Autori contemporanei
affermati, emergenti ed esordienti

Valeria Donno - Valeridò
Con questo racconto ha vinto il sesto premio ex aequo all'edizione 2004 del Premio Angela Starace.

Perché della parola abbiamo fatto senza...
e del silenzio
un'esistenza?...

Prefazione
 
Valeridò scrittrice di se stessa, mai come in questo momento ha saputo trasformare il suo silenzio nella massima espressione che ogni figlio ricerca nel cammino con i propri genitori.
Fili sottili, confini tra il restare e l'andare, spesso amici muti di noi stessi.
L'importanza di saper ascoltare e capire oltre, per arrivare dentro l'anima di noi.
Quanto crescere nelle lacrime di ognuno, spesso desiderate e non capite, il peso di un dolce ricordo.
Desiderio dell'amore totale, della libertà, nell'armonia di un volo di GABBIANO.

 
È quasi l'alba, bagliore uguale...
preludio d'un giorno uguale...
mi giro, rigiro nel letto senza trovare colori...
sempre più grande... zattera in pieno oceano...
Guardo dalla finestra scenario bellissimo un grande
palcoscenico dove aprono il sipario le prime luci
alboree insistenti in un cielo grigio, un po' incerto...
strade deserte... stridolio di pneumatici lontani...
alberi, fantasmi di se stessi...
Vedo una grande fune orizzontale, appese, cose che m'appartengono come stese a cercare nel vento la libertà di cadere... dimenticare..., ed io equilibrista di me stessa...
lampioni lontani cedono il posto e, le figure diventano sempre più nitide... foto in bianco e nero che prendono colore, calore, di un qualcosa che ancora crea tormento come se non fosse un passato lontano, perché poi?!...
Vedo in lontananza un giovane all'incirca ventenne moro non tanto alto con passo sicuro parvenza di uomo... "ma si è lui", bello come sempre e, con il suo mezzo sorriso che non sai mai se di conferma o di disappunto, voglio correrti incontro accarezzare i tuoi capelli, baciarti come non ho mai avuto il coraggio di fare...
gridarti tutta la mia rabbia perché sei uscito così in fretta dalla mia vita... più corro e, più non ti raggiungo, passi sempre fermi nello stesso punto, non capisco resti a distanza, e tu sai il bisogno che ho di stringerti... vera ombra sempre presente nei miei pensieri, vicino e lontano come nei miei mille sogni... Apri un album e, incomincia dietro di te un susseguirsi di immagini che si accavallano come in un film... cortometraggio sbiadito e muto...
Sì!!! ricordo quel vestito che non ho mai messo... vedo la tua fronte sudare e, l'emozione nello scegliere pensando a me... Sì, quella volta quando le tue forti braccia mi sollevarono fino al cielo, pensando ad un gioco nuovo, quanto ti ho odiato... e, dietro vedo la tua mano che mi schiaffeggia sento ancora il sapore amaro del dolore e, nei tuoi occhi una lacrima... ma io non ho colto... Il sacrificio e l'amore di ciò...
Ti sei ammalato, quanta gioia ho provato così avresti sofferto come facevi soffrire noi... E il tuo film non si ferma anzi prosegue toccando il dolore nella sua forma più dura.
Tu volevi volare alto ma finivi sempre più nel letto, trappola che incatenava con fili sottili confini tra il restare e, l'andare... Poi ho imparato a convivere con la tua malattia i tuoi lunghi silenzi e la tua lucida follia... Ma dietro non vedevo e non capivo le tue ragioni, le scelte di una vita che ti tenevano prigioniero di te stesso e, quante volte volevi aprire quella gabbia proprio come la libertà che ridavi ai tuoi canarini... Già un po' li invidiavo perché gli parlavi, li accudivi, le carezze erano tutte per loro ed IO, un pensiero in più da far crescere in fretta... Tu, in un circolo vizioso, la famiglia, che non capivi e, non si sforzava di capire la tua voglia di fare e disfare come un fulmine a ciel sereno e, giorno per giorno perdevi il sorriso e la luce si spegneva nei tuoi occhi e nel cuore un battito in meno, rubato alla VITA...
Come un cane randagio che morde in continuazione la sua coda...
Adesso fermati un attimo, un ricordo voglio regalartelo io!! ...Sono tornata a casa avevo vinto un concorso di poesie con parole che tu non conoscevi e che io non ti avrei detto mai... nel mio amore-odio esprimerti un forse ti voglio bene... ho bisogno di te", e nel donarti l'immagine della Madonna (dicevi che ti avrebbe fatto il miracolo) era racchiusa la chiave del mio sentire e del mio inesorabile bisogno d'amore, ma non ci fu niente, neanche un gesto... una carezza... uno sguardo complice... come ti avrei voluto Mio Amico!...
Invece ti guardo e vedo i tuoi bei capelli quasi bianchi, una lacrima che ruga il viso e, parole mute che emozionano il cuore... L'amore che rompe il silenzio... ed io che colgo una nota di quasi assenso!... Sì mi rivedo lungo quel viale che porta a scuola, nella mente un pensiero fisso quello di non rivederti, tanto mi sentivo grande, importante, nel ruolo che avrei ricoperto, tanto quanto fragile e legata a te... muto Amico mai avuto, ma nello scrivere amato e coccolato... Presente a modo suo... E, nell'orgoglio mi bastava a che prezzo non importava... Non sorridi più nell'ascoltare... forse tutto questo è caro anche a te... PERCHÉ' DELLA PAROLA ABBIAMO FATTO SENZA E DEL SILENZIO LA NOSTRA ESISTENZA!????...
Stai piangendo... Come mai ti ho visto, questo anni fa, mi avrebbe fatto piacere, riuscire ad inginocchiarti per il dolore che davi, oggi di fronte a me vedo un uomo ancora tanto giovane e, impreparato alla vita... Un uomo, la sua essenza, il suo dolore, e, una vena di sconfitta... accarezzerei quelle lacrime con la dolcezza con cui il sole accarezza la luna... discreto, lontano e vicino... Complice e sovrano incontestabile del giorno... già... il giorno, proprio quello che mi hai detto "ti aspetto" e nel mio ritorno anche il tuo silenzio è diventato muto... vigliaccamente hai ceduto le armi te né sei andato senza un saluto, una parola, a noi hai pensato in quell'istante???... Dovevo ancora dirti tante cose e, quella carezza che prima o poi avrei avuto il coraggio di sfiorarti... "TI ODIO VIGLIACCO"!!!!!!!!!!
Voglio dirtelo guardandoti in faccia... come hai potuto farmi questo???... Mi hai tradito come tutti!!... non è vero, TI AMO, sei una parte di me, la più complicata, battagliera e... fragile. A fianco a te un mare di emozioni senza luce, vedo il tuo corpo che si imbarca in una battaglia contro nessuno e tutti, le tue mani stringersi in un abbraccio immaginario nel ricordo di noi nel ritirarsi al nulla... al vuoto... Parole senza senso accompagnano un ultimo lamento di vita... E negli occhi lacrime forse una per ognuno di noi... quanto dolore intorno a te e quell'angoscia poi... Ti ha salutato nella solitudine più completa... Continui a porgermi foto, una dietro l'altra e, dalla nostra fune si staccano pezzi di vita... come coriandoli... fotogrammi di vita vissuta o, sprecata, ma quante volte ho maledetto il giorno in cui mi hai messo al mondo, perché sulla strada solo un'ombra mi accompagnava, la mia. Perché mi fai vedere adesso un'altra verità... perché dovrei crederti... Dov'eri il giorno del mio matrimonio? Si nelle tue foto che esibisci mi accompagni all'altare ma nella realtà un cammino solitario con un pensiero rivolto a te... Sempre a te!...
In tutte le mie sconfitte, delusioni, inganni, quando mi hanno fatto del male rubato i miei sogni di bambina e, nelle piccole gioie dov'eri, dov'eri??? E, adesso giudice di te stesso ti presenti qui davanti a me con ideogrammi di vita, cosa vuoi dimostrare?... mi inciti a guardare dal tuo punto di vista, pensi di poter recuperare o di essere in grado di dimostrare... Perché abbassi lo sguardo?
Il tuo silenzio diventa più tagliente del ghiaccio neanche adesso riesci a versare una lacrima per me!... Ti stupisce che dopo anni ne porto ancora il segno?!...
GUARDAMI... Guardami... Almeno guardami negli occhi come io ho fatto milioni di volte con la tua foto, dove desideravo quello schiaffo per i miei mille errori... Dove sei stato?... aiutami ti prego a fare del ricordo un dolce peso, cancella il dolore dentro muore, come il giorno giunto alla sua ora... Ti sto implorando ancora...
Parlami...
Spettatore muto maestro di gesta... braccia aperte come voli di gabbiani smarriti senza cielo...
Sensazioni di pioggia o, lacrime che offuscano l'immagine e, il cielo come a ritroso diventa sempre più cupo, le immagini dietro di te si fermano ed io ho la sensazione che scompari...
Le spalle al muro non è nel tuo essere, e, la grande corda che ci tiene alle due estremità comincia a rompersi, tutto l'appeso si dissolve nell'aria gelida volteggiando come fiocchi di neve... Tutto scompare...
Lo sento ti perderò per l'ennesima volta...
Chiudo ancora pugni di rabbia... Li stringo sempre più forti sugli occhi, non voglio assistere ad un altro addio... Avverto un gran senso di caldo e, due mani che tentano di aprire le mie e stringere pugni di consapevolezza... due lacrime bagnano il capo, due lacrime per me..., la tua voce che chiede perdono, mi sento volteggiare nell'aria tra le tue braccia proprio come io desideravo... e, bambina torno indietro ai giochi che non abbiamo fatto... percepisco il battito del tuo cuore... battere l'amore...
Ti stringo forte, forte, da impedire il respiro "STUPIDO ESSERE"...
Perdona anche tu se non ho saputo cogliere il tuo sguardo basso, trasformare i gesti in parole, non ho colto l'amore nel tuo silenzio... com'è bello sentirsi dire TI AMO... Nella dolcezza del sentimento più puro, più bello... Sottovoce... piano... piano... piano... mi saluti "ARRIVEDERCI.................... BAMBINA MIA....................."
L'emozione è tanto forte ho il cuore in gola, apro gli occhi e, sono ancora nel mio letto...
Il giorno ha già fatto il suo ingresso da tempo... una grande pace mi invade... Il viso segnato dal pianto e, sul cuscino accanto una dolce illusione... Forse ho sognato...
Ma tu restami sempre accanto...
 
TI AMO
CIAO PAPA'!!!!!
 

La mia preghiera
 
Padre mio...
Vorrei darti parte della mia vita
Per vederti ancora sorridere,
e, non vorrei regalarti
neanche un'ora per vederti piangere
ogni lacrima che cade
è un segno in più sul tuo viso!...
ho chiesto a Dio di donarti
la mia vita,
ma "lui".................. Non mi ha sentito,
non mi ha risposto,
allora l'ho pregato, implorato...
PADRE MIO NEANCHE DIO
MI HA ASCOLTATO!...

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 Ins. 14-02-2005