LA PIÚ GRANDE ANTOLOGIA VIRTUALE DELLA POESIA ITALIANA Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Licia Roveri Galli Ha pubblicato il libro
Licia Roveri Galli - Il mio modo di dire parole di rugiada           Collana I gigli (poesia)   14x20,5 - pp. 282 - Euro 16,00   ISBN 978-88-6037-4820   In copertina «Una, nessuna, qualcuna» dipinto dell'autrice Prefazione Poesie
Prefazione     La poesia di Licia Roveri Galli è appassionata ed intensa e i suoi pensieri poetici diventano "rivelazioni", le parole raggiungono il cuore mentre scorre il pulsare della vita d'ogni giorno. La magia che esprime con le sue parole riesce a far rivivere le emozioni, le suggestioni e gli incantamenti in una sorta di diario dove ogni poesia ha un suo profondo significato, la memoria fa rivivere la gioia, il ricordo conduce ad uno stato di abbandono come a lasciarsi trasportare dal lento fluire della vita. Ecco allora che la vita di una donna viene trasfusa in una raccolta poetica che fa della sua genuinità il punto di forza e mette in evidenza tutta l'energia vitale di cui può disporre, con l'obbiettivo di rendere fedelmente il suo sentire, il suo desiderio di esprimere attraverso la poesia quel mondo interiore ricchissimo di straordinarie sensazioni e di spontanee ispirazioni. Licia Roveri Galli è fermamente protesa nell'avvertire la fatica di vivere, di rendere limpide le immagini, di palesare i simboli d'una visione che esprima il massimo della passione. "Il suo modo di dire" da mettere "nella terra", da seminare affinché possa far nascere parole d'amore e quel sognare un "gran giardino" come ultimo luogo dal quale osservare il mondo che continua incessantemente ad andare avanti, non sono altro che il desiderio di testimoniare la propria presenza in questo mondo pur con la consapevolezza che tutto può svanire e, forse, è importante lasciare una "piccola traccia" del nostro passaggio. Ecco allora che si sprigionano le amorevoli poesie dedicate al marito e ai figli, il resoconto esistenziale, tra gioia e dolore, le parole d'amore che incendiano il cuore, e poi, il ricordo dei profumi d'un negozio che vendeva "frutta sapone candele", un vecchio balcone in ferro battuto che può far capire come l'intima bellezza si trova nelle cose semplici, il boschetto dietro casa che offriva momenti di felicità, le immagini di paesaggi e, infine, le meraviglie della natura che lasciano sempre stupefatti. Occhi per vedere, voce per cantare, ad aspettare la mattina con gioia. Nei momenti difficili cercare di riempire "il vuoto dentro il cuore", sopprimere la nostalgia, riportando, nelle sue poesie, le storie ricamate dai giorni come a frugare nei ricordi pur avendo "chiare solo le voci che viaggiano con lei". E poi la constatazione che la nebbia del tempo può anche posarsi leggera ma, con coraggio, si può sempre ricominciare, illudersi che sia sempre possibile perdersi in un nuovo entusiasmo che la vita regala. Licia Roveri Galli, con questa voluminosa raccolta poetica, si mette davanti alla vita e ricerca esclusivamente la reazione spontanea che nasce dai sentimenti provati, dalle gioie vissute, dal giocare con la fantasia e, costantemente, alimenta il desiderio di carpire l'amore: da un lieve gesto, da un commosso ricordo o anche solo da un sorriso. L'autentica ricchezza della sua poesia risiede appunto in questo di svelarsi: una donna che porta con sé la voglia d'amare e di toccare il cuore con le sue parole.   Massimiliano del Duca
Il mio modo di dire parole di rugiada     A mio marito, Mario, che nonostante il dolore la fatica le lotte ha incoronato di stelle la mia vita e che se anche sembra che non ci sia, invece eccome se c'è.   Ai miei figli, Emanuela Nicola ed Alessandro, meraviglie dalle tante meraviglie che non ho capito ancora che cosa ho fatto per meritarmeli.   Ai miei nipoti Lucia, Gabriele ed a quelli Nuovi che verranno, che non possono sapere la gioia che portano perché è troppa e qui non ci sta tutta, ma che capiranno quando saranno nonni.   A tutti quelli che mi hanno voluto mi vogliono e mi vorranno bene, perché è per loro se sono viva.   A me, perché questo mio modo di raccontarmi un po', diario scherzoso un po' sì un po' no, mi aiuti a ricordare se la memoria scapperà dal cassetto.   E a tutti quegli alberi che si sono sacrificati affinché io avessi i fogli per scriverci sopra.     Sottovoce per non svegliare il fato per non fargli sapere del giardino fiorito. Bisbigliando per non fare invidiosi sole e stelle che non hanno luce in confronto alla tua. In silenzio per sgusciare tra le tue braccia traboccanti di rose per non fare sapere come accendi le cose.       Spostate la geometria togliete l'eclisse nascondetemi nel folto, mi accontenterò di guardare le nuvole. Ma se mi amerai la bellezza si spalmerà dentro verniciandomi di splendore.       Il tuo nome mi ritorna come il battere del maglio come onde sui coralli che richiamano visioni.   Rigiro il tuo nome come quando impasto il pane ed è quasi un abbracciarti. È pensare alla tua bocca, perduta nella voglia di baciarmi.       Voglio sentire il soffio del vento lo scalpiccio degli abitanti del campo. Rincorrere i ricordi metterli sotto vetro perché non sbiadiscano, proiettarli in tre dimensioni così non avranno confini.   Voglio rallentare il mio cuore fino al primo quarto di luna fino al canto del pettirosso, fino a che il sussurro della vita scriverà il mio nome su una pietra.       Rivoglio quello sguardo il viaggio nell'infinito il calore le certezze, vedere l'aurora.   Quello sguardo si perde dentro me e il mio viene rinnovato come il germoglio nel vento.   Rivoglio quello sguardo, rimanere legati e poi restare solo firmamenti stellati.       Vieni, ti porterò nel cielo. Con gentilezza soffierò sulla pelle, zitta ti guarderò come fa l'allodola. Allora il tuo cuore si aprirà e io mi tuffo dentro.       Aria respiro filo fiilo soffio ffffffff... Apre la porta una gatta che parte rimescola le carte. Vieni andiamo piano. Amore amore ti amo.       Quando dici ti voglio bene spalanco il cuore.   Quando dici appena che mi pensi e vorresti, la sera è più leggera.   Metti le braccia attorno che mi circondi il mondo. Risucchiami che entro danzando nel tuo regno.       Non so più se sono io o tu nella mia pelle o non abbiamo che una pelle sola per te per me.   I pensieri si intrecciano in sospiri, incantesimi di grazia, fanno immensi mulinelli, archi e girandole felpate.   Mi hai guardata con lo sguardo che sei perso. Attorno tutto si è fermato. Il respiro si è sospeso, i rumori ammutoliti. Tutto è rimasto inchiodato a quell'intensità.   Il tuo sguardo è passato attraverso gli strati, ha forato gli occhi si è attorcigliato all'anima, ha gridato emozione passione perdutamente resa speranza anche disperazione.   L'uomo che sei è uscito dallo sguardo e tutte le tue facciate luccicavano riflessi.   L'amore si tiene per mano si guarda negli occhi bisbiglia ti amo.   Ti amo non è facile dirlo devi abbassare la guardia non avere timore rimanere nudo senza riparo allo sbaraglio.   L'amore ti avvolge con spire sinuose e tu sei dilatato in galassie smaniose.
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