LA PIÚ
GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA
Poeti
contemporanei affermati, emergenti ed
esordienti
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- Gesumino
Cattari
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- È nato il 22 novembre
1926 a Sorso (Ss), dove tuttora risiede.
- Medico di medicina generale,
non ha mai partecipato a concorsi di poesia, ma è
stato sempre un appassionato di letteratura. Il suo hobby
preferito è lo studio dei classici greci e latini
e poeti contemporanei.
- I suoi saggi vorrebbero
significare una guida elementare alla riscoperta di
valori che oggi purtroppo vanno esaurendosi con il
consumismo, pragmatismo e interesse
privato.
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- Per leggere l'opera inserita
nell'Antologia Sartirana 1999

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- Chiaro di luna
-
- O dolce luna
- di lagrime velata
- agli occhi miei,
- quanta commozione!
- Risentire la melodia
- da te ispirata.
- Quanta nostalgia!
- Il ricordo dei primi amori,
- delle ombre furtive
- animate dai sospiri del vento
- e dai gemiti
- nel viale degli oleandri fioriti.
-

-
- Il subconscio
-
- Insonnia, angoscia
- compulsioni,
- turbinio di pensieri
- nel vortice degli abissi,
- nel nulla dell'oblio
- ignorati e repressi.
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-
- Sogno d'estate
-
- Notte di canicola
- folate di Libeccio
- tra i ginepri,
- orgasmo del mare,
- gemiti d'amore.
- Tremavi di carezze,
- sussurravi
- col brusio delle foglie
- e la bocca gemente,
- sillabe di dolcezze.
- Era tanto forte
- il desiderio!
- Ma il desiderio solo
- non appaga il conforto.
- È l'anima
- che vive le emozioni
- suggerite dal corpo.
- È l'armonia
- delle nostre anime
- che rende sublime
- il donarsi.
-

-
- Lamento
dell'ulivo
-
- Mi avete scosso
- mi avete mutilato
- mi avete fatto a tozzi
- e poi bruciato
- senza pietà!
- Volevo vivere ancora
- nonostante i cent'anni
- vivere anche per voi.
- L'olio mio è il più
genuino
- le mie fronde e le radici
- proteggono il suolo
- i ramoscelli danno pace.
- Ardevano una volta nella casa
- i miei rami secchi recisi
- sulle facce assorte
- raccolte intorno al focolare.
- Oggi non v'è colloquio
- non v'è pace in famiglia.
- Prendete un ramoscello benedetto
- e sia tra voi la pace!
-

-
- Il baratto della vita
umana
- (ovvero il sequestro di persona)
-
- Notte di luna
- e d'ombre sfuggenti
- come cinghiali braccati
- tra le fronde.
-
- Lamenti soffocati
- si perdono coll'urlo
- della tramontana.
-
- Traluce una speranza
- dai presagi ansiosi.
- Urla la tramontana
- dai picchi rocciosi
-
- al timpano d'una grotta.
- L'attesa è vana,
- la trattativa rotta.
-

-
- Vita a termine
-
- Bambina mia!
- Oggi non mi sorridi?
- È triste l'ombra delle ciglia
immote
- e gli occhi fissi al sole
- dove il sole muore,
- nel mare di cobalto
- color delle tue labbra.
- Oggi non mi dai la mano
- non senti le carezze
- e il polso se ne va
- con il respiro.
- La tua pena è stata vivere
- bambina mia!
- La tua morte è dolce
- come il canto d'una viola.
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- PER COMUNICARE CON L'AUTORE speditegli una
lettera presso «Il Club degli autori, cas.post. 68,
20077 MELEGNANO (Mi)». Allegate Lit. 3.000 in
francobolli per contributo spese postali e di segreteria
provvederemo a inoltrargliela.
Non chiedeteci indirizzi dei soci: per disposizione di
legge non possiamo darli.
©1998 Il
club degli autori , Gesumino Cattari

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 Agg.17
dicembre 1999
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