Testi dei vincitori del concorso
Il Club dei poeti 1998
EDOARDO CORBETTA

10° classificato

Piano bar

 
Nel locale quasi vuoto il pianista si trascina stancamente ad eseguire i pezzi più facili del suo repertorio, in attesa che gli ultimi clienti di decidano ad uscire. In un angolo, non visto, un avventore solitario guarda nel vuoto, tentato invano da sorridenti volti femminili pubblicizzanti una nota marca di digestivi. Si mostra insensibile anche alle musiche popolari emesse dal pianoforte, adatte a chi vuol dividere con il prossimo uno stato d'animo gioioso. Lui non è in quelle condizioni.
Ingobbito, volge il proprio sguardo entro i confini del tavolino sul quale è appoggiato. Sembra volersi nascondere dietro il filo di fumo che sale dalle sigarette, per isolarsi dai tristi pensieri che l'affliggono. Non sente il cameriere che si avvicina e prima che questo si pronunci si riscuote, come se fosse capitato lì in quel momento e per caso. Lo anticipa ordinando "due di quelli là", indicando un liquore tesogli da una bionda, raggiante attraverso un manifesto appeso alla parete di fronte.
Per qualche istante viene trattenuto da quella immagine, che promette di trasformare una dura esistenza in un'allegra vacanza, grazie al prodotto reclamizzato. Si tratta però di un fuggevole attimo, subito spodestato dal precedente atteggiamento.
Alla regolare successione delle caraffe vuote disposte a semicerchio ora si inseriscono bicchieri di più piccola dimensione, posati come bersagli in una baracchetta per tiri a segno alla festa del paese.
La variazione del gusto provoca una breccia nei precedenti minacciosi propositi. Si presentano i ricordi del più recente passato, immagini reali scalzanti nebulose fantasie. Ripercorre i due giorni passati in una disperata solitudine, a partire dall'ultima notte passata accanto a lei e mai sentita così lontana. Il piccolo spazio esistente fra i loro corpi, nel letto testimone di innumerevoli momenti d'amore, era diventato immenso. Il reciproco orgoglio aveva eretto barriere invalicabili, sotto le pur delicate lenzuola. Il breve, casuale contatto fisico, anziché favorire il ritorno all'antica confidenza, produceva un subitaneo allontanamento, simile alla reazione fra due poli incompatibili per pura legge fisica. Gli insignificanti iniziali attriti, non corretti tempestivamente, erano diventati causa di una disastrosa rottura, come succede fra due ingranaggi non lubrificati e non più fra loro sincronizzati.
Mentre beve senza gustare il sapore, risente l'irritazione per le prime incomprensioni, la rabbia incontenibile esplosa in lui assieme alle parole brucianti, la successiva indifferenza per la terribile soluzione da lei auspicata. I motivi di tale situazione non appaiono gravi, ma le giustificazioni non correttamente espresse o recepite, lo scambio di rimproveri a toni alterati, le offese pronunciate loro malgrado, avevano scavato un solco troppo profondo.
Più si attarda a cercare una via di uscita più ricorda le sconcertanti cattiverie verbali scambiate. L'animo gli si inasprisce, i buoni propositi appena sfiorati svaniscono. Il fumo, l'alcool, il vuoto immenso che sente dentro, il deserto che lo circonda, la vana ricerca nelle ultime ore di un volto amico, lo trascinano a cullare propositi oscuri, ad un gesto disperato. L'autocommiserazione lo esalta, gli fa sembrare unica "quella" decisione. La possibilità di vanificare il tormento così grande lo tranquillizza, ingannevolmente, fino a gioire della possibile soluzione.
Con un gesto abituale estrae il portafogli, guarda il volto al quale vorrebbe rimproverare ancora qualcosa, ma ne subisce ancora l'antico fascino, pur contro la propria volontà. Una piccola crepa appare in quel blocco compatto e gli permette una parentesi salutare, una pausa fino a quel momento soffocata. Un flash gli ricorda la breve scossa provata nel momento in cui si era sentito fortemente attratto dalle acque del canale, viste dal vicino ponte. Le sue "risalite" cominciano sempre dopo aver toccato il fondo della tristezza e del pessimismo. Le nuove energie capaci di sconfiggere i pensieri più neri lo assistono nel momento estremo, perché nel buio totale è più facile distinguere una minuscola luce. Dopo due giorni di vagabondaggio oscuro gli sembra di poter giudicare con maggiore obbiettività. La parte di sé più litigiosa però chiede la collaborazione di un motivo plausibile, non una resa incondizionata. Un profondo sospiro di impossibile interpretazione attira l'attenzione del barista, invisibile, intento alle inutili manovre dietro al banco.
Il pianista se n'è andato. Il ragazzo, preoccupato per la presenza di quell'ultimo cliente al quale non ha il coraggio di far notare la tarda ora, inserisce una cassetta nello stereo per sopportare la fatica, per cercare aiuto, per trovare la forza di dire "signore, mi spiace, devo chiudere".
Le note di un pianoforte dal suono argentino, trasparente, si diffondono discrete, com'è il pezzo, armonioso e lento. Quella musica fresca, leggera, chiara come una notte d'inverno serena in alta montagna, non può passare inosservata.
Un lamento si inserisce nella successione del brano: no, è una gioia non trattenuta dal musicista, la partecipazione alla vivacità musicale nel frattempo raggiunta. L'esecuzione ora cresce di intensità, testimonia un inatteso tormento, cresce… cresce…, la testa dell'uomo, già dolorante, non sembra in grado di resistere, la sofferenza comunicata dall'artista è da lui condivisa e diventa la goccia che non può più contenere.
Improvvisamente scoppia il silenzio, un attimo di sollievo, prolungato da alcuni nuovi suoni gradevoli, timidi, di una semplicità disarmante, sorti dalla precedente tempesta musicale e simile alle onde pigramente adagianti sulla battigia, dopo la mareggiata. L'ospite ne viene contagiato, si distende su due sedie a testa in su, madido di sudore. Decide di alzarsi, il barista si meraviglia di vedere due occhi sereni su quel volto segnato da gravi sofferenze e di sentire una voce educata ma decisa:
- Mi potrebbe dare quella cassetta?
- Mah… non so… dovrei chiedere…
- La prego, le dò tutto quello che ho con me - e già si sta sfilando un banalissimo "swatch", dopo aver controllato il portafogli vuoto.
Il piccolo contenitore di note passa da una mano ad una tasca, senza compenso alcuno. No, non è del tutto vero, anche il ragazzo si sente appagato, consapevole di aver favorito involontariamente quel rasserenamento, di essere riuscito a trasmettere il conforto che il cliente aveva cercato e che il "piano bar" non era stato in grado di dare.
Il solitario esce, si strofina le guance irritate dalla barba lunga. Passa un treno senza fischiare e lui lo guarda con un mezzo sorriso sulle labbra. L'equilibrio è precario, ma le idee sono chiare, dopo aver messo la testa sotto la fontanella della piazza. Ora è convinto di poter fare qualcosa per recuperare la tradizionale serenità, ora ha un grande alleato. Quella musica, che lui sa come fargliela sentire, prima ancora di presentarsi, l'aiuterà. Poi saprà trovare le parole per farle capire che le vuole sempre bene. Quel magico suono saprà rasserenarla un po', indurla a salutari riflessioni, a prepararla al suo arrivo.
- La mia donna è sensibile, apprezzerà l'iniziativa…
La "mia donna"… era tanto che non la chiamava così!

HOME PAGE DI EDOARDO CORBETTA

 

RITORNA ALLA CLASSIFICA DEL CLUB DEI POETI 1998
RITORNA ALLA PRIMA PAGINA CONCORSI (elenco dei mesi)
RITORNA ALLA PRIMA PAGINA DEL CLUB
E-Mail: clubaut@club.it

 
PER COMUNICARE CON L'AUTORE speditegli una lettera presso «Il Club degli autori, cas.post. 68, 20077 MELEGNANO (Mi)». Allegate Lit. 3.000 in francobolli per contributo spese postali e di segreteria provvederemo a inoltrargliela.
Non chiedeteci indirizzi dei soci: per disposizione di legge non possiamo darli.
©1996 Il club degli autori
Per comunicare con il Club degli autori: info<clubaut@club.it>
Se hai un inedito da pubblicare rivolgiti con fiducia a Montedit

Rivista Il Club degli autori

Home page Club dei poeti
|Antologia dei Poeti
Concorsi letterari
Arts club (Pittori)
TUTTI I SITI CLUB
Consigli editoriali per chi vuole pubblicare un libro
Se ti iscrivi al Club avrai un sito tutto tuo!