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- Silenzio
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- Io ti ascolto musica del silenzio,
- i tuoi assoli i miei ricordi,
- momenti felici momenti tristi,
- nella solitudine della mia stanza,
- nella chiesa deserta, di notte
lungo
- il parco e mentre tutto tace io
ballo
- con il vento, calpestando le foglie
- bagnate cadute in autunno.
- Tu ci sei sempre, conosci ogni mio
- segreto, in mezzo alla folla io ti
cerco
- chiudo gli occhi le orecchie e tu sei
lì
- per guidarmi nel mio valzer
solitario
- fra le stelle.
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- Inverno
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- Di nuovo tornerà l'inverno
- freddo bianco di ghiaccio
- e io cercherò il tuo
abbraccio
- che sciolga la neve, riscaldi il
- mio cuore, un nuovo raggio di sole
- per aspettare insieme la primavera.
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- Poi arriverà la torrida
estate
- e le nostre bocche arse cercheranno
- da bere, tu cercherai la mia fonte
- io placherò la tua sete ancora
insieme
- verso l'autunno.
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- Preghiera di una
madre
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- O Signore, accogli il mio bambino
- nel tuo verde giardino,
- fallo correre fra gli alberi
- e giocare con le farfalle,
- che dimentichi la paura, il freddo,
- il mio pianto senza fine.
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- Le mie mani ancora sanguinanti,
- hanno scavato invano, fra i resti
- delle mura che lo hanno protetto
- e ora sono la sua tomba.
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- Io che gli diedi la vita, ora
- lo dono a te, con la speranza
- un giorno di rivedere il suo
- dolce e tenero sorriso e che
- fra le sue braccia riesca anch'io
- a cancellare l'eco pauroso
- del Terremoto.
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- Ritorno
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- Se tu verrai chiuderò le
pagine
- del mio libro senza leggere
l'ultime
- tue parole mai dette.
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- Risveglierò i miei ricordi,
tornerò
- a respirare l'alito sottile delle
- prime nebbie settembrine,
- i miei sogni libererò come
gabbiani
- tenuti prigionieri.
- Se non tornerai volerò anch'io
lontana
- come l'ultima mia speranza
scagliata
- all'orizzonte.
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- Statua
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- Piove, piove sulla fredda terra,
- sulle mie spalle, sul tuo viso,
- gocciole ti cadono dalla testa fin
- sul mento, tra i tuoi baffi tanti
- rigagnoli, le luci della piazza ti
- irradiano di colori che danzando
- finiscono sull'asfalto, io ti parlo
- ma tu non mi rispondi così
altera
- e antica statua di marmo.
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- Castagne
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- Odore, odore di caldarroste mi
- avvolge in questa serata di
ottobre,
- la pioggia cade fitta, l'omino
muove
- la grande padella sulle braci
ardenti,
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- tra le mie mani fumanti, morbide,
- croccanti castagne, il tuo guanto
- di pelle mi cinge le spalle, ho in
bocca
- il sapore dell'autunno e dei tuoi
baci
- mentre una dopo l'altra stacchi pezzi di
castagne
- dalla mia bocca.
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- Arlecchino
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- Gli zefiri del cielo
- mi hanno vestita di parole,
- il sole ha irradiato i miei
- ricordi,
- io m'illumino d'esistenza e
- scaglio con il mio arco
- frecce colorate nella notte
- per far luce ai tuoi silenzi,
- ma tu li scambi per coriandoli
- e fuggi sorridendo travestito
- d'Arlecchino.
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- Ricordo
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- Di tenerezza hai velati gli occhi,
- dolce il tuo sguardo il giorno mi
- rincorre, quando il mio ricordo
- per un attimo t'assale, e tendi
- la mano nell'aria per carpirlo,
- ma ti rimane solo la brina
- dell'inverno che come lacrime di
- ghiaccio ti gelano le dita.
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- Dov'è la
Verità?
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- Dov'è la Verità? Nel
ciglio
- che si schiude alla prima
- lacrima di dolore, nel sorriso
- di gioia che si scioglie in
- primavera, nella nostra anima
- che s'innalza all'orizzonte,
- come il volo del gabbiano verso
l'alba,
- nel LIBRO Sacro consumato dal tempo
nell'antica Cattedrale,
- o nei nostri occhi che cercano la Luce nelle
Tenebre.
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- Pazzo
amore
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- Quante volte ti ho cercato,
- nello sguardo di un bimbo
addormentato
- nel giardino dei primi sorrisi,
- nelle parole di conforto degli
amici,
- ti ho cercato in ogni sponda,
- nel calore del primo sole,
- nel rimpianto, nel dolore,
- ti ho cercato in ogni cuore,
- ma sei sempre fuggito via
- mio pazzo amore.
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- Bambola
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- Vorrei essere la bambola perfetta
- con cui giocano i tuoi occhi,
- il guanciale dove riposa la tua
mente,
- la terra scolpita dai tuoi passi,
- il passato dove giacciono i tuoi
ricordi,
- il presente dove vibrano i tuoi
pensieri,
- l'infinito dove volano i tuoi
sogni.
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- Orizzonte
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- Ho calpestato le tue orme sulla
sabbia
- per seguire il tuo cammino, per
arrivare
- lì dove il cielo e il mare si
congiungono,
- ove lo splendore del mattino e il buio della
notte
- si danno il cambio, ove si sposa alla terra
l'infinito.
- Lì ti raggiungerò quando il
tempo si fermerà,
- nel nostro orizzonte ove sorge eterna
l'esistenza.
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