| 
                     Ho
                     preso un treno, mi sono
                     imbarcato,è
                     un viaggio che porta in paesi
                     lontani.Ho
                     preso un treno fatto di
                     pensieri,di
                     viaggi assurdi che non
                     comprendo. 
 
               
               
               
 
                        Minimalismo di
                        vita11 e 13 luglio
                        2003Parte
                        prima  Libera la
                     vitada inutili
                     costrizionie parvenze di
                     verità.Libera il tuo
                     essereda inusuali
                     modi di faree finite
                     sicurezze.Libera il tuo
                     respiroe non sperare
                     nel futurose non
                     ricordi più il passato.Mi stupisce
                     il tuo modo sicuroed il tuo
                     parlare forbitoarricchito di
                     cultura.Ma il sapere
                     va di pari passo al vivere,e
                     l'umiltà è cosa strana e va
                     imparata.
               
               
 
                        Parte
                        seconda  Ignorare la
                     vitaè un
                     po' comeatteggiarsi
                     da giusti,senza
                     sognie padroni del
                     mondo.Si vuole
                     tutto ai propri piedi,si calpesta
                     l'amicizia.Il finto
                     rispettonon è
                     che presunzione di
                     superiorità.L'umiltà
                     è sconosciutama si tende
                     ad imporre il proprio pensiero.Quale
                     umanità c'è in tutto
                     questo?Chi mi
                     risponde?
               
               
 
                        Parte
                        terza  Il principio
                     è la questioneche della
                     vita assolve il senso.A volte
                     mascheral'effettiva
                     insicurezzafatta di
                     convinzionipartorite da
                     qualche ignorante.L'ignobiltà
                     di pensiero,che muove
                     questi strilloni,è
                     infondata e contraddittoria,non ha radici
                     e non ha ragioni;È un
                     misto di cultura superficiale,che non tiene
                     conto dei valori saldi,che sono
                     sigilli immortali.
               
               
 
                        La voce di
                        Bologna16 luglio
                        2003  Ho sentito la
                     voce di Bologna,nella notte
                     estivafatta di
                     treni e di rumori.Mi parla e
                     respiratra auto e
                     cicale.Troppo
                     presto:qualcuno apre
                     una finestrae fa uscire
                     la nottedal suo
                     giaciglio.Ho sentito la
                     voce di Bolognafatta di luci
                     bassee di qualche
                     risache a volte
                     sognanorestando
                     appesesu questo
                     cielo estivo.
               
               
 
                      
                     
                     
                        La
                        giustizia- ma passa il
                        fiume - 20 luglio 2003
 È
                     molto stranoil concetto
                     di giustizia,e quello che
                     può essere verodella vita e
                     del poco tempo concesso.La cosa
                     più insensataè il
                     rincorrere di sensazioniche
                     sconvolgono lo scorreredei giorni
                     che consumano.Il movimento
                     può essere lentoe ripieno di
                     ogni cosa;ma passa il
                     fiume.La
                     difficoltà è accettaredi sedersi
                     sotto un albero:ed
                     aspettare.Attendere a
                     pelo d'acqua,la propria
                     umiltà e la vera vita. 
 Vorrei la
                     mente sgombra
                     
                     da ogni
                     pensiero
                     
                     e vana
                     situazione.
                     
                     Vorrei la
                     mente attenta
                     
                     al tuo
                     ricordo
                     
                     e al tuo
                     pensiero.
                     
                     Solo questo
                     istante
                     
                     può
                     darmi sollievo,
                     
                     innalzare il
                     mio mondo
                     
                     a tempi
                     più eterni.
                      
                     
                     
                        Vorrei che la
                        mente22 luglio
                        2003
 
 Sono nato in
                     un tempo
                     
                     dove si vuole
                     far credere all'uomo
                     
                     che niente
                     esiste oltre la vita
                     
                     e nulla
                     è il futuro
                     
                     perché
                     l'istante
                     
                     cancella ogni
                     aspettativa.
                     
                     Sono nato in
                     un mondo
                     
                     dove la vita
                     è eccesso,
                     
                     non esiste
                     altro,
                     
                     solo il
                     presente è il miraggio.
                     
                     Perché
                     non si sa più vivere?
                     
                     Dov'è
                     il coraggio che muoveva il tempo?
                      
                     
                     
                        Il mio
                        tempo22 luglio
                        2003
 
 Non è
                     negativo il mio sogno di vita,
                     
                     non è
                     impassibile quello che spero
                     
                     non credo sia
                     nemmeno alieno
                     
                     credere e
                     sentire l'amore vero.
                     
                     Giustizia e
                     cose semplici vedo nel mondo,
                     
                     e spero che
                     rallenti la corsa al progresso.
                     
                     Tutto
                     dovrebbe essere per la vita
                     
                     e la
                     creazione, che può portare a
                     completezza
                     
                     ogni singola
                     esistenza.
                     
                     Non è
                     negativo il mio senso d'amore
                     
                     E quello che
                     vedo nello scorrere di un fiume.
                      
                     
                     
                        Pensieri6 agosto
                        2003
 
 Mi è
                     entrata dentro la voce del mondo,
                     
                     fatta di
                     suoni e di rumore notturno.
                     
                     Io sono
                     sicuro che nulla tornerà,
                     
                     di quello che
                     è stato:
                     
                     perché
                     il passato non è che un
                     ricordo.
                     
                     Voi pensate e
                     mi dite,
                     
                     che il tempo
                     fugge,
                     
                     e che nessuno
                     riesce a fermare
                     
                     questo suo
                     fluttuare.
                     
                     Così
                     è ineguale e scardinato
                     
                     il mio senso
                     di vita,
                     
                     che a volte
                     riposa
                     
                     tra un soffio
                     e un riflesso.
                      
                     
                     
                        Dai discorsi - la
                        voce del mondo9 agosto
                        2003
 
 Se un foglio
                     bastasse
                     
                     a far cadere
                     barriere,
                     
                     allora sarei
                     il primo
                     
                     a scrivere
                     per questo.
                     
                     Se le troppe
                     chiusure
                     
                     ed i muri
                     insormontabili
                     
                     fossero solo
                     pietra,
                     
                     si che
                     basterebbe un foglio
                     
                     e qualche
                     riga.
                     
                     Ma sono
                     irreali,
                     
                     ed ostacoli
                     crescenti
                     
                     che nella
                     mente e nel cuore
                     
                     chiudono il
                     giusto pensiero.
                      
                     
                     
                        Dai discorsi - le
                        barriere11 agosto
                        2003
 
 Quanto
                     andrà avanti
                     
                     la mia
                     visione del mondo
                     
                     che in
                     profondità terrestri
                     
                     è la
                     ricerca di ricchezze?
                     
                     E qual
                     è la vera gioia
                     
                     il vero
                     traguardo,
                     
                     da guardare
                     una volta
                     
                     e seguire per
                     sempre?
                     
                     È
                     l'onestà quello che serve
                     
                     per trovare
                     chiarezza
                     
                     nella giusta
                     esistenza?
                     
                     ognuno ha la
                     propria,
                     
                     e il suo
                     miraggio è concreto,
                     
                     qualora ogni
                     velo dissolve nel reale.
                     
                     Nulla va
                     distrutto di quello creato,
                     
                     perché
                     segue il suo corso
                     
                     e modella nel
                     tempo.
                     
                     Nessun
                     pensiero è male
                     
                     se non
                     è oggetto di
                     superficialità
                     
                     perché
                     è nel profondo
                     
                     che si scopre
                     il sentiero dell'esser uomo.
                      
                     
                     
                        L'onestà13 agosto
                        2003
 
 
                        Tutto
                     è così strano,
                     
                     quando il
                     riflesso
                     
                     s'affaccia al
                     mio pensiero;
                     
                     e si
                     trasforma in parole,
                     
                     devo
                     scriverlo, riportarlo su carta,
                     
                     o su
                     qualsiasi superficie
                     
                     leggibile
                     dalla mente.
                     
                     Questo
                     è il momento,
                     
                     dello sguardo
                     profondo,
                     
                     che
                     troverà sfogo,
                     
                     nella pace
                     del fiume.
                     
                     Rincorre tra
                     i flutti,
                     
                     e i sassi del
                     letto,
                     
                     la corrente
                     della vita
                     
                     che lo porta
                     all'infinito.
                     
                     Il mare non
                     giunge mai inaspettato,
                     
                     è
                     sempre in attesa,
                     
                     anche quando
                     il sole
                     
                     tramonta
                     sulle onde.
                     
                     Il fruscio
                     del vento
                     
                     guiderà
                     il mio polso
                     
                     alla
                     scrittura del reale.
                     
                     Sarò
                     condotto dal destino,
                     
                     o
                     saprò cos'è il futuro
                     
                     e la vita che
                     viene?Il pensiero e la
                        parola14 agosto
                        2003
 
 Che
                     cos'è che mi fa scrivere
                     
                     e ragionare
                     sul progresso?
                     
                     In un mondo
                     dove l'uomo
                     
                     lentamente
                     s'incatena
                     
                     ed è
                     succube della tecnologia,
                     
                     non trova
                     più spazio
                     
                     la
                     libertà di pensiero
                     
                     ed il grande
                     luogo eterno
                     
                     che è
                     la calma e la saggezza.
                     
                     Che
                     cos'è la necessità di
                     stordimento
                     
                     e la poca
                     voglia di pensare?
                     
                     Non è
                     più prioritario
                     
                     capire quello
                     che succede,
                     
                     il nuovo
                     spaventa
                     
                     e lo si
                     subisce indifesi,
                     
                     senza sapere
                     la causa
                     
                     di
                     così tanta pochezza.
                     
                     Il gesto
                     estremo
                     
                     è
                     l'aiuto della solitudine
                     
                     che affranca
                     dalla schiavitù
                     
                     dell'irragionevole
                     inerzia
                     
                     e della non
                     voglia di lottare.
                     
                     La giustizia
                     è la vita
                     
                     e la vita
                     è il sapere,
                     
                     ma il sapere
                     non deve essere
                     
                     superficiale
                     e volatile.
                     
                     Il sapere
                     deve essere capire
                     
                     e il rendersi
                     conto del limite umano
                     
                     che inchioda
                     al discorso.
                     
                     	"Vorrei
                     spaziare con la mente,
                     
                     oltre ogni
                     mondo ed oltre ogni tempo.
                     
                     Vorrei essere
                     libero nel pensiero
                     
                     Ed accettare
                     il passaggio del tempo".
                      
                     
                     
                        L'albero e il mio
                        sapere15 agosto
                        2003
 
 
                        Facilmente
                     continua,
                     
                     mai si ferma
                     il suo moto.
                     
                     Come un'onda
                     tutto corrode,
                     
                     come il vento
                     tutto spazza.
                     
                     Non ha
                     sosta
                     
                     e non conosce
                     timore
                     
                     la sua forza
                     vitale
                     
                     che d'eterno
                     ha il movimento
                     
                     ed eterno
                     è il suo canto.
                     
                     	In tutto
                     questo vedo la mia vita
                     
                     che trasforma
                     i miei pensieri,
                     
                     e li modella
                     al mio mondo.
                     
                     Mi resta il
                     respiro,
                     
                     ed il battito
                     del cuore
                     
                     che resiste
                     ancora un giorno
                     
                     fino
                     all'arrivo del tempo.
                     
                     	In tutto
                     questo scorrere,
                     
                     vedo il fiume
                     sotto ai miei piedi
                     
                     e sento
                     l'acqua che penetra,
                     
                     e pervade il
                     mio intimo.
                     
                     È un
                     fruscio tamburellante
                     
                     che mi mostra
                     il trascorso
                     
                     ed i ricordi
                     sbiaditi
                     
                     di una vita
                     già finita.
                     
                     	Così
                     ho davanti il resto,
                     
                     e l'attesa di
                     un nuovo giorno
                     
                     che si scopre
                     a poco a poco.Camminando nel
                        fiume 21 agosto
                        2003
 
 Al suono di
                     campane
                     
                     risale la mia
                     speranza,
                     
                     e cresce il
                     mio canto
                     
                     all'indirizzo
                     del cielo.
                     
                     Non
                     c'è più tempo,
                     
                     non si
                     può più aspettare,
                     
                     il momento
                     è vicino,
                     
                     bisogna
                     partire.
                     
                     Questo
                     è quello che sento
                     
                     assaporando
                     la visione
                     
                     di questa
                     aria
                     
                     che ondulando
                     mi parla.
                     
                     Ed arriva la
                     vita,
                     
                     da quella
                     cancellata riparte,
                     
                     dove mi
                     porterà
                     
                     non posso
                     saperlo.
                      
                     
                     
                        Il suono delle
                        campane23 agosto
                        2003
 |