Risultati di concorsi
V edizione Premio Letterario
Angela Starace 2004
 
Risultati Sezione Poesia
Risultati Sezione Narrativa

 

La Giuria della quinta edizione del Premio Internazionale di Poesia e Narrativa dedicato alla memoria di Angela Starace indetto dall'Associazione Culturale Aedo di Napoli con la collaborazione de Il Club degli autori e presieduta da Antonio Spagnuolo per la Sezione Poesia e per la Sezione Narrativa dopo attenta valutazione delle opere pervenute ha così decretato:

 

SEZIONE POESIA

 

1° class.: "Dono alle strade..." di Maria Cesareo, Villasanta (MI). Questa la motivazione di Antonio Spagnuolo: "Una poesia dal contenuto equilibrato e soffice, per il quale le immagini liriche hanno trasparenze elementari e composte. Il nucleo filosofico è perfettamente reso nei timbri del tempo, ove è parvenza tremula e dolente l'anelito alla verità."
Vince la pubblicazione di un libro di 32 pagine - Medaglia d'argento Premio di Rappresentanza della Presidenza della Repubblica - Opera artistica del Maestro Ferrigno - Attestato di merito - Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori - Pubblicazione su Internet per un anno.

 

2° class.: "Ghisola" di Alessandra Casaltoli, Livorno. Questa la motivazione di Antonio Spagnuolo: "Frammenti ed appunti quasi di sogno. La poetica della memoria si intreccia al vissuto, cercando di liberare il conforto del ricordo per una immagine più intima."

 

Vince la pubblicazione di un quaderno di 32 pagine - Opera artistica del Maestro Ferrigno - Attestato di merito - Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori - Pubblicazione su Internet per un anno.

 

3° class.: "Cenere" di Federico Fieri, Prato. Questa la motivazione di Antonio Spagnuolo: "Realisticamente evocato il già tanto dibattuto ricordo dei campi di concentramento. Il ritmo incalzante del verso propone una realtà che nel suo dramma rimane ancora attuale, proprio oggi che nel mondo si ripetono stragi e genocidi."

Vince la pubblicazione di un quaderno autocopertinato di 32 pagine - Opera artistica del Maestro Ferrigno - Attestato di merito - Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori - Pubblicazione su Internet per un anno.



4° class.: "XIII" di Angela Palmieri Beltrami, Catania. Questa la motivazione di Antonio Spagnuolo: "La nostalgia che l'autore propone è vivacemente espressa in una coerenza vitale del soggetto. L'invecchiare non è in fondo una tragedia se l'esperienza riesce a dominare l'impatto "
Vince Opera artistica del Maestro Ferrigno - Attestato di merito - Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori - Pubblicazione su Internet per un anno.

5° class.: "Napoli" di Maria De Michele, Pozzuoli (NA). Questa la motivazione di Antonio Spagnuolo: "Rigorosamente schioppettate l'abbandono al ritmo per una città che - malgrado gli eventi storici &endash; rimane sempre un punto di riferimento sia per la sua luminosità, sia per il suo popolo "
Vince Opera artistica del Maestro Ferrigno - Attestato di merito - Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori - Pubblicazione su Internet per un anno.

6° class.: "Passaggio a nord-essere" di BandoleroNero. Questa la motivazione di Antonio Spagnuolo: "  Il momento di un impalpabile orgoglio intimistico diviene fragile cristallo del vissuto, per il quale la poesia giustifica il motivo delle implicazioni morali del poeta.


Questa la motivazione di Antonio Spagnuolo dal settimo al decimo posto ex aequo:
" per quel tocco di poesia che distingue i componimenti sia nel ritmo che nella autenticità".

7° class. ex aequo:
"È un nodo che non si scioglie..." di Patrizia Cirillo, Anzola dell'Emilia (BO)

7° class. ex aequo: "Non è un sogno" di Alessandro Bacci, Tavarnelle Val di Pesa (FI)
7° class. ex aequo:
"Angeli Neri" di Massimo Costa, Palermo

7° class. ex aequo: "Precarietà" di Maria Gabriella Meloni, Morena (RM
Vincono Attestato di merito - Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori - Pubblicazione su Internet per un anno.


SEZIONE NARRATIVA

1° class.: "La finestra sui sogni" di Tiziana Stanzani, Milano
Questa la motivazione di Antonio Spagnuolo: "Fascinoso l'alone di poesia che distingue il racconto. Le ondulazioni della scrittura si propongono in forma piana e distesa, cariche di una inquietudine dolce che si schiude nella fiaba".
Vince la pubblicazione di un libro di 32 pagine - Medaglia d'argento Premio di Rappresentanza della Presidenza della Repubblica - Attestato di merito - Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori - Pubblicazione su Internet per un anno.
 
2° class.: "Passaggi" di Barbara Montefalcone, Chieti
Questa la motivazione di Antonio Spagnuolo: "Viaggio non concluso ed elaborato nella sua natura angolosa e nel modellarsi in momenti felici ed inventati. Il forzato ritorno diviene breve delusione, genuina nella sospensione".
 Vince la pubblicazione di un quaderno di 32 pagine - Opera artistica del Maestro Ferrigno - Attestato di merito - Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori - Pubblicazione su Internet per un anno.
 
3° class.: "Il sassofonista" di Matteo Galdi, Piazzola sul Brenta (PD)

Questa la motivazione di Antonio Spagnuolo: "I personaggi qui descritti sembrano stagliare una violenta possibile realtà di un attentato. Il tema rimane sotteso in un mondo ove materia e memoria si alternano alla cronaca".
Vince la pubblicazione di un quaderno di 32 pagine autocopertinato - Opera artistica del Maestro Ferrigno - Attestato di merito - Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori - Pubblicazione su Internet per un anno.


4° class.: "Il volo di Libero" di Roberto Cucaz, Torino
Questa la motivazione di Antonio Spagnuolo: "L'impasto di fantasia e trepidazione fanno di questo testo una singolare rappresentazione dell'irrazionale: librarsi accanto ad uccelli in una sospensione atemporale".
Vince Opera artistica del Maestro Ferrigno - Attestato di merito - Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori - Pubblicazione su Internet per un anno.

5° class.: "La grotta" di Daniela Cipolla, Milano
Questa la motivazione di Antonio Spagnuolo: "Le vibrazioni di una realtà, nella quale l'intima paura di uno speleologo racchiude sentimenti ed immagini, vengono qui tradotto in forma equilibrata e suggestiva".
Vince Opera artistica del Maestro Ferrigno - Attestato di merito - Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori - Pubblicazione su Internet per un anno.

6° class. ex aequo: "Non è vero, Nora?" di Giovanni Carullo, Avellino
6° class. ex aequo: "Surrogato d'uomo" di Stefano Iannaccone, Atripalda (AV)
6° class. ex aequo: "Valeridò" Valeria Donno, Correggio (Re).
 
Vincono Attestato di merito - Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori - Pubblicazione del testo premiato su Internet.
 

La cerimonia di premiazione si è tenuta a Napoli sabato 27 novembre 2004 presso la loggia del Maschio Angioino.
Maria Cesareo

Opera 1^ classificata

 

 

Dono alle strade il tocco dei miei passi,

ad ogni cosa d'intorno il calore del mio sguardo,

a quanto e chi ho vissuto, la carezza del cuore mio.

Lascio alle mura il suono delle mie risate

e l'alito lieve dei miei silenzi.

Che la tempesta sia la mia rabbia

e l'arcobaleno la mia serenità,

che il lampo sia uno squarcio nel Tempo

e mi eterni, così, in ogni dove.

Che i ricordi siano fiabe da raccontare

ed ogni voce taccia di fronte a tale meraviglia.

Che il mio nome si disperda, dimenticato

e solo lo scrigno d'un cuore

Conservi

La Verità

 


Alessandra Casaltoli

Opera 2^ classificata

 

Ghisola

(Omaggio a Federigo Tozzi)

 

Gli occhi degli uomini sempre addosso

fanno venire voglia di fuggire

fanno venire voglia di mentire.

 

Avevi sedic'anni e la tua sottana

lunga nascondeva piedi scalzi

pronti a correre (veloce)

correre verso il mare

correre dal tuo amore

correre, correre ancora

verso il sole...

 

Gli occhi degli uomini del campo

gli occhi degli uomini di altre donne

a sedic'anni sei partita

ma per andare dove (?), per correre dove (?)

correre verso il mare

correre dal tuo amore

correre, correre ancora

verso il sole...

 

Gli occhi di Ghisola bella

hanno incontrato me

che avevo gli occhi chiusi

per non vedere che

non ero buono a niente, ero soltanto un uomo

come ogni uomo vile, cattivo ed assassino.

 

Volevo averla tutta, volevo fosse mia

e la scacciai lontano

per la mia rabbia, la mia follia.

Così pensai:

"adesso non potrà correre più"!

 

E invece Ghisola correva lontano,

non potevo più toccarle la mano

e lei

 

correva, correva laggiù

correva dal suo amore,

correva Ghisola, correva ancora,

per sempre verso il sole.

 


Torna all'inizio
 Federico Fieri


Opera 3^ classificata

 

Cenere

 

Ai deportati nei campi di Mauthausen e Ebensee

e a tutti gli assassinati nel genocidio nazista.

Perché non si dimentichi. Mai.

 

 

Questa scala di 186 precipizi è il purgatorio

di noi ossa appena vestite di tendini tesi e pelle.

Questo fardello di pietra destino perentorio

è l'espiazione della sola colpa di esistere.

Questa striscia rasata sulla testa è il paradiso

scolpitoci poco sopra le meningi perché faccia da sprone,

ma non si possa guardare con occhi di segreta ambizione.

Questo campo santo di fiori di acciaio duro e catrame buono

è un inferno vulcano che ci inghiotte e ci sputa fuori come cenere...

...cenere che parla... dentro questo cumulo la sento...

...io che ero un pittore, sapevo leggere e scrivere, disegnare e colorare, in vita,

ma qui dentro non so neppure abbozzare uno schizzo di speranza,

e il mio scarabocchio nel cielo di questa notte eterna

è la mia firma su un foglio incolore

che sa di cenere, e assomiglia un poco a me...

...io che ero un cuoco, palato raffinato,

vorrei dare un sapore a queste bucce di patata,

gusto infame del nulla che farebbe piangere

se avessi abbastanza acqua dentro me per piangere in modo degno.

Un'unica lacrima, rabdomante fallita in questo corpo prosciugato,

una sola grossa lacrima di sale posso versare

per incidere e divorare l'ultima carne superstite

che già sa quasi più di cenere che di me...

...io che ero un poeta, sapevo viaggiare con la mente,

sapevo pensare e scrivere, in vita,

ma qui dentro non so come usare i pensieri,

pensare è tortura, camminare è tortura, esistere è tortura.

Kapò! Kapò! Tu che eri mio fratello

comportati da tale e salvami... uccidimi,

ti pagheranno lasciandoti vivo, e quella resterà la tua tortura...

Questa montagna, inferno di cenere, è così alta che ha toccato il paradiso.

Dalla vetta la sua croce si faccia preghiera per l'eternità.

 


Angela Palmieri Beltrami


Opera 4^ classificata

 
XIII

 

"Invecchi"

dicono le mani.

Le guardo nervose, inquiete

poggiare, come ala d'uccello ferito

sul cuore di chi ha vissuto

porta segni d'amare sconfitte.

"Invecchi"

dicono le mani.

Pelle arida,

riverbero di vene

di rado ormai

premono la penna a scrivere.

Obbedienti avete parlato d'amore, d'ira

carezzate nuvole leggere

raggi di sole

trattenuta burrasche di parole.

Obbedienti avete portato poesie e canti

baci lievi di resa

baci caldi di passione.

Ora invecchio con voi

colma d'inerzia ma senza dolore.

 


Torna all'inizio
 Maria De Michele

Opera 5^ classificata
 
Napoli
 
Provocatoria
ammiccante
scandaglia e fruga
tra pietre antiche
lungo vicoli e mercati
all'ombra dei campanili:
frammenti di tempo.
 
Bellezza senza vanità
rabbiosa d'orgoglio
di pezzi di storia sotto sale
compromessi
da quel pullulare di cellule guaste.
 
Città letta, tradotta,
sbirciata come carta da gioco
sfuggente
indecifrabile figlia della voglia di vivere.
 
Bagnata di folla
trasgressiva
lucida
apre la porta al mare.
 
Sotto la lente del mondo
appare
affabulazione limpida
cruda metafora
teatro che vive
ristagna
accelera.
 
Indecifrabile
genuina transitorietà
imbrigliata
nell'inerzia del sentimento.
 

 Bandoleronero

Opera 6^ classificata
 
 
 
Passaggio a nord-essere
 
Chi nasce radice
mai sarà desinenza.
Questo ho spiegato ai topi,
di quelli che mi volevano
legato a un -ismo.
Ora il Mondo domino
da un buco di serratura.
Conosco il buio e la nebbia,
l'ebbrezza della cima
e l'orrido di strapiombo.
Fallisce e ripiega
che teme la vertigine
di abisso. Non io,
che vedo il Tempo
come un fluido, ormai,
e ne assaporo
le curvature liquide.
Quanto agli angoli,
larghe
le mie spalle si fanno strada.
Spezzano l'aria,
arrestano il vento,
irrigano di brividi
le vulve delle donne.
Sono il dittatore unico
di un'anarcorepubblica
monista.
E la mia vita
sa ormai solo di discese,
ché chi attraversa il Monte
col pensiero
più non conosce
l'erta...
 

Torna all'inizio
 Alessandro Bacci

Opera 7^ classificata ex-aequo
 
Non è un sogno
 
Gira la chiave e portami
a tutta velocità dove vuoi ma portami,
sono un'auto parcheggiata,
gonfia le mie ruote a terra.
 
Apri la porta e liberami
anche se poi fuggirò ma adesso liberami,
sono un animale in gabbia,
ho diritto alla mia libertà.
 
Premi un tasto ed accendimi
poi salta da un canale all'altro ma accendimi,
sono una televisione spenta,
ho un mondo di cose da dirti e farti vedere
poi sta a te
chiudere gli occhi e non soffrire
o aprirli e capire,
lo dice anche il telegiornale!
il meteo, gli spot pubblicitari e il prete dall'altare.
 
Inseriscimi nel cuore il codice
segreto per decodificare amore,
odio o solo indifferenza.
Tracciami sulle mani le linee
che dividono la gente che dio ha creato uguale
e fammi essere diverso da loro.
Lasciami scorrere nelle vene il colore
rosso dei papaveri bianchi sporchi di sangue,
i fiori che sbocciano nei campi minati.
 
Gira la chiave, apri la porta e premi un tasto,
portami in un terra libera senza violenza
e dimmi... ma non mentirmi
che tutto quel che vedo, tocco e respiro
non è un sogno.
 

 Patrizia Cirillo

Opera 7^ classificata ex-aequo
 
È un nodo che non si scioglie
viaggia nella mia mente
ripercorre il mio corpo
tento con mani di districarne i capi
ma mi ritrovo con palpito soffocato.
metto filo spinato intorno al mio cuore
ma la sua voce... le sue parole
lo fanno gonfiare
e ogni volta sono stille di sangue.
Non ho vie di fuga davanti ai suoi occhi
ho scoperto tutte le mie carte... ora sono nuda.
conosce ogni parte del mio corpo e della mia anima
che con dita di musico fa vibrare ogni volta.
L'ho chiuso in un cassetto gettandone la chiave
ma ogni notte in sogno lo vado a trovare.
Ha occhi di cioccolato e un'anima di panna.
combatto da sola questa battaglia senza fine
ma ha lui le mosse per vincere la guerra
lascio il campo sconfitta dopo ogni incontro
e mi ripeto alla nausea che è l'ultima volta.
È un labirinto dai colori del cielo
in cui vago attratta dal profumo di vita
non c'è via di uscita... non la vedo
non la voglio
 

Torna all'inizio
 Massimo Costa

Opera 7^ classificata ex-aequo
 
Angeli Neri
 
Ospiti di terre lontane, dove gente similare
a questi nostri fratelli lungo tristi percorsi
intravedono spazi, rovistano nei cuori,
mentre serpeggia la nostra indifferenza che
li rende ancor di più invisibili come
la loro vera essenza.
 
Ponti di seta vincono le finte mete,
che devono apparire ad un vile senso di umanità,
che rende una fredda immagine
di un mondo destinato a restar disunito,
malgrado un vortice rompe l'indugio,
richiamando una forza che regna nei cuori
degli uomini venuti da lontano per consolar.
 
Altri vili pensieri irrompono lungo
la terra a forma ovale, che segna una
storia fatta di schiavitù.
Le sue origini,
sono restie a concedere una gioia amica,
malgrado Angeli scesi dal cielo
richiamano soffrendo,
il sogno di un mondo migliore.
 
Paradisi infiniti li aspettano alla fine
di questo percorso, dove una forza
soprannaturale segna legami
con storie di popoli.
 
Ferite aperte di occhi scuri,
parlano d'amore guardando il cielo,
fonte di vita di umili razze,
mentre Angeli Neri tendono una mano
al nostro senso di umanità.
 

 Maria Gabriella Meloni

Opera 7^ classificata ex-aequo
 
Precarietà
 
Non essere altro
che il sogno di un'ombra,
avere la consistenza impalpabile
della nebbia lattiginosa
che in un mattino d'autunno
avvolge ogni cosa,
che la luce del sole disperde.
Rimanere in balia
di una folata di vento.
Voler esorcizzare la fragilità,
tentare di sottrarsi
alla condanna della precarietà,
protendersi verso l'alto
in uno slancio disperato,
inseguendo qualcosa
che sottragga alla condanna
cui l'uomo è ancorato.
Coagulare l'attimo,
travestirlo col sembiante dell'eterno.
Illudersi di arrestare
questo flusso all'uomo destinato,
annientare la vertigine
dell'essere stato.
 

Torna all'inizio


RITORNA ALLA PRIMA PAGINA CONCORSI (elenco dei mesi)
RITORNA ALLA PRIMA PAGINA DEL CLUB
E-Mail:
clubaut@club.it