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Inediti on line

 

Anna Maria Ceppo
presenta la sua opera inedita
"Okeanos"

Capitolo 7
Amore e odio

"Carissima Anella,
la notte scorsa ho sognato di ritornare a Palinuro. E' un sogno molto frequente, che testimonia la mia nostalgia. Nel sonno ho gridato il tuo nome e quello di Peter, tanto forte da svegliarmi. Insieme a voi c'era Rosalba. E' il vostro angelo custode, adesso, mentre tu, Anella, sei diventata l'angelo del focolare.
Chissà se quell'inetta di mia madre è in grado di portare avanti l'impresa, che avevo avviato così bene. Sorvegliala, stalle vicino. Il fatto di chiamarsi "signora Guglielmi" le ha montato la testa.
Di' a Peter di non affaticarsi negli studi. Leggo sempre con piacere i suoi articoli sul "Morning Post".
Saluta affettuosamente nostro padre, anche se è un uomo egoista, avido, distratto. Per troppo tempo ho sofferto della mia condizione di figlia illegittima, ed un tardivo riconoscimento non può sanare le ferite. Del resto, ora che sono lady Grey, non mi serve più il suo cognome.
Ti lascio. Sono assillata dagli impegni mondani. Non è uno scherzo mandare avanti una casa come Marble Halls. Durante i weekend, riceviamo. Ma è tutta gente noiosa. Perciò ho comprato un piccolo cutter e mi sto esercitando ad usarlo. E' il mio unico svago, in questo posto sperduto della Cornovaglia.
Un abbraccio dalla tua Michela".
 
La lettera risale al 1990. Dal contenuto, sia pure per cenni, s'intuisce un bel numero di cambiamenti, su cui dobbiamo aggiornarci.
Procediamo per ordine. Nel l981, quando Patrizio sfondò gli schermi televisivi, nelle vesti di Alessandro Magno, Peter usciva malconcio dall'ospedale.
Wendy vendette lo smeraldo. Dato il suo inestimabile valore, la pietra fu acquistata da una banca. Con il ricavato, la madre portò il figlio a Londra, Parigi, New York, in centri di fama mondiale. Gli prodigò cure costose. Lo sottopose a terapie di medici e ciarlatani, senza restituirgli l'uso delle gambe.
La somma avanzata costituiva comunque un notevole gruzzolo, a cui Vittorio mirava con cupidigia.
Naturalmente espose il suo progetto in modo disinteressato.
-Per Peter sarebbe più salutare trasferirsi in un luogo tranquillo. Che ne diresti di Palinuro? Oltretutto, potrebbe continuare i suoi esercizi nella piscina dell'albergo. Con Rosalba ho già sistemato le cose. La storia di Anella è stata provvidenziale. Non diciamo bugie. Tu sei la mamma del fidanzato, Michela è la sorella. La casa
è grande. Finalmente formeremo un'unica famiglia-.
Wendy aveva bisogno di protezione. Era stata molto provata dalla recente sventura. Michela considerò la soluzione conveniente. Solo Eugenio si oppose con fermezza alla decisione del padre.
-Perderai tuo figlio. Me ne andrò via-.
-Tanto qui non puoi restare. Devi continuare l'università-.
-Sì, ma non studierò medicina. Mi sono iscritto alla facoltà di filosofia-.
-Non credere che sia un affare-.
-Io disprezzo il vile denaro. Io voglio farmi un nome nel campo del pensiero-.
-Come ti manterrai? lavorando?-.
-Questo mi sembra esagerato. I nostri rapporti saranno solo economici. Mi pagherai il vitto, l'alloggio, i libri, il vestiario, ed ovviamente le tasse-.
-Almeno sta' zitto con tua madre. Non amareggiarla inutilmente-.
-Non è mia intenzione parlare delle tue sordide faccende con quella santa donna. Ho troppo rispetto per lei-.
Conscio della sua nuova dignità, e del grande avvenire a cui era chiamato, il figlio ribelle partì per Bologna, dove avrebbe conseguito la laurea nel doppio degli anni previsti. Non perse certo il suo tempo. Anzi maturò una solida preparazione. Ogni esame valeva per due.
Empedocle afferma che l'amore e l'odio governano il mondo. Il mondo, come noi lo conosciamo, con i mari, gli alberi, le stelle, deriva dal perfetto equilibrio di entrambi. L'amore unisce, l'odio disgrega. L'amore ricompone l'universo nella sfera luminosa. L'odio disperde la terra, le stelle, i pianeti nel vuoto cosmico.
Poi tutto ritorna, perché il tempo dei greci è circolare, non ha principio, né fine.
Le forze di Empedocle non sono umane. Ma alcuni di noi si sentono coinvolti dalla lotta, e decidono da che parte stare: nell'armonia della sfera, nel giusto mezzo, nel vuoto cosmico.
Eugenio aveva scelto il vuoto, Michela il giusto mezzo. Anella e Rosalba optavano per l'armonia.
Wendy era troppo ignorante per porsi simili quesiti. Vittorio si era fermato a Talete.
Peter aveva altre idee per la testa, più complicate.
In ogni caso, l'unione di quelle persone rappresentò un trionfo dell'amore sull'odio. Rosalba se ne rallegrò. Dopo la lunga solitudine (i genitori morti, i figli a Salerno, il marito in giro per lavoro), accolse l'arrivo degli ospiti come una festa.
Nemmeno Vittorio si assentava più, probabilmente a causa del terremoto.
Il Signore manda la piaga e l'unguento. Le aveva mandato il mal di cuore, e le aveva restituito lo sposo. Non solo sano e salvo, ma sedentario, docile, soddisfatto, con il sorriso stampato sulle labbra.
Il poverino non avrebbe sorriso, se avesse saputo. Sua moglie aveva i giorni contati e stava per abbandonarlo nell'età più critica.
Forse quella distinta straniera, vedova, come le aveva riferito, sarebbe stata capace di consolarlo.
Era soltanto un po' maldestra nelle faccende di casa. Occorreva insegnarle i piccoli segreti che rendono felice la vita coniugale. Le camicie stirate, la buona tavola, dire sempre di sì ai desideri del consorte.
La moglie e l'amante divennero amiche. Wendy, dapprima diffidente, fu conquistata da Rosalba. Ancora oggi la ricorda nell'"Eterno riposo".
Allora si sentiva in colpa. Quando Vittorio entrava nel suo letto, lo redarguiva: -Tua moglie è una donna meravigliosa. Perché la tradisci?-.
Lui brontolava: -Ora ti ci metti anche tu. Non bastava Eugenio-.
Poi la stringeva tra le braccia, mormorando: -Ho bisogno di te. Sei la mia strega dai capelli rossi. Hai la pelle liscia, vellutata, il seno di un'adolescente. Dimmi che sono il tuo signore, il tuo duca normanno!-.
-Sta' attento. Ci possono sentire-.
-Ho chiuso la porta a chiave. Non preoccuparti-. E percorrendo con carezze, baci, la nota geografia del suo corpo, le chiedeva: -Mi ami?-.
Alla fine Wendy gli rispondeva: -Ti amo-. Se lo diceva in inglese, otteneva un effetto immediato. Il respiro di lui diventava ansimante. Il letto smetteva di cigolare. Da tale reazione si deduce che gli uomini sono abitudinari, anche nella loro infedeltà. Lui la vedeva sempre giovane e bella. Non osservava le rughe sottili intorno agli occhi, né la mancanza di passione.
Abbiamo conosciuto la nostra irlandese a sedici anni. Ne abbiamo elogiato lo spirito rivoluzionario, paragonandola ai geni che precorrono i tempi.
Adesso il fuoco si è spento, o meglio arde altrove. La sua esistenza ruota intorno ad un sole oscuro. Il grande amore di Wendy è suo figlio.
Un Osiride risorto dalle ombre. Inerme, indifeso, eppure avvolto da un impenetrabile mistero.
Durante il delirio aveva urlato: -Mio padre è un assassino. Mi ha maledetto-.
Da sveglio, continuava a tacere.
Ogni tanto, di notte, aveva degli incubi. E ripeteva le stesse frasi.
La madre accorreva, piantando in asso Vittorio, prima del fatale "Ti amo".
-Peter, hai la febbre?-.
-Sto bene, come può stare un povero storpio-.
-Con gli esercizi guarirai-.
-Non voglio guarire. Almeno non farò del male a nessuno-.
Wendy si confidò con Rosalba. &endash;L'avevo mandato in Africa, per un safari, e lì dev'essergli capitato qualcosa che lo ha sconvolto-.
-Avrà incontrato un leone-.
-Può darsi. Ha parlato di un cane giallo nel delirio-.
Solo Anella lo lasciava in pace. Leggeva nel suo sguardo il tormento di un'anima in pena, e lo rasserenava con la sua presenza. Gli stringeva in silenzio la mano, senza interrogarlo. Lo accompagnava per le vie del paese, sfidando le occhiate commosse o curiose di chi li vedeva passare.
Il giovane desiderava quella casta intimità. Era il suo unico bene, il suo conforto. Ma temeva di essere egoista.
-Anella, non devi legarti a me. Non potrò darti dei figli. Non potrò darti l'amore-.
-Peter, capisco. Però questa condizione non mi pesa. Tu mi dai la felicità, che è più importante del piacere-.
Siccome la coppia sfortunata destava compassione, tutti si prodigavano in consigli. Dopo Parigi, Londra, New York, perché non tentare con Lourdes?
Il pellegrinaggio col treno bianco dura due giorni e due notti. I malati più gravi non sopravvivono. I parenti ne riportano in patria le spoglie. Coloro che sono così forti da superare questa prova, se pure non guariscono dai loro mali, hanno la garanzia di resistere a lungo.
La notte precedente all'immersione nella vasca, Peter vegliò in preghiera. Disse al Signore: -Tu mi hai mandato da mio padre, perché imparassi a riconoscere il bene dal male. Egli è un re del suo popolo. Io sono un reietto. Non ho religione, né leggi. Non distinguo il vero dal falso, non so affrontare l'ingiustizia. Concedimi di servire la verità-.
Al Signore quel giovane piacque, e gli rispose: -Poiché non hai chiesto per te una lunga vita, né la salute, ecco, io esaudisco la tua preghiera. Ti do un cuore saggio. Ti concedo anche quanto non hai domandato, cioè ricchezza e gloria, che nessun saggio ebbe mai. Se poi camminerai nelle mie vie, osserverai i miei comandamenti, ti prometto una discendenza numerosa come la sabbia sulla riva del mare, come le stelle nel cielo-.
Era stato un sogno, una visione? Forse Peter si era addormentato. All'alba svegliò la sua compagna, andò in chiesa, assistette alla messa, si comunicò.
Dalla vasca non uscì risanato. Il dono che recava non fece gridare al miracolo. I due pellegrini tornarono a casa, uniti da un vincolo più forte dell'amore: la santità.
La nuova vita, la vita dello spirito, incominciò con la lettura dei libri accantonati da Anella. Ai testi di giurisprudenza seguirono altri di filosofia morale. Peter imparò il latino, il greco ed il sanscrito. L'arabo e l'inglese li conosceva già. Lesse la Bibbia,
il Corano, gli antichi Veda.
Naturalmente, tanto sapere aveva bisogno di uno sfogo. Il giornale della parrocchia, "La gazzetta di Sant'Aniello", pubblicò i primi saggi dell'esordiente studioso. La sua assistente correggeva gli errori di ortografia e di sintassi. Lo Spirito Santo non bada a certe inezie.
Lui esaltato, lei paziente, unirono le forze in un'impresa coraggiosa: la stesura di un libro di mille pagine, intitolato "La morale e le leggi".
Al capezzale della madre, ormai moribonda, la ragazza s'immergeva nel lavoro, così
da non udire, talvolta, la flebile voce dell'inferma.
Rosalba spirò nel 1984. Prima di morire, congiunse le mani del vedovo e di Wendy. Poi rivolse lo sguardo alla figlia ed all'eterno fidanzato. Li benedisse, mentre la sua anima serenamente s'involava.
Eugenio perse la benedizione materna, perché arrivò solo il giorno del funerale, in una limpida mattina di giugno.
Se Peter è diventato l'autorevole opinionista di fama europea, il cui nome compare sul "Mornig Post" e sull'"Osservatore romano", se gli editori si contendono i suoi ponderosi volumi, il merito è di Vittorio. Fu lui a farlo iscrivere tra i concorrenti del gioco "Il sapientone".
Nell'autunno dell''85, il giovane invalido tenne con il fiato sospeso i telespettatori. Vinse tutti i premi del quiz. Eclissò la popolarità di Patrizio. che allora sosteneva il ruolo del profugo, inseguito dal KGB.
Bellissimo, commovente sulla sua sedia a rotelle, e per di più così colto. Ricevette molte proposte di matrimonio, censurate da Anella, ma anche l'offerta di una casa editrice, interessata al suo libro.
A "La morale e le leggi" seguì "Il fondamento del diritto", opera di duemila pagine, che gli ottenne la laurea ad honorem presso l'università di Oxford, dove ricalcò le orme di suo padre, con maggior gloria.
Tuttavia il successo non è mai immune dalle tentazioni.
Peter conduceva un'esistenza ritirata. Andava a letto alle nove di sera, si svegliava alle sei del mattino. Evitava le manifestazioni pubbliche, tranne in casi eccezionali. Invitato al festival di Cannes, tra i giurati, non poté esimersi dall'onore. Partì senza la compagnia di Anella, a letto con l'influenza.
Sul conturbante suolo francese, incontrò un'attrice americana, biondissima, famosa per i suoi atteggiamenti spregiudicati.
L'attrice gli mise gli occhi addosso. Tra loro si scatenò un'irresistibile attrazione: lei accavallava le gambe, fumava una sigaretta dopo l'altra, malgrado i divieti. In questa posa provocante lo fissava, dietro gli occhiali scuri.
Durante una cena a lume di candela, senza preamboli, gli disse: -Il tuo handicap non è un ostacolo, te lo assicuro. Io faccio miracoli, resuscito i morti-.
A lui tornò in mente la frase di Anella: "La felicità è più preziosa del piacere". La sua casta compagna aveva ragione. Non l'avrebbe tradita, e non avrebbe tradito i decreti del Signore.
Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto.
L'attrice non era abituata ai rifiuti. Inoltre era ostinata. Annullò gl'impegni di lavoro e mondani, per dare la caccia al bel tenebroso.
-Palinuro? Mai sentito nominare. Comunque ci andiamo-.
Giunse col fastoso corteo della regina di Saba: l'inseparabile segretaria, l'allenatore privato, il marito di turno, ed altri personaggi minori.
Decisa a catturare la preda, aveva assunto informazioni attraverso un detective. Lo aspettò sul bordo della piscina, dove ogni pomeriggio, alle tre, l'infermo eseguiva i suoi faticosi esercizi, nella speranza di tornare normale.
-Adesso non mi sfuggirai- gli annunciò, aiutandolo ad issarsi fuori dall'acqua.
Lo rapì in una stanza dell'albergo. Il vestito di seta rosso fuoco le scivolò dal corpo. Cadde sul pavimento come una pozza di sangue.
-Vediamo che si può combinare-.
Gli cosparse la pelle umida di piccoli baci, dai piedi fino alle labbra. Lui avvertì un formicolio persino nelle zone insensibili. Non poté ricambiare quegli approcci nei modi previsti dalla natura. Ma esistono altri modi, perversi, di dare piacere ad una donna.
Spinto dal suo sangue arabo, Peter inventò folli giochi, volò tra farfalle iridescenti e rose purpuree, disegnò delicati arabeschi, finché la bocca di lei non si contrasse in un fremito convulso.
-Lo sospettavo. Sei un magnifico amante. Non ti libererai facilmente di me-.
Il paese è piccolo, la gente mormora.
La presenza dell'attrice all'hotel "San Michele" non poteva passare inosservata. Del resto, da lì s'irradiava una calda corrente di magnetismo. Aleggiava il fantasma di re Salomone con la regina di Saba. Per cui nessuna donna, in quei giorni, ebbe motivo di lagnarsi del suo uomo.
L'oggetto di tanta passione era invidiato. Le malelingue riferirono ad Anella il nuovo corso delle tre pomeridiane: i tuffi nell'eros, anziché gl'innocenti tuffi in piscina.
Anella aveva un carattere docile, ma durante l'adolescenza era stata una strega. Chi non ricorda gli strani avvenimenti del '78? Le apparizioni della nonna, gli scherzi da fantasma, i libri caduti sulla testa di Vittorio. In quella fatidica estate, la nostra amica si era scoperta dotata di facoltà paranormali, tra cui il potere di dominare le nuvole, i venti, le tempeste.
Peter aveva ceduto alla tentazione della carne. Il che è giudicato un peccato veniale. Tuttavia ne provoca altri.
La sua fidanzata cedette alla tentazione dell'occulto. Un pomeriggio si arrampicò sul promontorio, tra le rovine del castello: comandò al cielo di oscurarsi, chiamò i venti, le nuvole, evocò la tempesta.
Guidò un fulmine verso l'hotel "San Michele", colpendo, con meticolosa precisione, la camera n. 18. Il tempio della lussuria. Fortuna volle che Peter ne fosse già uscito, mentre l'attrice scampò per un pelo all'incendio.
Dopo questo episodio, la regina di Saba preparò in fretta e furia i bagagli. Convocò la sua corte e la informò dell'impellente necessità di partire. Dichiarò: &endash;D'ora in poi starò alla larga dai celibi. Le fidanzate sono più pericolose delle mogli-.
Non ebbe nemmeno una parola d'addio per il suo amante handicappato. Per lei, egli aveva trasgredito le leggi del Signore. Con lei, aveva smarrito la sapienza.
La situazione era critica anche per Anella. Si sa che il diavolo mette lo zampino in ogni specie di stregoneria. Dopo la magia della tempesta, s'impossessò della sua anima candida.
La fanciulla emetteva grugniti, parlava lingue sconosciute, deformava la faccia in un ghigno satanico.
-Oh no! Mi spaventi i clienti- la rimproverava Michela.
Siamo ormai nel 1988. Patrizio ha confessato alla stampa il segreto della sua eterna giovinezza. Tutta l'Italia conosce le virtù dell'olio "Rosalba". La sua fama si diffonde anche all'estero.
I due fratelli Guglielmi si sono associati nella gestione dell'albergo. Michela dirige
l'impresa. Vittorio, che ha sposato la madre, ha riconosciuto la figlia. Le ha dato il suo cognome.
Non si va più a Palinuro in vacanza. La gente ci va per curarsi.
L'hotel "San Michele", modernamente attrezzato, offre terapie miracolose contro l'invecchiamento, tutte a base del famoso olio. Alla direttrice non piace avere tra
i piedi una sorella indemoniata.
E' un calo d'immagine e di profitto.
Michela si era fatta valere. Quando lei ordinava qualcosa, la famiglia prontamente obbediva. In questo caso, decretò necessario l'intervento della scienza. Anella fu spedita a Roma, da uno psicoanalista di scuola freudiana.
Il medico visitò la ragazza. Alla fine sentenziò: -E' un caso d'isteria. La signorina è ancora vergine, alla sua età. Insomma, ha bisogno d'amore-.
Ascoltando la diagnosi, il fidanzato sbiancò. Era colpa sua. Anella era impazzita per mancanza d'amore. Lui l'aveva predetto: -Non potrò darti una vita normale-.
Anche Vittorio lo guardò severamente.
C'era un'unica via di salvezza. Peter vegliò, digiunò. Si procurò persino un cilicio. Quando ebbe fatto penitenza, osò rivolgersi a Dio.
-Benedetto sei tu, Dio dei nostri padri. Poiché noi abbiamo peccato, abbiamo agito da iniqui, allontanandoci da te, ora siamo umiliati. Non rompere la tua alleanza, per amore di Abramo, padre di Isacco e di Ismaele. Non privarci della tua benevolenza. Hai promesso al tuo servo di moltiplicare la sua stirpe, di renderla numerosa come le stelle del cielo, come la sabbia sulle rive del mare. Signore, non sono degno, ma possano i miei sacrifici esserti graditi. Siano olocausti di montoni e di agnelli. Pietà di me, o Dio. Nella tua grande bontà, cancella il mio peccato, lavami dalla mia colpa. Rinnova in me un cuore saggio, uno spirito puro. Concedi la guarigione alla vergine Anella. Noi ti temiamo, e cerchiamo il tuo volto-.
Dio è lento all'ira, e pronto alla misericordia.
Quella notte stessa, Anella sputò dalla bocca un serpente, liberandosi dal maleficio, e Peter riacquistò l'uso di una parte fondamentale del suo corpo.
Le gambe non lo reggevano ancora. Tuttavia poteva generare.
Inoltre la sua testa pullulava di idee. Progettava la sua terza opera, "Umano, troppo umano, divino", a cui si sarebbe dedicato dopo il matrimonio.

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Ins. 11-10-2004