IL CLUB DI

LETIZIA

Dedicato alla lesione cerebrale infantile

A cura di Maria Simona Bellini

 

Un insegnante di sostegno cerca contatti

 

Cari Tony e Simona,
sono un'insegnante (curriculare) di scuola media che quest'anno ha avuto la fortuna di trovare nella sua classe un bambino autistico: Alessandro.
Conoscevo poco di questa malattia, ma mi sono subito informata con letture e ricerche personali e verso la fine dell'anno scolastico ho avuto anche la possibilità di partecipare ad un convegno sull'autismo organizzato dall'ANGSA. Persone splendide che hanno chiarito molti miei dubbi, ma soprattutto mi hanno affascinata con la loro competenza e la loro personale partecipazione.
Poi ho scoperto il vostro sito, la splendida storia di Letizia.
Conoscendo Alessandro, seguendolo giorno dopo giorno, mi sono convinta che questi ragazzi hanno enormi potenzialità e mi sono battuta contro tutti e contro tutto per affermare il suo diritto alla riservatezza e al rispetto della sua diversità. Alessandro per me non è uno svantaggiato, ma semplicemente ha delle cose che gli altri non hanno e non ha delle cose che gli altri hanno. Ha arricchito me e la classe. Molte attività le abbiamo intraprese e portate a termine grazie a lui.
Perché vi ho scritto? Perché vorrei aprire un dialogo con i genitori di ragazzi autistici sulle difficoltà che questi ragazzi incontrano all'interno della scuola, vorrei sentire i loro consigli e i loro suggerimenti.
Mi sono già rivolta ad una mailing list frequentata da insegnanti e li ho invitati a raccontarmi le loro esperienze in questo delicato campo, ma nessuno mi ha risposto. Sarei molto contenta se voi lanciaste il mio messaggio: consideratemi pronta in modo incondizionato a dare il mio contributo.
Sono pronta a sostenere il dialogo con altri insegnanti desiderosi di fare e anche con chi spesso si nasconde dietro il "non so, non posso..." o semplicemente dietro un "poverino!". Ho tanto da suggerire, ma tanto principalmente da apprendere.
C'è un cambiamento di prospettiva da attuare e non è facile, il mondo della scuola è il più restio ai cambiamenti e al confronto (per quanto assurdo possa sembrare!).
Sentiamo anche le esperienze dei genitori in questo campo, diamo loro voce. Spesso si pongono (forse perché stanchi di lottare) nei confronti della scuola in un atteggiamento passivo.
La mamma di Alessandro, per esempio non fa che chiedere scusa per i "fastidi" che il ragazzo ci arreca, come se la scuola fosse solo per i "sani"! Spesso hanno "vergogna " , si nascondono, si sentono in una posizione di inferiorità, loro che tanto hanno più degli altri in umanità!
Leggendo la lettera di quel giovane con tetraparesi spastica oggi medico pensavo ad una mamma il cui figlio era affetto dalla stessa malattia, la quale di fronte alle mie sollecitazioni a seguire il ragazzo negli studi mi rispondeva "ma professoressa, non deve fare il medico!"
C'è molto da fare, mettiamoci al lavoro! Il dialogo arricchisce.
Ciao, un bacione a Letizia.
Maria Teresa Colombo, e.Mail colombot@medianet1.it
 

Carissima Maria Teresa,

non puoi immaginare con quanto piacere, ma anche con quale commozione, abbiamo letto il tuo messaggio. Attraverso le tue parole abbiamo intravisto uno squarcio d'azzurro: tu sai quanti problemi abbiamo avuto ma, credi, molti altri li abbiamo taciuti perché non erano utili al nostro scopo: informare ed esortare.
Noi genitori riponiamo le nostre speranze specialmente in persone come te, aperte e pronte a capire ma anche a lasciarsi coinvolgere, a sperare e ad amare insieme a noi.
E' mano nella mano di donne e uomini che ti somigliano che noi vogliamo continuare a percorrere la nostra strada, perché ci offrite quella forza e quel coraggio che a volte viene meno.
 
MOLTO PRESTO Maria Teresa inizierà a collaborare con il Club di Letizia. Come avete letto si è messa a disposizione per aprire un dialogo con genitori ed insegnanti. Nelle pagine di FORUM SCUOLA, dedicate a questo argomento, pubblicheremo interventi, lettere e risposte.  
 

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