-
- Colori
contrastanti
-
- Il buio avvolge, accarezza, incute paura,
nasconde.
- La luce denuda, mette in risalto, è
spietata.
- La penombra dovrebbe trovarsi fra i due,
potrebbe andare bene, ma non è completa, non
ha un proprio carattere.
- Il negro desidera la donna bianca.
- Il bianco desidera la donna nera.
- Le razze si mescolano come i colori del
pittore che crea.
- È pura la vergine?
- Dove sta la risposta?
- Chi preferisce un Cristo bianco?
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- Alla Vigilia del
Giubileo
-
- Ah!
- Pirati della strada
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- in collaudate automobili truccate
- senza freni
- senza ritegno sfrecciano lungo autostrade
aperte
- coperte di cemento e spavalderia
- autostoppisti sdentati e armadilli
- ai loro bordi
- cercano di arrivare in Messico
-
- Ah!
- Overdose d'ipecacuana
-
- pazzi col viso coperto di croste
- in compagnia di donne dal seno
prosperoso
- sostano in piedi aspettando che la
provvidenza
- compia il miracolo
-
- Ah!
- Bottiglie di scotch vuote
-
- ancora nascoste
- dentro i loro sacchetti di carta
marrone
- ridicola discrezione agli angoli delle
strade
- e persone ed esseri umani che
camminano
- per i vicoli delle città
avvolti
- in una coperta d'oscurità
assassina
-
- Ah!
- Ragazzine imberbi violentate
-
- dal tempo e dai negri col setto
nasale
- di plastica e collane d'oro da 2 etti e
anelli coi rubini
- grossi come noci
- fanno le commesse
- in anfetaminici negozi di velluto post
punk
-
- Ah!
- Pall Mall schiacciate sul pavimento di
locali jazz
-
- torbidi riff di sax tenore applauditi solo
da
- grasse matrone e da papponi con la dentiera
ingiallita e
- sigari a buon mercato tra gli incisivi
incapsulati
- parlano di politicanti corrotti
- alle 5 del mattino mentre lasciano il night
club
- in mano alla gelida brezza di una
- sfortunata giornata che si appresta a
stuprare l'america
- alla vigilia del giubileo
-
- Ah!
- Apparecchi per la lobotomia
-
- maneggiati da servitori in livrea in stanze
con
- raffigurazioni antiche e quadri dal
significato
- latente - Signore e Signori questa è
arte - lascive nobildonne
- con le mutande d'oro portano a passeggio i
loro
- setter irlandesi fino alle loro cascine
trasformate in bordelli
- settecenteschi dove si fanno prendere da
dietro
- dai cani e dai boscaioli rozzi e
maneschi
-
- Ah!
- Caos e disordine
-
- in megalopoli con l'atmosfera
infetta
- salotti senza tetto all'aperto dove i
sopravvissuti fumano
- lunghe sigarette stracolme di
cocaina
- mentre siedono su divani di velluto rosso
bordeaux
- sottofondo di cannoneggiamenti e di centrali
nucleari
- che scoppiano
-
- Ah!
- Peculiarità peccaminose
-
- infestano l'ambiente con perigliosa
abbondanza
- seguaci di divinità sconosciute
inventano le loro
- leggi per scavalcare le regole del sistema
che ormai
- non vengono più rispettate da
nessuno
- e questo sarà il mondo
-
-
- Norvegia
-
- Mi sento male.
- Sarà dall'84 che mi sento
male.
- Bianco o rosso, mi sento male.
- Alcova o talamo, mi sento male.
- Notte o giorno, mi sento male.
-
- Mi sembra di essere in Norvegia tanto
è il freddo che mi si arrampica per le
ossa.
- E dunque mi sento male.
- Il vino non disseta la mia anima (ci vuole
ben altro).
- Le donne non alleviano la mia sofferenza (ci
vuole ben altro).
- La notte non mi fa dimenticare il dolore nel
cervello (ci vuole ben altro).
-
- Mi sento proprio male.
- Non finirà mai.
- Penso che il dolore abbia ormai solcato un
binario indelebile che passa lungo il percorso
della mia anonima durata. Senza abbandonarlo
mai.
- Lo segue fino al capolinea.
- Le nuvole non scompariranno mai.
- Il cielo rimarrà sempre oscurato dal
bisogno.
- È un fluido bianco e
granuloso.
-
- Salvezza e pericolo.
- Pericolo e salvezza.
- Come Dio e il Diavolo. Come il Diavolo e
Dio.
- Mentre tutto si fa nero e dipinge la musica
e il cielo di nero, liquido bianco che rende nero
il pensiero.
- Il nero vincente. Nero come la pece che
scorre nelle vene del Signore.
- Anelito e tentazione.
- Si prende quello che c'è e si prova
tutto.
- Quello che è meglio lo si
tiene.
- Mi sento male dall'84.

-
- Pensando alle cose che
dovrebbero fare gli altri
-
- Crudo. Come la vita
- Come la vita della nazione
- Della nazione e del sistema
- Del sistema
- Non conosciamo nulla
- Non conosciamo nulla
- Di quello che dovremmo conoscere,
perché è bene che sia così
altrimenti sarebbe la fine.
-
- La fine degli uomini che amano il Paese, che
vivono nella mondezza e che non l'abbandonano
mai.
- Il Paese non la mondezza.
- Che si tengono aggrappati alle fondamenta
della vita sociale con la speranza che qualcosa
cambi, pur sapendo che non succederà
mai.
-
- Cercando di diventare pazzi il più
tardi possibile.
-
-
-
- 17 minuti
-
- Soca, vino rosso e cielo azzurro crepitante
nell'attesa dei personaggi famosi,
- seduti sull'erba schiacciata da quelli prima
noi...
- Maria Giovanna sorrideva contenta, col largo
cappello in testa, i suoi lunghissimi e nerissimi
capelli le scendevano lungo il viso e addosso alle
spalle nude.
- Sigaretta fra le labbra, bicchiere in
mano.
- Cartelloni pubblicitari enormi che passavano
dietro a lei e Bobby Watson che voleva comprare il
suo cappello...
- Le grasse cantanti nere riempivano Cimiez
con la loro mole gigantesca.
- Vino rosso a fiumi...
- Poi ci alzavamo e gironzolavamo felici e
beati, cingendosi i fianchi, per i banchetti a
curiosare la merce artigianale e i capezzoli duri
delle venditrici in canotte attillate.
- Magrissime vecchie raggrinzite civettavano
veloci trascinandosi i mariti mezzi morti o i
compagni, che non avevano resistito alla loro
selvaggia sprizzante voglia di non finire la
vita.
- Maria Giovanna assaggiava il crepuscolo e
abbracciava e perquisiva le note estive, verdi, tra
gli alberi e le radici e la birra e i semi di
zucca...
- ...i mulatti dal fisico e dalla figura
semplicemente perfetta, dalla forma longilinea, coi
pantaloni stretti, la salutavano...
- ...il suo seno spuntava agilmente dalla
maglietta bianca che faceva risaltare, in maniera
quasi fosforescente, il suo intenso viso abbronzato
e dolcemente lentigginoso.
- Le sue dita affusolate parevano suonare un
invisibile pianoforte e creavano una melodia
squisita che si sposava giurando amore eterno al
luogo-giardino delle meraviglie dai colori
iridati.
- Contemplazioni scintillanti come gioielli
luccicanti che gingillano.
- Note colorate saettavano pazze tra le focose
braccia scure di Maria Giovanna che posava scalza
sull'erba come il grande nudo americano N# 3 del
1961, mentre io, seduto sotto un grosso albero,
mangiucchiavo soca col piatto di carta appoggiato
sulle cosce e il piccolo, colmo bicchierino di vino
rosso sopra una radice, accanto a dei rami secchi,
vicino al ginocchio.
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- Nizza, Luglio 1992
-
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-
- Osservazioni dopo che il
sole è calato all'orizzonte.
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- Troie coi baffi mi guardano di sbieco con
aria di sfida.
- A che cosa può sfidarti una
troia?
- E una coi baffi?
- Batto sulla tastiera per non sostenere lo
sguardo, sono un imbelle.
- Loro coi bicchieri colmi di liquore, le
bibite colorate,
- pensieri antichi, ricordi di clienti
generosi.
- Un'altra sigaretta lunga e sottile,
bruna.
- Il pensiero ossessionante di
durare.
- Credo che appartengano ad una categoria
molto sfortunata,
- tranne qualche romantica eccezione.
- Scopate larghe fra sudore straniero e
puzzo.
- Uomini nudi coi calzini ancora infilati ai
piedi, pance flaccide che ti strusciano
contro,
- affari fra le gambe e tutto il
resto.
- Io lavoro 9 ore per notte e mi lamento con
veemenza.
- E fuori gli alberi sono immobili
- e gli spazzini scopano le strade
dall'immondizia notturna,
- dal terrore buio della notte, dalle siringhe
infette.
- E la magnifica strada lunga, aperta, si fa
percorrere dalla gente di tutto il mondo,
- accostando appartamenti in affitto e ville
da sogno,
- tenendo compagnia ai barboni
cenciosi.
- E io sono rinchiuso fra 4 mura bianche,
stupide e inutili, come le tasse e le cravatte
sottili.
- Le puttane sono donne che non so neanche io
ma mi piacciono più dei politici,
- più dei portieri d'albergo,
più degli uomini,
- più dei preti, e conoscono la gente
meglio dei preti,
- sono meno volgari dei preti e sopportano la
vita meglio dei preti
- e fanno ciò che fanno perché
è così che va il mondo
- e gli uccellini incominciano a
cantare,
- il sole sorgerà a momenti e anche il
ragazzo del pane si farà vivo fra un
po'.
- E io credo che non mi lagnerò, per un
po'.
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- Vedi se
funziona
-
- Spingi lo stantuffo
- Vedi se funziona
- Sguardo vacuoÖ
- Sembra di sì
- Aspetta un momento
- Mentre i piccioni
- Scelgono la loro vittima
- OK! Positivo
- Potrei mischiare le frasi
- Qualcuno lo faceva
- Burroughs & Bowie
- Le scorie sul muso
- Cadono ai tuoi piedi
- Come diamanti che rimbalzano
- Sul pavimento di un fetido cesso
- Di un bar di terza categoria
- Spingi lo stantuffo
- Vedi se funziona
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