LA PIÚ GRANDE ANTOLOGIA VIRTUALE DELLA POESIA ITALIANA Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti

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È nato a Torino il 28 aprile 1961. In realtà la sua famiglia è originaria della provincia napoletana, entroterra vesuviano. È un autodidatta sia nella scrittura poetica sia nella recitazione e regia teatrale. Ha scelto di rappresentare il teatro di Eduardo De Filippo per affinità culturali e soprattutto per l'intensa carica umana che i suoi testi teatrali sanno trasmettere. Ha così scoperto la sua poesia e le sue produzioni strettamente poetiche. L'attività teatrale l'ha spinto alla ricerca di forme espressive sue originali. Più volte selezionato per antologie. 1° classificato al concorso "Poeti dell'Adda"1999; segnalazione di merito al concorso "Angela Starace" 2000.   Per leggere l'opera 1° classificata al concorso Poeti dell'Adda 1999 Per leggere l'opera inserita nell'antologia Poeti dell'Adda 1999 Per leggere l'opera inserita nell'Antologia Club Poeti 1999 Mattinata allegra con Silvia e Federica Bosconero 4 aprile 1999   Ed è disteso il verde e quieta gli occhi e il cuore e una chioma color dell'oro a mezzo metro da quello del muschio prime corse di nuove primavere saggio di volo ora librato, ora al battere d'ali uccelli di campagna, cornacchie e gazze ladre code al vento di boccoli e riccioli ad un metro dal guanciale terrestre entusiasta esplosione di sei primavere trenino diesel di una sola carrozza spacca in due la distesa del campo dimensione di esistenza più lenta   faccio in tempo ad essere parte della terra sulla terra disteso sgambettano giochi infantili mi coprono d'erba mimetizzano il padre ed il prato e crescono improvvise arrestano la corsa divorano con gli occhi un'oasi fiorita boccoli e capelli d'oro, tuffi e abbracci sulla chioma terrestre e dai filari di pioppo ritorna la voce dell'eco vivifica l'essenza delle nuove e delle vecchie primavere.       Cinche chile e ciento   Buon riposo nenna bella io te guardo int'o silenzio tenera e peccerella sò 'nnammurato e penzo:   che tengo int'a sti braccia nun tengo niente... dduie mise e vita... cinche chile e ciento...   eppure questo essere insapore stu poche e niente é sole, é vita, é tutt'ammore: cinche chile e ciento.       Menomale...   Menomale... menomale c'hanno scritto stà canzone menomale.   'E che sò niente stì doie note cà mme fanno cumpagnia io mme porto sempe appriesse 'o si nò comme facesse?   E s'hanno fatt'à casa addò ce tengo 'o core nun s'ongo io che chiamme sò loro.   E bussano chiù forte si tengo chius'a porta si mme scorde nun se ne vanno chistu tuorte nun mò fanno.   Mme sò amiche stì doie note che mmé fanno cumpagnia benerette chelli mmane c'hanno scritté 'a melodia   E 'o pate 'e sti pparole che sò carezze 'e sole e dico sule grazie ma nasce 'a 'nfunno 'o core.   Menomale... menomale c'hanno scritto stà canzone. Menomale.

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