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- I lati opposti delle
notte
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- Dal sole che muore rinasce un
brandello
- di vita sognata, di morte
apparente,
- un quieto pulsare di palpebre
spente,
- socchiuse su un limbo di nero
mantello.
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- Sipario sul mondo, universo
sommerso,
- di ombre e sussurri, paure e
giacigli,
- distese frementi di crisantemi e
gigli,
- uniti e disgiunti nel buio fecondo.
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- Cani ululanti alle stelle gitane,
- rombi di moto e frinir di cicale,
- silenzi inudibili tra il Bene e il
Male,
- tacchi affilati di inermi puttane.
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- La mela stregata, il castello
incantato:
- ogni cosa di notte si può creder
vera,
- il destino beffardo si ferma
sdegnato,
- e al risveglio ci attende, immutato,
com'era.
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- Il primo sole del
mattino
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- Stormi di nubi spennellano il
cielo...
- d'impressionismo sfumato, mi
sembra,
- tepor di sole pervade le membra,
- come fiammella che riscalda il
gelo.
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- Un fiore sboccia sfidando
l'asfalto,
- ai raggi sinceri di energica vita,
- solitario e fiero, come eremita,
- sperando, ahimè, per amor d'esser
colto.
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- Gatti rincorron le lor proprie
ombre,
- due liceali han già pronta una
scusa,
- schivan la scuola e si scambiano
fusa,
- tra gli alberi ignudi di fine
Novembre.
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- L'aria è vitale nel giorno
fanciullo,
- sinceri i colori, che irridon la
notte,
- mero ricordo sonnacchioso e brullo:
- il dì è cominciato, invertite
le rotte!
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