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- Dall'ulivo
pende,
- ancora, la
corda.
- Il cappio era per
me
- o per te, non
importa,
- comunque
Giuda.
- Come allora,
- nel suicidio
cercare
- una soluzione per
ciò
- a cui il semplice
ragionamento
- non è
sufficiente.
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-
- D'ogni piccola
parola
- un sorso,
- ciò che ho
scorto
- nel movimento del
pendolo
- tra un tic e un
tac.
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-
- Un legno
vicino
- un altro
legno,
- accostati,
- sovrapposti
- o
- distanti,
- avvolti
- da fiamma
- alta, viva,
- guizzante,
- mai la solita.
- Ora tizzoni.
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-
- Certi d'incerto
affetto,
- legati da carni
eguali
- o siamesi
slegati
- separati
- dal chirurgo del
mondo.
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-
- Da piccolo,
- credevo d'avere un
fratello.
- Era nella mia
stanza,
- sempre sul mio
letto.
- Dormiva con
me.
- Gli parlavo e
l'accarezzavo.
- L'abbracciavo e lo
baciavo
- nei momenti di
tristezza
- o d'intensa
tenerezza.
- È stato il
compagno,
- l'amico della mia
infanzia.
- Non volevo separarmi da
lui
- né l'avrei
cambiato.
- Ogni sera
- stava lì ad
aspettarmi,
- sempre uguale,
- finché
m'accorsi
- che mio
fratello
- era solo un
guanciale.
-

-
-
- Facciamo
grandine,
- pupazzi di granelli
gelati,
- cristallizzati,
stellati,
- pulsanti e
affievoliti.
- Di grandine
facciamo
- granelli gelati di
pupazzi.
- Di pulsioni sempre
più affievolite
- frullati di grandine
cristallizzata.
- Di pupazzi
gelati
- riempiamo i cieli
stellati.
-

-
-
- I nostri mondi
- incontrollabili,
- paralleli
incontenibili,
- nascosti in pozzi
profondi
- riaffiorano,
- sempre,
- in sembianze
indistruttibili
- che ci
accomunano.
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-
- Orecchie troppo
grandi,
- naso un po' più
lungo,
- calvizie
incipiente,
- sì! ti
conosco
- o, forse, non sei
più tu.
- Sono io.
- Ed il petto
- ha lo stesso
battito.
-

-
-
- Fratelli o
sorelle
- come febbri,
- rubate
- per le carezze
- di una madre
- da restituire
- in gioia,
- lacrime
- o altro.
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-
- Grazie, per avermi
lasciato
- il
broccato.
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- Uscend'hai sbattuto la
porta.
- Beh, s'è
storta.
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- La rabbia t'ha resa
cattiva.
- Sì! ma
viva.
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- Là fuori nessuno
t'aspetta;
- dammi retta
-
- cerca all'istante, un
rapporto,
- ma non
smorto,
-
- per come sei fatta
abbisogni,
- sai, di
sogni.
-
- Riapri, prima o poi non
importa,
- quella
porta,
-
- mi troverai ancora sul
letto,
- lì,
t'aspetto.
-
- Disteso sotto il tuo
broccato,
- sto
pensando
-
- che, in fondo,
- sei sempre la sola che ho
amato.&endash;
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- È il
nostro,
- un sorbire
luce,
- l'un l'altro,
- da poli
spenti,
- d'aurore
ghiaccio,
- per formare,
- inutili filtri
- multicolori.
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