Autori contemporanei
affermati, emergenti ed esordienti
Umberto Zucchi
 
 Prefazione del libro
"Il mio uomo"
premiato al premio Valentiniano di Terni nell'edizione 1997.
 
Ciò che vogliamo evidenziare è come riteniamo siano nate alcune specifiche emotività che comunque ci condizionano, anche se tuttora sono controllate dalla ragione. Quindi bisogna chiedersi come nascono le emotività, quali sono le loro particolari origini, quali gli effetti prodotti nelle scelte delle azioni dell'uomo che le possiede.
Conoscerle significa anche avere la possibilità di intervenire, volendolo, non solo per controllarle ed evitarne i condizionamenti, ma anche per produrle; e ciò perché le emotività sono la causa del prodursi del pensiero quindi anche della dinamica comportamentale dell'individuo. Con il sapere l'individuo si assume la responsabilità di essere e della costruzione del suo essere.
L'ipotesi è interessante; i sogni altro non sono che tratti di «eventi visivi» (visti-sentiti) che altri individui, non il soggetto che sogna, hanno vissuto e vivono visivamente come propria esperienza personale, diretta e reale, ma non sono mai degli eventi vissuti realmente da chi li sogna, qualunque sia l'accentuazione emotiva delle esperienze che vive nella sua realtà concreta. I sogni risultano così essere degli eventi acquisiti inconsciamente, anche se a volte il sognatore crede che qualcuno di quei sogni sia un'esperienza realmente vissuta.
Bisogna, quindi, dimostrare come si verifica il fenomeno della memorizzazione delle immagini; quale sia la differenza fra la memoria-ricordo e la memoria visiva; cosa siano le coincidenze e le figure (o immagini) libere, come avviene la trasmissione di un evento vissuto e memorizzato da un individuo ad altri soggetti che a loro volta lo memorizzano. Tutto questo è ciò che ci impegnamo a dimostrare.
Perché si comprenda l'ipotesi qui esposta e descritta, si devono tenere presente gli esempi e i confronti fatti fra la realtà e gli eventi sognati, le figure libere, le macchie colorate, i fenomeni reali da me percepiti, cioè vissuti, non ascoltati da terze persone, quindi considerati veri perché miei.
Ma principalmente si deve tenere presente uno dei principi base che regolano ogni fenomeno che si realizza nel cosmo, inteso come spazio-ambiente. Ambiente che misura e quantifica esattamente (anche la «quadratura del cerchio») ogni termine che entra in causa nel determinare il fenomeno stesso e la sua dinamica perché per l'appunto lo contiene, ovvero è nell'ambiente che il fenomeno si esprime.
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Prefazione del libro"La grande battaglia" e primo capitolo
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agg. 12 ottobre 2001