LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Salvatore Generoso
Salvatore Generoso nasce il 19 luglio 1962 a Solothurn (Svizzera) da genitori emigranti, originari di Licata (Ag).Vive il pieno significato della condizione d'emigrato all'estero, dopo essersi integrato nella realtà Elvetica, la famiglia si trasferisce nel 1974 in Sicilia. Nel 1981 comincia la sua vita militare nell'Arma dei Carabinieri, attualmente riveste il grado di Maresciallo Capo e presta servizio in Pavia. Negli anni 1991 - 1993 gli viene concesso il premio letterario Gioemis con premiazione in Roma - Campidoglio sala della Pronomoteca. Nel 2004 torna a scrivere, e viene premiato con medaglia dalla'associazione culturale Luigi Pirandello di Chivasso (To) con l'opera Tre Settembre 1982 (poesia dedicata al grande Generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa) cui il concorso letterario è dedicato, in collaborazione con la Camera Dei Deputati di Roma. Nello stesso anno colpito dalla scomparsa di Pantani, dedica all'uomo una poesia Ode a Pantani che viene pubblicata dalla locale provincia Pavese e riporta nel concorso Il Giro d'Italia delle Poesie in Cornice ed. 2004 il 5° posto nella graduatoria finale. nel 2005 decide di descrivere l'Olocausto, nasce così la poesia Shoah che vince il trofeo Antonio Luppino Il Giro d'Italia delle Poesie in Cornice a pari merito. Nel 2006 nasce la poesia che l'autore preferisce poiché è dedicata al poeta Pablo Neruda. (Seguendo le tue orme ho trovato me stresso).Nel 2007 rimane particolarmente colpito dal canto, dalla recitazione, del Soprano italiano Fiorenza Cedolins. Come nel suo stile, il poeta descrive le sue emozioni nell'ode che dedica all'artista. Decide di partecipare al Giro d'Italia 2007 con l'ode dedicata al dolce e sensibile soprano. Addolorato per la scomparsa del Presidente - Fondatore del Club degli Autori, Umberto Montefameglio, dedica in questa pagine l'ultimo affettuoso saluto all'Uomo che scrisse queste parole: - La mia Patria è il Mondo, la mia Legge la Libertà.
 

Salvatore Generoso nel mese di maggio 2007 ha pubblicato con Montedit "Aspettando Neruda 'Seguendo le tue orme ho trovato me stesso' - 'La verità è quella parte dell'anima che non ride mai'" - Collana Le schegge d'oro (i libri dei premi) - 14x20,5 - pp. 41 - Euro 6,00 - ISBN 978-88-6037-359-5 in quanto l'autore è
1° classificato nel concorso letterario «Il giro d'Italia delle poesie in cornice» 2005
Ode al soprano Fiorenza Cedolis
 
Ero immerso nel sommo poeta,
d'improvviso Lei apparve.
Oh quale dolce visione.
 
Ammiccando Leonardo mi sorrise,
mi mostrò il suo primo angelo,
io risposi che si sbagliava,
e davanti all'insistenza parlai del Modigliani.
 
Lentamente la musica, scaldò il sangue,
dolce preludio, per quella soave voce,
che mi avvolse, nell'abbraccio terrestre,
fino ad accarezzarmi l'anima.
 
Oh quello sguardo assente,
tutt'intorno rimase il nulla,
andai a morire, per rinascere ancora,
come l'onda del mare a riva,
con tremula cadenza.
 
Curioso, più tardi,
vidi una bianca farfalla,
morire per amore,
mentre i suoi sogni,
coloravano il mondo.
 
Oh donna, morbida e felpata,
fresca come una rosa bagnata,
dalla pioggia del primo mattino,
gioia e dolore in te prendon forma,
il tuo canto è vino per l'immortalità.
 
Con te nel cuore,
è sempre primavera.

 
 
 

 
 


Ode a Pantani
 
Camminerò nelle scarpe di mio padre,
non vedrò il mare,
 
luciderò l'armatura,
perchè possa esser colpita,
d'accecanti raggi di sole,
 
oh s'egli sapesse,
quale luce c'è nel profondo,
abisso umano,

dove i morti camminano,
mentre i vivi,
son nati morti,
 
l'ultima fuga,
da una vita terrena,
tutta in salita,
corri Marco, corri Pirata,
 
nell'ultimo giorno d'amore,
mi fermo un momento,
una goccia diamantina,
per il tuo tormento,
 
tra fazzoletti celesti,
la tua stella rosa,
nella notte senza fine,
riposa.
 
 

 
 
Tre settembre 1982
 
Tristi son le cime di Palermo,
mentre il giorno,
spegne le sue ultime luci,
piange via Carini,
teatro senza spettatori,
l'asfalto è un rovente ghiaccio nero,
una pallida luna,
assiste immobile,
all'atto più crudele,
la morte è dietro l'angolo,
tuoni e fulmini,
nel cielo stellato,
uccidono, l'onestà, la fedeltà, la dignità,
nel mare di Nilo,
tre angeli giunsero in terra,
guide per l'ultimo viaggio,
piange ora la Sicilia,
l'uomo della speranza è stato ucciso,
è giunto il buio per celare la verità.
 

 
 
 
Tempo d'amore
 
Dolci sono le stanze,
dove l'amore albergò,
fili di luce argentati,
proiettano l'immagini di un sogno,
diventato realtà,
l'affannoso respiro,
si perde nella melodia notturna,
attimi felici d'una vita,
scorrono come un fiume in piena,
lentamente il cuore,
verrà sostituito con l'orologio,
allora l'unico tempo sarà il passato.
 


Nassiriya
 
Accecante dolore,
urla nell'eternità,
sangue gelato,
 
occhi grandi,
guardano l'anima,
mi chiedono perché?
 
Perché non c'è la luna?
Perché non c'è il sole?
Dove sono le stelle?
 
Non hanno visto la bandiera,
bianca, pura,
come la pace,
come la pace,
 
Come potrei mordere,
la mano dell'amico,
che mi porta in dono,
l'aria libera?
 
ti dirò che c'è il sole,
eppure piove,
 
ti dirò che c'è una luna di ghiaccio,
 
ti dirò che le stelle,
sono madri,
loro e solo loro,
diranno ai figli,
Perché.

 
Il ladro di sogni
 
Perdonami, perché il cristallo,
da me infranto fu,
in te amai la vita, la follia,
il canto dell'usignolo,
 
può un sogno essere folle?
diventare scopo terreno?
 
per nono uccidere te stessa,
debbo scacciare la nebbia lunare,
 
scendere nel profondo,
dove alberga,
nascosto tra petali di rose,
il tuo trucco,
 
chiudi pure le porte,
incatena le finestre,
perché questa notte,
un ladro ti ruberà,
un sogno, un'illusione,
 
overdose dolce overdose,
ti farà male,
maledirai l'amico ladro,
vorrai morire,
per difendere il niente,
 
uragani e tempeste,
per lunghi giorni,
notti insonni,
all'alba sorgerà il sole,
ecco la vita bussa alla tua anima,
adesso sei in casa.

 
Formula d'amore
 
La poesia giunge dall'animo più puro,
trasparente, cristallino,
 
l'amore giunge dal cuore pulsante,
che batte come la pioggia sull'asfalto,
 
nel cielo più azzurro, tra fazzoletti bianchi,
l'amore incontra la poesia, occhi lucenti,
una carezza è scambiata,
mentre lassù cadono commosse lacrime,
per la vita che guarda oltre l'arcobaleno.

 
Tempesta Cupidale
 
Perché vuoi negarmi il tuo amore?
 
la tua dolce fessurina,
ha bisogno d'esser nutrita,
ha bisogno di luce speciale,
 
non fare di me,
un pianoforte senza musica,
perché il silenzio m'uccide,
lentamente, svuotandomi,
gocce dopo goccia,
della gioia terrena,
 
fa che il mio dono,
sia dentro di te,
dove solo io posso,
 
oh mia dolce penna,
unica amica mia,
possa tu diventar,
una freccia Cupidale,
 
e, accender in lei,
una rossa passione,
infuocata nella notte,
di una stanca primavera,
 
adesso amor mio,
lasciati portare sulla stella,
promessa nell'anno lunare,
oppure uccidi il poeta e la sua poesia.
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Agg. 20-05-2007