IL CLUB DI

LETIZIA

Dedicato alla lesione cerebrale infantile

A cura di Maria Simona Bellini

 

FORUM SCUOLA


Riflessioni di un'Insegnante

 
Ho trovato il vostro sito per caso, stasera. Sono una maestra di scuola elementare, nulla più. Ho iniziato come insegnante di sostegno, con tanto impegno e tante illusioni su come avrebbe dovuto essere la scuola.

Ma in più di quindici anni di servizio ne ho viste talmente tante di ingiustizie e di inefficienze che le illusioni sono tutte svanite. Quel che non ho perso è l'impegno e la voglia di lottare, di "rompere le scatole". Non sono riuscita ad abituarmi (e spero di non abituarmi mai) ai direttori che tolgono le ore di sostegno ai bambini più gravi "perché non ci sono possibilità di recupero" o a quelle colleghe che dicono "ma come fai a lavorare con un bambino così in classe?". Ho imparato a non stupirmi se Simone, su una sedia a rotelle e con solo una mano utilizzabile, è l'indiscusso portiere della quarta C; mi sono sentita ordinare, da una bambinetta di 10 anni, di mangiare, che avrebbe spostato lei il compagno dalla sedia a rotelle alla sedia normale; ho dovuto spiegare, al proprietario e al resto della classe, che la carrozzina non è propriamente costruita per le gare di velocità; ho visto Giorgio, non vedente e tetraplegico, fiondarsi fuori dall'aula al suono della campanella con le sue gambe...

Ho imparato a non stupirmi dei bambini e a non fidarmi troppo degli adulti, soprattutto di quelli che parlano di una patologia invece di parlare di un bambino.

Perciò sono contenta di avervi trovato stasera, perché qui, accanto ai dati scientifici, ci sono persone vere, ciascuna diversa dalle altre, ciascuna con la propria storia che non può essere uguale a nessun'altra.

Non mollate mai! Tornerò ogni tanto a trovarvi.

Elisabetta

mfringue@gauss.mynet.it

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