- Malgrado
tutto
-
- Malgrado tutto, ci
siamo goduti un autunno come da anni non si vedeva.
- Ma anche l'inverno
mi piace. M'incanta il morbido monocronismo creato con
squisita grazia dai fiocchi di neve sulla pezza di
mondo a noi visibile. Quando ero più giovane
sognavo l'arrivo della primavera. Al primo raggio di
sole tiepido, era come se un vestito nuovo profumato
di bucato veniva a togliere il ruvido abito di
fustagno dell'inverno.
- A volte stavo a
testa in su cercando una rondine, per anticipare la
primavera che arrivava solo sul calendario. Un
gradevole senso di nuovo si diffondeva nell'animo alla
vista degli albicocchi fioriti troppo presto che non
riuscivano mai a fare frutti perché gelavano
ancor prima di finire di fiorire.
- Un giorno di maggio
andai a cercare una libellula.
- Ingrandito un
migliaio di volte, l'insetto, avrebbe potuto essere
scambiato per un abitante di altri mondi, sorpreso
durante una strabiliante metamorfosi sconosciuta ai
terrestri..
- Guardavo quella
larva aliena avvinghiata a uno stelo d'erba verde
vicino allo stagno in cui era cresciuta, che da
informe grumolo zoomorfo, andava trasfigurandosi nella
bellezza di una vita compiuta. E si abbelliva e
cresceva... si snelliva e si colorava. Vedevo
l'emolinfa scorrere nelle ali appena tracciate, simili
a merletti accartocciati che si scioglievano in ricami
cristallini, come se un alito vitale le attraversasse.
Era come, se un processo evolutivo di milioni di anni,
si riassumesse lì, davanti ai miei occhi, in
meno di un'ora.
- E continuava il
miracolo, continuava.
- Il miracolo della
libellula è visibile da fermi. Bisogna fermarsi
. Di corsa non si vedono neanche quelli di Lourdes, i
miracoli.
- Mi dispiaceva che
molti non sapessero come si riproduceva il più
bello degli insetti.
-
- "Che meraviglia!
Meraviglioso! Bello! Magnifico! Stupendo!".
Esclamazioni senza troppe emozioni. Alla televisione
lo dicono un minuto si un minuto no, soprattutto nella
pubblicità di certi prodotti che alcune mamme
ritengono sconcia.
- Gesù santo!
E chi è ancora capace di provare la Meraviglia!
Oggi.
- Meraviglia e
Adorazione si danno la mano, dicono i mistici. E sono
tra le poche cose che sono passate di moda per
eccessive difficoltà nell'uso e nella
manutenzione. Con le droghe è tutto più
semplice, se non ci fosse qualche inconveniente..
- Di "libellule", nel
mondo, ne svolazzano un sacco di più di quante
gli entomologi ne abbiano mai catalogate. Malgrado
tutto.
-
- Oggi è un
giorno d'ottobre, più bello e caldo di un
giorno di primavera. In questa stagione le libellule
si adagiano di nuovo sugli steli d'erba ingialliti sui
quali sono nate. Per morire.
- Guardano il mondo
che avevano scambiato per il Paradiso, quando, in
primavera, uscirono dalle torbide acque dello stagno e
dal loro angusto astuccio larvale.
- I loro occhi non si
chiudono mai. Anche adesso che stanno morendo non si
chiudono, e neppure dopo che saranno morte. Credono
ancora che il mondo, nei cui cieli si librarono, sia
il Paradiso
-
- E' stato un peccato
rovinare questi mesi con tutto quello che è
successo.
- Peccato!
Perché, non è servito a
niente.
- E' curioso: una
parte di noi sembra fatta per Il Bello e il Buono,
l'altra ( quella parte che sembra appartenere solo
agli "altri") fa di tutto per inventare qualcosa di
brutto.
- Così scorre
la vita ormai da qualche migliaio di anni a questa
parte.
- Ma è
così giovane l'uomo...non ridete, vi prego.
- Dicono che siano
occorsi milioni di anni a quel povero homunculus per
riuscire a tirarsi su bel diritto con la schiena. Non
gli sarà parso vero - dopo essersi dato una
gran stiracchiata - di potersi mettere a zampettare
felice come una pasqua con le sole sue zampette
posteriori. Chissà quali emozioni per quel
superanimal mesozoioco, quando poté finalmente
fissare diritto negli occhi la sua barbuta compagna. E
trascorsero milioni di anni ancora, prima che
l'omuncolo eretto potesse autodefinirsi " Uomo
sapiente sapiente". Sapiente solo da qualche migliaio
di anni! ...una manciata di giorni per un paleontologo
che fa buche a destra e sinistra in cerca di
mandiboluti teschi con dentoni sghignazzanti
.
- L'umanità
è così giovane che non fa meraviglia
che, di tanto in tanto, qualche mattacchione voglia
provare - per esempio - l'emozione di entrare con un
aereo dalla finestra di un grattacelo. E altri ancora,
pensando che i postini si annoiano, pensino di mettere
nelle buste tremendi animaletti sotto forma di farina
bianca per distrarli un po'. Ma circolano altre
innumerevoli mattane.
- Meno evidenti
forse. In pochi anni si sono accostumate così
bene al nostro modo di vivere, che vi ci siamo
affezionati. E' il nostro modus vitae, quello di una
civiltà socialmente , economicamente,
culturalmente, religiosamente avanzata, cioè.
Se si riuscisse ad isolarne il virus, ( quello che
provoca le mattane) potrebbero chiamarlo - per
inserirlo nella nomenclatura medica - il virus della
"Depravatio occidentalis", una malattia endemica con
decorso tremendamente progressivo che prende la testa.
La peculiarità di questo morbo è che una
volta contratta, il malato pensa che la "Depravatio
occidentalis" ce l'hanno gli altri. Ti fa sentire a
posto insomma, a differenza degli altri che sono degli
asini. Una leccornia per la proliferazione di demoni e
burloni .
-
- L'ultima festa di
ottobre mi trovavo in un bosco. Un bosco a colori come
quello illustrato sui libri per bambini da tre a sei
anni, che i bambini fanno leggere al loro genitori per
imparare a leggere.
- E così il
bambino che dentro di me mi tiene sempre compagnia, si
svegliò di soprassalto, e il bosco gli
sembrò così bello, così unico,
così fatto " della stoffa della Terra", che gli
veniva voglia di farlo vedere a tutti. All'uomo
invece, meno sonnacchioso e romantico del bambino
venne da dire: " Ma santo cielo!... perché
tutta questa porcheria, Dio Santo!!".
- E così, come
spesso succede, un fatto insignificante ( e una
libellula che nasce può andar bene, ma anche un
bel sorriso aperto può bastare) ti blocca, ti
accende quella polverosa lampada poco usata che da
qualche parte sta dentro di noi; ti illumina il Mondo,
e tu lo vedi così com'é :
bello.
- E si sente di
amarlo il Mondo quando, all'improvviso, qualcosa
spinge ad affermare davanti a tutti la meraviglia
della Vita e delle cose .. E' allora che appaiono,
lì, evidenti, le brutture ,le perversioni, le
avidità, gli sballi, le sproporzioni, le
falsità, le inutili ansie, gli intramontabili
rancori...la miseria tua e altrui.. il grido muto
della sofferenza del Mondo. Ed è lì, che
cadono le braccia per quel che sta succedendo. E se al
posto di una scenografia autunnale ci fossero stati
due innamorati sdraiati nell'erba che si baciavano, o
bambini che giocavano a bilie in un cortile sterrato,
o un santo che teneva la zampa ad un lupo cattivo che
gli leccava la mano mentre il santo gli parlava di
pace... sarebbe stato lo stesso. Sarebbe stato un
segno dell'immensa bellezza del Mondo.
- Feci scendere il
finestrino del mio piccolo fuori strada. Fuori il
tepore di una brezza ancora amica dell'estate,
profumava di muschio e foglie umide di terra. Scordai
di cercare un possibile soggetto per una fotografia
(era la ragione per cui mi trovavo là). Troppo
piatto, egoistico, il motivo. Addirittura
sconveniente. Avrei fatto scomparire tutto: il Mondo,
la sua bellezza, gli uomini e le loro
stramberie.
- Pensavo a quegli
ultimi, pazzi avvenimenti e mi sentii stupido a
sgolarmi per essi.
- Come tutti gli
altri. Osannanti ed esecranti.
- C'era stato un
attimo di sgomento. C'eravamo acquattati tra gli
arbusti come prede che avevano fiutato l'usta del
predatore. Poi guardinghi siamo tornati a rizzarci e,
sicuri come un duce, abbiamo ripreso la corsa sui
nostri binari divergenti. Poi ci siamo rimessi le
nostre armature da teatro, con un motivo in più
per continuare la commedia. Come sempre.
- Come sempre, non
sono le tragedie a cambiare le idee, né a
cambiare gli uomini. Fino a quando una di esse - le
tragedie - ci fa toc-toc sulla spalla. A noi. A me
personalmente.
- Allora passa anche
la voglia di ciabattare in marce ridicole a sgallinare
slogans da fannulloni impegnati.
- I demoni ci sono
sempre stati. Una tra le innumerevoli specie di questi
satanassi, una volta era
- addirittura in
Cielo. Sono imprevedibili, burloni, chiassosi, furbi,
avidi, arroganti, superbi... una specie di questi
demoni è particolarmente virulenta. Questa si
materializza nel calderone dove sobbollono le
deviazioni della specie umana. Sono le interminabili
reincarnazioni degli archetipi che da sempre
concorrono al progetto per l'estinzione della
Vita.
- Le madri da cui
nascono sono tante. Alcune sono persino belle o,
quantomeno, non brutte.
- Questa specie di
demoni é mortale, in pratica dopo un po' di
tempo essi muoiono, come tutti noi, perciò
fanno di tutto per diventare, se non proprio
immortali, almeno immorituri. Anche se in
realtà tutto il loro affannarsi è solo
un espediente per fugare la Morte.
- Prendiamo uno di
questi demoni e chiamiamolo Mr. Uno.
- Mr. Uno è
una persona ambiziosa. E questa, la sua ambizione,
è la causa di ciò che
accadrà.
- Un bel giorno Mr.
Uno capisce che delle sue vagonate di quattrini non ne
può fare niente, se non annoiarsi in burrose
insulsaggini. Lasciati lì, non sarebbero che
selvaggina morta. Ma tolta dal carniere potrebbe
diventare materiale per scatenare singolari emozioni.
Così pensò di usarli per farsi una
posizione immortale. Mr. Uno è un demone
cattivo, un assatanato. Odio e morte li presenta come
figli di una santa madre per raggiungere le sue
mattacchionate. E dalla causa uscirono gli effetti.
Effetti di morte.
- I soldi, al
contrario delle altre prede, una volta messi nel
carniere, ridiventano vivi e così amabili che
conquistano in poco tempo il cuore di chi li possiede.
L'eccitazione della caccia - caso unico - continua
anche dopo la cattura della preda. E' capitato a Mr.
Uno, e non solo a lui.
-
- La "depravatio
occidentalis" è più sofisticata, delle
paturnie di Mr. Uno. Apparentemente meno virulenta. La
sua caratteristica, l'abbiamo detto, è quella
di far credere che i malati sono gli altri. Evasioni,
triangolazioni, elusioni, corruzioni, falsificazioni,
e altre fantasiose e allegre circonlocuzioni, pertanto
non hanno niente di patologico. Sono fisiologiche.
Normali, cioè.
-
- Vi sono alberelli
striminziti e mezzo secchi nella foresta delle sequoie
della finanza, che sono stati annotati nell'albo d'oro
come i primi tra i colossi della contribuzione
fiscale.
- La legge è
uguale per tutti coloro che non sanno raggirarla mi
diceva uno che si era arrabbiato. Molte "sequoie" ne
sanno qualcosa.
- Ridere fa sempre
bene, ma anche piangere non farebbe male, ogni tanto.
- Peccato!
perché anche i soldi possono essere
intelligenti, più delle bombe, se lanciati
nella giusta direzione. Quella umana per intenderci.
Potrebbero avere sui demoni di turno, un contraccolpo
definitivo. Posto che l'Umanità e il Mondo
interessi ancora a qualcuno.
- Un mio amico
affermava che, di solito, si tende a parlare troppo
per profumare le colpe che ci pesano dentro. Diceva
che gli sembrava un omicidio perpetrato almeno due
volte al giorno, il fatto che si commiserasse la
Povertà, e che montagne di
- denaro, non tutto
genuino, riposassero beatamente nell'ozio più
assoluto, in beati e ricchi paesi.
- Potenziale di Vita
(inutilizzato) per morituri annunciati: gli idoli, si
sa, reclamano sempre le loro vittime, e " Coloro che
stanno per morire" hanno poco da perdere e molto per
odiare.
- Il mio amico, un
tipo strano per la verità, ma con un buon Q.I.,
mi diceva che siamo un'unica stoffa al mondo, ma che
vi sono milioni di ragioni che inducono a credere che
questa stoffa sia invasa dalle tarme e abbia bisogno
urgente di rammendi se non vogliamo che il drappo si
strappi irrimediabilmente. Diceva, che lo sanno tutti
che gli aghi per rammendare si chiamano scuole e
asili, ospedali e dispensari, per citarne alcuni, e
che per metterli in piedi ci sono tante persone che
aspettano solo gli aghi per incominciare a rammendare.
- I diavoli ci
saranno sempre, ma un giorno - ne siamo sicuri -
quando non ci sarà più un popolo cieco
che li semina, e un altro disperato che li raccoglie,
se ne ritorneranno all'Inferno. Così diceva il
mio amico.
- Infine, ciò
che conta, è che i demoni restino
all'Inferno.
- Tutti lo sperano.
Malgrado tutto.
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