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- *L'anima si
è ritratta
- così
in fondo al cuore,
- come un
uccello impaur
ito
- nella sua
gabbia aperta.
-
- E non mi sono
riconosciuta in
- nessuna alba;
di nessun
- Tramonto ho
provato rimpianto.
-
- Un vento
settembrino spazza il cielo
- Ed i miei
tristi giorni;
- lascia un
mucchietto di foglie
- incerte a
volare verso il non-dove.
-
- È
ormai tempo d'autunno
- che si
sfianca le vene
- a questa
vivida luce,
- a questo
cielo azzurro e spietato.
- .
-
- *
Naufragherò da sola
nel mare del pensiero.
Sarò sulla mia barca,
mi sembrerà un veliero.
-
-
- *Trovasti un
tempo perfettamente
- immobile. Era
un cerchio
- perfetto,
senza avvenire.
- Ti fermasti
quanto basta un
- Sospiro. Non
ti diede tormento,
- né
emozioni.
-
- -
Sarò come la quercia che
riverbera
- le luci
estreme della sera.
- Si sfaldan
le sue ombre nelle note
- Di un mite
tramestante dondolìo.
- S'impenna
il giorno, precipita la rosa
- ombra dei
tetti sopra quel prato clivo
- ove tu
scenderai sempre insieme
- lungo un
sentiero sdrucciolo
- che va a
inghiottire il bosco.
- Io
sarò quella quercia
abbarbicata
- senza
stelle nel vento, agglomerata al
- suo legno
che si smuove e s'inturgida,
- ma in pena
di poterti raggiungere
- più
mai lungo il declivo.
- E le dita
sfuggenti delle foglie
- si
stellano frusciando verso il
tempo.
- Raggiungerti?
- Ormai non
v'è nel tempo un nano di
secondo
- che rechi
una sillaba
- del mio
stormire disperato e privo.
-
-
- -
C'è bisogno di tregua
- in questo
incalzare dei giorni.
- C'è
bisogno di un punto
- su cui si
soffermi il sonno
- e si
raggrumi il sentire come
- un
prezioso cammeo.
- Bisogna
osservare il silenzio
- e
sfiorarlo con palpiti d'ali.
-
-
- -
Sì.
- Io
t'amerò con tutta la mia
passione.
- Ma prima
t'investirò col mio Eros
- che non
conosce rossori.
- Sarò
un'onda che ti raggiunge
schiudendosi
- dall'alto
mare e col boato del vento,
- progrediente
agli scogli della tua isola,
- balza,
prodigiosa e felice, verso le
più
- alte
navate e le lambisce in un
abbraccio
- di forza
pura di schiuma
- e le copre
di morbida tenebra.
- Sarai
perduto, infranto dai flutti,
- amore mio,
di questo mare portentoso.
- Non vedrai
stelle sopra il tuo capo,
- né
luce a rivelarti le nubi.
- Sarai.
- Semplicemente.
- Grondante
delle mie ondate.
-
-
- - Et toi
qui partais
- pour aller
dans la lune,
- toi qui
portais ton amour
- dans ta
plûme, toi qui pleurais
- parce
qu'il était trop tard,
- toi, tu
faisais des chaînes
- de tes
régards.
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