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- Sola con me
stessa
-
- Nel cuore il
nero vortice
- di una notte
estiva.
- Negli occhi
il puro vuoto
- che avvolge
l'anima.
- In
quest'immenso buio
- il senso
d'essere nascosto
- in una
stella.
-
-
- Creazione
-
- Immane
boato.
-
- Polvere
d'astri
- perduta
nell'immenso.
- Danze su
ignote
- melodie poi
silenzio.
-
- Stupore:
l'Uomo.
- Sogno
Nebbie
leggere avvolgono i sensi,
densi sapori
già conosciuti
odiati o
piaciuti.
Sorrisi su
visi già noti.
Moti di
membra al suono di
nomi non
detti.
Rifletti,
vetro dell'anima
ciò
che la veglia non dice
e il sonno
permette.
- Alba
Rosei
bagliori
in un cielo
indeciso.
Sussulto del
cuore
al rumore del
buio
che piano
scompare.
- Il
dolore
In ogni
istante che degli occhi
disperatamente
sussurrano:
"mai
più".
- Profonda
assenza
Profondo
bisogno.
Dell'amore
assenza
soffro.
Giorni uguali
nel dolore
per la
perdita di quel
che
mai
ho
avuto.
- Disperazione
Nel cielo di
una notte senza luna
profondo e
disperato, sento
il grido del
non nato
il nulla del
non vissuto
la tragedia
dell'ignoto.
- Inchiostro
rosso
Sul filo
della vita scorre
il tempo
delle mie passioni.
Arde il cuore
di un fuoco
vitale, arde
e fa male.
Penetro nel
cielo,
un cielo
d'inverno,
volto di
ghiaccio: tremo.
Soffoco nel
cielo,
un cielo
d'estate,
sole che
brucia: muoio.
Rivivo per
l'unica speranza,
muta
nell'attimo in cui
presi in mano
una penna e scrissi
parole pregne
di sangue.
- Armonia
notturna
Abbasso le
palpebre stanche
e mi è
riposo ascoltare il cielo
che sussurra
con i suoi luccichii
sugli uliveti
che dalla terra dura
chiedono
lacrime.
Sono lontani
i suoni dell'uomo.
Solo l'essere
della Natura
emerge dal
silenzio del cuore
che riposa
nella sua armonia.
- Il canto dei
secoli
Per le vie
del paese mio
gettato su
montagnucce arse
tutto parla
di ciò che fu.
Di quel che
fu immagino il sapore
di sangue,
lacrime e sudore.
Mi fermo,
chiudo gli occhi e ascolto
il rumore dei
secoli cantato da campane.
- Guerre
Macchie
rosse
sulle mani di
chi
ha cercato il
bene
uccidendo
l'uomo.
Macchie
rosse
nel cuore di
chi
ha
accettato
in silenzio
l'orrore.
Macchie
rosse
in quel
dolore che
fu sguardo di
bambino.
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