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"Ogni volta..." (continuerai cantare)
acquarello e tempera 1998 di Maria Teresa Cortese
Il presente dipinto fa riferimento alla poesia omonima della stessa autrice,
Maria Teresa cortese, secondo il motivo che le è sempre caro e congeniale, di trattare lo stesso tema in poesia e pittura.
Maria Teresa Cortese
Maria Teresa Cortese. Da sempre, fin dalla prima adolescenza, e per vocazione naturale, lo stesso tema nelle sue opere pittoriche e poetiche, nella più piena ed assoluta originalità ed autonomia di ispirazione e di poetica.
 
Maria Teresa Cortese, di Ascoli Piceno, risiede ed opera a San Benedetto del Tronto.
Professoressa di Lettere, attende con dedizione ed entusiasmo alla poesia e alla pittura, sue prime mai sopite passioni, che sono per lei da sempre assolutamente complementari, costituiscono un binomio inscindibile, un tutto unico.
Spontaneamente, istintivamente e naturalmente i suoi ideali letterari confluiscono e si traducono nell'espressione figurativa. Già all'età di dodici anni scriveva le sue storie romanzate illustrandole contemporaneamente, sotto la forma del fumetto.
Non a caso diversi suoi quadri recano lo stesso titolo di sue poesie o addirittura il testo lirico stesso, così come in più di una lirica canta lo stesso soggetto raffigurato nei suoi dipinti e ciò è stato ampiamente rilevato da numerosi e autorevoli critici di tutta Italia che hanno sottolineato più volte questa sua intrinseca peculiarità che da sempre ha caratterizzato la sua arte. È stato appunto, dall'inizio delle sua attività artistica, un suo "filone" specifico la traduzione figurativa di liriche a lei carissime, sia quelle di Autori da lei amati (e che ha, comunque, "personalizzato" con l'introduzione di elementi spiccatamente autobiografici) sia le sue stesse poesie e ciò appare manifesto dalle sue opere pittoriche e dai suoi volumi editi. Ben consapevole che questa sua "poetica" si evidenzia da sola - e immediatamente - ad un esame delle sue opere (dove, da sempre, per sua naturale vocazione, tratta lo stesso tema in poesia e in pittura) l'autrice, che ha più volte rifiutato di accettare "altisonanti" titoli di fregio (talvolta offertili a pagamento), è aliena dalla ricerca di note critiche eccessivamente compiacenti e smodatamente "apologistiche", perseguendo, anche in questo campo, la scrupolosità ed obiettività del giudizio e della ricerca, che non debbono seguire un orientamento univoco, ma considerare un prospetto panoramico e rispettare tutte le realtà in esso contenute.
Pertanto, senza voler indulgere ad una frenetica ricerca di etichettature e primati e bel lungi dalla presunzione di volersi ritenere e promuovere "unica depositaria della verità" circa il suo particolare indirizzo artistico, aliena da una esaltazione istrionesca dell'Io e in atteggiamento di tutta umiltà e modestia, ma coerente e con fermezza e nel massimo rispetto di se stessa e degli altri, proprio in ossequio alla verità stessa, l'autrice dichiara che per vocazione naturale, istintivamente e da sempre ha cercato e realizzato la complementarità delle due arti, che per lei non sono se non una.
Autodidatta, ha preso parte a mostre collettive nazionali ed internazionali e ha ordinato personali, riscuotendo ampi consensi di pubblico e di critica. Tra i vari generi trattati nella sua espressione figurativa, un'altra sua peculiarità è la "rivisitazione" o rilettura dei grandi Maestri del passato, con voluta introduzione di qualche variante, come la sostituzione dei tratti fisionomici e di qualche altro elemento.
Ha pubblicato nove raccolte di liriche. È stata invitata a partecipare, previa selezione, all'ottavo Salone del Libro di Torino. Presente anche al nono, al decimo e all'undicesimo, al momento.
Ha esposto le sue opere pittoriche, al momento, in Svizzera, Svezia, Firenze, Milano, Venezia, Mantova, Roma, Napoli, Viareggio, Massa Carrara, Certaldo, Ostia, Lavinio, Cava de' Tirreni, e, nelle Marche, in diverse città, tra cui Recanati, al Centro Nazionale di Studi leopardiani. Innumerevoli i riconoscimenti nei concorsi letterari e di arte figurativa, tra cui la vincita e il conseguimento di svariati primi premi. Pluriaccademica e facente parte di diverse associazioni culturali, è presente in riviste letterarie in tutto il territorio nazionale, prestigiose antologie e importanti rassegne d'arte contemporanea.
Tra le numerose, ricche ed ampiamente gratificanti recensioni che, da più parti, le sono state rivolte, enucleiamo alcuni brevi "stralci" di note critiche attinenti la particolare fisionomia della sua arte che ha contraddistinto le sue creazioni da sempre, nella più piena ed assoluta originalità ed autonomia di ispirazione e di poetica.
"È forse impossibile comprendere a fondo la sua produzione poetiche se disgiunta dalla parallela attività pittorica. Maria Teresa Cortese conduce le due ricerche in parallelo, così che spesso un tema costruito e amato in una lirica si riserva in un dipinto e viceversa; spesso, infatti, i titoli sono addirittura comuni" (Ferruccio Masci).
"La parola poetica non è altro dal segno pittorico, perché Maria Teresa Cortese pone l'una e l'altro in un rapporto di complementarità che duplica le immagini, come per il bisogno di osservarsi meglio nella replicazione". (Benedetta Trevisani) "...Come in tutti i racconti, anche nel suo v'è un motivo ispiratore e un filo conduttore: la traduzione figurativa di liriche a lei carissime..." (Alfonso Grassi).
"...Maria Teresa Cortese, artista ascolana che trae ispirazione mediante il naturale ricorso ad una felice e fervida soluzione di continuità fra poesia e pittura". (Umberto De Agostino).
"...Va anche detto che la Cortese non è solo poetessa di tutto rispetto, ma anche pittrice di grande talento. E non poteva essere diversamente se consideriamo la coerenza stilistica del suo verso e della sua pittura. Nascono nelle sue tele forme a noi note, forme nate dalla sua "grammatica trasformazionale", quella stessa grammatica che, oltre il colore, le suggerisce i potenti versi che conosciamo". (Alfonso Grassi).
"...È anche pittrice oltre che cultrice della poesia classica. Ha compiuto una sorta di osmosi tra pittura e letteratura..." (Antonio Racioppi)
"...Pittura e poesia si compenetrano nelle sue opere pittoriche come in quelle poetiche". (Areopago Cirals - Tribunale Editoriale).
"...Non c'è confine netto tra la sua poesia e la sua pittura; spesso con la penna "dipinge" la sua malinconia, il suo dolore, tutto il suo mondo, ricco di reminiscenze letterarie ed "il pennello docile amato scrive / tutto quello che il cuore gli detta"". (Teresa De Paola Curtale).
"Il duplice impegno artistico di Maria Teresa Cortese nella poesia e nella pittura ha una particolare valenza di sintonia espressiva: si tratta infatti di un lavoro mai disgiunto, ma, anzi, di intensa ricerca parallela, che spesso porta a poesia e quadro con lo stesso titolo ...È questo singolare modo di svolgere il pensiero artistico, uno stimolo nuovo..." (M.L. Galimberti).
"La pittura di Maria Teresa Cortese è frutto di una estrema disponibilità alla evoluzione, alla ricerca di una tensione tematica che si manifesta nel connubio di arte e poesia e poesia ed arte..." (Anna Maria De Vito Scheible).
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Ins. 7 dicembre 2000