LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Maria Luisa Brazzabeni
Maria Luisa Brazzabeni, laureata in lettere e filosofia, è nata a Rovigo il 27 settembre 1947 e risiede a Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna.
Insegna materie letterarie negli istituti tecnici.
Ha collaborato al libro Natale in Europa, Analisi, 1989 con la composizione «Liriche e poesie dal XIII al XX secolo in Spagna» e al libro Piazze Caffè Teatri d'Europa, ed. Grafis 1992 con «Siena: Piazza del Campo» e al libro «Bologna Novecento - Un secolo di vita della città» con il lavoro «Editoria a Bologna».
Ha vinto il terzo premio al VI Concorso Letterario indetto dalla FILDIS (Federazione Italiana Laureate e Diplomate Istituti Superiori) e dalla provincia di Bologna con il suo racconto Profumo di viole che è stato pubblicato.
Si è piazzata tra i finalisti al V Concorso Nazionale «Voci di donne» con il racconto «Amici» e al I Concorso Adsint con il racconto «L'altra madre» entrambi pubblicati.
Con il racconto «La lettera» ha vinto il premio 'medaglia' alla XIV edizione del premio artistico internazionale Città di Cava.
Ha ottenuto il primo premio ex aequo per la sez. Racconto inedito alla VII edizione premio internazionale «Atheste 97» e sempre nel 1997 il quarto premio con il racconto breve La notte insonne dei Girasoli al premio letterario internazionale «Puglia Viva &endash; Foggia».
Il racconto «Il segreto della signorina Agnese» si è segnalato alla I edizione del concorso letterario Luigi Pirandello.
Il racconto L'attesa ha ricevuto il primo premio assoluto alla XXVIII edizione del concorsoTerni S. Valentino.
Il racconto Il Presepe del 2000 ha vinto il primo premio per la narrativa a carattere religioso al III Concorso di Pasqua Andrea da Pontedera.
Il racconto Penn ha ricevuto una segnalazione al concorso J. Prévert 1999.
 
Per leggere l'opera 9 classificata al concorso Club Poeti sez. narrativa
Per leggere l'opera 8 classificata al concorso Marguerite Yourcenar sez. narrativa
 
Profumo di viole
 
La primavera in città arriva di soppiatto.
Un giorno il cappotto ti dà fastidio e capisci che l'inverno è finito. Le strade, le case, la metropolitana: tutto resta perfettamente uguale. Grigio come sempre.
Ma se ti spingi per i sentieri sulla collina, di tanto in tanto una folata di vento ti porta il profumo della terra umida, dell'erba appena spuntata. E delle viole.
Ricordi? Lo stesso profumo che, una primavera di tanti anni fa, entrata prepotente dalla finestra spalancata: una ragazzina del primo anno di liceo si cimenta con un passo di Cicerone; di tanto in tanto sbuffa, sospira e rimane a fissare la strada di periferia, bianca, abbacinata dal sole.
Come si fa a studiare con un sole così?
Ecco, anche il libro di latino è caduto a terra.
E questa cos'è?
Una lettera. È per lei. È sgusciata fuori dal libro. Qualcuno deve avercela infilata all'intervallo. Ma chi?
Strappa in fretta la busta e gli occhi corrono subito alla firma: Andrea.
Possibile? Andrea è uno dei grandi, fa il penultimo anno. Ed è bello, il più bel ragazzo del liceo.
Possibile che fra le tante ragazze che gli cinguettano intorno abbia notato proprio lei, che è poco più che una bambina, troppo magra e troppo cresciuta, lei che si sente così goffa nelle lunghe gonne a pieghe e così bruttina per via di quel caschetto di capelli bruni e lisci che incorniciano un visetto spaurito, a cui non è ancora concesso nemmeno un velo di cipria?
Sarà uno scherzo.
Invece no. Dentro la busta c'è una poesia, una poesia tenerissima che Andrea ha composto per lei. E una viola.
Da quel giorno alzarsi presto non le pesò più. Arrivava a scuola tra i primi piena di trepidazione. Le aule, i corridoi, i banchi del vecchio liceo, tutto le pareva bellissimo e durante le lunghe ore di lezione non poteva che pensare alla stessa cosa: troverò anche oggi la lettera?
Poi, a casa, si chiudeva in camera sua, buttava all'aria libri e quaderni finché trovava il suo piccolo tesoro.
E la sera rimaneva a lungo sveglia, in silenzio per non svegliare la sorellina che accanto dormiva il sonno tranquillo e profondo di bambina, sul cuore stringeva la lettera che profumava anch'essa di viole, persa dietro a sogni più grandi di lei.
 
Ormai la primavera era nel suo pieno fulgore. Un giorno Andrea all'uscita dalla scuola le si avvicinò con una scusa qualsiasi, ma era emozionato, arrossiva come un ragazzino. Iniziò ad accompagnarla fin quasi sulla porta di casa, parlavano di tante cose e tutto riusciva meraviglioso. Erano giorni magici quelli.
«Il suo profitto ha subito una flessione. Lei è spesso distratta, signorina» la rimproveravano gli insegnanti.
Ma cosa ne potevano sapere quei vecchi professori di quel dolce stordimento, di quel languore, di quel batticuore?
 
Ormai era arrivato giugno. Lei, come tutti gli anni, doveva passare l'estate nella casa in collina dei nonni, Andrea andò al suo paese d'origine, in meridione.
In ottobre, alla riapertura delle scuole, Andrea non c'era: le dissero che la famiglia era stata trasferita in una città piuttosto lontana.
Non lo vide mai più. Non seppe più nulla di lui.
Chissà se anche a lui, quando una folata di vento gli porta gli effluvi della campagna, ritorna il ricordo di quella primavera!
 
 
La notte insonne dei girasoli
 
Notte di sabato. Sono una delle tante mamme in ansia. Il silenzio in casa è interrotto solo dal russare cadenzato di mio marito. Domani (oggi, anzi) giurerà di essere rimasto sveglio ad aspettare i ragazzi.
A quest'ora alla tv proiettano vecchi films, è il premio per chi resiste impavido alla paccottiglia di prima serata. Inganno l'attesa con «I Girasoli» e affiorano i ricordi: è la prima volta che vado al cinema con Paolo. La sera, mi giro e mi rigiro nel letto. Cosa mi succede? Io sono della generazione del «dopo Carosello tutti a nanna» non ho mai perso un sonno. Quando ho cercato di far nottata a studiare sono immancabilmente crollata sui libri. E ora perché quel batticuore, quelle sensazioni nuove, sconosciute, che non mi fanno chiudere occhio?
Dissolvenza sulla Sofia nazionale china sulla culla del figlio, vero e cinematografico. A me ciondola la testa mentre allatto, quasi quasi crollo come su quei benedetti libri!
Figli piccoli, pensieri piccoli... morbillo, varicella, rosolia... ancora notti in bianco.
Quando arriva la pertosse, metto a frutto le veglie forzate e mi preparo al concorso. Basta con le supplenze e i doposcuola. Docente di ruolo finalmente, che vuol dire stipendio così così e sede chissà dove. Mi alzo che è ancora notte. Quando l'aurora arrossa il profilo delle colline brune sono già in viaggio da un pezzo.
Incomincia la girandola dei trasferimenti per guadagnare, anno dopo anno, qualche chilometro.
Ora insegno a due passi da casa e non faccio più levatacce.
Qualcosa si è perso per strada: un po' d'entusiasmo l'incanto dell'Appennino, i giochi non fatti con i miei figli.
Si è fermata un'auto. Riconoscerei tra mille quella di Marco. Non mi troverà alzata. È il mio segreto del sabato sera.
Poco dopo il tacchettio in corridoio annuncia che anche Chiara è rientrata. Sempre più tardi! Devo dirle qualcosa.
«Mamma, non ti sembra che sia grande abbastanza?» so già che mi risponderebbe così. Meglio non muoversi e continuare a fingere di dormire.
Già, grande. Pare ieri che giocava con le bambole e pretende di essere grande. O sono io che non voglio convincermi che la bambina che giocava con le bambole è diventata una giovane donna che sta cercando la sua strada?
Paolo, nel dormiveglia, biascica qualcosa: «Sono tornati i ragazzi?» e quando gli rispondo di sì, «Ah, finalmente - aggiunge con la bocca impastata di sonno - ero così in ansia! Non sono ancora riuscito a chiudere occhio!»
 
 
 
 
 

 PER COMUNICARE CON L'AUTORE speditegli una lettera presso «Il Club degli autori, cas.post. 68, 20077 MELEGNANO (Mi)». Allegate Lit. 3.000 in francobolli per contributo spese postali e di segreteria provvederemo a inoltrargliela.
Non chiedeteci indirizzi dei soci: per disposizione di legge non possiamo darli.
©1998 Il club degli autori , Maria Luisa Brazzabeni
Per comunicare con il Club degli autori: info<clubaut@club.it>
Prima di scriverci si consiglia di leggere le FAQ

Rivista Il Club degli autori

Home page Club dei poeti
|Antologia dei Poeti
Concorsi letterari
Arts club (Pittori)
TUTTI I SITI CLUB
Per navigare facile consulta LA MAPPA
Consigli editoriali per chi vuole pubblicare un libro
Se ti iscrivi al Club avrai un sito tutto tuo!

Inserito 3 novembre1998