LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Poesie
di
Giovanni Scribano
 
Oscuro vuoto di parole
 
Un bambino chiuse la porta
in un giorno straniero
in tasca una cartina
rosso sangue
e un'idea impossibile
gli occhiali svuotati
di luce
spruzzati di
pioggia.
Sul fondo un'ombra
scavava il silenzio.
Una donna dalle vertigini
accesa
visibile preda
di stelle
dalla finestra spiava
uccelli notturni.
Un minimo di cielo
in cornice nell'azzurra
immensità della discarica
e davanti l'uomo spaventapasseri
che si lamentava
del nulla.
Allora spingemmo un po' più in alto
il silenzio e sanguinò al fondo
la prigione del sole.
Magari, per ritrovata crudeltà,
t'inginocchi e ti fai strada
sulla neve
e inchiodi sulla tua croce
tenebre ed assenze.
 
 
Preludio
 
Vertigini nell'ascoltare,
orecchie tese, occhi spenti,
colorati di spavento.
Inondato dalla notte, l'occhio ammutolisce
e, come lume che affonda, di sterile
bianchezza s'ammanta.
Accanto all'occhio il verme,
sguardo cieco, di fango,
ignaro del viaggio,
ferito dal tramonto,
là all'occidente.
 
 
Parole
 
Parole di speranza,
parole umide,
parole che Tu hai impresso con forza
nella pietra,
che hai affidato al respiro della memoria,
parole avvolte dalle ceneri dell'esistenza,
parole alla radice di ogni pena.
Ora pronunci il Tuo Nome, inciso
a fuoco
e benedici la nuda povertà con occhi
percossi da speranza
che si spalanca davanti ai morti.
E per quanto la luce nobiliti
la livida melma, per noi il tempo è già deciso
e già s'accende il fuoco.
Ma in Europa si amano i ragazzi stranieri,
si ride e si piange su capelli color cenere,
su bocche gravide di parole di vita.
La vita mi prende per mano e mi porge
un rotto orologio, finché le deboli mani
potranno contare.
 
 
Sublimazione
 
Inebriato
sacrificato alle certezze
io, perduta bandiera
io, fuoco sulla terra
e ali nella trasparenza.
La paura.
La paura di che?
La speranza.
La speranza in che cosa?
Gli Arcangeli cercavano
fiori rarefatti
e innalzavano
insegne e più in alto
appigli di speranza.
La mia preghiera
è senza rumore
ho certezza di guarire
ma nulla da acquistare.
Il nuovo giorno sarà teso
e vibrante: un giorno di cristallo.
La mia tristezza si trasmuterà
in azzurro uccello,
che nel sole indorandosi scomparirà.
Inafferrabile.
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Agg. 23-12-2002