
- La porta
-
- Era quasi mezzanotte.
- La sagoma di uno sconosciuto
avanzava tra la foschia a passo solerte.
- Mike, come ogni sera, si attardava
a quell'ora per chiudere la porta del suo
retrobottega, situato nello stesso stabile dove
abitava.
- Neppure si accorse che la porta
non si chiudeva, poiché vi era interposto il
piede di costui; che sospinse il battente e,
nell'entrare, prese posto su di un vecchio sgabello
dove sedè, con aria alquanto trasandata e
sospirò:
- - Questo è il mio
trono.
- Mike, stranamente, non
reagì, come chiunque al suo posto avrebbe fatto
in una tale circostanza; bensì si
accomodò di fronte a lui.
- Un piccolo presepe fra i due fu
complice della situazione.
- Mike aveva curato nei minimi
particolari quel presepe, in- serendovi quanti
più personaggi aveva potuto, e dedicando molte
attenzioni alla riproduzione della natività;
d'altronte, era il suo mestiere da sempre.
- Lo sconosciuto sollevò un
personaggio, ritratto nell'atteggiamento di chi cerca
cibo per sfamarsi:
- - Perché l'hai posto
davanti all'osteria, e nessuno gli dà
niente?
- Disse, rivolgendosi a
Mike.
- - Non ne ho idea.
- - Come! non ne hai
idea?
- - E' lì, senz'altro per
riempire la scena.
- - Bene!
- Sopraggiunse lo sconosciuto, nel
sollevare un nuovo personaggio con in mano un cappello
vuoto, in cerca di elemosina:
- - Perché l'hai posto fra
signorotti, e nessuno gli dona qualche
spicciolo?
- - Non ne ho idea.
- - Come! non ne hai
idea?
- - E' lì, senz'altro per
riempire la scena.
- Ammiccò lo sconosciuto, nel
sollevare questa volta, una vecchietta distesa al
suolo, in cerca d'aiuto per risollevarsi dal terreno
sdrucciolo:
- - Perché l'hai posta fra
tanta gente, e nessuno le porge la mano per
rialzarla?
- - Non ne ho idea.
- - Come! non ne hai
idea?
- - E' lì, senz'altro per
riempire la scena.
- - Bene!
- Il ritornello, sempre uguale a
ogni gesto, si ripetè più
volte.
- Fin quando, l'uomo nel sollevare
una pecorella che zoppicava, la ripose senza
più fare domande, al fianco del
bambinello.
- Per Mike, la pazienza aveva
raggiunto il suo limite; con voce alta
rimostrò:
- - Non vedi, che hai completamente
rovinato la mia opera?
- - Non quanto te.
- Ribattè autoritario,
quell'uomo.
- - Ora, neanche più la
pecorella zoppa, ti va bene.
- - Certamente, non l'ho spostata
per riempire la scena.
- Rispose quell'uomo, con tono
sentenzioso.
- - Quanti anni ho speso! - riprese
Mike, mentre tentava a testa bassa, di rimettere
ordine, secondo il suo ordine...
- - Per renderla quanto più
verosimile, nonostante il trascorrere dei
tempi!
- - Infatti.
- Quell'infatti rimbombò,
alla pari del boato del vento, che in quell'istante
scatenò la sua forza, e tentò di aprire
la porta di Mike, ma sbattè contro un
muro.
- Di colpo Mike alzò la testa
e il suo cuore sussultò; raggiunse l'uscio e
vide: la luce di un nuovo giorno.
- Si precipitò dentro, ma
quell'uomo era svanito nel nulla; con lui, la sua
pecorella zoppa.
- Tornò correndo verso
l'uscio, con inconsapevole speranza, e i suoi occhi,
videro solo: tanta oscurità.
- Chiuse la porta. Vi
s'inginocchiò dietro... e il pendolo,
rintoccò mezzanotte.
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