- Maria Teresa Cortese. Da sempre, fin dalla
prima adolescenza, e per vocazione naturale, lo stesso
tema nelle sue opere pittoriche e poetiche, nella
più piena ed assoluta originalità ed
autonomia di ispirazione e di poetica.
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- Maria Teresa Cortese, di Ascoli Piceno, risiede
ed opera a San Benedetto del Tronto.
- Professoressa di Lettere, attende con dedizione
ed entusiasmo alla poesia e alla pittura, sue prime
mai sopite passioni, che sono per lei da sempre
assolutamente complementari, costituiscono un binomio
inscindibile, un tutto unico.
- Spontaneamente, istintivamente e naturalmente i
suoi ideali letterari confluiscono e si traducono
nell'espressione figurativa. Già all'età
di dodici anni scriveva le sue storie romanzate
illustrandole contemporaneamente, sotto la forma del
fumetto.
- Non a caso diversi suoi quadri recano lo stesso
titolo di sue poesie o addirittura il testo lirico
stesso, così come in più di una lirica
canta lo stesso soggetto raffigurato nei suoi dipinti
e ciò è stato ampiamente rilevato da
numerosi e autorevoli critici di tutta Italia che
hanno sottolineato più volte questa sua
intrinseca peculiarità che da sempre ha
caratterizzato la sua arte. È stato appunto,
dall'inizio delle sua attività artistica, un
suo "filone" specifico la traduzione figurativa di
liriche a lei carissime, sia quelle di Autori da lei
amati (e che ha, comunque, "personalizzato" con
l'introduzione di elementi spiccatamente
autobiografici) sia le sue stesse poesie e ciò
appare manifesto dalle sue opere pittoriche e dai suoi
volumi editi. Ben consapevole che questa sua "poetica"
si evidenzia da sola - e immediatamente - ad un esame
delle sue opere (dove, da sempre, per sua naturale
vocazione, tratta lo stesso tema in poesia e in
pittura) l'autrice, che ha più volte rifiutato
di accettare "altisonanti" titoli di fregio (talvolta
offertili a pagamento), è aliena dalla ricerca
di note critiche eccessivamente compiacenti e
smodatamente "apologistiche", perseguendo, anche in
questo campo, la scrupolosità ed
obiettività del giudizio e della ricerca, che
non debbono seguire un orientamento univoco, ma
considerare un prospetto panoramico e rispettare tutte
le realtà in esso contenute.
- Pertanto, senza voler indulgere ad una
frenetica ricerca di etichettature e primati e bel
lungi dalla presunzione di volersi ritenere e
promuovere "unica depositaria della verità"
circa il suo particolare indirizzo artistico, aliena
da una esaltazione istrionesca dell'Io e in
atteggiamento di tutta umiltà e modestia, ma
coerente e con fermezza e nel massimo rispetto di se
stessa e degli altri, proprio in ossequio alla
verità stessa, l'autrice dichiara che per
vocazione naturale, istintivamente e da sempre ha
cercato e realizzato la complementarità delle
due arti, che per lei non sono se non una.
- Autodidatta, ha preso parte a mostre collettive
nazionali ed internazionali e ha ordinato personali,
riscuotendo ampi consensi di pubblico e di critica.
Tra i vari generi trattati nella sua espressione
figurativa, un'altra sua peculiarità è
la "rivisitazione" o rilettura dei grandi Maestri del
passato, con voluta introduzione di qualche variante,
come la sostituzione dei tratti fisionomici e di
qualche altro elemento.
- Ha pubblicato nove raccolte di liriche.
È stata invitata a partecipare, previa
selezione, all'ottavo Salone del Libro di Torino.
Presente anche al nono, al decimo e all'undicesimo, al
momento.
- Ha esposto le sue opere pittoriche, al momento,
in Svizzera, Svezia, Firenze, Milano, Venezia,
Mantova, Roma, Napoli, Viareggio, Massa Carrara,
Certaldo, Ostia, Lavinio, Cava de' Tirreni, e, nelle
Marche, in diverse città, tra cui Recanati, al
Centro Nazionale di Studi leopardiani. Innumerevoli i
riconoscimenti nei concorsi letterari e di arte
figurativa, tra cui la vincita e il conseguimento di
svariati primi premi. Pluriaccademica e facente parte
di diverse associazioni culturali, è presente
in riviste letterarie in tutto il territorio
nazionale, prestigiose antologie e importanti rassegne
d'arte contemporanea.
- Tra le numerose, ricche ed ampiamente
gratificanti recensioni che, da più parti, le
sono state rivolte, enucleiamo alcuni brevi "stralci"
di note critiche attinenti la particolare fisionomia
della sua arte che ha contraddistinto le sue creazioni
da sempre, nella più piena ed assoluta
originalità ed autonomia di ispirazione e di
poetica.
- "È forse impossibile comprendere a fondo
la sua produzione poetiche se disgiunta dalla
parallela attività pittorica. Maria Teresa
Cortese conduce le due ricerche in parallelo,
così che spesso un tema costruito e amato in
una lirica si riserva in un dipinto e viceversa;
spesso, infatti, i titoli sono addirittura comuni"
(Ferruccio Masci).
- "La parola poetica non è altro dal segno
pittorico, perché Maria Teresa Cortese pone
l'una e l'altro in un rapporto di
complementarità che duplica le immagini, come
per il bisogno di osservarsi meglio nella
replicazione". (Benedetta Trevisani) "...Come in tutti
i racconti, anche nel suo v'è un motivo
ispiratore e un filo conduttore: la traduzione
figurativa di liriche a lei carissime..." (Alfonso
Grassi).
- "...Maria Teresa Cortese, artista ascolana che
trae ispirazione mediante il naturale ricorso ad una
felice e fervida soluzione di continuità fra
poesia e pittura". (Umberto De Agostino).
- "...Va anche detto che la Cortese non è
solo poetessa di tutto rispetto, ma anche pittrice di
grande talento. E non poteva essere diversamente se
consideriamo la coerenza stilistica del suo verso e
della sua pittura. Nascono nelle sue tele forme a noi
note, forme nate dalla sua "grammatica
trasformazionale", quella stessa grammatica che, oltre
il colore, le suggerisce i potenti versi che
conosciamo". (Alfonso Grassi).
- "...È anche pittrice oltre che cultrice
della poesia classica. Ha compiuto una sorta di osmosi
tra pittura e letteratura..." (Antonio
Racioppi)
- "...Pittura e poesia si compenetrano nelle sue
opere pittoriche come in quelle poetiche". (Areopago
Cirals - Tribunale Editoriale).
- "...Non c'è confine netto tra la sua
poesia e la sua pittura; spesso con la penna "dipinge"
la sua malinconia, il suo dolore, tutto il suo mondo,
ricco di reminiscenze letterarie ed "il pennello
docile amato scrive / tutto quello che il cuore gli
detta"". (Teresa De Paola Curtale).
- "Il duplice impegno artistico di Maria Teresa
Cortese nella poesia e nella pittura ha una
particolare valenza di sintonia espressiva: si tratta
infatti di un lavoro mai disgiunto, ma, anzi, di
intensa ricerca parallela, che spesso porta a poesia e
quadro con lo stesso titolo ...È questo
singolare modo di svolgere il pensiero artistico, uno
stimolo nuovo..." (M.L. Galimberti).
- "La pittura di Maria Teresa Cortese è
frutto di una estrema disponibilità alla
evoluzione, alla ricerca di una tensione tematica che
si manifesta nel connubio di arte e poesia e poesia ed
arte..." (Anna Maria De Vito Scheible).
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