Risultati di concorsi
XI edizione Premio Letterario
Città di Melegnano 2006
 

 

La Giuria della undicesima edizione del Premio Letterario Città di Melegnano presieduta da Benedetto Di Pietro per la Sezione Poesia e da Alessandra Crabbia per la Sezione Narrativa, ha stabilito la seguente classifica finale:

 

SEZIONE POESIA

 

 

Opera 1^ classificata: "Nemesi" di Emma Mazzuca, Latina. Questa la motivazione della giuria: "Il poeta n. 17, affida a questa sua lirica l'espressione delle paure dell'uomo del Duemila: il senso di smarrimento di fronte al futuro che lo porta a rimpiangere il passato, meglio identificato col sonno dell'oblio. È una ricerca della propria identità di fronte ai fatti delittuosi che ogni giorno ci tocca apprendere dai mass media. L'angoscia di una morte sempre incombente ci rende anonimi, e perfino un morto diventa un semplice "grumo muto". La perdita dell'identità individuale si estende alla perdita di identità collettiva. Il codice interpretativo è affidato al titolo "Nemesi", la divinità personificazione della giustizia, punitrice dei tiranni e dell'egocentrismo. Non sappiamo se in senso ironico o trascendentale.
Lo scollamento psicologico generato dalla particolare struttura della lirica è compensato dal ritmo lento e calmo dei versi."

(B. Di Pietro)


Vince la Pubblicazione di un libro di 32 pagine di cui gli verranno assegnate 100 copie gratuite - Targa di riconoscimento - Attestato di merito - Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori - Pubblicazione su Internet www.club.it


Opera 2^ classificata: "Le perdute forme dell'esistere" di Mauro Domenella, Castelfidardo (An). Questa la motivazione della giuria: "Il poeta n. 27, in un'atmosfera da "The day after", crea uno scenario inquietante che occupa quasi tutta la lirica. L'andamento della natura è paragonato alla vita dell'uomo, che nonostante una certa posizione nichilista, vale la pena di essere vissuta grazie all'amore "che rimane l'unico pretesto per vivere". L'attenuazione delle storture è affidata alla classicità del linguaggio, usato con sicura perizia."


(B. Di Pietro)


Vince la Pubblicazione di un libro di 32 pagine di cui gli verranno assegnate 50 copie gratuite - Attestato di merito - Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori - Pubblicazione su Internet www.club.it


Opera 3^ classificata: "Siamo barche sul fiume" di Ermano Raso, Racconigi (CN). Questa la motivazione della giuria: "Il poeta n. 90, paragona l'uomo ad una barca che la corrente del fiume trascina. Siamo tutti viandanti senza mèta condannati a portare il peso dei nostri fallimenti che il tempo incombente ci mette costantemente davanti per aggravare il nostro disagio, man mano che ci avviciniamo alla vecchiaia. Una poesia introspettiva in cui prevale il pensiero filosofico, almeno quella più elementare, sul senso della vita.

(B. Di Pietro)


Vince la Pubblicazione di un libro di 32 pagine di cui gli verranno assegnate 50 copie gratuite - Targa di riconoscimento - Attestato di merito - Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori - Pubblicazione su Internet www.club.it


Opera 4^ classificata: "La tela d'oro" di Carla Noro, Vicenza.

Vince Attestato di merito - Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori - Pubblicazione su Internet www.club.it - Buono valido per 50 copie omaggio in caso di pubblicazione in volume con la casa editrice Montedit.


Opera 5^ classificata: "Angeli di plastica" di Sergio Baldeschi, Montecerboli (PI).

Vince Attestato di merito - Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori - Pubblicazione su Internet www.club.it - Buono valido per 50 copie omaggio in caso di pubblicazione in volume con la casa editrice Montedit.

 


Vincono Attestato di merito - Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori - Pubblicazione su Internet - Buono valido per 50 copie omaggio in caso di pubblicazione in volume con la casa editrice Montedit i seguenti autori:

 

Opera 6^ classificata: "...Sulla giovinezza" di Angela Sias, Lavena Ponte Tresa (VA).

 

Opera 7^ classificata: "Emozioni d'un cercatore" di Fabio De Mas, Belluno.

 

Opera 8^ classificata: "Madre di mia madre" di Thomas Tonolo, Ravarino (Mo).

 

Opera 9^ classificata: "Anna" di Simona Conte, Giulianova Lido (Te).

 

Opera 10^ classificata: "Le favole..." di Fabrizio Gravina (Cartepen), Ceprano (Fr).


"Anime senza anima" di Gloria Venturini, Lendinara (Ro)

"Congedo da una capitale non voluta" di Alberto Tomiolo, Verona

"Creatura" di Vittorio Gelsomino, Tortona (Al)

"I nuovi emigranti" di Laura Cervini, Bari

"Il gregge ha camminato" di Licia Roveri Galli, Chiavenna (So)

"Il mondo sconosciuto"di Pietro Catalano, Roma

"Koskobar-K" di Jolanda Serra, San Mauro Forte (Mt)

"La danza dei cerchi" di Gabriella Catalano, Ciriè (To)

"Laguna (7)" di Laura Giurdanella, Palermo

"Tempus fugit" di Angela Ambrosini, Città di Castello (Pg)


SEZIONE NARRATIVA

 

Opera 1^ classificata: "Mano d'artista" di Francesco Brocchi, Udine.
Questa la motivazione motivazione della Giuria: «Con un'affabulazione degna di uno scrittore rinascimentale, l'autore descrive con intensa sensibilità, il dramma amoroso ed erotico di un religioso che arriva all'omicidio della donna che lo ossessiona e lo ammalia. Nella confessione al superiore, egli esamina con tagliente lucidità il tormento etico che lo avviluppa e la punizione esistenziale per il suo terribile peccato. In un susseguirsi di emozioni morali ed estetiche, analizza con triste umanità le miserie della sua vecchiaia, la delirante gelosia, e l'angoscia che lo portano a uccidere Fiammetta, e a eliminare con lei la tortura di desiderarla. Il gran pittore Caravaggio, ritrarrà con mirabile incisività i volti e le atmosfere oscure di questo racconto, piccolo capolavoro notevolmente meritevole».

Alessandra Crabbia


Vince la Pubblicazione di un libro di 32 pagine di cui gli verranno assegnate 100 copie gratuite - Targa di riconoscimento - Attestato di merito - Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori e su Internet www.club.it


Opera 2^ classificata: "Storia di Chiara" di Piera Ariotti, Asti.

Questa la motivazione motivazione della Giuria: «Come può percepire lo spettro della morte una bambina di pochi anni, malata terminale? La mente infantile di Chiara non possiede i fantasmi yunghiani dell'inconscio collettivo. Non porta ancora le tracce indelebili della tanatofobia, così diffusa nel mondo che la circonda. La morte è un accadimento misterioso e senile, oscuro e impossibile che non può lasciare traccia nella sua voglia di vivere ogni emozione e gioco con vivacità e gioia. La sua impossibilità di essere ghermita dalla morte è tutta nel candore infantile, nel diritto al tempo che la bambina è convinta di possedere. Solo l'imminente nascita di un fratello, " l'altro", le fa comprendere di aver perso la fiducia nel non voler morire. Ritratto struggente e delicato di un'infanzia destinata a restare tale, cristallizzata nel tempo inesorabile».

Alessandra Crabbia


Vince la Pubblicazione di un libro di 32 pagine di cui le verranno assegnate 50 copie gratuite - Attestato di merito - Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori e su Internet www.club.it


Opera 3^ classificata: "L'eclisse" di Roberto Silleresi, Baganzola (Pr).


Vince la Pubblicazione di un libro di 32 pagine di cui gli verranno assegnate 50 copie gratuite - Targa di riconoscimento - Attestato di merito - Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori - Pubblicazione su Internet www.club.it

 


 

Vincono Attestato di merito - Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori e su Internet www.club.it - Buono valido per 50 copie omaggio in caso di pubblicazione in volume con la casa editrice Montedit i seguenti autori:

 

Opera 4^ classificata: "La Psicomatica" di Marco Meschiari, Modena.

 

Opera 5^ classificata: "Anielka Palvic" di Antonio Margaroli, Milano.

 

 

Opera 6^ classificata: "Rio preto" di Umberto Li Gioi, Marsala (TP).

 

Opera 7^ classificata: "Una tazzina di caffè" di Anna Rastrelli, Firenze.

 

Opera 8^ classificata: "Ottima conservazione" di Nella Re Rebaudengo, Torino.

 

Opera 9^ classificata: "Giulio zucchero" di Laura Lombardoni, Presezzo (Bg).

 

Opera 10^ classificata: "I guardiani della Pellegrina" di Giuseppe Cavallaro, Bologna.


Risultano segnalati dalla Giuria con Attestato di merito i seguenti Autori:

 

"Oltre la Linea Gialla" di Emanuele Podestà, Serra Riccò (Ge)

"23 Novembre ore 10.47 e un attimo" di Monica Lombardi, Ozzano dell'Emilia (Bo)

"Cioccolata con panna" di Lidia Conace, Alba (Cn)

"Fantasia"" di Pierluigi Piccoli, Fogliano (Go)

"Il bouquet di Elena" di Elisa Prandini, Vignola (Mo)

"Il diario di Bianca" di Leila Gambaruto, Chieri (To)

"Il faro sulla scogliera" di Alessio Favalli, Verona

"Il tramonto di Arvid Nyberg" di Stefano Prandi, Reggio Emilia

"La storia di Mariella" di Antonio Casamento, Padova

"Notte fantasma" di Anna Caldara, Carobbio degli Angeli (Bg)

 


La cerimonia di premiazione si terrà sabato 20 gennaio 2007 alle ore 15,30 a Melegnano (Milano) presso il Salone Predabissi in via Frassi, 2 angolo via Predabissi. Gli autori premiati riceveranno comunicazione a mezzo lettera.
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SEZIONE POESIA
Emma Mazzuca
Opera 1^ classificata
 
Nemesi
 
Passato prestami il tuo sonno
Prima che un altro giorno
Languisca di un male sconosciuto
Che il tempo, col sole a guisa di falce
luccicante
Tagli fiori ed erbe alla radice
Prima che la paura scavi il volto
Per aver dissepolto la calunnia

C'è qualcosa sulla terra oggi di così
gravoso,
Vergognoso, quasi impossibile
Fossati colmi d'ignobili condanne
Pianto che sgorga da solenne rupe/
Come risacca fluisce in mare
Un'acre angoscia la grande Amica oscura
Balugina, s'ingorga un fuoco di rivolta e
carità
Dinnanzi a un grumo muto

Io bianca pena che rompe le passioni
Non ricordo, non ricordo più chi sono
Passato prestami il tuo sonno.
Mauro Domenella
Opera 2^ classificata
Le perdute forme dell'esistere

Solcando campi gremiti
di ulivi contorti come storpi,
al sole ormai dominante sull'aurora,
la mente culla nostalgie
d'una nottata intessuta a forgiare idilli.
Sussurra il fiume mentre scivola
immerso in cupi pensieri,
in un mesto travagliare
d'acque ombrose.
Sugli argini limati da millenaria erosione fra erbe imperlate di sudori d'alba,
avvampano cancri di rose
appassite ancor prima
di poter divenire se stesse.
Triste somiglianza all'umana
senescenza,
nel vivere alle intemperie
e trovarsi al crepuscolo impaludati...
Alle perdute forme dell'esistere
tentano sciamani deliranti
di carpire l'essenza dal divenire,
sino a ritrovarsi, anche loro,
mummie imbalsamate,
colte nell'atto di un muto stupore...
Di quel poco che rimane
di questo claudicante andare,
soltanto l'amore, reticente
ad uno svelarsi con fragore,
rimane l'unico pretesto per vivere.
Sino all'inevitabile trasformarsi
in arnesi vetusti, ormai smessi,
nell'affanno di una corsa dissennata
giunta ormai alla fine.
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Ermano Raso
Opera 3^ classificata
Siamo barche sul fiume

Siamo soltanto barche
in balie del fiume,
coartati ad approdare dove ci spinge
la corrente: viandanti che sovente
camminano all'ombra del silenzio
di promesse mancate,
di un domani che già è ieri,
con la zavorra dei ricordi
via via più greve.
E sempre più freddo appare
il sole rosso del mattino
allor che la foce s'approssima
e il senso dell'età si palesa.
Carla Noro
Opera 4^ classificata

La tela d'oro

ricordo il gusto di fragola del lecca-lecca rosa
e la farina di castagne inghiottita d'un colpo
la trombetta del gelataio da lontano
e i richiami di mia madre che innaffia le dalie
nell'orto
rivedo le mani bianche di farina
che impastano - spianano - riprendono
e l'odore buono del pane caldo
nella cucina di mattoni rossi
fresca di ombra nella calura d'estate

era il tempo di ginocchia ferite
di calzettoni abbassati
di capelli ispidi come scopa
del corpo accaldato da corse sfrenate
scomposto &endash; arrossato
e di giochi inventati in cerchio
all'ombra del grande gelso
di filastrocche a coccinelle sulle braccia
e di rane prigioniere in scatole di latta
e, soave incanto,
filavo la paglia e intessevo una tela d'oro

cosa avvenne poi? chi arrestò la corsa?
quale malia spense la luce?

è ruvida tela della mia vita fatta da tante mani
sfioro la trama, tocco i fili lisi, quelli che resistono
curo i più intricati vedo gli strappi sfilacciati dalle svolte della vita e rattoppi maldestri
testimoni di un bene più grande
il disegno è sbiadito, stinti i colori
ma l'intreccio tenace ancora resiste

e penso a una tela d'oro, un paese e una bimba
in un posto così lontano nel tempo
che forse non è mai esistito.
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Sergio Baldeschi
Opera 5^ classificata
Angeli di plastica

Ombre di malvagità
strisciano lungo le bidonville del mondo...
sono i cacciatori di piccole taglie,
predatori d'organi e di sesso,
s'espandono a macchia di leopardo
a braccare l'innocenza
dentro vicoli zeppi di povertà,
affondano gli artigli della perversione
sulla tenera pelle dei bambini,
innocui esseri
adescati dallo scintillio dei dollari.
Stuoli di mani tese
s'aggrappano all'esiguo margine dell'esistenza...
i fragili equilibri della mente
si spezzano dentro abissi infidi e profondi,
mentre la carne
è solo un pezzo da macello
da smerciare al piazzista di turno.
Angeli di plastica,
usati e gettati via
come giocattoli di una notte,
vivono il piacere degli altri
ed invecchiano rapidamente
dentro placente di tristezza.
Burattini immobili, dallo sguardo di pietra,
smontati e rimontati
come pezzi di ricambio.
In quest'era convulsa
sommersa da cellule impazzite,
eclissa anche il senso della vita...
e dalle ceneri del nulla
riarde con vigore il fuoco della violenza,
fiaccole strappate al cielo
cadono sotto respiri di luna
e silenti si spengono
abbracciate dal soffio di una stella.
Angela Sias
Opera 6^ classificata
...Sulla giovinezza

Di rado è facile parlare della giovinezza,
di frequente si cade nel retorico
e in attesa di altre età polverose
la si lascia passare.

Ma non posso fare a meno
di osservare dove è il suo manifestarsi.
Sarà forse il rantolo del tempo
a soggiacermi al desiderio di guardare
e mi sorprendo come ora
a rifletterci,
a spolverare anche miei vecchi ricordi
e illusioni abbandonate per la strada.
Cerco di non farmi vedere
mentre colgo un gesto della mimica
e un gergo sconosciuto e quasi fantastico,
ma corro il rischio di esprimere un giudizio,
aggiungerci qualcosa di obsoleto
e identificarmi come il fieno
a riposo sull'erba che ricresce.
Non mi resta che rientrare nei miei ranghi
e tacere sulla mia repressa sete
di occhi che non ho potuto fissare.
E quindi recupero i miei anni,
il mio equilibrio, la presunta quiete
e mi domando
se e quanto io incida sulla giovinezza
e quanta parte d'essa mi appartiene.
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Fabio De Mas
Opera 7^ classificato
Emozioni d'un cercatore

Nel passato prima del passato
era stato una nevicata di febbraio,
ora è un cercatore di conchiglie rare
e di presagi per giorni più tiepidi.
Scivola nella nebbia bianca del mattino
per assorbire suoni e colori attutiti
e fugge la stanchezza di sé
costruendo sogni con l'acqua e la sabbia,
i sogni diventano farfalle effimere
del battito d'ali d'un sol giorno.
Nella grande casa in riva al mare
i ricordi si sgretolano in polvere,
lui soffia la polvere in fantasmi
che svaniscono con gocce di sole.
Accarezza le inevitabili avversità,
vestite da onde gigantesche,
ma gli scogli del cuore
reggono ad urti maggiori.
Paga i debiti con il tempo,
ad ogni sbaglio la clessidra si svuota
e contempla lontano e perplesso
le occasioni perdute per essere diverso.
Sul viso ha inciso i codici dei vari dolori,
ne sceglie uno e si guarda allo specchio
poi spezza il vetro e ne raccoglie i riflessi.
Disegna cammini prudenti
che portano all'inverno
e quando arriva ridiventa
una nevicata in febbraio.
Thomas Tonolo
Opera 8^ classificata
Madre di mia madre

Tu, dormiente,
mani racchiuse abbraccian la vita,
a chiudere un cerchio su blu di cielo estivo
sfumando, sui colori,
di mille Primavere,
nascosto tra i ricordi,
sereno tra i pensieri.

Savi, sbiaditi, antichi colori lì nella stanza,
assopiti:
nei pizzi, nel legno, sui Cristi alle croci,
nei souvenir sui mobili tinteggia il tuo dormire
di porcellana antica,
di pietra levigata:

Cos' è l'Autunno i tuoi anni a firmare,
Scrivendo tra le righe,
Tra le rughe,
Sul tuo viso.

Tu, dormiente,
volto di Madonna,
L'Inverno: una preghiera al cielo,
Speranza mai perduta
che giunga Primavera:

L'Inverno di mia nonna,
madre di mia madre,
sognante a sussurrare,
dormiente la sua attesa.
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Simona Conte
Opera 9^ classificato
Anna

Anna era una bambina
e come una bambina sognava
Anna era una bambina
e come una bambina volava
con i fiori in una mano
e il guinzaglio nella'altra
con i fiori in una mano
e un amico nel cuore.

Anna cercava senza sapere
Anna rideva senza volere
non ricordo come fu ma Anna finì male
per sempre piccoli non si può restare
bisogna crescere o morire
ma lei non crebbe a sufficienza
e forse un po' morì senza darlo a vedere.

Nessuno seppe dirle cosa c'è altrove
quando sei qui e non vedi lontano
quando senti musica e risate e suoni
ma la festa è di altri
e tu sei qui con e tue inutili parole.

E' più facile negare
è più facile copiare
quel che è stato sempre fatto
tanto di più non si può fare.

Voci e ricordi e volti
amari di falsa nostalgia
sembrano ciò che non sono mai stati
sembrano ciò che non saranno mai
eppure tutto ruotava in senso orario
e sembrava accettabile senza esserlo.

E oggi rifiuti ciò che non riesci a gestire
e oggi rifiuti ciò che non riesci a capire
è più facile negare
è più facile copiare
ciò che è stato sempre fatto
tanto di più non si può fare.
Fabrizio Gravina
Opera 10^ classificato
Le favole...
...non salgono più le scale
tra le mani di un saggio
con la barba natale.
Non scaldano più le notti
insonni di fanciulli
da saccottini avvolti
pensando alle streghe e
alle saette di quel pezzo
di cielo non coperto da tende.
Si annida nei sogni dei bimbi
da quando il nonno è partito
per quel lungo viaggio...
la scatola al centro del salotto,
che nasconde dietro ad un vetro
animato, tutta una collezione
di fiabe con il naso allungato.
Non c'è più la magia
di quel sonno sereno.
Di quel poi... che dalle labbra
dischiuse, fa tremare, se non
si arriva alla fine, di quell'avventura
sotto le coperte, con la guardia
sicura, di un nonno, che ti vuole
tanto bene.
 

30.10.2002

 
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Agg. 29-02-2008