendo la sua ferita.
Nel sangue, lava, la sua mano omicida.
Stravolta la Terra, è in guerra col cielo.
Ma oggi, è Natale.
E festoso, uno slogan ripete:
È nato il Signore! È nato il Signore!
Farcite il tacchino. Imbandite il cenone.
Senza canditi è il pandoro Cannone.
Brindate in letizia, è festa d'Amore.
Amore! Amore? Ma dove è andato l'Amore?
Che fine hanno fatto, i Tuoi figli, Signore?
Perché l'odio, ha ingravidato la terra?
Perché i Tuoi fiori, ora, grondano sangue?
E per quel Bambino che è nato,
quel Tuo Figlio Divino, che morì, per Amore,
non voltarci le spalle, disgustato, Signore!
Rendi il suo rango, a quella culla imbrattata.
Dì, che Tuo Figlio, non morì invano, per noi.
Perdonaci tutti, perché noi siamo soli,
e non sappiamo ritornare da Te.
Stendi una mano, su questa terra in cancrena,
e cospargi di pace, chi crede e non crede.
Spoglia quell'abete, dalla morte agghindato,
e rendi all'Amore, il suo significato.
Perché oggi è Natale, perché è la festa del cuore,
perché l'albero splende e fuori c'è il sole.
Perché oggi è Natale,
e a Betlemme si muore!
 
 

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