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Carla Mortara


È nata a Mogadiscio (Somalia), dove ha trascorso l'infanzia e l'adolescenza. Rientrata in Italia, per la professione dei genitori dipendenti da Ministeri italiani, si è stabilita a Roma, divenuta sua città elettiva ed amata visceralmente, dove ha ultimato gli studi liceali ed universitari fino al conseguimento della Laurea in Materie Letterarie. Ha insegnato per trent'anni negli Istituti d'Istruzione secondaria di 1° e 2° grado sia in Svizzera, come dipendente dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero della Pubblica Istruzione, che in Italia, nel Viterbese ed ultimamente a Torino, in cui si era trasferita per ragioni coniugali e dove è rimasta anche dopo essere rimasta vedova fino al pensionamento anticipato per motivi di salute. I suoi interessi principali sono sempre stati e sono la Psicologia, la Letteratura romantica ed odierna inglese e americana e la Letteratura e filosofia orientale, che le hanno aperto nuovi orizzonti esistenziali e spirituali, fattori importanti per la sua evoluzione umana, psicologica e spirituale, e, naturalmente, la Poesia, nazionale ed internazionale. E' dotata di una fertile e variegata creatività che si evidenzia soprattutto nel campo poetico, denotando un personalissimo rapporto con la poiein, dettata da una ispirazione senza sosta. Il fare poesia scaturisce in effetti dirompente, incessante in un gioco continuo di fantasmagorie cromatiche, di liquidità coinvolgenti, di struggenti vibrazioni musicali, di magiche personificazioni vegetali.
L'autrice ha già pubblicato due testi poetici: "Quattro mura ed uno specchio" con la collana Ellemme dell'ed. Lucarini di Roma ed "Emozioni" con la collana Euphorbia della Tirrenia Stampatori, che rispecchiano, come l'attuale "L'impronta di un dono", la sua profonda sensibilità e comprensione per tutti gli esseri viventi ed il grande Amore per la Natura, la bellezza in tutte le sue forme e manifestazioni e la Vita. La luce calda e viva dei tropici e la sauvagerie dei paesaggi africani hanno lasciato una traccia tenace in lei, tanto che il senso ed il significato della solare luminosità pervade tutte le sue opere, specialmente quest'ultima in cui il lettore viene inviato ad accordarsi, come proposta indelazionabile di vita, con questa sorta di movimento ascensionale verso la Luce, simbolo stesso delle attuali liriche. Luce che è anche Fede e altruismo calibrato dalla saggezza, dalla forza interiore che le ha permesso di affrontare un vissuto di sofferenza a tutti i livelli in una serena accettazione ed equilibrio stabile e saldo. Nella sua poesia vibra un magico mondo di fantasmagorie astrali, di cosmogonie in fieri venate da una profonda sensualità che è pura magia dei sensi sempre attenti a cogliere anche le più sottili sfumature della bellezza armoniosa di tutto ciò che vive e respira, è il Sentire dell'Anima e della Mente esplicantesi nelle sensazioni fisico-eteriche e nelle emozioni, dono della ipersensibilità di una donna sempre aperta nel dare supremo di un Cuore amante dell'Amore e della Gioia. E tale ultima opera poetica è proprio un Inno alla Vita, intesa non solo come le multiformi espressioni dell'esistenza, ma anche perfetta Consonanza, quasi Simbiosi, con quei perfetti microcosmi che sono tutti gli esseri, con lo Spazio infinito ed eterno, con il Sole vitale dell'Universo stesso, che da Lui promana e di Lui è pregno, il Cosmico prana creatore nel quale tutto vibra e respira. Si può dire, quindi, che il referente della Mortara spazia tra cosmiche luci e fluide azzurrità marine, tra gabbiani, simboli dell'uomo in costante evoluzione e ricerca di se stesso, ed eteree presenze, simboli del Divino, tra Spazio e Tempo uniti nell'Infinito Continuo Presente, nel Qui ed Ora, l'attimo intensamente assaporato nella sua essenza vitale. Con tale opera Carla Mortara ha vinto, tra i primi cinque classificati ex aequo, il concorso letterario Colosseo d'Oro e continua a scrivere testi poetici, narrativi e di critica letteraria, seguendo l'onda e la pressante Presenza dell'Ispirazione poetica, ed a coltivare i suoi interessi culturali filosofici e spirituali nel Deserto vivo della sua vita.
 
Carla Mortara è stata inserita nell'antologia del premio letterario Città di Melegnano 1997, clicca qui per leggere l'opera.

Carla Mortara è stata inserita nell'antologia del premio letterario Poeti dell'Adda 1997 con la seguente poesia:

 

Vortici

 
Vortici di luce
emanavano da spirali
siderali di galassie
incontaminate e stelle
si creavano dando
vita a nuovi cosmi
planetari ricchi di
vibrante forza creatrice,
nuove forme viventi
nascevano e si evolvevano
nell'unico, grande
vortice di luce che
tutte le comprendeva
e le compenetrava.
Eternità infinita
nella cosmica spirale
del Sole divino.
 
 Altre poesie di Carla Mortara
 
Creazione
 
E sorsero le acque
la terra la luna
le stelle e fu il Sole.
Luce splendeva intorno
per ogni dove, galassie
si formavano, universi
potenziali di mondi
paralleli.
E nacque il seme,
germoglio di pianta,
frutto di animale,
seme d'uomo crebbe
sulla terra nuova
sorta dal Verbo,
pura Energia creatrice
di vita.
E nei cuori degli uomini
dalle menti bambine
sbocciò l'amore che
si aprì e si sparse come
raggi di gemma preziosa
iridata di vibrazione
solare, scintilla divina,
respiro dell'essere.
E Conoscenza fu,
Verità splendette
come puro diamante
e fu Crescita, Trasformazione,
apertura ed espansione,
la Saggezza delle Vette
sublimi, il dono più grande
del Cosmico Prana
fonte perenne di
nascite
 
Nascite
 
E si apre il cielo
sulle profondità setose
tessute di Luce dell'abisso
cosmico e stelle nascono
da galassie vorticose, segnali
di arcobaleni dai poli
invisibili dell'Infinito
Spazio luminoso.
E il mondo si apre
a ricevere nuove splendenti
stelle comete a segnare
i cammini dell'amore
universale e i regni terrestri
si schiudono novelli in
formazioni cristalline
dai mille e mille raggi laser
e semi esplodono in
miracolose crescite arboree
dense di fiori e frutti
ed esseri viventi di carne
e sangue, templi sacri
nel sacro, alzano le mani
ad inneggiare all'Uno Assoluto,
Verità ultima di tutte le
cose, che crea e trasforma
nel solo Pensiero incarnato
nell'imo Suono, vibrante
Energia creatrice.
Si elevano i cuori e le menti
ed è finalmente Conoscenza,
Libertà.
Grazie d'amare il "piccolo",
O Infinitamente Grande
Eterno Spirito divino.
Grazie.
 
Grotta
 
Grotta di Cristallo
dai fantasmagorici
baluginii di fantastiche
stalattiti di ametista
e zaffiro insieme
in te penetro a
cogliere nel tuo ventre
più profondo la luce
del tuo lago di
limpido azzurro
e m'immergo nell'acqua
luminescente e divento
un puro cristallo di
cilestrine trasparenze
raggiate di magenta
e blu viola e finalmente
Sono. E' il Dono di
un Maestro di eterna
saggezza, signore dell'alma
Mater Terra, della vibrante
Materia, e mi trasfiguro
in un'apoteosi di miriadi
di stelle nel quieto silente
splendore della magica
Grotta. M'immergo
sempre più fino a fondermi
del tutto e divenire
io stessa grotta di
puro cristallo illuminata
da una spirale interiore
di sole e luna insieme,
ying e yang ormai uniti
per sempre nella complementarietà
completa di maschile e femminile
a dare al mondo la bellezza
armoniosa della Pace.
Sai Ram.
 
Cattedrali
 
Cattedrali di luce
si innalzano svettanti
al cielo trapunto di
crisalidi di cristallo
prezioso e vibrano nel
silenzio cosmico di
stellate galassie nascenti
nel moto perpetuo del
Suono Magico dell'OM
creatore, Verno incarnato
nelle pure forme divine
delle cattedrali di luce
che apron le porte dai
gotici archi alla preghiera
degli uomini elevantesi
alta e forte allo Spirito
divino che vibra dai
luminosi tabernacoli
a richiamo dei cuori
chiusi nel dare perché
aprano i loro petali di loto
e mostrino l'interiore
fiamma splendente
dell'Amore e della Compassione
universali.
Riecheggiano gli infiniti
Cieli dei mondi paralleli
del canto vibrazionale
di angelici cori e tutto
il Cosmo respira solenne
nel Pathos della Creazione
forgiato dall'alito vitale
dell'Energia del Raggio
creatore e le note celesti
dell'Ave Maria si spandon
senza fine dall'imo
organo risuonante
dalle cattedrali di
puro, limpido, trasparente
brillante raggiante
di luce eterica e anime
in cammino traversan
le Porte dell'Oltre ad
incontrare le Guide divine
sul Sentiero della vita
portata dal Karma e
l'armonia scorre per l'Universo
infinito ed eterno, Immortale
Pace in terra e in cielo.
OM SAI RAM.
 
Profondo blu
 
E nel profondo abisso
blu del mio cuore
penetro sempre più
profondamente divenendo
cuore nel cuore,
respirando il divino
respiro del Cosmo,
trovando la Luce della
Conoscenza al di là delle ombre
oscure della caverna
dell'ignoranza.
Blu nel blu, mare nel mare
Dio in Dio è la Vita
il mio Essere stesso
altro non trovo che
mi completi d'Amore
e di Pace e apro le
mani, la mente nel
dare al mondo l'azzurro
nitore della perfetta
Saggezza d'amare
senza limiti di uno Spirito
ormai libero di esprimersi.
E scendo sempre più giù
nel blu profondo della
mia interiorità e scopro
l'essenza dell'anima,
lo scopo e la meta
dell'esistenza e gioia
mi prende, mi riempie
del suo calore, della sua energia
liberatrice ed Esseri
di Luce mi accolgono e
mi guidano nell'intimo
scavo dell'archeologia
dello Spirito e Dio rimane
in me, parla in me, attraverso
i miei pensieri e le mie parole
si esprime e finalmente
Sono.
Io Sono.
OM SAI RAM.
 
 
Parole
 
Magiche parole
scorrono nell'occulto
fluire della vita,
creano o distruggono
vive forme,
forze magnetiche
attirano energie
corrispondenti
positive o negative.
Parlan d'amore
facendo vibrare
le più intime
corde dell'immane
violino che è
l'essere umano
dolci e profonde
carezzano i sensi
titillano l'anima
che s'apre e si
espande come
il bianco fior
di loto al sole
del mattino,
spandon fresca
rugiada
sull'arida terra,
aspra materia
dell'esistenza,
rigenerano il corpo
e la mente, vivificandoli
e risanandoli
piantan semi
di vita o di morte
che daran frutti
nel tempo infinito
dell'Essere creato.
 
Il silenzio
 
Il Silenzio scorre lento nel tempo
allungando le sue dita
di velluto tra spighe
di grano, papaveri e giunchiglie
e morbide ondeggiano nel vento
le linee dorate dei campi
in fiore, aulenti e vivi
e le note silenti della musica
celeste fluide vanno
per l'aria tranquilla
a molcire i cuori ansiosi
di esseri in attesa di pace.
Arpe angeliche suonano la magica melodia
e le divine ali abbracciano
gioiose le creature che aprono le menti alla
sacra lode del Dio vivente
nella Sua multiforme e bella creazione.
Cielo e terra si uniscono
in un unico cuore
che batte e respira
l'Eterno.
L'uno regna sovrano e amore spira
ovunque, soavemente
cantando la canzone della Vita
che scorre perenne senza mai sostare.
Il Silenzio canta,
il Tempo va
il Divino crea
e tutti sono Uno.
Altre poesie della prof. Carla Mortara tratte dal libro "L'impronta di un dono" edito da Vincenzo Lo Faro

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Inserito il 20-luglio 1997 - aggiornato 21 agosto 1997 riagg 12 gennaio 1998