- Fantasmi
-
- Dal diario di
Michela, 23 dicembre 1991:
- "Tesoro
mio, adesso sono sicura di aspettarti ed
è meraviglioso. Finora non avevo
consultato medici per paura di una delusione. Ma
Reginald si è comportato da vero
amico.
- -Ti vedo
sciupata, Michela. Andiamo da sir Antony a far
quattro chiacchiere-.
- Sir Antony
Fly è il miglior ginecologo di Londra.
Lui mi ha confermato che esisti. Non sa ancora
se sei maschio o femmina. Io invece, con la
strana premonizione delle madri, ti ho
già davanti agli occhi.
- Bello come
Percy, intelligente come me.
- Da molto
tempo Marble Halls non vantava un erede diretto.
Reginald ha ragione di essere fiero. La cosa
resta in famiglia. Il sangue dei Burnings,
benché maledetto, è pur sempre
nobile. Non sono una qualsiasi lady Chatterley,
che si butta via con un
guardiacaccia.
- La
servitù è piuttosto sconcertata.
Sento gli sciocchi mormorare: -Metterà al
mondo un lupo mannaro-. Solo Frieda, la
governante, sembra felice quanto me.
- Si
è persino permessa un accenno, molto
discreto: -Questo Natale, my lady, le porta un
grande dono-. Ha sorvegliato personalmente gli
addobbi. Non c'è un angolo della casa
senza un ramo di vischio.
- Sì,
sono emozionata. La gravidanza rende perfetta la
mia vita.
- Percy,
naturalmente, resta chiuso nel suo mutismo e
nella sua apatia. Ho cercato di spiegargli che
diventerà padre. &endash;Father- ha
balbettato. &endash;Where is?-.
- Spero di
piacergli ancora, quando m'ingrasserò.
Per il momento, non si nota niente. Sto attenta
alla dieta. Potrò indossare il mio
vestito di seta rosso rubino per la cena di
Capodanno. A mezzanotte precisa, verrà
dato l'annuncio ufficiale. Tutti dovranno
congratularsi.
- Immagino
la smania di pettegolezzi nella buona
società londinese.
- Mio marito
è poco attendibile. Ha ripreso le sue
vecchie abitudini e frequenta locali malfamati.
Del suo fratellastro, tranne i nostri servitori,
nessuno sospetta. La gente crede che una donna
normale non possa amare un handicappato. Si
sbaglia. Percy rappresenta più di un
corpo per me. E' un'anima prigioniera. Ed
è tuo padre, anche se poi sarò
costretta a mentirti, tesoro mio.
- Stanotte
andremo per mare. Soffia una brezza di levante
ed il cielo è sereno. Ma non ci
spingeremo lontano, perché insieme a noi
ci sarai tu, nel mio grembo, al riparo da venti
e burrasche".
- Sei anni più
tardi, Michela saliva lungo la scogliera, tenendo per
mano un bambino biondo. Del tutto somigliante a
Perceval Burnigs, ad eccezione della mente, ch'era
sveglia e vivace.
- Si chiamava Thomas
Reginald Gray. Il primo nome gli veniva dal defunto
prozio, il cieco saggio, amico delle muse. Il secondo
era un tributo di rispetto verso il padre
putativo.
- -Guarda- disse
Michela, indicandogli il castello. &endash;Un giorno
sarà tuo-.
- Lo ripeteva ogni
volta, compiaciuta, orgogliosa, di essere arrivata
così in alto. Non dimentichiamo: era stata una
figlia illegittima, aveva sofferto di portare il
cognome di sua madre, l'aveva nascosto ai compagni. Si
era fatta strada nel mondo con una ferrea
volontà. Ora era padrona di un castello,
compariva nelle cronache mondane, trascorreva le
vacanze a Montecarlo.
- Che ne sapeva di
tante lotte il piccolo Thomas? Lui cresceva nella
bambagia, senza godere del lusso a cui era abituato.
L'andirivieni dei servi lo infastidiva. Detestava la
nurse, con le sue false premure. Piagnucolava davanti
ai cibi raffinati. Però divorava fette di pane
raffermo e pesce cotto sulla brace, nel capanno del
selvaggio zio, dove gli sembrava di giocare agli
indiani.
- Adorava le storie
di fantasmi. Nella grande casa, al di là dei
saloni illuminati, oltre il teatrino delle marionette
in livrea, si stendeva un reame segreto. Camere
disabitate, corridoi oscuri, stanze odorose di
muffa.
- Frieda lo
accompagnava nella galleria dei ritratti, gli
raccontava le vicende delle sue antenate. In famiglia,
la sfortuna si era accanita contro le
donne.
- -Questa è
Johanna di York, settima lady Gray, vissuta ai tempi
della Riforma. Ospitò un domenicano fuggiasco.
Il re Enrico VIII la fece imprigionare nella Torre di
Londra. Morì tra atroci tormenti-.
- -Questa è
Edith Golden, decima lady Gray. S'innamorò di
un pastore presbiteriano. Volle seguirlo nel New
England, ma il veliero naufragò. Lui
sopravvisse, mentre lei finì in pasto agli
squali-.
- -Ed ecco Carolina
Chauvet, spia della Francia rivoluzionaria.
Riuscì a farsi sposare da un cadetto. Tornata a
Parigi, durante il Terrore, offrì i suoi
servigi a Robespierre. Fu giustiziata sulla
ghigliottina-.
- -Quella bella
signora, vestita di nero, col lungo filo di perle,
è tua nonna. Sbranata, in seconde nozze, da un
lupo mannaro-.
- In fondo alla
galleria, Thomas osservava, un po' preoccupato, il
volto di sua madre, che ricambiava il suo sguardo con
un sorriso enigmatico. Era raffigurata di profilo, in
chiaroscuro, sullo sfondo luminoso del
mare.
- Dopo averlo
spaventato, Frieda lo rincuorava.
- &endash;Nessuna di
loro è veramente morta. I loro spiriti
continuano ad abitare qui. Ogni primo venerdì
del mese puoi incontrare Johanna di York. Recita
litanie insieme al suo domenicano, e scaglia terribili
maledizioni contro la dinastia dei Tudor, ormai
estinta. Il sabato appare Edith Golden. Dà uno
spettacolo raccapricciante, nonché indecoroso.
Te lo sconsiglio. Il 14 luglio miss Chauvet se ne va
in giro con la testa sottobraccio. Le notti di luna
piena sono riservate a tua nonna. E' una vera signora,
molto dignitosa. Non sbraita, non si lamenta, copre
con più giri di perle la sua gola
squarciata-.
- Così Thomas
apprese che l'anima è immortale. Prima della
sua governante, l'aveva già predicato Platone,
circa duemilaquattrocento anni fa. L'anima, divina per
natura, non può accogliere in sé il suo
contrario, la morte.
- Il mondo è
il sogno di un dio, e la realtà risiede
altrove. &endash;Se i morti sono vivi, allora i vivi
sono morti- ragionava il bambino. Nella sua mente si
creava un guazzabuglio di idee strane. Chi erano i
fantasmi? Quelli di cui parlava Frieda, o loro
stessi?
- Ben presto, avrebbe
conosciuto la verità.
- Il giorno in cui la
madre gl'indicò il castello, e per l'ennesima
volta gli disse: &endash;Sarà tuo-, Reginald li
aspettava sull'ampio scalone di pietra, che conduceva
all'ingresso principale. Accarezzò
distrattamente l'erede. Poi, con espressione grave, si
rivolse alla moglie.
- -Mia cara, devo
comunicarti una gran brutta notizia. La tua amica,
Diana Spencer, è morta alle prime luci
dell'alba, in seguito ad un incidente
stradale-.
- Michela
affidò Thomas alla nurse, corse in camera sua.
Da un cassetto tirò fuori una busta sigillata.
"Da aprirsi dopo la mia morte".
- Reginald l'aveva
seguita. &endash;Ti consiglio di non conservare quella
roba. Consegnala ai servizi segreti. Sono già
sulle tue tracce. Lo so da fonte sicura-.
- Lei non rispose. Si
limitò a lacerare la busta. Non voleva tradire
nuovamente Diana. Negli ultimi tempi, i loro rapporti
erano stati meno cordiali. Michela disapprovava il
comportamento dell'amica, soprattutto la sua decisione
di divorziare da Carlo. Non si getta alle ortiche la
corona d'Inghilterra.
- Diana Spencer era
sempre vissuta in mezzo agli agi. Una creatura
viziata, egoista, dal carattere debole. Credeva
ciecamente nell'amore.
- Prima che gli
eventi precipitassero, lei l'aveva avvertita.
&endash;Trovati un amante bello e fidato,
possibilmente sordomuto. Agisci con discrezione, sei
una principessa. Non hai nemmeno il fastidio di
dividere il letto con tuo marito-.
- L'altra l'aveva
accusata di cinismo. Si era mostrata a mezzo mondo con
il fidanzato egiziano, e durante quell'estate folle le
aveva inviato una lettera: "Da aprirsi dopo la mia
morte".
- Il momento era
arrivato. La più giovane lasciava alla
più anziana il suo testamento spirituale. E la
più anziana, forte, matura, stentava a leggere
il messaggio. Sotto lo sguardo inquisitore di lord
Gray, la vista le si appannava. Tuttavia, distinse
alcune parole.
- "Sono incinta di
Dodi. Non permetteranno che mio figlio nasca, che io
mi converta alla religione islamica, e che il futuro
sovrano d'Inghilterra abbia per fratellastro un
circonciso".
- A questo punto, il
foglio le fu strappato di mano.
- -Basta così.
Lo darò alle autorità
competenti-.
- -Sospetteranno
l'esistenza di altre copie-.
- -Giurerò sul
mio onore-.
- -L'onore di un
gentiluomo vale poco, oggigiorno-.
- -Allora dovrai
metterti in salvo. Viaggiare sotto falsa
identità, rifugiarti nella colonia di Peter.
Oppure far vela verso i mari del Sud-.
- -Mi stai chiedendo
di abbandonare il bambino-.
- -Può darsi
che non sia necessario. M'informerò. Intanto
assumiamo una guardia del corpo-.
- -E se fosse una
spia?-.
- Nel dubbio, non
fecero niente. Michela osservò un rigoroso
silenzio con la stampa, in attesa che la bufera
passasse ed il cielo si schiarisse. Restò
irremovibile su una questione: meglio rischiare,
anziché allontanarsi da suo figlio.
- In quel periodo
pensò molto al passato. A suo padre, a sua
madre.
- Dopotutto si erano
amati, il bel normanno e la focosa irlandese. Lei non
li aveva mai
- invitati a Marble
Halls. Orgoglio, vanità, pregiudizio.
- Desiderio di
apparire misteriosa. Un fiore esotico senza radici.
- Adesso le
rincresceva, e scrutava attentamente i lineamenti di
Thomas per cogliere qualche somiglianza con i
nonni.
- Ricordava con
nostalgia Palinuro, il mare blu cobalto, la grotta
delle sirene. Chissà se zio Patrizio recitava
ancora.
- Peter, Anella:
inghiottiti da una terra vorace, di peccatori e di
santi. Suo fratello era un inguaribile idealista.
Addio alla brillante carriera, addio agli articoli sul
"Morning Post", per un pugno di poveri diavoli
bisognosi di un messia.
- Altri fantasmi le
aleggiavano intorno: la mite Rosalba, ricca di
virtù domestiche, la forte Isabella, che
balzava fuori dai racconti come una persona viva,
appassionata, fatale.
- Voltarsi indietro
è un esorcismo. Serve a placare le ansie, a
scongiurare le minacce. Perché preoccuparsi? I
mesi scorrevano tranquilli.
- Durante i weekend
la grande casa si affollava, per poi svuotarsi la
domenica sera, quando gli ospiti prendevano congedo,
tra convenevoli e sbadigli. -Buon viaggio! Speriamo
che il tempo migliori, la prossima settimana-.
- Il Natale fu
festeggiato in modo austero. La famiglia reale era in
lutto. A Capodanno Michela si vestì di nero.
&endash;Sei molto sexy, mia cara- commentò lord
Gray. &endash;Ma non ti sembra un po' da
malaugurio?-.
- Thomas, il sabato
notte, ficcava la testa sotto il cuscino, per paura di
Edith Golden. Quando splendeva la luna piena,
aspettava una visita dalla nonna paterna. Né
l'una, né l'altra si erano manifestate.
- Che le storie di
Frieda fossero un mucchio di sciocchezze?
- In realtà,
uno spettro venuto da lontano aveva sgomberato la
piazza. I fantasmi sono creature schive, chiuse in se
stesse, ciascuna concentrata sulle proprie disgrazie,
in genere asociali. Di altruisti se ne contano pochi.
- Quelli del posto
evitavano la straniera dai capelli corvini, dalla
carnagione olivastra, la quale, d'altronde, non era in
vena di amicizie.
- Cercava
ansiosamente Michela. Penetrava nei suoi sogni,
l'ammoniva a fuggire col suo amante. Ma al mattino i
sogni erano svaniti: restava solo la visione di una
rupe, striata dalle lagrime del mare.
- Donna Isabella
riuscì a far udire la sua voce troppo
tardi.
- Un febbraio umido e
ventoso imperversava sulle coste della Cornovaglia. Il
cutter era in secca, con le vele ammainate. Percy
dormiva da solo nel capanno. Il tempo inclemente
impediva le spedizioni notturne.
- Michela si
svegliò di soprassalto, allarmata da un grido:
-I tuoi nemici sono qui!-. Per un istante, vide
accanto al letto una figura femminile, che si torceva
le mani disperata.
- La sua stanza
affacciava sul giardino. Lì non c'era alcun
segno di pericolo, anche i cani tacevano. Rapidamente
infilò la vestaglia, e si diresse verso l'ala
ovest, da cui poteva dominare la baia.
- Un forte vento
allontanava le nubi. Al chiarore della luna piena,
avvistò un battello sconosciuto, ancorato nella
rada. Dunque era vero! Gli agenti del servizio segreto
tenevano in ostaggio Percy.
- Tornò nella
sua stanza, afferrò la lettera. Senza nemmeno
vestirsi, corse a precipizio nell'atrio, tolse il
catenaccio dal portone, percorse un tratto del viale,
poi tagliò per il il bosco, imboccando una
scorciatoia.
- In fretta,
più in fretta, verso il luogo dei suoi
appuntamenti d'amore.
- Sdrucciolò
lungo la scogliera, si ferì i piedi, le mani.
Un braccio robusto la sostenne. &endash;State correndo
dalla parte sbagliata, my lady-.
- L'uomo aveva
l'aspetto di un orientale. Indossava caffettano e
turbante. Una lunga barba brizzolata gli scendeva fino
alla cintura, dove scintillava minacciosa l'elsa di un
pugnale.
- -Chi
siete?-.
- -Sono lo sceicco
Rashid El Harun, padre di vostro fratello, capo dei
soldati di Allah. Sospettavamo l'agguato. Ho il
compito di salvarvi e di recuperare la lettera.
L'avete con voi?-.
- Michela
negò. Non riponeva la minima fiducia in quel
bandito.
- -Vi conviene
consegnarmela. La pubblicherò sui giornali
arabi. I sicari della regina stanno perquisendo il
capanno delle barche. Nel caso il prezioso documento
sia lì, interverremo con la forza-.
- -Laggiù
c'è solo un povero idiota. Devo andare da
lui-.
- -Non è il
momento di pensare a vostro cognato. Probabilmente
è già morto-.
- Con un urlo di
angoscia, Michela si divincolò dalla stretta
del vecchio guerriero, che tentava di fermarla. La
lettera era un salvacondotto per Percy.
- Lacera, stracciata,
a piedi scalzi, giunse in fondo al sentiero. La porta
cigolava sui cardini: unico rumore nel silenzio
sinistro. Quella calma apparente le dava i brividi.
Eppure si fece coraggio ed entrò.
- Dov'era già
accaduto tutto questo? In quale incubo sepolto nella
sua coscienza? In quale esistenza remota?
- Il suo amante
giaceva riverso per terra, gli occhi vitrei, sgranati,
le labbra tumefatte. Gli agenti, emersi dal buio,
bloccarono l'uscita.
- Bastardi! Volevano
il gioco duro. D'accordo, lei non si arrendeva
così facilmente.
- Scavalcò la
finestra, sapendo di sbucare sul lato più
ripido della scogliera. -Se cado, voi verrete
all'inferno con me-.
- Era avvinghiata
alla roccia, quasi in cima, quando una mano si protese
ad aiutarla, e lo sceicco mormorò: -Adesso mi
crederete, my lady-.
- Sì, gli
credeva, ma non poteva accettare un'esistenza da
fuggiasca, lontana da suo figlio. Aveva
un'alternativa. Strano che toccasse proprio a lei
replicare il destino di donna Isabella.
- Allentò la
presa. Il suo corpo scivolò, rotolò
sulle pietre aguzze, travolgendo come una frana tre
degli inseguitori.
- Poi la sua anima
volò via leggera. Osservò con distacco
la battaglia che si svolgeva tra inglesi e terroristi,
intorno ai suoi resti mortali. Nel conflitto lo
sceicco Rashid El Harun rimase ucciso. I suoi uomini,
costernati, abbandonarono il campo.
- -Missione
compiuta!- proclamarono i vincitori. Per cancellare le
tracce, appiccarono il fuoco al capanno.
- Michela vedeva,
sentiva. Qual è il confine tra la vita e la
morte?
- Glielo
spiegò Isabella, l'errante duchessa venuta per
lei dall'Italia.
- -Sei ancora legata
a quella malattia che si chiama vita. Nessuno
può capirti meglio di me. Per novecento anni
sono stata avvelenata dalla sete di vendetta. Grazie a
te, ho rivissuto la mia morte e potrò salire
nel paradiso degli angeli-.
- -E lo sceicco
Rashid El Harun?-.
- -Ognuno riceve
ciò che si aspetta. A quest'ora, egli
starà banchettando con latte e miele nel
paradiso di Allah, mentre sette vergini Uri gli
danzano attorno-.
- Un'ultima domanda
avrebbe voluto formulare Michela, ma la sua compagna
era già scomparsa. Al suo posto, percepì
un caldo soffio vitale. Percy le diceva finalmente:
-Ti amo-.
- L'amore li
trattenne sulla terra. L'amore li salvò dal
grigio fiume Oceano.
- Naturalmente fu
condotta un'inchiesta, per appurare la verità,
ed il coroner fornì la seguente versione dei
fatti: "I due decessi sono stati provocati dallo
sfortunato sir Perceval Burnings, mentalmente
instabile. Esprimiamo il nostro sincero cordoglio
- a lord Gray, per la
perdita della moglie, selvaggiamente aggredita, e del
fratellastro minorato, che agiva in stato
d'incoscienza".
- Oggi si parla
ancora di loro.
- La spiaggia dove
sorgeva il capanno delle barche è considerata
un luogo maledetto. La gente afferma di vedere il
cutter solcare il mare a vele spiegate nelle notti di
luna.
- Invece, in barba
alle superstizioni, Percy e Michela costituiscono un
raro esempio di fantasmi felici.
- Non si crogiolano
nelle loro disgrazie, non incutono timore a Thomas,
che vanno a trovare ogni sera, dandogli il bacio della
buonanotte.
- Attraverso la
scrittura automatica, Michela ha ripreso la
corrispondenza con Anella. Ben presto sarà in
grado di comunicarle la data del ritorno di
Peter.
- A Marble Halls non
si distingue il confine tra la vita e la morte. E
Thomas, da grande, farà il filosofo, per
rispondere agli eterni quesiti dell'umanità:
chi siamo, se veniamo da un mondo di luce e se
possiamo raggiungerlo. Lui ne è sicuro.
- Ha solo dodici
anni, ma un giorno leggerà Platone, e
scoprirà in lui un maestro sulla difficile via
del sapere.
|