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- Casa
d'inchiostro
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- Abito una casa d'inchiostro
- frenetico scarabocchio
- allo sguardo incisore e muto
- come dev'esserlo
- l'occhio di chi vede,
- non visto.
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- Consumare il rigo delle mie ragioni
- e distenderlo
- perpendicolare al mio progetto
- per essere io,
- stavolta,
- l'invisibile onnisciente.
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- Abito una casa d'inchiostro
- inappuntabile quadro
- alla vista sterile e chiassosa
- del quotidiano onnipresente,
- che punta l'indice
- su linee di contorno,
- unici stralci resistenti
- al peso della nostra leggerezza.
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- La vita
inesistente
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- Attorno al gesto
- che s'impone,
- danzano invisibili
- frammenti di abitudini mancate,
- di coraggio speso
- in segreto e costernato
- silenzio;
- non v'è passo
- senza che se ne generi
- uno disperso
- distante dall'ottica
- di una qualunque temporalità;
- rifiuti di un momento
- che si accumulano
- ai bordi delle nostre orbite.
- È la vita inesistente,
- l'incidentale sobborgo
- d'istinto e caos,
- che inquina
- il merito e la colpa.
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- Irraggiungibile
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- Occhi scuri
- nel cielo metallico
- di strida intonate.
- Dita fragili
- fra armi accese
- in superbia d'azione.
- Fianchi ritratti
- timidi concerti soffusi
- allo sfondo
- di danze ossessive.
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- Quanti bagliori
- si risvegliano
- all'odore della notte.
- Valicando i confini
- di un momento,
- hai superato
- il passo del destino.
- Adesso, per te,
- le ore
- si celebrano
- in un unico
- smisurato istante.
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- Lasciati passare ogni incanto
- e risplendi
- del tuo implicito albore;
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- irraggiungibile.
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- Parole
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- Nastri grigi d'asfalto
- sui gradini dei miei giorni,
- acqua che scivola oltre il portone
- si mostra al sole dei passanti
- e riaffonda,
- seminando ombre,
- profughe, sbandate al di là del
sogno.
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- Sono nate le frasi
- che si rincorrono fuori tempo
- ora è festa,
- tra stoviglie opacizzate
- si riflettono i tonfi del mio
avvenire;
- una parola è un inganno,
- quale peso avrò sul cuore.
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