La New woman di Olive Schreiner
di Fabiana Maffeis - 1. La genesi sudafricana della New Woman di Olive Schreiner1
- La femminista Olive Schreiner e la sua New Woman nascono agli estremi confini della civiltà, nella parte più remota di quello che gli europei consideravano il vecchio mondo2. Crescono nell'immobilità culturale della colonia sudafricana, apparentemente priva di stimoli, nutrendosi di tutto ciò che le loro menti avide di conoscenza riescono a trovare: le verità tramandate dai genitori e quelle offerte dalla maestosa natura africana sono le prime cose che apprendono.
- Una condizione di 'doppio colonialismo'3 quella della Schreiner, segnata dall'essere nata donna in una colonia nell'Ottocento, che ne forgia il carattere e ne caratterizza il pensiero.
- Come donna Olive deve sopportare le restrizioni di una rigida educazione vittoriana di stampo calvinista che la madre Rebecca - animata dallo spirito missionario che l'ha condotta in terra africana al seguito del marito - si ostina a riproporre fedelmente nella nuova patria, incurante delle diverse condizioni di vita ivi esistenti. La religione, vissuta nel segno di inappellabili obblighi e divieti, è quindi una componente essenziale della sua infanzia; a sua volta la fede, rappresentata come dovere e unico simbolo di rettitudine, non è per lei fonte di gioia o di sostegno morale, ma di angoscia. I tormenti vissuti da Undine nel romanzo omonimo o da Waldo in The Story of an African Farm4 - causati dallo scorrere di un tempo scandito dal perpetuo rintocco di un orologio al quale è destino che si accompagni l'inesorabile morte di un uomo - ben rappresentano, in un'immagine simbolo della caducità dell'esistenza umana, il turbine di sentimenti contrastanti che attraversa l'animo della Schreiner allorché cerca risposte che nessuno sembra disposto a offrirle. Dopo un periodo di profonda crisi religiosa, reso ancor più difficile dall'atteggiamento di quanti ai suoi dubbi rispondono con una condanna, si allontana definitivamente dalla religione tradizionale diventando, e dichiarandosi apertamente, una libera pensatrice. Avviene così la prima, profonda lacerazione con la famiglia e con l'ambiente sociale.
- Olive non riceve alcun tipo di educazione formale: è la madre a insegnarle a leggere e a scrivere, così come aveva già fatto con le sorelle maggiori. Per diverso tempo ella deve soddisfare la propria sete di conoscenza esclusivamente sulla Bibbia, l'unico libro a disposizione in casa. Ai fratelli è riservata invece, anche a costo di gravi sacrifici, una sorte migliore che prevede la possibilità di frequentare una scuola e di studiare in Inghilterra. La tipica divisione dei ruoli di una famiglia vittoriana, quindi, con le donne destinate al matrimonio e gli uomini alla carriera. Ma la famiglia Schreiner presenta delle differenze rispetto al modello tradizionale. Il padre, tedesco di umili origini, cresciuto in un ambiente rurale senza ricevere un'educazione approfondita, viene descritto dalla figlia come dolce e affettuoso; la madre, di estrazione medio-borghese, cresciuta in una città, Londra, già allora cosmopolita, ricevendo un'educazione assai più vasta rispetto a quella mediamente riservata alle donne del suo tempo, è invece dipinta come severa e autoritaria. "My mother has never been a mother to me"5, scrive in una lettera al marito Cron, mettendo in luce la sofferenza di un rapporto conflittuale reso ancora più difficoltoso dalle opposte posizioni su cui molto spesso si venivano rispettivamente a trovare madre e figlia.
- Il destino della famiglia è però legato al padre, come da tradizione traino e destino della stessa: e così, con il suo fallimento economico e professionale, gli Schreiner finiscono sul lastrico.
- Donna coloniale e povera, Olive si ritrova suo malgrado costretta a provvedere a se stessa: un'autonomia che può essere considerata un lusso dato il destino di solito riservato alle donne vittoriane, sempre e comunque dipendenti da qualcun altro. L'opportunità, certamente formativa, è però destinata a risolversi nell'unica alternativa concessa oltre al matrimonio, il lavoro di governante.
- Con questa qualifica presta servizio presso diverse famiglie boere, venendo per la prima volta direttamente a contatto con l'altra metà della popolazione sudafricana bianca. Un'esperienza che le permette, da una parte di imparare a conoscere e stimare quel popolo, superando i pregiudizi maturati nell'ambiente nel quale è cresciuta; dall'altra di osservare un nuovo tipo di donna, alternativo a quello inglese, e che ai suoi occhi appare più libero e indipendente. Un esempio tanto apprezzato da costituire un valido modello per il futuro. È un periodo difficile e doloroso, ma anche di relativa libertà, grazie ai vari spostamenti che suo malgrado compie di fequente. Durante questo peregrinare, prima ospite povera di parenti e amici, poi da una fattoria boera all'altra, Olive viaggia spesso da sola, senza essere accompagnata da una figura maschile, necessaria a difendere la sua reputazione: una vera e propria conquista rispetto alle sue contemporanee6. Legge molto, passando dalla Bibbia a Spencer, Stuart Mill, Emerson, Goethe. Letture che, aprendole nuovi orizzonti, le fanno apparire sempre più opprimente la chiusa società coloniale. Mentre gli occhi attenti continuano a osservare, la mente acuta analizza ed elabora. Sa bene che cosa la società cui appartiene si aspetti da lei, una donna:
- A woman to be womanly should have nothing striking or peculiar about her; she should shun all extremes in manners and modes of expression; she should have no strong views on any question, especially when they differ from those of her surroundings; she should not be too reserved in her manners, and still less too affable and undignified. There is between all extremes a happy mediate, and there a woman should always be found. Men may turn to one side or the other; women never must7.
- Ma al contrario di Undine, che si piega (inutilmente) al volere dell'amato Blair, la Schreiner sa di non potere accettare tali condizioni. Il distacco dall'ambiente che la circonda è graduale ma inevitabile, così come il senso di solitudine che l'accompagna.
- È da questo contesto che nasce The Story of an African Farm, il romanzo che la rese famosa in vita e per il quale verrà più spesso ricordata in seguito. Con esso nasce Lyndall, l'eroina della vicenda narrata nel libro, da molti considerata il prototipo di quella New Woman che inizierà a calcare le scene dell'ancora lontana madrepatria a partire dall'ultimo ventennio del secolo.
- Con SAF i pensieri della Schreiner escono dalla segretezza dei diari per essere comunicati all'esterno, e lo fanno con una forma che la consacra protagonista di un evento letterario. È la prima sudafricana a scrivere un libro sul Sudafrica, così come appare agli occhi di una sua giovane figlia, privo di qualsiasi tentazione esotica.
- Anche scrivere un romanzo, come fare la governante, è un'esperienza ormai diffusa fra le donne del suo secolo, sebbene - come fa notare Karel Schoeman nel suo libro sulla vita della Schreiner dalla nascita al 1881, anno della partenza per l'Inghilterra - l'autrice non avesse letto molti romanzi negli anni 1870, quando scrisse SAF, e sebbene quel genere letterario non riscuotesse molta considerazione nell'ambiente che la circondava8. C'erano perciò poche probabilità che i romanzi allora in voga potessero influenzarla. In SAF si trovano invece tracce delle sue letture filosofiche preferite, Spencer, Emerson, Stuart Mill.
- L'opera nasce da un'incontenibile necessità di esprimersi e - come la stessa autrice ricorda in Woman and Labour ad onta di una tradizione maschilista, che nel momento stesso in cui riconosceva le capacità intellettuali femminili le relegava nell'ambito ristretto del romanzo - non è certo il risultato di una naturale propensione delle donne a quel genere letterario:
- The fact is, that modern fiction being merely a description of human life in any of its phases, and being the only art that can be exercised without special training or special appliances, and produced in the moments stolen from the multifarious, brain-destroying occupations which fills the average woman's life, they have been driven to find this outlet for their powers as the only one presenting itself. How far otherwise might have been the directions in which their genius would naturally have expressed itself can be known only partially even to the women themselves; what the world has lost (...) no one can ever know9.
- Il sogno nel cassetto di Olive Schreiner era di diventare medico: è difficile non immaginare un medico impegnato a curare anche i mali del mondo.
- Certo è che la mancanza di un'istruzione formale non ha bloccato, anzi, forse ha favorito le spiccate doti di originalità del libro: una caratteristica di cui invece, secondo John Stuart Mill, sarebbero state carenti le creazioni dell'intelletto femminile10. SAF è innovativo non solo per la struttura, così insolita da lasciare sconcertati alcuni lettori vittoriani, ma anche e soprattutto per il contenuto che si differenzia da qualsiasi libro scritto e ambientato in una colonia, e per il forte messaggio femminista, che sebbene maturato dall'autrice nella solitudine della fanciullezza africana si inserisce perfettamente all'interno del dibattito in corso in Gran Bretagna sulla cosiddetta "woman's question", così acceso al momento della pubblicazione del libro.
- Non a caso Rachel Blau DuPlessis, in Writing Beyond the Ending11, colloca la Schreiner alla testa di un movimento letterario che rompe con la tradizione esistente - in voga da ormai tanto tempo da far considerare i suoi sostenitori al riparo da significativi cambiamenti - e mette in discussione i capisaldi della divisione ideologica e sociologica dei sessi sulla quale si regge la società che esprime quella tradizione. Nel contesto della narrativa ottocentesca, queste convenzioni sociali prevedevano che la giusta conclusione per un personaggio femminile in un romanzo fosse, a seconda dei casi, o un matrimonio che ne celebrasse la perfetta riuscita sociale, o la morte giunta a sottolinearne il fallimento, nella maggior parte dei casi in seguito a un comportamento sessuale considerato sconveniente. SAF non tiene conto di queste convenzioni, anzi, le sovverte:
- The twentieth-century position is signalled for this study by a work that exposes the critical collapse of several related narrative paradigms, and by a writer who, inventing the 'Shakespeare's sister' trope for muted women writers, well understood silencing, cultural marginality, and gender12.
- È vero che Lyndall, l'incarnazione letteraria della New Woman, muore alla fine del libro, e proprio dopo aver dato alla luce un figlio illegittimo, ma ciò non è da ritenersi - come avviene in tanti altri romanzi dell'epoca - la giusta punizione per il suo comportamento trasgressivo13. La sua morte è piuttosto la fine di una battaglia da cui è uscita sconfitta, non a causa di colpe che comunque sa di non avere commesso, ma, al contrario, per non aver ancora più integralmente radicalizzato la sua lotta, compiendo scelte più coraggiose. Una sconfitta, quindi, ma non una disfatta: Lyndall cade sotto il peso insostenibile del silenzio che si è creato intorno a lei, dopo la vana attesa di risposte che sa non essere possibili nella società cui appartiene14. Le sue scelte sono per lei inevitabili, così come a chi la circonda sembrano inevitabili quelle opposte. "I know it is foolish. Wisdom never kicks at the iron walls it can't bring down"15 dice Lyndall a uno sconcertato Waldo. I suoi sforzi e le sue sofferenze personali sono resi vani proprio dall'essere tali: la lotta per la New Woman, la New Life, potrà essere vittoriosa solo quando diverrà una battaglia comune e avrà così la forza necessaria ad abbattere il muro delle convenzioni. Lyndall, come per certi versi la sua autrice, ha anticipato i tempi, tanto da ritrovarsi a condurre un'esistenza imprigionata all'interno della sua solitudine; ciò non le impedisce, però, di rappresentare un importante esempio per le generazioni future.
- Il lieto fine è comunque negato anche a Em, personaggio dolce e remissivo come si conviene a una donna, votata al matrimonio come a un destino imprescindibile dalla sua stessa natura. Come da copione ella si sposa, ma il matrimonio, quando arriva, ha ormai perso ogni fascino e valore anche per lei. Em, dopo il ritorno di Gregory, sa, o meglio avverte, che niente potrà più essere come prima. Anche nella sua natura sottomessa è avvenuto un cambiamento.
- Lyndall si trova al centro di rapporti inconsueti16: Tant'Sannie e Bonaparte Blenkins, gli adulti, i rappresentanti del potere e dell'autorità, la temono e sono a disagio di fronte al suo sguardo così deciso; Waldo, l'altro personaggio fondamentale della vicenda, è la persona che più le sta vicino, amandola e condividendone le sofferenze infantili, ma non riuscendo, una volta adulti, a comprenderne a fondo quelle di donna; Gregory Rose, alla prima apparizione presentato come incarnazione dell'uomo tradizionale, fermamente convinto della validità delle proprie idee riguardo i giusti rapporti fra i sessi, ne è irresistibilmente attratto, tanto da accettare l'ipotesi di sposarla pur sapendo che per lei si tratta solo di un ripiego e che il suo amore non potrà mai essere ricambiato. Di lui Lyndall offre una sarcastica descrizione che è ben lontana da quella di maschio dominante che Gregory vorrebbe promuovere:
- "There" said Lyndall, "goes a true woman-one born for the sphere that some women have to fill without being born for it. How happy he would be sewing frills into his little girls' frocks, and how pretty he would look sitting in a parlour, with a rough man making love to him! Don't you think so?"17.
- Non sorprende, perciò, ritrovarlo a un certo punto della storia abbigliato in abiti femminili, tutto intento a curare amorevolmente e con dedizione la sua amata morente. Una novità per i romanzi di allora in cui di solito erano le donne a utilizzare il travestitismo come temporanea emancipazione, e una scelta ardita se si pensa alla rigidezza dei costumi sessuali dell'epoca, in cui l'omosessualità era considerata reato.
- 2. Il pensiero e l'azione della New Woman Olive Schreiner
- L'attività politica della Schreiner prende inizio dopo la pubblicazione del suo romanzo, a Londra, dove finalmente può trovare una platea, non solo disposta a prestarle ascolto, ma che sembra anche condividere le sue idee e le sue esigenze culturali. L'attenzione del pubblico si sposta ben presto dalla tragica Lyndall alla giovane e affascinante autrice che le aveva dato vita.
- La "woman question" tiene banco in molti dei neonati circoli intellettuali radicali e socialisti cui hanno rivolto le loro speranze anche le donne, deluse dal liberismo individualista, mostrando una particolare predilezione per i Fabiani e il Men's and Women's Club18. L'avvento della New Life, popolata da New Women e New Men, è dato come imminente, anche se le donne non possono fare a meno di notare la sottile nota di androcentrismo che ancora regola la visione del mondo persino dei membri ritenuti più radicali. La Schreiner conosce e frequenta entrambi i gruppi, dove ha modo di incontrare alcune delle persone alle quali resterà legata tutta la vita. La sua scarsa simpatia per le associazioni e il suo socialismo che non può prescindere dal femminismo, l'anti-imperialismo, l'anti-razzismo e il pacifismo rendono comunque difficile una sua collocazione precisa e definitiva all'interno di essi.
- È questo un periodo di grande fervore intellettuale, quello che Elaine Showalter, riferendosi alla sub-cultura letteraria femminile del secolo scorso, definisce la fase Feminist19, collocando la Schreiner all'interno di essa. Sono complessivamente tre le fasi indicate dalla Showalter, che sottolinea la flessibilità necessaria nell'applicare lo schema delineato, data la presenza di personaggi particolari, con caratteristiche riscontrabili in ciascuna di esse:
- First there is a prolonged phase of imitation of the prevailing modes of the dominant tradition, and internalization of its standards of arts and its views of social roles. Second there is a phase of protest against these standards and values, and advocacy of minority rights and values, including a demand for autonomy. Finally there is a phase of self-discovery, a turning inward freed from some of the dependency of opposition, a search for identity20.
- Olive Schreiner è una delle eccezioni a questo schema, e per vari motivi. Alcune analisi di SAF sottolineano proprio la scomoda posizione di Lyndall, in bilico fra un passato ormai vecchio, in cui non le è più possibile rimanere, e un nuovo futuro ancora in definizione; fra l'accettazione inconscia di certi valori della tradizione dominante e la dura contestazione della stessa. Un personaggio in cui sono presenti delle contraddizioni proprio a causa di questo suo duplice legame21. Anche accettando senza riserve questa tesi, c'è un altro aspetto che rende difficile la catalogazione di Olive Schreiner, la quale piuttosto rimane al di sopra delle tre fasi indicate dalla Showalter, indugiando ora sull'una ora sull'altra, toccandole tutte pur non appartenendo interamente a nessuna di esse.
- L'azione e il pensiero della Schreiner appartengono al presente ma sono decisamente proiettati verso il futuro, anticipando alcuni aspetti di quella New Life al raggiungimento della quale mirano. Il suo turbamento maggiore è determinato dalla generale assenza intorno a lei di persone care, che la priva del sostegno necessario ad affrontare le conseguenze di scelte di vita così poco condivise. Circondata dalla scomoda turba di sensi di colpa frutto della rigida educazione ricevuta, e che i suoi comportamenti trasgressivi alimentano di continuo, la Schreiner si trova spesso sola a difendere la sua visione globale, priva di distinzione fra personale e politico. La sola arma che possiede per fronteggiare gli attacchi degli avversari - che diverranno particolarmente duri durante la successiva attività politica in Sudafrica - è costituita dalla forza delle sue convinzioni. Il tipo di critica da lei adottato non può godere dei benefici del cosiddetto 'functional approach'22 utilizzato da alcune femministe sue contemporanee. Se queste, infatti, con la Schreiner condividono una innovativa rappresentazione del rapporto uomo-donna come un'ingiusta dipendenza della seconda nei confronti del primo, e non certo come una concessione dell'uomo accordata alla donna, o se, sempre con lei, sottolineano il condizionamento sociale e psicologico alla base di tale rapporto, d'altra parte, però, si discostano dalla scrittrice riguardo a certi punti fondamentali.
- La loro richiesta di diritti le porta a rivendicare, con immutata convinzione, l'esistenza di qualità prettamente femminili (il senso materno, del pudore, del sacrificio), indici di una superiorità morale delle donne e strumento indispensabile per la promozione del benessere della società intera. Una strategia che intende dimostrare il fondamentale altruismo presente dietro ogni rivendicazione del movimento femminista, attento al bene comune più che al proprio, rassicurando in tal modo l'altro sesso sulla solidità delle posizioni tradizionali su cui è barricato23.
- La Schreiner non condivide né mezzi né fini di tale approccio al problema: anche il suo femminismo è privo di ogni istinto bellicoso nei confronti degli uomini, con i quali cerca la collaborazione e non lo scontro, ma poggia su presupposti diversi. Non esistono differenze fra donne e uomini, per questo è necessario il loro sforzo comune per un armonioso progresso (che per la Schreiner è essenzialmente un progresso morale) dell'intera società: "Man injures woman and woman injures man. It is not a case for crying out against individuals or against sexes, but simply for changing a whole system"24. Un cambiamento che, però, deve maturare all'interno di una società di individui con pari libertà e dignità.
- L'analisi schreineriana si allarga dal rapporto particolare uomo-donna a quello generale fra gli esseri umani, muovendo un implicito attacco alle tesi del darwinismo sociale e al loro credo della 'sopravvivenza del migliore', così diffuso fra i suoi contemporanei, e i cui devastanti effetti la Schreiner ha modo di osservare nella sua terra natale. In From Man to Man25, Rebekah, l'anima intellettuale del romanzo, espone la propria tesi contraria dando voce alle difficoltà di coloro che, come la Schreiner, potevano a buon diritto definirsi pionieri, figure necessarie ma non sufficienti a indurre il cambiamento, che può trovare la forza per realizzarsi solo nella collaborazione di uomini e donne, tutti gli uomini e tutte le donne:
- The individual, who should strive to realize at a moral point of development and strive to realize his ideals in actual life, must inevitably suffer or be absolutely annihilated in a society which had not reached his standpoint; and this not because his ideal was inherently unnattainable and might not be the ultimate goal of the race, but simply because for its realization harmoniously and successfully, it wanted more than the solitary unit, it wanted the interaction of the whole society26.
- Per i sessi, così come per le razze, l'ambiente sociale ha una funzione preponderante nella divisione dei ruoli. Non è possibile ricondurre con certezza una caratteristica a questa o quella razza, o agli uomini piuttosto che alle donne; bisogna tenere conto dei confini artificiosi entro cui sono racchiusi sia gli uni che le altre.
- Ma la Schreiner si spinge oltre, tanto da poter essere annoverata fra le poche femministe radicali in materia di sesso esistenti a quell'epoca. Traendo spunto dalle proprie esperienze personali e dalle testimonianze di amici e conoscenti, afferma ad esempio che non solo le tanto decantate qualità morali superiori non possono considerarsi esclusiva delle donne - andando a caratterizzare la persona piuttosto che il sesso di appartenenza - ma anche quell'incorruttibile istinto materno, prerogativa di cui le donne vanno più fiere, non è necessariamente indice di particolare bontà d'animo, né in alcun modo superiore a quello paterno, altrettanto forte e affidabile. Così come non ci sono ragioni valide per ritenere la carica erotica di una donna in qualche modo meno intensa rispetto a quella dell'uomo o, ancora, che le capacità intellettuali femminili diminuiscano durante il ciclo mestruale, impedendo alla donna qualsiasi attività legata a esse. Esempi tratti dall'esperienza, così come empiriche erano le tesi contrapposte, in cui spesso l'osservazione risultava falsata dai pregiudizi.
- La sua è una posizione che non solo si oppone alla rappresentazione della New Woman come una frigida zitella fatta dai suoi detrattori, ma che si trova anche in disaccordo con quella prevalente fra le femministe sue contemporanee, che contrappongono il presunto scarso interesse delle donne nei confronti del sesso, subìto come un dovere coniugale, al sentimento ossessivo che invece nutrirebbero gli uomini al riguardo. Un'argomentazione convincente in un periodo in cui le malattie veneree dilagano e sono mortali.
- Da qui l'equazione mogli-prostitute, accomunate da un destino di sfruttamento da parte degli uomini, detentori unici del potere; una soggezione femminile basata sullo scambio di prestazioni sessuali e denaro. Un paragone che non manca di fare anche la Schreiner, dedicando all'argomento From Man to Man, cui teneva in modo particolare, ove appunto narra la storia di due sorelle, Rebekah e Bertie, che finiscono per seguire rispettivamente la strada del matrimonio e quella della prostituzione. Rebekah, intelligente e determinata, sceglie il matrimonio per amore, cercando di costruire con il marito un'intesa che sia anche intellettuale, senza però riuscirci; Bertie, più giovane e ingenua, sedotta dal proprio tutore paga un prezzo molto alto per questa colpa, che viene mantenuta in vita dalle perfide maldicenze femminili e dalla colpevole ingenuità maschile al proposito. Sono le sfortunate circostanze, alle quali non ha la forza di reagire, a condurla sulla strada della prostituzione, sopraffatta dal peso di un senso di colpa che non le permette di chiedere aiuto nemmeno all'amata sorella. Due donne, due destini diversi fra loro, ma uniti dal forte sentimento della sorellanza che lega l'una all'altra; lo stesso sentimento che la Schreiner prova nei confronti delle prostitute londinesi:
- Sometimes when I have been walking in Gray's Inn road and seen one of those terrible old women that are so common there, the sense of agonised oneness with her that I have felt, that she was myself only under different circumstances, has stricken me almost mad27.
- La sorellanza è alla base di questo libro e del pensiero della Schreiner. Le donne devono prendere coscienza del comune destino che le lega, di come la sofferenza di una riguardi tutte le altre; è a partire da questo punto che deve originarsi la forza del cambiamento che finirà necessariamente col coinvolgere gli uomini e la società tutta.
- È questa coscienza, priva di sentimenti di superiorità, che nel corso del primo soggiorno inglese spinge la Schreiner sulle strade di Londra, nel tentativo di portare aiuto alle prostitute. Una spinta incontrollabile di fronte a tanta sofferenza, resa progressivamente insostenibile dalla consapevolezza della fondamentale inutilità di un intervento del genere. Diversi anni più tardi, in Sudafrica, ella ricorda quel periodo, istruttivo ma ormai definitivamente passato:
- I have learnt the lesson that to recklessly give yourself to the service of every man or woman who makes a demand upon you is gross immorality. That when I sit here at night writing I serve the prostitute much more than when I took her in from the streets and laid her in my bed, and sat up all night watching her sunken face in terror and agony. She had to go the next morning, I could do nothing for her, what was the use?28
- Una lezione necessaria. La campagna contro il Contagious Diseases Act, cui pure la Schreiner aveva guardato con favore e interesse, era stata senza dubbio importante, ma essa, insieme a quelle per offrire maggiori opportunità educative alle donne e per ottenere il diritto di voto, non possiede valore di per sé, ma è speculare al raggiungimento di quel fine di ben più ampio respiro che è la New Life. Le lotte femministe sono necessarie per unire le donne, e capaci di offrire loro la coscienza e la forza indispensabili per continuare a lottare, grazie al legame di sorellanza che la causa comune ha il potere di creare.
- Paradossalmente, proprio a causa della sua limitata militanza nei gruppi femministi, la Schreiner non può godere a fondo di un senso di appartenenza tanto importante. La sua forte visione profetica la spinge oltre, verso un futuro che a tratti può forse sembrarle troppo lontano. La fedeltà ai propri sogni - "our dreams are not delusions but the forerunners of the reality"29 - la conduce anzi a prendere delle decisioni che la allontanano dalle compagne femministe e dalla maggioranza dei suoi contemporanei; come quando nel 1913 in Sudafrica abbandona la Women's Enfranchisement League perché fra i suoi scopi non rientra la lotta per il diritto di voto delle donne di colore. Come può impegnarsi in una battaglia dai traguardi così limitati, quando il suo sogno è quello di un Sudafrica abitato da donne e uomini liberi? Tutti gli uomini e tutte le donne. Questa visione totalizzante contraddistingue il pensiero della Schreiner, rendendolo interessante e attuale proprio grazie agli aspetti che in vita le avevano creato più problemi e incomprensioni, collocandola su una soglia verso il futuro, in anticipo sui tempi e quindi isolata.
- La critica per cui le femministe di fine Ottocento "knew clearly what they were against but only vaguely what they where for"30 non può venire mossa a Olive Schreiner che, proprio perché ha ben chiaro ciò per cui lotta, si pone per più versi oltre il femminismo a lei contemporaneo, fino a lasciare sicuramente un'impronta anche nella terza fase indicata nello schema della Showalter31.
- Il suo schierarsi costantemente a fianco degli oppressi non è falso filantropismo, né le sue lotte indice di un voto al martirio in onore del bene delle generazioni future. È la consapevolezza della possibilità di tanti futuri differenti che la spinge all'azione, nel tentativo di indirizzare gli eventi verso quello che lei ritiene essere l'avvenire migliore per tutti, anche se non il suo. La sua è la scomoda posizione di chi non gode dei frutti della verità, ma la conosce, così come sa che ci vogliono tempo e maturazione, affinché si creino le condizioni ottimali per il suo avverarsi.
- Anche il personaggio allegorico del cacciatore di SAF, dopo aver visto l'immagine riflessa dell'uccello della verità, non può che passare il resto della propria vita a cercarlo, segnando il cammino per coloro che seguiranno. "We of this generation are not destined to eat and be satisfied as our fathers were; we must be content to go hungry"32.
- 3. "We are not new"33
- Woman and Labour, pubblicato nel 1911, non ha ricevuto dai posteri la stessa attenzione di SAF, perché considerato troppo "vittoriano" e quindi datato. Eppure, alla sua pubblicazione, viene salutato come "The Bible"34 del movimento femminista di inizio secolo, e la sua autrice considerata tutt'altro che convenzionale dai contemporanei.
- Nel considerare quest'opera teorica - un vero saggio - bisogna ricordare che il pensiero femminista della Schreiner non è circoscritto a un unico libro, ma diffuso in tutta la sua vita e i suoi scritti. Per arrivare a WL bisogna passare attraverso i romanzi, i racconti, gli scritti politici e le lettere, senza dimenticare le prese di posizione pubbliche, le azioni e le scelte di vita.
- Il testo è solo un frammento di quello che, nelle intenzioni originarie, avrebbe dovuto essere il "woman's book" della Schreiner. Esso propone, attraverso la disamina di casi concreti, un approccio scientifico alla questione delle differenze sessuali, secondo il metodo da lei già adottato di mostrare l'inconsistenza delle tesi contrarie ribaltando le argomentazioni dei suoi avversari, che pur utilizzavano i suoi stessi mezzi di ricerca. Purtroppo il primo frutto di questo progetto era andato distrutto durante la guerra anglo-boera; e WL contiene solo una parte ridotta dell'opera originaria. Nell'introduzione la Schreiner descrive la difficile genesi del testo, giustificando la propria volontà di pubblicare un'opera che lei stessa giudica incompleta con la speranza che "other minds more happily situated may be led, by pointing out its limitations and errors, to obtain a larger view"35. Lo scopo principale del libro dovrebbe quindi essere quello di fungere da stimolo per il lettore, nello stesso modo in cui la lettura di Emerson aveva agito nei confronti dell'autrice36.
- La richiesta avanzata dalla New Woman per bocca della Schreiner è forte e chiara: "Give us labour and the training which fits for labour! We demand this not for ourselves alone, but for the race"37.
- Il volume inizia con una lunga descrizione storica di come nel corso dei secoli la donna sia stata progressivamente spogliata di ogni possibile attività al di fuori delle mura domestiche, entro le quali si è infine ritrovata relegata in una condizione di assoluta dipendenza dall'uomo, cadendo in uno stato di mero parassitismo sessuale. Una situazione estremamente dannosa per le donne, che corrono il rischio di perdere completamente le loro capacità e doti intellettuali a causa del prolungato non utilizzo, ma anche per l'intera società, che non può prescindere dalla loro capacità di procreazione per rinnovarsi: "Only an able and labouring womanhood can permanently produce an able and labouring manhood"38.
- La Schreiner è consapevole che la condizione da lei definita parassitismo sessuale riguarda solo parte della popolazione femminile. Il suo paese offre il chiaro esempio di un'esigua minoranza di donne bianche, appartenenti alla classe media, che vive alle spalle di una folta maggioranza di donne nere, condannate dalla condizione di donne e di persone di colore in un paese dai caratteri sempre più marcatamente razzisti. L'evidenza di come all'ozio forzato di alcune corrisponda il super lavoro di altre è lampante. Ed è questo inossidabile legame che la Schreiner vuole ricordare alle appartenenti alla classe media, che solo apparentemente sono più libere o fortunate, esortandole a riscoprire le proprie capacità atrofizzate a causa della lunga inattività, per unirle a quelle logorate dall'uso eccessivo delle loro sorelle economicamente più disagiate.
- Ritorna e viene sottolineata la necessità di uno sforzo comune e l'unicità del destino femminile, così come è ben reso nel racconto I Thought I Stood. La protagonista di questo racconto viene rifiutata in paradiso proprio perché, mentre accusa gli uomini di avere le mani sporche del sangue delle sue sorelle sfruttate, non si accorge che i suoi piedi lo sono altrettanto. La fede nella sorellanza della Schreiner fa in modo, però, che lo stesso personaggio, una volta tornato sulla terra, si avvicini alla sorella più sfortunata offrendole il proprio appoggio: "I lay down by her, and she put her arms around my neck, and so I lifted her, and we two rose together"(39).
- Sorellanza e indipendenza innanzi tutto economica, guadagnata attraverso un lavoro ottenuto grazie a un'educazione adeguata: sono queste le condizioni basilari che la Schreiner pone per l'emancipazione femminile, ribadite e rielaborate definitivamente in WL.
- L'opera si colloca sulla scia che partendo da A Vindication of the Rights of Women (1792) di Mary Wollstonecraft arriva sino a The Subjection of Women (1869) di John Stuart Mill. Olive ammira la Wollstonecraft, come donna e come scrittrice; con lei condivide la determinata richiesta di pari opportunità educative fra i sessi e la convinzione della determinazione socioculturale e non biologica delle differenze esistenti, anche se la Wollstonecraft aveva usato toni di condanna ben più duri nei confronti degli uomini e, soprattutto, delle donne, colpevoli di accontentarsi e godere delle futili attività che erano loro riservate.
- Anche Stuart Mill aveva attaccato la condizione di innaturale inferiorità in cui venivano tenute le donne vittoriane, causa non ultima di un grave danno per l'intera società. Nell'esporre le sue tesi aveva analizzato e ribaltato le posizioni allora prevalenti al riguardo, pur limitandosi a considerare le donne in qualità di mogli e madri. La Schreiner, che amò quest'autore fin dalla fanciullezza, ne riprende alcune idee e tecniche espositive. Il suo pensiero è però più ampio e totalizzante di quello dei suoi illustri predecessori, capace di inglobare la battaglia contro ogni tipo di discriminazione, superando il limite ancora tabù della razza.
- WL nasce dopo la disillusione causata dalla guerra anglo-boera, in un periodo in cui la Schreiner, dopo aver preso coscienza della falsata visione della realtà sudafricana avuta fino allora e aver deciso di porvi rimedio, si schiera apertamente e completamente dalla parte dei neri. Abbandonati gli antichi interlocutori, i liberals sudafricani di ceppo inglese, ai quali toglie completamente la fiducia che fino all'ultimo aveva cercato di riporre in loro, scrive un'opera che è indirizzata alle donne, cui cerca di offrire la speranza di un cambiamento in positivo.
- La richiesta di accesso al mondo del lavoro contenuta nel testo è infatti indirizzata agli uomini, detentori del potere e quindi in grado di modificare materialmente la situazione; ma è alle donne che viene rivolta l'esortazione alla presa di coscienza indispensabile a trasformare gli strumenti loro offerti in qualcosa di assolutamente positivo per l'intera società. Sono le donne il motore e la guida verso il cambiamento più auspicabile.
- Alla New Woman che da qualche tempo è apparsa sulle scene la Schreiner offre un modello preciso al quale fare riferimento, prendendolo dal passato, proprio a sottolineare il sottile filo che lega il destino di tutte le donne:
- The truth is, we are not new. We who lead in this movement to-day are of that old, teutonic womanhood, which twenty centuries ago ploughed its march through European forests and morasses beside its male companion; (...)We have in us the blood of a womanhood that was never bought and never sold; that wore no veil and had no foot bound40.
- La scelta del modello di riferimento utilizzato dalla Schreiner per promuovere l'emancipazione di tutte le donne e la sconfitta di ogni tipo di discriminazione, non può non apparire contraddittoria, come infatti suggerisce Joyce Avrech Berkman, che sottolinea l'uso del mito teutonico in un periodo di crescente xenofobia che proprio sulla rivendicazione dell'appartenenza a quell'unica nobile stirpe basava le proprie tesi. È la stessa scelta fatta in occasione di An English South African's View of the Situation41, prima dello scoppio della guerra anglo-boera. In quell'occasione la sua attenzione era stata tutta rivolta a scongiurare lo scoppio del conflitto, e aveva cercato di ricondurre alla ragione le parti avverse ricordando loro le presunte comuni origini, quelle, appunto, teutoniche. La considerazione del pubblico cui si rivolge è una costante degli scritti più prettamente politici della Schreiner; in WL sembra adottare la stessa strategia. Appare comunque certo che niente nel comportamento o negli scritti schreineriani può far pensare a una sua volontà di esclusione delle popolazioni nere dai diritti per ottenere i quali combatteva.
- Olive Schreiner è una donna dell'Ottocento e del suo secolo conserva inevitabilmente alcuni tratti. La sua particolarità risiede soprattutto nel suo abitare quell'area di confine, di proiezione verso il futuro, entro la quale trova soluzioni di modernità e originalità estrema che esercitano un fascino intatto su di noi.
- La visione profetica che la contraddistingue non permette di etichettare il suo pensiero femminista come datato, nemmeno alla luce delle successive conquiste del movimento, proprio perché esso non si risolve in una serie di rivendicazioni di singoli diritti nel frattempo ottenuti. Così come il sogno che "South Africa must be a free man's country"42 colpisce il lettore rivisto alla luce degli ultimi avvenimenti sudafricani.
- Il suo ideale di donna nuova si radica nel suo tempo e nel suo territorio d'origine, proiettandosi però nel futuro e guardando al mondo intero.
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