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                           Mondo che
                           scompare
 
                         E' piena
                        di tramontoquest'aia
                        persatra
                        dimenticati campi.Galli e
                        gallinetrovano il
                        becchimea manciate
                        pieneed il
                        maialepuò
                        grufolar nel fango.I cani e i
                        gattigiocano a
                        nascondinoed i
                        bambiniimparano a
                        sognare.Uomini e
                        donne,pur con la
                        schiena rotta,sanno
                        sorrideredi un
                        sorriso vero.E se una
                        lacrimascorre
                        sopra il visoè
                        perché in essasi
                        può specchiare l'arcobaleno.  
                        
                        
                           Butterfly  Te ne
                        andavi, leggera,in mezzo
                        ai fiori di campo.Ne facevi
                        dei mazzitroppo
                        grandiper le tue
                        piccole mani.Come
                        laccio, perchérimanessero
                        uniti,tre
                        capelli dei tuoi.Lunghi e
                        biondi di sole.Là
                        donavi, quei mazzi,a chi
                        veniva a trovartie a rubare
                        i tuoi baci.Eri priva
                        di etàcome lo
                        son le farfalle.Tu,
                        bambina di guerra,davi
                        piccoli istantia bambini
                        di guerra.Un minuto
                        d'amorea quei
                        fiori di camponon ancora
                        sbocciati,ma
                        già il giorno dopoquasi
                        tutti raccolti.Ed ognuno
                        di loro,dopo aver
                        assaggiatoil tuo
                        corpo immaturo,salutava
                        tremando:"non
                        scordarti di me,butterfly".  
                        
                        
                           Spettatore  Non
                        soffierò, fratello,su tutte
                        queste candele.Da tanto
                        tempo, io,non compio
                        più gli anni.Non
                        saggerò la tortae non
                        berrò il vino,ma me ne
                        andrò, da solo,verso il
                        folto del boscodove la
                        luce è tenuee molto
                        rispettosae non
                        esiste specchioa dirti
                        che sei vecchio.Saluterò,
                        gentile,il sole
                        dell'aurorae con le
                        foglie secchesaluterò
                        il tramonto.Lì
                        c'è grande silenzioe sa
                        insegnare molto.Lì
                        ho imparato, un tempo,a non
                        morire.Continua
                        pure, tu,a
                        festeggiare gli anni.Essi
                        corrono solosempre
                        verso la morte.Io
                        resterò in dispartea fare lo
                        spettatore.Gli occhi
                        persi nel vento,il cuore
                        gonfio d'amore.... e come
                        compagnoil
                        sogno.Segreto
                        per non invecchiare.   
                        
                        
                           La
                           guida  Fu in una
                        torridanotte
                        invernaleche capii
                        la stella polare.I suoi
                        giochi di luce,il suo
                        ammiccare.Il suo
                        esser timonedel
                        piccolo carro.Nevicava.
                        Ma la nevesi
                        scioglieva nell'aria.Una luna
                        ruffiananon
                        andava, non veniva,ma restava
                        velatadietro un
                        pizzo di nuvole.Ero solo.
                        O, almeno,così
                        mi sembrava.Tra larici
                        muticamminavo.
                        Pensando.D'improvviso
                        mi apparvecome a
                        farmi da guida.La
                        guardai, le sorrisi.Mi
                        sembrò di vedereche
                        strizzasse la luce.Occhio
                        vivo nel cielo.... e
                        capii.Da quella
                        nottecancellai
                        la paura.Sulla via
                        della vitabrilla
                        sempre una stella.L'importante...è
                        saperlavedere.  
                        
                        
 
                        
                        
                           Partita
                           doppia  Respiravamo
                        accordiun tempo,
                        orale
                        dissonanzesono
                        all'ordinedel
                        giorno.Partita
                        doppia,la
                        nostra,tragicamenteandata in
                        rosso.
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