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LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
  Maurizio Sergi presenta
"Due rose rosse"
TERZA PARTE
Amore Materno
 
Cambia scena: dal grande cancello del giardino della villa parte una lussuosa vettura con a bordo gli sposi, salutati , prima di salire con baci e abbracci da parenti ed amici.
Cambia scena: qualche tempo dopo, è il tardo pomeriggio di una serena giornata d'autunno, ad un tavolo sotto il pergolato del giardino della stessa villetta siede tutta la famiglia, Angela, Albert, Matilde e Massimo: giocano a carte. Suona il campanello e Albert va ad aprire il cancello: scende un'avvenente donna con occhiali neri, alta bruna, bellissima che con volto molto serio domanda
La donna: mi scusi, io sono Jennifer Carter, sto cercando il dott. Ettore Rinaldi.
Albert: si stava qui, purtroppo è morto poco meno di due anni fa.
Jennifer: mio Dio!
Jennifer guarda il marito con espressione meravigliata che in quel momento scende dalla macchina con in braccio un bambino di circa un anno con un cappello in testa. Da poco lontano si ode la voce di Matilde:
Matilde: Albert, chi è
Albert: è Jennifer Carter!
Matilde: Jennifer Carter?! fai passare!
Matilde, Angela e Massimo si guardano con un espressione in volto che dimostra l'incomprensione di quella strana visita
Jennifer allora prende in braccio il piccolo e il marito Carl si rimette al volante della grossa autovettura (un tagliando posto sul parabrezza
indica che trattasi di autovettura presa a noleggio) ed entra dal cancello, sostando nel piazzale: scende e dal portabagagli il marito estrae un passeggino ove Jennifer pone il piccolo e i tre (quattro con il piccolo) si avviano verso il tavolo sotto il pergolato. Ancora prima che arrivassero con tono concitato tutti in piedi:
Massimo: Ma è l'interprete di Atlas
Miriam: già è proprio lei! Ma che strano! Forse si è sbagliata. Qui vicino c'è la villa di Sting, forse è una sua ospite
Massimo: accidenti che donna!!!
Miriam: Massimo….. stai calmo eh… per favore!
Angela: Sting non c'entra per niente vedrete che viene per il nonno
Jennifer: signori scusate se vi disturbo, io sono Jennifer Carter, questo è mio marito Carl e questo è mio figlio Ector
Tutti estremamente incuriositi, Angela un po' trasale come se intuisse già qualcosa
Tutti: ( uno alla volta) Il piacere è tutto nostro …sappiamo chi è lei…siamo tutti suoi ammiratori
Jennifer: sono venuta qui dagli Stati Uniti appositamente per conoscere Il dott. Ettore Rinaldi, ma ho saputo da questo signore (indica Albert) che purtroppo il dottore non è più tra noi e non potete mai immaginarvi quanto mi dispiace.
Angela scatta in piedi e guardando Jennifer intensamente
Angela: Lei ha conosciuto mio nonno?!
Jennifer: non bene! Appena di sfuggita, in quanto in veste di osservatore è venuto sul set dove stavo lavorando, e nella pausa mi sono avvicinata a lui perché era l'unica persona estranea presente sulla lavorazione e poi non nascondo anche perché mi piaceva molto l'espressione del suo viso. Mi ha detto semplicemente che voleva vedere uno studio cinematografico per semplice curiosità di turista e che gli era stato dato il permesso di passare perché medico. Dopo pochissimo quando mi sono voltata per vederlo nuovamente, non c'era più.
Angela: questo particolare lo ha raccontato anche a noi, anche se non siamo mai venuti a sapere con grande nostro rammarico, il vero motivo del suo viaggio nel vostro paese.
Jennifer: il motivo lo potete sapere leggendo questa lettera, prima però vi dirò cosa avvenne quando il dott. Rinaldi venne a trovare mio padre, della sua visita ne ha parlato tutto il nostro paese.
Cambia scena. Ettore entra in bar di ambiente americano classico, sala ampia con quattro biliardi per giochi diversi; si siede al banco rivolgendosi al barista chiede:
Ettore: per favore conosce Billy Carter
Interrompe la richiesta un classico prepotente che va a sedersi accanto ad Ettore
L'uomo: tu chi sei! Qui non vogliamo curiosi!
Ettore: vede signore, io vengo dall'Italia per parlare con questa persona…
L'uomo: ti ho detto che qui non vogliamo curiosi hai capito o devo fartelo capire meglio in altri modi?!
Cosi dicendo gli rovescia la birra addosso; allora il barista, un omaccione robusto, esce dal banco e si avventa sull'uomo
Barista: siamo stufi noi tutti dei tuoi modi esci di qui e non mettere più piede in questo locale!
Afferra l'uomo per il petto e violentemente lo caccia fuori dalla porta. L'uomo cade a terra di spalle. Qualche secondo dopo Ettore si precipita fuori ed aiuta l'uomo ad alzarsi; questo lo guarda sbigottito, spolverandosi i calzoni lentamente con gesto meccanico
Ettore: vieni amico che ti offro una birra.. non vorrei che per colpa mia ti fosse negata la possibilità di entrare più in questo magnifico locale!
Ponendogli una mano sulla spalla entra nel locale: tutti rimangono sbigottiti, compreso l'uomo che guardando Ettore entra con lui con una certa timidezza. Dopo un attimo di silenzio..
Ettore: barman, prego due birre, per me e per questo mio nuovo amico.
Si siedono accanto al banco e il barista serve loro la birra tutti hanno espressioni di ammirazione per il gesto di Ettore, risulta evidente soltanto dai sorrisi compiaciuti
L'uomo: mi scusi tanto sono stato veramente uno sciocco, mi è venuto di rivolgermi a lei in malo modo, perché molte persone, adesso infastidiscono il mio amico Billy.
il barista:ecco la birra anche per te e ringrazia questo signore anche per la lezione…. Comunque ben tornato tra noi.
l'uomo: Billy Carter. Tutti lo conoscono, perché è il padre di Jennifer Carter…
Il barista: è quell'attrice divenuta famosa per il telefilm "Atlas" distribuito in tutto il mondo, è una gloria del nostro paese. Abita nella prima contrada uscendo a destra al numero 25
Ettore: la ringrazio.. vedo che avete tavoli da biliardo, esiste anche quello per il gioco del biliardo all'italiana? Siccome non vado di fretta, vorrei fare una partita con qualcuno di suoi ospiti
Il barista: ma certamente, è quello là in ultimo, lo accoglieranno con molto piacere, ma l'avverto, là giocano molto bene! E le poste sono di solito molto alte.
Ettore si alza, stringe la mano all'uomo che accenna ad un sorriso di riconoscenza, Ettore fa due passi e
L'uomo: signore.. grazie della birra
Ettore: grazie a lei della compagnia
Al tavolo da biliardo Ettore si avvicina mentre due giocatori stanno giocando. Dopo pochi minuti si avvicina il barista
Il barista: questo signore gradirebbe fare una partita.. (in tono scherzoso) non lo strapazzate troppo, è un cliente di riguardo!
Primo giocatore: si accomodi ..piacere di conoscerlo io sono Tony
Ettore: piacere mio, mi chiamo Ettore.
Tony: lei è straniero vero?da dove viene?
Ettore: vengo da un piccolo paese vicino a Firenze, Italia..
Tony: ah..! Firenze, bellissima città……Lei si è comportato da vero signore con Arnold ..Lui è così…ma in fondo non è così cattivo come sembra… interrompiamo subito perché siamo curiosi di vedere come gioca.
Iniziano la partita dopo alcuni tiri Tony si accorge che Ettore è molto più bravo di lui: Tutti si fanno intorno al biliardo incuriositi: dopo un po' di tempo e un cospicuo punteggio a favore di Ettore , Tony con un gesto della testa dichiara la propria impotenza stringendo la mano ad Ettore.
Tony: qui ci vuole Julius. .se ha la cortesia di attendere un momento…. , Julius è il proprietario del negozio di fronte, quando gli telefoniamo, lascia la moglie al banco e si precipita qui.
Tony chiama Julius col telefono cellulare
Tony: (rivolgendosi ad Ettore) arriva subito
Dopo pochissimo arriva Julius: uomo di circa quarantacinque anni alto di modi molto gentili dimostra un carattere freddo e molto determinato.. si presentano:
Tony: (con un certo rispetto) Julius, questo è l'italiano che ti ho detto, mi pare che sia un cliente adatto per te
Julius: molto onorato.. vogliamo cominciare subito?.. vuole interessare la partita o giochiamo soltanto sportivamente?
Ettore: è meglio giocare sportivamente, perché vedendola dall'aspetto e per la sua fama credo di avere poche speranze di vittoria.
Julius: fino ad ora ci sono riusciti in pochissimi.. metta le bilie sull'acchito ed inizi pure lei.
I primi tiri sono a favore di Julius che pare si diverta a porre Ettore in difficoltà: Ettore comincia allora ad impegnarsi a fondo assumendo una espressione estremamente seria, mentre Julius insiste nel suo impercettibile sorriso di scherno subito stroncato da un bellissimo tiro a cinque sponde di Ettore che lo pone in vantaggio di punteggio; la partita prosegue a fasi alterne in un clima molto teso. La prima partita viene vinta da Julius con lieve scarto di punteggio, la seconda da Ettore assai largamente e la così detta "bella" da Julius con un tiro di fortuna, che lo stesso giocatore riconosce scusandosi e stringendo la mano con espressione di stima verso Ettore. Segue un battito di mani degli astanti.
Julius: non credevo che giocasse così bene, ma dove ha imparato? Perché mi sono accorto che lei usa i conteggi di partenza e di uscita della palla, come fanno i professionisti.
Ettore: La mia professione è stata quella di medico chirurgo. Dirigevo un ospedale e tutti i giorni , nelle due ore d'intervallo, pranzavamo all'interno dell'ospedale giocando al biliardo collocato nella stanza dei medici, e non ero nemmeno quello più bravo! Tutto qui.
Julius: complimenti lei è veramente bravo.. si vede la mano del chirurgo. Mio figlio studia medicina.. avrei moto piacere se accettasse un invito a pranzo a casa mia.
Ettore: accetto con molto piacere. Sono qui per recare visita al sig. Billy Carter per una curiosa faccenda personale, Lui non mi conosce, la qual cosa mi imbarazza moltissimo.
Julius: Billy è un mio caro amico, è il padre di Jennifer Carter sa quell'attrice……..
Ettore: la conosco benissimo, anche alla televisione italiana vediamo "Atlas".
Julius. Penserò io ad introdurla a Billy
A pranzo da Julius ambiente molto lussuoso.
I personaggi a tavola Julius, seduto a capo tavola la moglie Jenny il figlio Marcus e all'altro capo del tavolo, Ettore.
Risulta evidente che la famiglia dimostra un atteggiamento di superiorità nei riguardi di Ettore, invitato nelle vesti di un giocatore di biliardo.
Jenny: mi ha detto Julius che lei è medico, è vero?
Ettore: (sorridendo un po' stupito) ma certo che è vero!
Jenny: (con aria di sufficienza) vede, caro signore, mio marito ha invitato qui a pranzo, un professore universitario, un manager di grande industria, un astronauta, un ex senatore, perfino uno scienziato, ma realmente non erano che professionisti del gioco del biliardo, con i quali mio marito gioca, perdendo molto tempo e talvolta anche molto danaro.
Ettore: (con molta calma abbozzando un lieve sorriso) non è questo il caso.
Interviene prontamente il figlio Marcus, col segreto intento di mettere Ettore in difficoltà
Marcus:Mi ha detto mio padre che lei ha diretto un ospedale….io studio medicina… mi dovrebbe spiegare un argomento di economia sanitaria che non ho capito molto bene: cosa è il "break even point"
Ettore: L'analisi della convenienza a produrre o ad acquistare i servizi che si producono all'interno di un centro ospedaliero inizia dall'esame dei budget dei relativi centri di responsabilità, per la maggior parte dei quali la determinazione è agevole e veloce: trattasi dei centri di produzione per attività tariffate che presentano l'esatto corrispondente con i prezzo per le stesse attività prodotte all'esterno dell'ospedale. Generalmente il calcolo del BEP, e non te ne do la definizione per non cadere troppo nel banale, si evidenzia ponendo in un diagramma cartesiano, sull'asse delle ascisse le quantità di prodotto e sulle ordinate i relativi valori: per queste caratteristiche si determinano le curve dei costi variabili, dei costi fissi, dei costi totali e delle tariffe che risultano all'esterno per l'acquisto delle stesse quantità di prodotto. L'intersezione tra la curva dei costi totali e quella determinata dalle tariffe è appunto il Break Even Point. Per quantità di produzione minori al punto d'intersezione in cui la curva dei costi totali per la produzione interna è superiore alla tariffa degli stessi servizi prodotti all'esterno, è conveniente acquistare il bene o il servizio, anziché produrlo; per quantità maggiori rispetto al Break Even Point si verifica il contrario…. Caro figliolo, non posso credere che tu non abbia capito un concetto così semplice perché se fosse vero sarebbe meglio per te abbandonare lo studio della medicina e intraprendere l'attività di venditore in quel magnifico negozio tenuto dai tuoi genitori.
Tutti rimangono esterrefatti, scompare improvvisamente quella atmosfera di supponenza iniziale, trasformandosi in umile ammirazione verso l'ospite. Nei molti secondi di silenzio attonito, Ettore guarda, con un lieve sorriso tutti i familiari, facendo capire con l'espressione del volto di avere detto la cosa più semplice del mondo. Interrompe Julius con espressione visibilmente soddisfatta, per aver fatto, questa volta, centro
Julius: ed è pure un magnifico giocatore di biliardo!
La madre si alza, con molta premura e rispetto chiede all'ospite se vuole un caffé
Ettore: la ringrazio, lo prendo volentieri
La madre: tenterò di farlo all'italiana come lo prendete voi
Ettore: non importa mi piace moltissimo anche all'americana……. E' stata una cena buonissima ed un'accoglienza meravigliosa. Ci terremo in contatto perché fino da ora siete invitati a Firenze nella mia villetta di campagna.
Tutti: (con allegria) ma certamente… ah Firenze che bella città, avevamo proprio intenzione di visitarla il prossimo anno!
Ettore: Il mio indirizzo ce l'ha Julius e sapete come fare.. adesso vi devo lasciare perché devo andare a trovare il sig. Billy Carter per una comunicazione che devo fargli di persona.
La madre: è opportuno che l'accompagni Julius sia perché è un suo amico, sia perché sono persone molto riservate e divenute alquanto diffidenti da quando la loro figlia Jennifer è diventata famosa… ricevono continuamente telefonate e visite da estranei di tutti i generi e dobbiamo capire il loro riserbo.
Cambia scena. Sulla porta di casa di Billy suonano il campanello dopo poco appare un distinto signore di modi assai gentili
Billy: ciao Julius
Julius: ciao Billy, ti voglio presentare un mio amico, un illustre medico di Firenze…
Billy Prego accomodatevi
Julius: no io vi lascio devo tornare a casa per sbrigare alcune cose urgenti… arrivederci Ettore .. è stato un piacere ed un onore conoscerti.
Ettore: anche per me.
Entrano in un salotto molto elegante e Billy invita Ettore a sedersi, anche lui accomodandosi sul divano. Sopraggiunge la moglie Pat e dopo aver eseguito le presentazioni del caso:
Billy: so già chi è lei e il motivo per cui è venuto
Si alza e prende in un cassetto di un mobile un inserto con molti fogli, estrae un lettera
Billy: questa è la lettera che ci ha scritto, e con tutto il rispetto dovuto alla sua persona le dico che sia io che mia moglie non crediamo una sola parola di quello che ci ha scritto anche se adesso che la conosciamo di persona siamo convinti che risponda a verità le notizie che ci ha comunicato sul suo conto.
Ettore: Le faccio una domanda: quale motivo recondito posso avere io nel comunicarle una storia di questo genere, se prima non conoscevo ne Jennifer, ne Lei e tantomeno sua moglie, e come se le spiega certe coincidenze?
Billy: beh… non so. .vedo che il segno sulla sua fronte, a forma di A esiste e sappiamo che il secondo nome di Jennifer è Anna, come noi l'abbiamo sempre chiamata…
La moglie Pat: forse è un tatuaggio?
Ettore: no signora! È un piccolo angioma che mi porto dalla nascita e mi reputo abbastanza serio da non dover richiamare l'attenzione del mio prossimo con simili mezzi!
Billy: le crediamo.. ma da persona intelligente quale è Lei, provi ad immaginarsi al nostro posto.. come farebbe a credere ad una storia di questo genere?
Dopo qualche secondo di silenzio prende la parola Ettore un po' sconsolato
Ettore: avete ragione.. però vi devo dire che non sono un pazzo né un mitomane, che non ho strane perversioni che mi costringono ad inventare storie strane, che gli attributi femminili di vostra figlia o di qualsiasi altra donna non mi incantano più da diverso tempo…..credete quello che vi pare… gradirei soltanto conoscere anche il pensiero di Jennifer.
Pat: Jennifer è molto occupata e non ha un minuto di tempo libero… e se dovesse leggere tutte le lettere che riceve non farebbe altro dalla mattina alla sera!
Ettore alzandosi si congeda.
Ettore: già.. forse è meglio così.. terrò questa storia chiusa dentro di me e spero di dimenticare presto tutto quanto mi è capitato… arrivederci.. mi spiace.. caro Billy. …a prescindere da ogni avvenimento mi sarebbe piaciuto averti per amico.. adoro le persone gentili…scusate il disturbo.
Billy: nessun disturbo.. e in merito all'amicizia.. non si sa mai..
Cambia scena. In uno studio di Hollywood Ettore entra nell'ingresso principale e chiede al portiere da chi può avere il permesso per assistere alle riprese di un telefilm che si svolge all'interno. Il portiere telefona e dopo poco si presenta un uomo con aspetto dirigenziale molto elegante; il dialogo si intuisce inquadrando Ettore di spalle di fronte al banco ove siede l'usciere.
Il dirigente: Mi dica.
Ettore: vorrei che mi fosse consentito di assistere alle riprese che si svolgono all'interno dello studio.
Il dirigente: mi spiace signore è impossibile..
Ettore: mi scusi se insisto sto scrivendo una sceneggiatura di un film e mi interessa professionalmente assistere.. poi vede questi sono i miei documenti e questo è il mio tesserino di medico, laurea riconosciuta anche dal vostro paese, che mi consentirebbe l'accesso come spettatore in qualsiasi manifestazione.
Il dirigente: attenda che devo chiedere.
Dopo poco arriva un'altra persona un po' più anziana ed ugualmente ben vestita.
Secondo dirigente: mi è stato comunicato che lei è medico, le spiace mostrarmi il suo tesserino.. bene.. si accomodi l'avverto però che deve rimanere fermo dove le dirà il direttore di scena ed in assoluto silenzio…lasci pure il suo documento in portineria dove le consegneranno un lasciapassare che metterà al taschino della giacca in maniera visibile.
Ettore dopo aver seguito le istruzione segue il dirigente che lo ha atteso, fa cenno di seguirlo, arrivati sul set parla in un orecchio ad un giovane il quale fa cenno ad Ettore dove deve porsi. Il dirigente stringe la mano ad Ettore e facendo segno di rimanere in silenzio se ne va.
Si odono urla e grida degli attori in una scena d'azione e dopo qualche tempo il regista con un megafono.
Il regista: buona questa.. quindici minuti di pausa
Si ode un brusio di persone. Atmosfera di rilassamento gli attori parlano tra sé, alcuni si siedono, altri si aggiustano le vesti di scena, il regista accende una sigaretta, anche se i cartelli ben visibilmente lo vietano. Tranne gli attori che vestono abiti di scena, tutta la troupe veste in abiti casual volutamente trasandati, risalta quindi l'eleganza di Ettore che come avviene in un ambiente dove tutti si conoscono viene notato dagli astanti, con sguardi di sfuggita come se Ettore non interessasse più di tanto. Anche Jennifer Carter lo guarda di sfuggita poi come se ci ripensasse lo guarda nuovamente, si volta si sofferma e lo riguarda nuovamente. Quindi con ostentata indifferenza si rivolge al direttore di scena ed evidentemente s'immagina la richiesta dell'attrice circa l'identità di Ettore. L'uomo guardando Ettore fa segno con le spalle di non conoscerlo, Jennifer allora finge indifferenza camminando e parlando con un attore si avvicina ad Ettore senza far parere l'intenzione di interessarsi all'estraneo. Arrivata vicino si volta verso Ettore e con curiosità del tutto femminile lo guarda nuovamente e con un sorriso appena abbozzato
Jennifer: buon giorno, cerca qualcuno?
Ettore: no grazie, sono qui per una semplice curiosità di turista.
Jennifer: è strano che l'abbiano fatta passare
Ettore: sono medico e come tale posso accedere quasi dappertutto poiché all'occorrenza potrei essere sempre utile.
Jennifer fa un breve cenno di apprezzamento con la testa, poi seria lo guarda brevemente negli occhi, guarda il piccolo angioma sulla fronte di Ettore mostrando come un istantaneo e indefinito pensiero le passasse per la testa. Si distoglie immediatamente
Jennifer: arrivederci, devo ricominciare.
Ettore: arrivederci Jennifer..
Jennifer sentendosi chiamare per nome si volta repentinamente con un sorriso interrogativo, Ettore saluta con la mano e con la mano risponde Jennifer che se ne torna sul set scuotendo la testa come se fosse divertita da quell'incontro.
Cambia scena. Termina il lavoro sul set per la pausa pranzo. Jennifer guarda verso il posto dove stava Ettore che non c'è più, con un lieve sorriso scuote la testa e riprende a parlare con i colleghi incamminandosi fuori dal set.
Ritorna la scena precedente
Jennifer: In questa documentazione che il dott. Rinaldi ha inviato a mio padre, come vede è una lettera lunghissima, che in tutto sono più di cinque pagine potete sapere il segreto che volete conoscere, che coincide col motivo del mio viaggio in Italia, però prima, vi prego di raccontarmi tutto di lui, per i motivi che dopo saprete, ho bisogno di conoscerlo più a fondo possibile.
Angela: era un uomo eccezionale e specialmente con me aveva un rapporto straordinario. Anche senza vederlo avvertivo sempre la sua presenza e sembrava che lui lo sapesse perché quando mi voltavo improvvisamente per guardarlo aveva già sul volto quel suo caratteristico, intrigante e meraviglioso sorriso che non potrò mai dimenticare; una volta proprio quando tornò dagli Stati Uniti, ed era un mese che non lo vedevo, stavo eseguendo un concerto nel teatro della nostra cittadina; stavo eseguendo musiche di Chopin, Beethoven e Mozart ma un brano che a lui piaceva moltissimo, "Rustle of Spring" di Sinding non era in programma.
Scena del concerto con Angela al pianoforte mentre suona il Rondò in la minore op. 511 di Mozart
MOZART: RONDO'IN LA MINORE OP, 511 per 30 secondi
Dopo 30 secondi il brano s'interrompe, Angela sorride a bocca chiusa con gli occhi pieni di gioia, guardando la tastiera, senza volgere gli occhi altrove, essendo sicura della presenza del nonno. Dopo circa 5 o 6 secondi d'interruzione inizia a suonare il brano di Sinding; interruzione di 5 secondi poi inizia il brano :
"MORMORIO DI PRIMAVERA" DI SINDING
per intero. Viene inquadrato Ettore che sorride, appena entrato in sala, continua a sorridere scuotendo la testa e contenendo a mala pena la commozione .
Tutti rimangono meravigliati per il repentino cambiamento del programma. Perfino dietro le quinte si vedono persone che si guardano sbigottite. Ettore allora si avvicina ai limiti del palcoscenico come per essere più vicino possibile ad Angela che questa volta lo guarda sorridendo, eseguendo magistralmente il brano preferito dal nonno. Quando Angela termina di suonare tutti comprendono che la musica fuori programma era dedicata a quell'uomo che in piedi la stava guardando, il pubblico si alza in piedi applaudendo, si alza pure Angela e con un gesto accenna al nonno, facendo capire che il brano era a lui dedicato.
Ritorna la scena precedente in cui Angela racconta a Jennifer
Jennifer: Il destino ha voluto che non ci incontrassimo; come vorrei adesso ritornare al momento di quel fuggevole incontro, per conoscerlo, per parlargli, per ascoltarlo…. Ritengo che avere vicino una persona simile sia stato per voi una vera fortuna.
Adesso credo veramente a ciò che prima sembrava a mio padre e a me una storiella di un mitomane. Comunque mi ha indotto a venirvi a trovare per un'altra strana coincidenza che vi mostrerò…… la cosa più incredibile, ma prima però, vi prego, raccontatemi ancora di Ettore.
Angela: Un altro singolare aspetto del suo carattere si può rilevare da un altro episodio che ci ha raccontato circa il suo viaggio in America, anche se a quanto pare, questo non fosse stato l'unico motivo che lo ha condotto nel vostro paese. Non so se questo era un difetto, ma mio nonno era di una ostinazione tenace, abbinata ad una ingenuità disarmante. Il motivo della sua visita negli Stati Uniti era anche questo: mi disse quando mi raccontò il fatto, che doveva conferire con i responsabili della politica mondiale per dare il suo contributo alla causa della pace, contro le guerre ed ogni altra forma di sopruso, perpetrata da stati a regime non democratico e soprattutto contro la pena di morte e contro la tortura. Ciò che per una persona comune appare pazzesco, per lui era la cosa più normale del mondo, quando l'argomento tratta di concetti di alto valore morale e spirituale non conosceva ostacoli…mi raccontò come riuscì a parlare col segretario generale delle nazioni unite.. una storia assolutamente incredibile, come certamente era lui stesso. Quando si presentò alla portineria del Palazzo di vetro…
Cambia scena: L'ingresso del palazzo di vetro. Di spalle viene inquadrato Ettore a figura intera: parla con un usciere; l'usciere telefona, dopo poco interviene una persona che fa gesti di diniego a Ettore; Ettore insiste; la discussione si fa animata , interviene un'altra persona che fa un gesto ad Ettore di calmarsi confermando il diniego; Ettore continua ad insistere; intervengono due guardie che invitano Ettore ad uscire. Ettore si rifiuta, la discussione prosegue fin a quando interviene un auto della polizia ove Ettore viene fatto salire a forza.
La scena si svolge presso la stazione di polizia nell'ufficio del comandante.
Il comandante : Lei dice di essere medico, di avere una missione da compiere, per questo vuole conferire col segretario generale delle nazioni unite.
Ettore: certamente, proprio cosi!
Il comandante : vuole parlare anche col presidente degli stati uniti, o anche con lo zio Tom?
Ettore: Lei è molto spiritoso, e dal suo aspetto si vede che ha il manganello facile, pronto ad usarlo o a farlo usare anche quando non ce ne è affatto bisogno come nel mio caso.
Il comandante : deve sapere caro "dottore" come lei dice di essere, che noi perdiamo del tempo prezioso con pazzi ed invasati come lei che credono di avere chissà quale missione da compiere, pretendendo di disturbare alte personalità per l'unico squallido scopo di porsi sotto i riflettori della pubblicità! Non voglio dilungare oltre questa inutile discussione. Penso che dovrebbe vergognarsi, alla sua età di assumere simili atteggiamenti; per adesso la dobbiamo fermare per accertamenti, e siccome non siamo soltanto dei manganellatori le mettiamo a disposizione un telefono dimodochè possa comunicare col suo avvocato o con la sua ambasciata.
Due giorni dopo nello stesso ufficio, il comandante parla con uno dei suoi funzionari, mostrando un articolo sul giornale:
Il comandante : ma guarda un po' qui! Questo italiano sembra che sia davvero un medico e a quanto pare anche un personaggio famoso nel campo dell'economia sanitaria!.... lo ha comunicato alla stampa il preside dell'università di Yale, ove questo individuo, sembra abbia presentato alcune sue pubblicazioni. Ha garantito per lui!... guarda qui!.. sembra che noi abbiamo compiuto una "inaudita aggressione"… mandalo via, non ne voglio più sapere!
Il funzionario : Ma sarà il caso di mandarlo via adesso? All'uscita c'è un putiferio di giornalisti, che certamente non sono a nostro favore!
Il comandante : lo mandiamo via adesso, ma prima lo faccia venire qui, devo dirgliene quattro…
Entra Ettore accompagnato dal funzionario
Il comandante : Lei è libero di andarsene, però deve sapere che noi rischiamo la vita tutti i giorni per la sicurezza di tutti coloro che calpestano il nostro territorio, che siano cittadini o stranieri, dottori o netturbini, dica anche questo ai giornalisti che incontrerà fuori di qui; è stato nostro dovere portarlo via dal Palazzo di vetro, perché le persone non hanno scritto in fronte chi sono! E con gli episodi di terrorismo cui stiamo assistendo, sono anche pericolose le persone eleganti come lei. Questo articolo di cui lei è evidentemente l'ispiratore lo reputo una vergogna, perché questa sezione e tutto il corpo di polizia non merita essere descritto in questo modo! Se ne vada per favore!
Ettore: Trovo che lei ha perfettamente ragione. Mi permetta, la prego di dirle alcune cose: ho telefonato al rettore dell'università di Yale perchè essendo un collega che è stato ospite in Italia per un ciclo di studi era l'unico che potesse informarvi circa la mia identità e sopra a tutto riguardo alla mia salute mentale. Non ho ispirato questo articolo e per nessun motivo mi sarei mai permesso di farlo, perchè sono cosciente del vostro sacrificio e del vostro prezioso servizio che rendete alla società; ritengo sia mio dovere informare i giornalisti sul trattamento civile che ho ricevuto, e delle vostre buone ragioni per agire così come avete fatto! Anche io odio ogni forma di sciacallaggio di qualche giornalista di pochi scrupoli, e mi sembra che questo articolo ne costituisca proprio un esempio. Vedrà che domani apparirà anche un altro articolo sulla stampa e di questo ne sarò realmente l'ispiratore.
Il comandante: La ringrazio……. anche se non ho capito il motivo della sua visita al palazzo delle nazioni unite. La informo che è mio dovere, però sapere dove alloggia e quali siano i suoi spostamenti.
Ettore: circa il mio desiderio di incontrare il segretario generale dell'ONU lo leggerà domani sul giornale per quanto riguarda il mio domicilio qui negli Stai Uniti, le comunico che attualmente sono alloggiato presso l'Hotel Riz nella quinta strada.
Il giorno dopo nell'ufficio del comandante della stazione di polizia, lo stesso comandante col un giornale in mano fa chiamare lo stesso funzionario del giorno precedente:
Il comandante: Il nostro amico è stato di parola guarda che bell'articolo ha fatto scrivere! Non è frequente che la stampa scriva così di noi! Dammi il numero dell'Hotel Riz…. Grazie…. col pretesto di un controllo lo voglio proprio ringraziare… pronto… qui è la stazione di polizia, vorrei parlare col dott. Ettore Rinaldi…… come?.....è sicura?...
(rivolgendosi al funzionario) mi ha detto che il dott. Rinaldi è stato convocato dal segretario generale delle nazioni unite!!!... che lei non sa chi sia il dott. Rinaldi, conoscendolo soltanto dai suoi documenti, però garantisce l'autenticità dell'invito che ha ricevuto ….incredibile!!!!
Ufficio del segretario generale delle Nazioni unite, un funzionario accompagna Ettore dentro l'ufficio:
Il segretario: Prego si accomodi, ho letto sul giornale le avventure che gli sono capitate per venirmi a trovare, ed ho anche notato il suo nobile articolo in difesa della polizia che chiunque al suo posto ne avrebbe scritto l'esatto contrario… dovrebbe aver informazioni molto importanti da comunicare, considerata che è persona in grado di intendere e di volere e di elevato livello culturale!
Ettore: comunicare con la sua persona per me è motivo di grande privilegio, ma mi creda, il motivo che mi ha spinto a tanto è una grande angoscia che mi turba da tempo a causa della situazione internazionale e soltanto attraverso alcune raccomandazioni che le farò, e attraverso le difficoltà che naturalmente dovevo superare per incontrarla, mi liberano da questa pena.
Il segretario: mi dica, quali sarebbero queste comunicazioni. Oggi mi sono preso un giorno di riposo ed ho tutto il tempo per ascoltarla.
Ettore: ritengo che l'organizzazione delle nazioni unite abbia come preminente compito di evitare le guerre, che dovrebbero essere messe al bando da chiunque iniziate e sia pure per qualsiasi giusto motivo intraprese.
Il segretario: (sorridendo con ironia) ah… è una ottima idea! E come farebbe al mio posto?
Ettore: forse farei di più (il sorriso del segretario si fa lievemente più amaro) inizierei dalla proposta di una riforma generale dell'organizzazione, che non è più al passo con i tempi nostri: inizierei con i seguenti provvedimenti, o almeno a proporli, lasciando ad altri eventualmente la responsabilità di non approvarli:
 
1) Eliminazione del consiglio di sicurezza e della sua assurda procedura.
2) Attribuzione dei pieni poter all'assemblea con un nuovo statuto che ne indichi tutti i vari tipi di maggioranza necessari per assumere le più disparate decisioni in ordine di importanza partendo dalla maggioranza semplice alle maggioranze più qualificate fino a quella prossima all'unanimità, escludendo dalle decisioni tutte quelle delibere che comportano situazioni sfavorevoli o di pericolo ad un o più stati.
3) Riforma di tutto l'apparato burocratico riducendolo al minimo indispensabile, con la massima automazione dei servizi con l'eliminazione drastica di tutto ciò che comporta spese inutili o di utilità non indispensabile.
4) Introduzione di una normativa da rendere obbligatoria per tutti gli stati membri, per attuare libere elezioni a suffragio universale, per eleggere le autorità politiche poste al governo di ciascuno stato, per la durata massima di sette anni, con i relativi capi di governo immediatamente rinnovabili con maggioranze più qualificate. Obbligo di ciascuno stato di ospitare le commissioni di controllo deliberate dall'Assemblea, costituite da rappresentanti di almeno sette stati membri, aventi lo scopo di garantire ai cittadini il regolare svolgimento delle operazioni elettorali del proprio paese.
5) L'obbligo di tutti gli stati della terra di essere parte dell'assemblea delle nazioni unite, per poter usufruire dei benefici in tutti i campi, della protezione e del riconoscimento internazionale con l'obbligo di contribuire alle spese della organizzazione, nei tempi dovuti, in ordine alla popolazione di ciascuno stato e in proporzione al relativo prodotto interno lordo.
6) Abolire la pena di morte e la tortura
7) Costituire una commissione esecutiva eletta dall'assemblea con una durata di sette anni, con le funzioni di eseguire le delibere della stessa assemblea, con la possibilità da parte di quest'ultima di sostituirne i membri parzialmente o totalmente in qualsiasi momento, motivatamente.
8) Possibilità dell'ONU di esercitare il potere sostitutivo, per gravi motivi, all'interno degli stati membri, per inadempienze gravi o per delitti di genocidio o di gravi discriminazioni.
9) Elezione del segretario generale con i compiti di presiedere l'assemblea e della commissione esecutiva, in carica per sette anni con possibilità immediata di rimozione da parte della stessa assemblea con maggioranza qualificata, con obbligo della motivazione, rinnovabile a maggioranza qualificata.
10) Rendere obbligatoria " erga omnes" ogni risoluzione dell'ONU regolarmente approvata.
11) Formare una forza internazionale di polizia costituita dalle forze armate di ciascun paese il cui fondamentale scopo sia quello di essere a disposizione della commissione esecutiva per dirimere i conflitti internazionali in difesa delle popolazioni di tutti gli stati membri e contrastando soprusi e violenze di ogni genere a difesa dei più deboli e propugnando sempre la forza della ragione contro le ragioni della forza.
12) Tutte le forze armate dei diversi paesi costituiranno come in una orchestra tutti gli strumenti la cui direzione spetta al segretario generale che di volta in volta eseguirà le nomine necessarie per l'uso della forza , che dovrà essere esperita sempre in ultima analisi dopo aver esperimentato reiteratamente, qualsiasi via per la definizione pacifica di ogni controversia internazionale.
13) Potenziare e porre a disposizione dell'assemblea tutti gli organismi esistenti quali la FAO, l'UNESCO, l'UNICEF ed altre con le relative assegnazioni di bilancio.
14) Dichiarazione dei principi fondamentali che ciascun stato membro dovrà osservare. inerenti la convivenza civile e pacifica all'interno del proprio stato e nell'ambito internazionale tra i vari stati.
15) Eliminare il principio della non ingerenza negli atti o nei fatti interni ai paesi quando siano lesivi dei diritti fondamentali dell'individuo
 
Il segretario: lei vedo che vive in una atmosfera di pura utopia. Se l'utopia fosse equivalente alla realtà sono sicuro che farebbe meglio di me, come lei ha affermato! Forse non si rende conto delle diversità abissali di cultura e di tradizioni che vi sono tra i vari stati e quale squilibrio provocherebbe anche la sola proposta di uno dei principi che lei asserisce? Parte dei quali peraltro sono al nostro interno già operanti. Eppure lei mi sembra una persona intelligente anche a quanto ho letto sui giornali.
Ettore: sig. segretario, a prescindere da ogni valutazione di carattere personale, anche l'idea di Cesare Beccaria contro la pena di morte, ai suoi tempi, era considerata pura utopia, e gli stati per diverso tempo dopo, continuarono nelle esecuzioni capitali. Oggi però nella nostra grande e civile Unione Europea la pena di morte è stata abolita, quindi ritengo che principi universalmente validi, e ritenuti tali da ogni persona per bene, debbano essere divulgati, pubblicizzati, proposti e magari bocciati, riproposti nuovamente con eventuali modifiche che vadano nel senso dello spirito dei principi e non stancandosi mai di propugnarli. Comincerà una esigua minoranza a considerarli, ma continuando a condurre questa giusta battaglia prima o poi ogni paese civile si allineerà al sistema della convivenza pacifica nell'ambito di una giustizia universale. E siccome il tempo conduce al miglioramento degli uomini come storicamente è dimostrato, non certamente queste proposte ma altre assai migliori verranno universalmente approvate ed attuate. L'importante è iniziare a far conoscere l'esistenza di principi del genere, indurre ai dissenzienti a avvertire le responsabilità delle loro posizioni contrarie, a cercare con loro le cause per condurli ad assumere almeno ad una parte delle proposte e così via fino all'obbiettivo finale della piena attuazione dei principi fondamentali del vivere civile.
Il segretario:(dopo alcuni secondi di silenzio , si tocca il mento, fa un legger cenno di assenso) Venga che andiamo a prendere un caffé
Al bar interno del palazzo di vetro
Il segretario: come lo vuole il caffé? All'italiana, come lo prendo io, oppure all'americana?
Ettore : come lo prende lei è il miglior caffé… la ringrazio tanto per avermi ricevuto.. è stato un grande onore, e mi scusi per qualche frase un po' arrogante rivolta nei suoi riguardi, non avrei mai dovuto permettermelo. Lo ammiro molto non tanto per la carica che ricopre, ma sopra tutto perché è persona di gentilezza estrema.
Il segretario : beh ma anche io non sono stato tanto tenero con lei! Non se ne vada così… la faccio accompagnare dal mio segretario…..terrò conto delle sue idee… dopotutto mi piacciono molto! Lei è una persona molto singolare…e mi farebbe piacere poterla rivedere, se ce la fa nuovamente a superare le barriere che mi tengono prigioniero.
Ritorna la scena nel giardino di casa Rinaldi, con Angela, Jennifer, Carl, il bimbo, Miriam, Matilde, Albert e Massimo.
Jennifer: Ecco…. questa è la lettera che il dott. Rinaldi ha spedito a mio padre.
La scena cambia. Ettore è alla tastiera del computer e con la propria voce enuncia il contenuto di quello che sta scrivendo pur rimanendo a bocca chiusa.
Ettore: Egregio sig. Billy Carter, per ricerche fatte in internet sono venuto a sapere il suo indirizzo ed ho anche saputo che ella è il padre di Jennifer Carter. Le premetto che prima di quanto mi è capitato che di seguito le spiegherò non conoscevo sua figlia, guardando di rado la televisione. Per assicurarla che questa lettera non le proviene da un pazzo o da un fanatico o da qualsiasi altra persona affetta da strane perversioni, le invio il mio curriculum che dagli indirizzi ivi indicati lei potrà sempre verificarne la veridicità, Premetto anche che non sono un fan ne di Jennifer e ne di nessun'altra persona . Le invio anche una fotografia del mio volto perché ha un particolare significato per l'episodio accadutomi. Come potrà leggere dal mio curriculum adesso che sono in pensione ho assunto la carica di presidente ed operatore di una associazione benefica che assiste anche i malati terminali
Cambia scena (un racconto all'interno di un racconto) sull'ambulanza si vedono di fronte l'autista ed Ettore nella classica divisa già veduta in una scena precedente.
Ettore: ecco siamo arrivati. Alfredo prendi il materiale
I due entrano con una valigetta in una casa di campagna: due piani; una signora anziana del pian terreno consegna ad Ettore le chiavi di casa del primo piano.
La signora anziana: prenda, ecco la chiave dottore, oggi sta peggio del solito…non ha mangiato niente da due giorni si rifiuta anche di bere.
Ettore: Adesso le somministreremo un forte calmante per il dolore e le somministreremo anche una soluzione fisiologica glucosata.
La signora Anziana: ma… se lo dice lei dottore… ma non so quanto sia giusto prolungare la sua sofferenza.
I due salgono al primo piano ed entrano in una camera arredata decorosamente con mobili d'epoca di un certo gusto sul letto giace una donna di circa ottanta anni, magrissima con grandi occhi spettrali, e con lineamenti che ricordano, ormai vagamente, un'antica nobile bellezza.
Ettore: come sta oggi Marta?
Marta: male dottore …male ..sento che ne avrò ancora per poco..
L'infermiere cambia il flacone sul sostegno metallico innestando il contenuto nel tubetto con l'ago già in vena della paziente.
Ettore: ecco fatto.. vedrà che adesso si sentirà meglio le abbiamo somministrato anche della soluzione glucosata che contribuirà a rinforzare l'azione dell'antidolorifico. Tornerò presto a farle visita. Ora la dobbiamo lasciare perché abbiamo un altro servizio
Marta: (con impeto) no dottore lei rimanga, ho un importante messaggio per lei. Io sono una medium e ho per lei una comunicazione che le devo fare, ma dobbiamo essere assolutamente soli altrimenti l'entità non si presenta, ho avuto questa comunicazione, ben chiara e perentoria, che mi ha molto impressionato, perché non ricordo se ero sveglia o dormivo tanto è stato cosi stranamente reale!
Ettore: si. si…sicuro, ma adesso si rilassi, purtroppo me ne devo andare da altre persone che hanno bisogno di me.. le assicuro che tornerò presto.
Con tutte le forze che le rimanevano Marta afferra con le mani il braccio di Ettore facendo quasi cadere il sostegno della flebo subito sostenuto dall'infermiere
Marta: dottore! Lei non mi crede vero? Le assicuro che si tratta di una cosa seria.
Ettore, con modi da persona paziente, acconsente alla richiesta pur rimanendo incredulo:
Ettore: Alfredo vai pure te a finire il giro, passa però prima dalla sede dove è pure di servizio il dott. Di Giacomo che verrà con te , se ce la fai entro un'ora vieni a riprendermi, altrimenti farò una girata a piedi, che mi farà anche bene.
Quando l'infermiere se ne è andato
Ettore: mi dica mia bella signora
Passano circa trenta secondi e la signora tace guardando intensamente il volto di Ettore.
Ettore: sono qui con lei che aspetto.. comunque anche se non ha niente da dirmi rimarrò ugualmente qui con lei! Contenta…dovrò però..
Ettore non finisce di parlare che la donna gli afferra il polso chiede gli occhi e con una lieve scossa del corpo emette un suono indistinto mentre la fronte s'imperla di sudore, inizia a parlare con una voce diversa molto limpida di giovane donna. Ettore trasale
L'entità: ho avuto il permesso di farti una comunicazione tramite il corpo di questa medium. Noi sentiamo la tua sofferenza a causa degli umani comportamenti…. quanto hai cercato nel tuo intimo essere, per tutta la vita, adesso rivive, nuovamente nata in differente tempo e in differente luogo e in differenti costumi per te inaccessibili per il disegno dell'Altissimo che a noi non è dato conoscere.
Ettore: (concitatamente) Marta! Svegliati….. ma tu chi sei….dimmi chi sei
L'entità: non fare più domande, non c'è tempo.. Marta godrà della nostra pace adesso… devo finire,… c'è poco tempo… nella tua precedente vita hai condotto un esistenza pervasa da un amore grande l'eco del quale ancora permane nell'universo da noi abitato, che fu di breve periodo e terminato nel giardino di pace di Missolungi: tua passata sposa è adesso grande attrice che potrai ammirare nella nuova forma dove si finge la vita pervasa da orribili violenze. In un futuro non troppo lontano il suo amore materno ti educherà ad una grande missione. Con noi vivrai dopo con una felice esistenza.
Cambia scena e appare nuovamente Ettore che scrive la lettera:
Ettore: (sempre a bocca chiusa ma udendo la sua voce) Caro Billy capisco perfettamente che tu non mi crederai come farei io al tuo posto e come farebbe ogni persona anche di media intelligenza, ma per me è una liberazione condividere con te e per tuo tramite con Jennifer, questa strana incredibile esperienza. Sento di non poterla raccontare che a te proprio perché non ti conosco. In famiglia assolutamente non potrei per una strana sensazione che assolutamente mi impedisce di farlo. Credimi è un episodio che mi ha sconvolto e turbato profondamente. Per essermi informato sull'argomento il linguaggio usato dall'entità è tipico delle comunicazioni esoteriche. Usano frasi criptiche che spesso non si capiscono o si capiscono dopo a fatti avvenuti, inoltre descrivono con perifrasi i moderni prodotti della tecnologia per loro evidente rifiuto a pronunciarne il nome. Avrai notato che per dire televisione hanno usato la frase "nuova forma dove si finge la vita pervasa da orribili violenze"per le immancabili uccisioni che usualmente riproducono questi spettacoli a loro sgraditissimi.
Ritorna la scena della donna in trance distesa sul letto
L'entità: devi ricordare che adesso siete due individui diversi con altri destini e a te non è dato svelare ad Anna, alias Jennifer quanto a te comunichiamo. Saprà ella da altre fonti. Riceverai molto dolore per l'altrui mancanza di fede in ciò che adesso sai. Parla a chi sa ricevere.. influssi negativi…. non tacendo ad altri, le tue idee di giusta vita nei popoli e tra i popoli dovrai comunicare al grande responsabile, con grandi difficoltà riuscirai con l'aiuto dell'Altissimo.
Ettore: (Concitato) non capisco…..non capisco… chi sei
L'entità: non c'è tempo, capirai da un uomo sensibile
Impercettibilmente la donna prende sul comodino situato dalla parte opposta, ove siede Ettore, un foglio una busta da lettere, già aperta ma vuota, poiché unica carta disponibile; prende insieme un lapis e scrive sul foglio posizionato sul letto, all'altezza della gamba della donna, quasi nascosto alla vista di Ettore. Finito di scrivere glielo porge.
L'entità: (con tono solennemente didascalico) dopo i numeri studierai, adesso ascolta,…. noi guardiamo a te molto volentieri. sei intelligente, giusto e con noi godrai della grande pace celeste. Tu presto hai compreso il grande amore universale nelle componenti di amore coniugale amore filiale e amore paterno che rivivrai in tutte le meravigliose forme. Finirà la tua sofferenza perenne e sarai in pace con la donna che il Signore ti ha assegnato. Perdona in lei i difetti e dimenticali, scopri le sue virtù e ricordale.
Meccanicamente Ettore mette in tasca il foglietto.
L'entità: nei testi Veda e nelle verità delle Upanischad, in Platone Aritotele e Pitagora tornerai ad essere secondo loro dottrina fin quando ti sarà concesso di godere dell'amore delle stesse persone a te care, in qualità di un amore diverso con lo stesso segno in fronte. Grande dono avrà la grande attrice quando il doppio dei tuoi anni sarà la sua metà.
Ettore: come devo chiamarti…. Non capisco cosa dici!
L'entità: .. devo andare, devo andare! ..pace…pace a te. .lei è gia con noi
Marta apri gli occhi: sono sbarrati rivolti al soffitto della camera emette un forte grido come fosse tornata all'inferno e con un gesto inconsulto aprendo le braccia getta a terra l'asta della flebo staccando il tubo di connessione: Ettore agitatissimo cerca di riprendere l'asta, me vedendo che ormai è del tutto inutile le pone una mano sulla fronte chinandosi su lei… inizia piano il brano musicale:
"VALZER TRISTE" DI SIBELIUS
 
Ettore: Marta……Marta…. Marta rispondi per l'amor del Cielo….. Marta………..
Marta ormai esangue giace immobile sul letto, Ettore dopo molti secondi e dopo essersi ripreso, le chiude gli occhi con un lento e delicatissimo movimento della mano quindi le dà un bacio sulla fronte e guardandola, passa con lei un tempo abbastanza lungo: si vede il volto di lei ritornato stranamente sereno, con un lievissimo sorriso che ne distende i suoi nobili lineamenti, poi viene inquadrato il volto di Ettore con espressione molto pensierosa, le tiene una mano; dopo qualche tempo lentamente , quasi in punta di piedi esce voltandosi a guardarla con espressione compassionevole.
Torna la scena di Ettore alla tastiera del computer
Ettore: Billy carissimo, una cosa è chiara per me: la mancanza assoluta di qualsiasi forma di frode o finzione da parte di questa povera donna, pertanto mi sono recato da un noto medium che abita a Torino qui in Italia.
La scena mostra Ettore seduto ad una scrivania in un normale studio professionale di fronte ad una persona di mezza età di carnagione chiara e con occhi di un celeste chiaro.
Ettore: mi sono permesso di disturbarla non per usufruire delle sue prestazioni professionali di avvocato bensì per altre sue competenze di cui mi ha parlato un nostro comune amico, Il dott. Bencini Maurizio
Il medium: ah si.. Maurizio.. mi sta curando da tempo un noiosissimo diabete, è un carissimo amico.. anche lei è medico?
Ettore: si..
Il medium: complimenti è una bella professione.. mi dica
Ettore: Maurizio mi ha detto che lei è medium, e mi ha raccontato il resoconto di alcune sedute cui ha partecipato rimanendo sconvolto per le sue eccezionali qualità
Il medium: no… deve sapere dottor… come ha detto che si chiama
Ettore: Ettore Rinaldi
Il medium: deve sapere dott. Rinaldi che io non ho nessuna eccezionale qualità. Nelle sedute che faccio con altri appassionati di essoterismo, io semplicemente svengo e non ricordo niente di quello che faccio o dico…mi viene raccontato… a limite potrei anche non crederci se non fossi sicuro della buona fede dei miei amici e del loro livello culturale…. Esistono però, come i miei amici mi hanno riferito, alcune prove concrete, i cosi detti "apporti" costituiti da piccoli oggetti come anelli collanine che comparirebbero nelle mie mani quando sono in trance, ecco vede, questo anello è un apporto… la specifica letteratura a riguardo ci dice che non trattasi di creazione bensì di trasferimento da luoghi ove questi oggetti sono perduti e allo stato di res nullius… e sempre di poco valore commerciale, essendo anche questa una regola di natura esoterica; ma mi dica in che cosa posso esserle utile
Ettore: ho ricevuto uno di questi messaggi da una donna che abitava nei dintorni di Firenze, che ritengo mi abbia comunicato nello stato di trance, che adesso è defunta.
Il medium: Marta Goggioli?
Ettore: (meravigliato) si proprio lei, come fa a conoscerla?
Il medium: niente di strano, i medium, seri, viventi sono pochissimi e ci conosciamo quasi tutti.. mi dispiace tanto che sia morta anche se ora avrebbe avuto un età molto avanzata.. può essere certo che il messaggio che ha ricevuto non è una truffa.
Ettore: Guardi me lo sono trascritto quasi per intero compreso quello strano lessico..
Il medium: (prendendo il foglio e mettendosi gli occhiali) si è il linguaggio classico...
Ettore: francamente a queste cose credevo poco ma adesso sono molto perplesso.
Il medium legge in silenzio e annuisce leggermente con la testa come di qualcuno che ha capito
Il medium: senta mi ci vorrà del tempo, devo sentire, se lei lo consente, l'interpretazione di un mio caro amico che in questo campo è eccezionale. Le assicuro la più completa discrezione. Se mi da il suo indirizzo le risponderò per scritto
Ettore: ecco (porge il proprio biglietto da visita) la ringrazio tanto.. quanto le devo per il disturbo
Il medium: ma per carità!...mi saluti Maurizio se ha opportunità di vederlo.
Cambia scena: solita panchina e tavolino sotto il pergolato del giardino della villa Rinaldi. Ettore sta leggendo una lettera, mentre la guarda si ode la voce de l medium avvocato
Voce del medium: caro dott. Rinaldi le invio, per così dire, la traduzione del messaggio che lei ha ricevuto dall'entità presente in Marta: naturalmente lei può credere o meno a quanto leggerà, ma è il significato che siamo riusciti a ricavare da quello che lei ha comunicato…..
Stessa scena stesso momento, sopraggiunge Angela (adulta)
Angela: cosa stai leggendo? Hai qualche brutta notizia?
Ettore: ma certo che no bambina mia
Angela: la bambina tua è molto preoccupata per te! Da un po' di tempo ti vedo strano, a volte triste, mi hai sempre detto tutto …hai problemi di salute che non vuoi dirci?
Ettore: ma no, stai tranquilla, sto benissimo!
Angela: fammi vedere quella lettera che ha messo in tasca.
Ettore: che mi fai, l'interrogatorio di terzo grado? E' una lettera di un amico avvocato di Torino che mi cura certi affari attraverso il suo studio di Roma in materia di pensione. Vedi l'intestazione della lettera? …Avvocato Giulio Tanzi
Lentamente ripiega la lettera e la rimette in tasca
Angela: allora… ti prego nonno.. dimmi cosa ti turba, non posso vederti così triste
Ettore: devi sapere Angela che è fisiologicamente normale che un uomo arrivato alla mia età abbia dei momenti di depressione,……… un antico proverbio dice che il bel tempo e il cattivo tempo non dura tutto il tempo.
Angela va a sedersi sulle ginocchia di Ettore abbracciandolo
Angela: ricordati nonno, che io ti sono sempre accanto, ti voglio tanto bene… e mi devi promettere di dirmi sempre tutto come hai sempre fatto.
Ettore: (un po' imbarazzato) certo….certo.. bambina mia.
Cambia scena: è notte stessa giornata Ettore con una elegante vestaglia è seduto alla scrivania del suo studio di casa e legge la lettera dell'avvocato medium.
Voce del medium: caro dott. Rinaldi le invio, per così dire, la traduzione del messaggio che lei ha ricevuto dall'entità presente in Marta: naturalmente lei può credere o meno a quanto leggerà, ma è il significato che siamo riusciti a ricavare da quello che lei ha scritto. A quanto pare lei è la reincarnazione di un uomo vissuto in Grecia negli anni venti. Aveva una moglie che adesso è reincarnata nell'attrice Jennifer Carter è stato abbastanza semplice risalire a questo nome dalla data di nascita indicata nel messaggio.
3.7.1936 questa è la sua data di nascita come da lei indicata
17.4.1972 questa è la data di nascita dell'attrice Jennifer Carter che assieme al mio amico abbiamo trovato in internet nel sito riguardante l'attrice
1+9+3+6=19*
1+9+7+2=19
17+4=21*
3x7=21
36+36=72 questo numero e molto singolare, avrà senz'altro un significato che per adesso non abbiamo saputo decifrare
3.6.1921 +
Dai numeri inoltre abbiamo ricavato la data del 3 giugno 1921 presumibilmente la data della scomparsa contemporanea dei coniugi greci. Il segno di croce indica una data che contrassegna la sepoltura in un cimitero, o nel cimitero di Missolungi in Grecia, come lo stesso messaggio da lei consegnatomi, indica.
S'intuisce inoltre che nel 2008 Jennifer concepirà un bambino: ella avrà trentasei anni cioè la metà dei suoi 72 anni. Per le rimanenti interpretazioni le dirò che molto spesso sono erronee. Sembra poi che a lei sia affidato una importante missione di conferire con una personaggio molto importante al quale dovrà esporre le sue idee di "Persona giusta e gradita" tra le entità del mondo da cui il messaggio proviene. Inoltre sembra che nel futuro vi siano altre importanti missioni da compiere attraverso nuove rinascite: sembra che riguardano la sua persona.
Torna la scena nella villetta di Angela e famiglia. Angela siede accanto a Jennifer e insieme guardano la lettera
Jennifer:l'interpretazione dell'avv. Tanzi parla di interpretazione erronea perché non voleva evidentemente dare la notizia a tuo nonno della sua morte che il messaggio prevedeva al momento del concepimento di mio figlio. Proprio per questo triste evento che ho capito adesso quale sia stato il significato del messaggio
Angela: Pur essendo un episodio incredibile e stranissimo, gli credo in pieno, perché a lui ho sempre creduto, e non mi sono mai sbagliata.
Jennifer: Ma adesso anche io gli credo, e mi spiace tanto di non aver potuto diglielo di persona! Avendo però trovato in vita Ettore tutto avrebbe avuto l'aspetto di una singolare, ma semplice coincidenza. Mi scrisse anche una lettera indirizzata a me personalmente che non ho qui con me, che mi comunicava circa le stesse cose… non è fra questi documenti.. perché preferisco tenerla riservata…
Angela: potrò leggerla in futuro?
Jennifer: Non so….. è molto personale.. forse non ne avrei dovuto parlare.. (molto imbarazzata)….. in questa lettera non c'è niente di nuovo rispetto al contenuto di questa documentazione… soltanto la descrizione di alcuni stati d'animo.. che anche il dott. Rinaldi desiderava mantenere riservati.
Angela: mi sarebbe piaciuto conoscere tutto quello che riguardava mio nonno, ma rispetto la tua riservatezza….e a quanto pare anche quella del nonno….. forse ho capito.
Cambia scena: si vede Jennifer che legge la lettera in un ambiente casalingo con abiti e pettinatura diversa: si ode la voce di Ettore: l'espressione di Jennifer appare inizialmente incredula scuotendo la testa con un lieve sorriso, poi il volto si fa più serio, quasi lievemente commosso:
Voce di Ettore : Gentile Signora Jennifer Carter
Facendo seguito alla lettera che ho scritto a suo padre, relativamente al messaggio ricevuto da una mia assistita, in punto di morte, devo comunicarle la strana sensazione che ho provato nel vedere la sua immagine, prima a me assolutamente sconosciuta. Il contenuto del messaggio che lei ed io conosciamo è inverosimile ma , per quello che ho avvertito nel vedere i molti film da lei interpretati, e concentrandomi sul suo volto, fermando l'immagine sul suo primo piano, sono certo che il contenuto del messaggio sia vero: senza voler diminuire i miei reali e forti affetti familiari, vedendo alcune sue intense espressioni del viso, ho improvvisamente avvertito un recondito ricordo di una donna animata da un forte, appassionato e devoto amore per un uomo risorto da una parte nascosta del mio essere, che ha ricambiato questo profondo sentimento con una dedizione assoluta ed esclusiva a quella meravigliosa donna che ho sentito rivivere in lei.
Non creda, per favore, che la presente lettera sia una dichiarazione d'amore, ma è soltanto il bisogno di comunicare uno stato d'animo che mi tormenta per una struggente nostalgia di un grande amore vissuto e sopravvissuto oltre la morte . In quel fugace nostro incontro sul set, ho avvertito fortemente la presenza di Anna e non so se sono riuscito a mascherare il violento palpito del mio cuore che mi sbalzava nel petto.
Non desidero assolutamente che lei provi quello che io provo. Questo passato amore non è attinente a questa esistenza che ci vede lontanissimi per età, luogo, esistenza e condizione, pertanto assolutamente senza alcuna speranza. Per questo motivo desidero che la presente lettera, sia l'unico nostro ultimo ed esclusivo contatto che la prego di tenere sempre segreto, così come farò io.
Sicuramente mia nipote, Angela, lo vivrebbe come un tradimento affettivo, che per il grande affetto reciproco che ci anima, non voglio che assolutamente avvenga.
Non disturbo nessuno dicendole che la amo profondamente poiché Jennifer è la stessa Anna, che sento di avere amato da sempre. L'unica speranza che mitiga la mia sofferenza è di credere che un amore così grande debba sopravvivere anche a questo nostro tempo, e ritrovare le nostre anime in un futuro lontano, nuovamente unite insieme anche se in forme o situazioni diverse. Distintamente, Ettore Rinaldi.
Jennifer abbassa la mano che teneva la lettera, si siede con lo sguardo fisso con espressione molto seria come se ricordasse qualcosa, poi scuote leggermente la testa, si alza e se ne va ponendo la lettera in cassetto.
Torna la scena precedente: Jennifer con la famiglia Rinaldi
Jennifer: Questo bimbo è mio figlio! E lo abbiamo voluto chiamare Ector.
Prende dal passeggino il piccolo Ector, lo tiene con un braccio e con l'altro gli toglie il cappello
Sulla fronte appare la piccola voglia a forma di A identica a quella che aveva Ettore sulla fronte.
Jennifer: Guardi questo segno…. è identico a quello che appare sulla fotografia che il dott. Rinaldi ha inviato a mio padre.
Angela: Oh mio Dio!!! Mi consente di prenderlo in braccio?
Jennifer: ma certamente! purtroppo in quel fuggevole incontro avvenuto col dott. Rinaldi sul set dello studio cinematografico dove stavo lavorando, non sapevo niente di questa faccenda. Ma forse è stato meglio così perché l'avrei sicuramente considerato un pazzo o un fanatico, non avendo le prove di cui ora dispongo.
 
Appena preso in braccio, il piccolo le sorride e il volto di Angela si illumina di un sorriso dolcissimo
Angela: Bello sei! Guardate!! Mi sorride!!!
Il bimbo prende tra l'indice e il medio della piccola mano il naso di Angela
Angela: (a voce alta, rotta dalla commozione, con gli occhi sbarrati, ferma, quasi impietrita) Mamma! papà…..nonna... Guardate!!
Matilde: (con voce concitata rivolta a Jennifer) era un gesto che Il nonno faceva in continuazione sia a mia figlia Miriam che a sua nipote Angela!
Rimane allibita anche Jennifer guardando sorpresa il bimbo con un dolce sorriso. Dopodichè il piccolo Ector toglie la manina dal volto di Angela e batte le manine in un gesto istintivo (o forse no). Angela allora se lo stringe al petto e gli sussurra all'orecchio
Angela: nonnino mio adorato grazie…..grazie, hai voluto stare di nuovo con me… anche soltanto per poco… (gli bacia il piccolo orecchio a lungo)…grazie nonnino mio… Jennifer mi sei tanto cara… abbiamo un grande affetto in comune. .sento che diverremo due grandi amiche…. questa sarà sempre anche casa tua.
Jennifer: e la mia casa di Los Angeles sarà sempre casa della mia carissima amica Angela. Credo veramente che suo nonno sia stato una persona unica al mondo ed è giusto che un uomo così, debba rinascere, sento questa grande responsabilità di educarlo bene, sarà un uomo che compirà cose grandi. Da questa vicenda ho imparato molte cose, sopra a tutto ho imparato a credere.
Angela: sono convinta che esiste un mondo, grande bello e giusto al di fuori di noi, guidato da un grande regista nel quale niente succede per caso: ciascuno di noi ha la missione di contribuire al suo disegno; è stato questo un grande insegnamento del nonno.
La scena sfuma. Si vedono davanti ad un piccolo cimitero della campagna greca sette persone vestite di nero (Massimo, Angela, Miriam, Matilde, Albert, Jennifer e Carl) un una mattina del tardo autunno stanno tutti per entrare quando massimo trattiene il gruppo
Massimo: no lasciamo che la ricerca sia fatta da Angela e Jennifer
Angela e Jennifer entrano nel cimitero ed eseguono la ricerca. Hanno in mano ciascuna una rosa rossa. Dopo un po' appare la lapide già vista nella scena precedente Jennifer la guarda intensamente con stupore
Jennifer: guarda Angela! Sono sicurissima che questa è la tomba: c'è la data che corrisponde ai numeri della lettera di tuo nonno ed inoltre e è il posto di sepoltura n° 72.. io sono nata nell'anno 72 e tuo nonno nel 36 . tutti i numeri corrispondono!
poi si china e quando fa l'atto di posare la rosa sulla vecchia lapide viene trattenuta da Angela
Angela: (accarezzando il volto di Jennifer) No.. tieni anche la mia rosa.. le devi porre tu sulla lapide, è tuo diritto e privilegio
Jennifer con sguardo serio e commosso bacia la fronte di Angela mentre fa l'atto di chinarsi cambia inquadratura e riprende quella iniziale di quando si vede una mano che pone due rose rosse sulla lapide che poi l'accarezza. Si blocca così l'azione sulla mano di Jennifer dissolvendo in un cielo azzurro con nuvole bianche mentre in crescendo si ode il
VALZER DAL BALLETTO "COPPELIA" DI DELIBES
 

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