Rivista Club degli autori n° 171-172-173-174
Luglio 2007
 
Editoriale a cura di Adriana Montefameglio
Ciao «Sumà»
Porteremo avanti il tuo treno carico di petali di fiore cercando di guidarlo come ci hai insegnato
 

La consistenza del numero di pagine di questa rivista la presenta più come una antologia di scrittori e poeti contemporanei che come una semplice rivista.
Vi esorto a considerare questa rivista una antologia nel senso etimologico del termine, composto dal greco ànthos «fiore» e da légein «scegliere». Una «scelta di petali», così ci piace definire le poesie ed i racconti estrapolati dai lavori dei molti autori presenti in queste pagine. Ogni poesia, ogni testo qui pubblicato può infatti essere paragonato a un fiore germogliato dall'anima del poeta e profumato di tutte le sue emozioni.
È un materiale prezioso che non si può lasciare appassire ma anzi, va coltivato con passione e dedizione, e l'unico modo per farlo è dare a quante più persone possibile l'opportunità di leggerlo.
Questo spazio dedicato ad ogni autore, così fortemente voluto da Umberto Montefameglio, è sicuramente limitato dalle esigenze tipografiche ma, almeno, è uno spazio... questo spazio che, molte volte, è negato agli autori esordienti, agli autori emergenti, a chi, pur bravo ma non ancora famoso, ha ben poche possibilità di farsi leggere, e pertanto, conoscere.
Quando gli spazi offerti dall'editoria sono sempre meno, oppure sono molto onerosi, l'opportunità di avere un pubblico non è poca cosa.
Talvolta immagino Il Club degli autori, come un grosso treno che percorre l'Italia in lungo e in largo... da nord a sud, da est a ovest... su questo treno viaggiano tanti sogni, pensieri, parole, sentimenti... quelli dei nostri numerosi soci ed autori...
Forse i nostri nuovi lettori non sanno che questo "treno" è stato concepito, voluto ed assemblato da una persona particolare: un uomo molto estroverso, senza peli sulla lingua, con mille interessi e mille passioni... a volte iracondo, a volte amabile, a volte insopportabile nella sua costante voglia di cambiamento, ma sicuramente una persona geniale, con cui era piacevole rapportarsi e che non risultava mai noiosa...
Argomentava in maniera schietta, sincera, a volte spietata, le sue opinioni e si infuriava con chi dissentiva... insomma come tutte (o quasi) le persone geniali aveva un caratteraccio!
Una personalità talmente particolare sin da giovane da diventare il coprotagonista dei romanzi di pesca del famoso scrittore- ed amico di gioventù Mario Albertarelli, compagno di battute di pesca. Nei suoi romanzi di pesca, Umberto veniva chiamato «Sumà», che in gergo torinese vuol dire "socio" o anche "amico".
A tal proposito vi consiglio la lettura del libro di Albertarelli «L'amo e la lenza» che trovate gratuitamente sul web a questo indirizzo:
www.alieutica.it/associazione/pdf/Lamoelalenza.pdf
o anche su:
www.marioalbertarelli.org
Rammento che quand'ero bambina, ridendo, mio padre Umberto, mi raccontava sempre che la mattina in cui sono nata si trovava fuori a pesca con Albertarelli e che gli «era toccato» mollare la canna per venire in ospedale.
Da persona originale qual era, amava coniare nuovi vocaboli che utilizzava come vezzeggiativi per le persone che amava: la copponicchia, la fragolara, il gulpanacco, il sarchioppino, e tanti altri.
Nella sua vita ha avuto mille interessi che amava portare avanti in maniera professionale e non solo amatoriale, doveva sempre primeggiare in tutto quello che faceva: dalle gare di pesca, ai campionati professionali di ping-pong, all'atletica leggera, all'interesse per la pranoterapia e il training autogeno, la passione per la motocicletta, la passione per le nuove tecnologie, passando attraverso il giornalismo, la fotografia, approdando alla computer grafica quando ancora i computer venivano considerati strani marchingegni per pochi eletti...
Sempre un passo avanti agli altri, aveva continuamente bisogno di stimoli nuovi e di altre mète da raggiungere.
Ha vissuto la vita di un uomo sempre mosso da grandi passioni da vivere in maniera totale (magari anche solo per brevi periodi), sempre attento ad ogni mutamento sociale, informatissimo su tutto, grande lettore, grande oratore, poteva descrivere nei dettagli la preparazione di un'elaborata specialità culinaria, e poteva intrattenersi a parlare con docenti universitari di filosofia. L'ecletticità che ha sempre dimostrato è stata la sua forza pre-ponderante e il suo motore propulsore.
Schietto e spietato nel disilludere chi si faceva illudere dalle false lusinghe di chi puntava a far spendere ingenti somme, e proprio per questo apprezzato dagli autori che sono venuti in contatto con lui.
Ha vissuto il giornalismo di una volta dalla gavetta nella cronaca notturna sino ad arrivare all'apice della carriera, e ad ogni nuovo successo conseguito, seguiva subito un nuovo interesse, perché una delle sue maggiori peculiarità era quella di dover sempre avere qualcosa di nuovo e stimolante da fare, un nuovo scopo da raggiungere, un sogno da inseguire e non necessariamente per se stesso, anzi, la maggior parte delle volte era mirato all'interesse altrui, eppure non si è mai considerato un benefattore, con il suo modo burbero di rapportarsi con il prossimo.
Sono arrivata alla conclusione che probabilmente gli piaceva essere il protagonista indiretto dei successi altrui, dato che nella sua vita ormai aveva ottenuto tutto quanto desiderava.
Dopo un breve periodo di pensio-namento, per alcuni anni, ha sborsato il necessario di tasca propria per riuscire a mantenere questa rivista e pagarne la stampa, creando quello che è attualmente Il Club degli autori e fondando la Casa Editrice Montedit.
Una volta raggiunta l'autonomia delle stesse, via di nuovo in moto per un'altra ricerca, un'altra avventura...
Un padre geniale, divertente ma sicuramente non facile... aveva la capacità di farti sentire sempre inadeguata: nessuno arrivava mai alla sua altezza mentale e ti faceva sentire una ragazzina persino a quarant'anni. Sempre pronto ad infuriarsi e dopo pochi minuti a parlarti in tono dolce come niente fosse... e se per caso facevi qualcosa bene, si guardava bene dal complimentarsi, lo capivi semplicemente dal fatto che non ti tirava dietro alcun impro-pero... e diventava allora una gran soddisfazione essere riuscita a lasciarlo senza nulla da eccepire... valeva quanto una medaglia!
Un padre burbero ma che quando vedeva uno dei quattro nipoti (Giada, Eleonora, Susanna e Claudio) si scioglieva ed era capace di passare ore intere (lui sempre così poco paziente e tollerante) a chiacchierare con loro, sempre nella sua maniera spiccia e schietta, senza tanti ghirigori e fronzoli.
Ed ora mi tocca, con grande gioia ed onore in verità, prendere il suo posto in qualità di capotreno di questo suo Club degli autori.
Avrei preferito assumere questo incarico in circostanze diverse... magari perché Umberto si era trasferito in Madagascar, ma purtroppo la vita poche volte ci permette di scegliere.
Ora sono certa che penserete... «Sicuramente il trasferimento in Madagascar è un modo di dire figurato... poteva scrivere Messico, Guatemala...» no no, ho scritto Madagascar volutamente: era una delle mille cose che voleva fare veramente... infatti si accingeva a trasferirsi lì circa una decina di anni fa.
Dopo avere avuto seri problemi di salute, aveva deciso di trasferirsi all'estero, nello specifico in Madagascar... tanto per non smentirsi ed andare con-trocorrente così come ha vissuto tutta la sua vita... un posto sconosciuto ai più, senza grandi strutture turistiche, senza grosse attrattive se non la natura incontaminata e la maniera semplice di vivere la vita dei suoi abitanti.
Inutili le proteste delle sue figlie (io e mia sorella Antonella): «Ma papà, con tutti i posti belli che ci sono qui! La gente della tua età si trasferisce in Riviera, a Bordighera, in Lunigiana, tuttalpiù in Costa Azzurra...». Niente da fare: non era tipo da scelte comuni né tantomeno era tipo da legami.
Aveva deciso, programmato e preparato il suo trasferimento per circa un anno: oltre ai numerosi depliant e libri informativi, aveva addirittura acquistato le valigie, i gilet pieni di tasche e taschine, il set di borse porta attrezzature fotografiche (già, fra i molteplici interessi che aveva era anche un fotografo professionista), stava già organizzando i viaggi per me e mia sorella Antonella con famiglia al seguito due-tre volte l'anno.
Poi all'improvviso, nella mutabilità che sempre ha contraddistinto la sua vita, aveva iniziato ad interessarsi ad Internet e del Madagascar ha cessato di parlare. Ha perso giornate e nottate intere cercando di capire il potenziale ed il funzionamento del web, quando ancora in Italia, nessuno ci avrebbe puntato due lire... ed è riuscito (sempre per primo ovviamente...) a mettere in rete il network www.club.it: il primo approccio telematico alla cultura in Italia; seguito poi, negli anni, da centinaia di altri... la sua più grande soddisfazione era di poter paragonare Il Club degli autori alla «Settimana Enigmistica» che «è il settimanale che vanta innumerevoli tentativi di imitazione», ed indubbiamente c'è riuscito.
Come per la «Settimana Enigmistica» anche per quanto concerne Il Club degli autori , numerosi altri periodici sono sorti sulla scia della sua popolarità. Un'altra caratteristica che accomuna Il Club degli autori alla Settimana Enigmistica è quella di non accettare pubblicità al suo interno e, a sua volta, di non usarla per la propria diffusione ma di contare solo sul passaparola fra gli autori che frequentano il settore letterario.
O forse con la nascita di questa sua passione ed interesse per internet ha trovato la scusa per non lasciare (senza mai ammetterlo, però...) figlie e nipoti perché poi tutto sommato «questi» legami non pesavano poi più di tanto neanche ad una persona libera, come è sempre stato lui...
Ora vola libero nello spazio infinito senza legami terreni e sicuramente da lassù ci guarda fumando la sua inseparabile pipa ed ogni tanto ci rimbrotta perché non facciamo mai la cosa giusta, o magari ci suggerisce silenziosamente come muoverci e continua a manovrare il «suo treno» anche da lassù... chissà?
Ci sembra giusto dedicare parte di questo numero della rivista ricordando Umberto, riportando i messaggi d'affetto dei collaboratori dell'associazione e di numerosi soci ed amici, certi di non scontentare nessuno dei nostri lettori.
Un omaggio doveroso a chi per tanti anni è stato la locomotiva trainante di questo nostro Club di sognatori...
 
Grazie Umberto
 

Adriana Montefameglio

 


UMBERTO MONTEFAMEGLIO nato a Metz (Francia) il 25 maggio 1935 - morto a Vizzolo Predabissi il 26 gennaio 2007.
Ha iniziato l'attività giornalistica a 17 anni come aiutante del corrispondente da Torino della «Gazzetta dello sport» allora diretta da Gianni Brera.
A vent'anni non ancora compiuti è stato assunto dal quotidiano «Il popolo nuovo» di Torino dove ha svolto il praticantato ed è diventato giornalista professionista il 1° gennaio 1958, a 22 anni, rimanendo per parecchio tempo il più giovane giornalista italiano.
Nell'arco di 37 anni di carriera ha lavorato con diverse mansioni (cronista, capocronista, inviato, redattore capo, direttore) nei quotidiani «Il Popolo», «L'Italia», «L'Avvenire», «La Notte», «Il Giorno», in diverse radio e televisioni private e, negli ultimi 15 anni di professione nei periodici Mondadori dove ha svolto diverse mansioni e ha pubblicato testi e fotografie su «Il Milanese», «Bolero Teletutto», «Epoca», «Panorama», «Grazia», «Topolino».
Alla Mondadori è stato membro del Comitato di redazione e ha fatto parte della Consulta Sindacale dell'Associazione Lombarda dei Giornalisti.
Della sua attività sindacale gli piaceva ricordare che è stato il primo giornalista-sindacalista a ottenere, nel contratto integrativo della Mondadori, il riconoscimento della qualifica di giornalista per i grafici e i fotogiornalisti e la loro ammissione all'Ordine dei Giornalisti.
Ha fondato e diretto diverse pubblicazioni tra le quali il mensile «Il mercato del legno», il bimestrale «Il Club della pipa», il settimanale «La Gazzetta della Martesana» ed è stato il primo direttore del quotidiano radiodiffuso «Radio Martesana».
Ultimamente, oltre a dirigere «Il Club degli autori» e presiedere l'omonima associazione che ha lo scopo di promuovere gli Autori esordienti ed emergenti, è stato anche direttore responsabile dei periodici «Vivere Melegnano» e «V.S.», mensile per gli studenti universitari; tutti a titolo gratuito.
Personalità eclettica e anticonformista, sempre attento a tutte le innovazioni, è stato uno dei primi a credere nella diffusione e forza del web, creando uno dei portali dedicati alla letteratura agli albori di Internet e arrivando a vincere ben due premi indetti dal Sole 24ore nel 1996 in qualità di creatore e webmaster del network culturale http://www.club.it
Nonostante la non più giovane età era un appassionato motociclista conosciuto come «nonno Byker», una sua caricatura è apparsa sul numero 11-2004 del mensile Focus. Ha ideato il sito http://www.bikersclub.it
Aveva fatto suo il motto che aveva estrapolato dagli Stornelli d'esilio di Pietro Gori:
«La mia patria è il mondo intero
La mia legge è la Libertà»


Estratto del Verbale di Assemblea Generale Ordinaria


Riportiamo per conoscenza di tutti i Soci del Club degli autori un breve estratto del Verbale dell'Assemblea che si è tenuta il 15 marzo 2007 presso la Scuola Sociale Accademia delle Arti in Melegnano.
Copia completa del Verbale è consultabile presso la sede dell'Associazione in piazza Codeleoncini a Melegnano.
 
***
 
La presidenza dell'Assemblea è stata assunta da Adriana Montefameglio che ha incaricato di svolgere la mansione di segretaria dell'Assemblea Giada Gilardoni.
Constatata la regolare costituzione dell'Assemblea è stata data comunicazione del seguente Ordine del Giorno:
1. Nomina nuovi membri del Consiglio direttivo.
2. Elezione del nuovo Presidente a cura del nuovo Consiglio direttivo
3. Varie ed eventuali.
Come purtroppo noto, lo scorso 26 gennaio 2007, si è verificata la scomparsa del socio fondatore e presidente Umberto Montefameglio ed i soci fondatori superstiti nonché il Consiglio direttivo uscente hanno stabilito di continuare l'operato dell'Associazione.
- Al punto uno dell'O.d.G. i soci fondatori Adriana Montefameglio ed Oliva Troschi hanno deliberato di nominare successore del Socio fondatore Umberto Montefameglio, la signora Antonella Montefameglio.
Sempre in merito al punto uno si è proceduto con i lavori e si è effettuata la votazione dei Soci candidati a Consiglieri e quindi candidati ad entrare nel Consiglio Direttivo Nazionale del Club degli autori.
Come da statuto i soci fondatori hanno nominato ed eletto tre dei membri del Consiglio Direttivo mentre altri tre membri sono stati eletti per alzata di mano da tutti i soci presenti all'Assemblea.
I Soci nominati Consiglieri e che quindi formeranno il Consiglio direttivo, mantenendo la carica con decorrenza immediata per i prossimi tre anni, sono i seguenti:
Adriana Montefameglio
Olivia Trioschi
Antonella Montefameglio
Maria Organtini
Massimo Barile
Benedetto di Pietro
- Al punto due dell'O.d.G. il nuovo Consiglio direttivo ha eletto all'unanimità il nuovo Presidente e legale rappresentante dell'Associazione Il Club degli autori nella persona di Adriana Montefameglio.
- Al punto tre dell'O.d.G. Varie ed eventuali
- Si è proceduto con la nomina del nuovo Direttore Responsabile della rivista Il Club degli autori nella persona di Adriana Montefameglio.
- È stato istituito il Trofeo dedicato alla memoria di Umberto Montefameglio nell'ambito del Premio letterario da lui ideato e presieduto «Il Club degli autori».
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