LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti

 

Francesca Benevento
 
 
La mia anima
La mia anima
La mia anima è increspata dal vento, una campana di vetro
Mi circonda con un volto intento
E a un ruscello sereno
Sono affidati i miei sogni,
come barche silenziose
senza remi e senza vele;
i miei desideri
come puledri liberi
in un campo di grano,
li vedo brillare
colmi di rugiada.
E il mio carillon
Di musiche veritiere;
lo sento vibrare
come sottili lamelle
al ruotar del cilindro,
prigioniero nella ragnatela melodica.
 
 
Dov'è
Dov'è la bambina
che guardava di fronte,
il sorriso smagliante,
gli occhi lucenti?
Il bocciolo ch'era
assapora ancora rugiada?
E dov'è il suo splendore
alla luce del sole?
Quale stelo lo regge
e quali foglie l'avvolgono?
Dov'è andata la bambina
che guardava di fronte?
 
 
Tonf, tonf
Tonf, tonf, tonf,
e il cuore batte in petto,
come le gocce di una fontana
rimasta semiaperta
e sempre più forte battono,
accompagnate dalla loro eco.
Ferma sta la fontana,
immobile, invariabile,
porta in sè
la linfa della vita.
Sotto la sua bocca
Le gocce versate non invano
hanno prodotto timida vita:
si affacciano al giorno
colorati boccioli,
figli della natura un po' malata,
ma segni della sua grande forza.
 
 
Geranio rosso
Geranio rosso,
solo te ne stai a contemplare il cielo,
bevi gocce di rugiada:
perle del mattino
che impreziosiscono stelo e foglie,
brillano di candore.
La corolla appena schiusa
Coglie la prima luce,
l' essenza del giorno.
Pochi giorni
e perdi colore,
i petali raccontano un antico sorriso
di chi ha donato sua gioia,
per colorare i giorni di qualcuno.
 
 
Con gli occhi di un bambino
Con gli occhi di un bambino
il mondo ha i colori dell'oro,
si va sempre alla scoperta
e non in una miniera,
ma in un campo di grano,
nel sole e nella semplice aria,
e tutto pare brillare
sulle note di una dolce canzone;
gira il mondo insieme a noi
e si pensa piccolo e bello,
che il sole si possa tenere in mano
e risplenda la luna di propria luce.
Con gli occhi di un bambino
tutto sembra possibile, persino volare.
Poi ti guardi intorno:
le ali non ci sono
e neanche più quel bimbo.
 
 
Pioggia
Bussa la pioggia
e il vento soffia forte.
Il mondo è travolto
ed assiste immobile
nel turbine di vento.
E picchia sui vetri
e bussa forte
e poi sui vetri
scivola sfatta la pioggia
e non s'arresta.
Un soffio immane
trasporta via ogni felicità,
precipita
tristezza e freddo in ogni cosa.
 
Ora sembra più lieve
la pioggia,
ma il mondo assiste immobile
immerso nell'acqua.
 
Sull'inferriata
Suonano le gocce
Un motivo senza posa
E il mondo tace.
 
Una miriade di suoni,
echi, risonanze insolite
e nemmeno una voce.
E rompe un tuono,
la bufera continua
sicura della consistenza di un mondo
che si lascia affondare.
 
Mare
Terra leggera,
ruota accarezzando l'aria.
Mare dispensatore di sensazioni,
vibra il richiamo delle sirene.
Passi su pietre ignude,
risate rinnovano la tavola del mare,
il tuffo rompe.
E' vuoto d'aria nell'azzurro delle acque.
Acque che accolgono pensieri,
atmosfera di silenzio dimenticato.
Acque che parlano di vita, parlano di morte.
Mare che dischiude orizzonti senza limiti.
Sono su questa sponda, ma fino a quando?
Quando il mare porterà
le barche sulla stessa rotta?
Forse solo quando il marinaio
lascerà il timone
e alzerà alte le vele
e sarà complice il vento.
 
 
Aurora
Ogni giorno
è un giorno nuovo
e il sole brilla la prima volta.
L'aurora ci avvolge tutti
in una soffice coperta di colori
e spontanea vivacità.
Apri il tuo cuore
al nuovo giorno:
solo così potrai gioire
per l'esserne parte.
 
 
Candela
Sei luce
di un'umile candela,
che solo quando brucerà se stessa
per dare luce agli altri
scoprirà ogni volta
nuova luce.
Se senza maschera si mostrerý,
se senza timore getterà se stessa
in mezzo agli altri,
cosÏ com'è,
scoprirý una simile candela
davanti a sé.
Bruciando se stessa,
ma accendendo l'altra,
brucerà di vita.
 
 
Cerca,troverai
Cerchi d'afferrarla,
ma presto s'allontana;
tendi il braccio,
si scosta.
Provi e tenti ancora,
ma più è lo sforzo
più lei
si dilegua.
E tenti di scovarla sia pure con lo sguardo,
mentre sempre più piccola si fa
e s'annulla.
Carponi cerchi di coglierla,
poi sfinito
abbassi lo sguardo.
E' sotto di te,
un'immagine riflessa.
E' la tua.
 
 
Sorridere
Sorridere,
per poter vedere il sole
e accorgersi del sonoro
canto degli uccelli,
per accarezzare la sfera
e far parte di essa,
del soffio che la riempie
e la mantiene gonfia
e rotolarsi col pensiero su di una nuvola
e lasciarsi andare.
 
Sorridere al mondo,
osservarlo dall'alto
e aver voglia di scoprire, di provare
quanto c'è di bello
e voler amare
e magari
solo un po' soffrire,
ma in cerca di emozioni
e di sentimenti sinceri.
 
Poter sorridere spontaneamente
e di più niente.
 
 
Mamma
Un cuore sempre aperto:
questo è la mamma.
Un'aquila che vola alta in cielo
E maestose ali da abbracciare il mondo.
Il vento sbatte sul suo petto, lo affronta forte:
è la lotta col tempo, lo spazio.
Questi sono nemici,
la tengono lontana dal nido.
Darebbe qualsiasi cosa per la felicità dei suoi piccoli.
Dona loro il chimo.
La voglia di dare nessuno potrebbe impedirla alla mamma,
è istinto naturale.
Come possono gli aquilotti prendere il volo
E allontanarsi per sempre?
Come si può crescere senza una mamma
E chi sarei stata senza te?
Anche la stagione è in sintonia col mio canto.
La primavera stende una coltre sulla sua amata terra
E la riscalda tiepidamente.
Mi ricorda te, mamma, quando rimboccandomi le coperte
Mi auguravi sogni d'oro, d'argento e di diamante.
Sapere che qualcuno sogna anche per te
Ti fa sentire grande.
Sempre candida è la tua immagine,
adesso come prima
e se qualche ruga è sul tuo volto
lo rende più bello, più dolce perchÈ più vissuto.
La tua voce è sempre gran sollievo, gran forza.
Infondi serenitý come il canto degli uccelli
In una campagna solitaria.
Mamma, non temere,
il tempo puÚ volare,
ma l'amore non lo può sfiorare.
 
 
Fanciullo
Al fanciullo
Erano state tarpate le ali,
e in tiepido silenzio sognava
per sempre .
La candida figura
S'innalzava negl'intagli freddi di un marmo
E il bocciolo aprirsi più non poteva.
Solo ai piedi della pietra
Puri, bianchi boccioli,
devoti alla limpida luce del cielo.
 

 
Immolato
Giocavi in un mondo bruto
Costruendone uno allegro.
Gelida e penetrante offesa all'onore dell'uomo ti colpÏ,
cadesti.
Un'anima coraggiosa ti raccolse
Come fiore in un prato d'asfalto.
Sofferenza su quei volti,
indifferenza su questi.
Eppure le stesse acque bagnano le nostre terre,
lo stesso faro di cielo ci illumina.
La distanza soffoca grida di dolore,
ma vibrano nell'aria, nel mare,
cuore sensibile avverte.
 

Esortazione
Alza gli occhi al cielo:
c'è qualcuno che t'ama
e in te ha gettato un seme d'amore.
Fa che questo seme
non vada perduto,
ma che possa crescere
con forza
anche sulla roccia.
Perché un solo buon seme
basta per dar forza anche agli altri,
la forza di fuoruscire dalla terra
ed elevarsi verso l'alto,
ma senza cercare
di toccare il cielo,
di scoprirlo.
Ama, perché è da amore che sei nato,
affinchè ci sia un buon prato
e l'erba cattiva non abbia
posto per nascere.
Cresci, fuoresci
in frutti vermigli d'amore,
che a loro volta daranno
semi e poi frutti d'amore.
Fa anche tu qualcosa
perché sia sempre primavera.
 
 
Attimi di vita
Nuvole e gabbiani in un cielo senza fine,
chicchi di melograno, nella storia di ognuno,
assemblati e singoli:
frutto per gli altri,
se con purpureo cuore mostrati.
Chicchi: giorni amari o dolci
sgranati fino al seme della vita.
Amari per affanno e travaglio,
saggio chi li vede doni.
La conchiglia si schiude al dolore
con accettazione:
ne svela la perla.
Nel buio nascono, brillano diamanti
Forti, scalfibili e inscalfibili.
La vita li ha scolpiti
con mano sapiente.
Purezza è loro fortezza,
incontaminati da mano umana
penetrati da luce: mano divina,
ne ampliano lo spettro.
Un piccolo raggio di Gioia
splendore in un cuore puro.
Da dolore nasce vita:
porto e rotta di ognuno.
Avanza!
Nuvola o gabbiano che sia
con verità negli occhi,
gioia sulle labbra,
pace nel cuore.
 
 
 
 
 

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Aggiornato il 16/05/1998