1
"Non esiste una definizione degli studi culturali unica e
condivisa dagli esperti i quali affermano che ogni
definizione sarebbe contraria allo spirito degli studi
culturali stessi. Si tratta di un discorso
interdisciplinare che affonda le sue radici soprattutto
nella critica letteraria e nel quale convergono gli
apporti disomogenei e sovrapposti di altre discipline
quali l'antropologia, la sociologia, la storia, la
psicologia, la filosofia e la linguistica. Gli studi
culturali guardano ad ogni oggetto di studio nei suoi
molteplici aspetti, utilizzando quindi un approccio
metodologico multidisciplinare. Cfr. Lewis: 2002; Backer:
2000; Hartley: 2002. È bene sottolineare che in
Occidente lo sviluppo degli studi culturali è
stato tutt'altro che omogeneo e si rilevano differenze
notevoli anche tra paese e paese. Lo sviluppo degli studi
culturali nei paesi europei ad esempio appare assai
lontano da quello che ha caratterizzato gli Stati Uniti
negli ultimi decenni. Uno dei maggiori sostenitori
dell'eterogeneità degli studi culturali è
Jacques Derrida che preferisce definirli "un artefatto
privo di concetto". Cfr. Miller: 1995.
2
La ricerca è stata condotta a Pechino nella
primavera-estate del 2002.
3
A testimonianza di ciò si ricorda che in Cina
l'Accademia delle Scienze Sociali (Zhongguo shehui kexue
yuan), che oggi accoglie un dipartimento di letteratura,
nasce solo nel 1977 dalla sezione "Filosofia e Scienze
Sociali" dell'Accademia delle Scienze (Kexue yuan). Cfr.
Lavagnino: 1991.
4
Ho trascorso undici mesi (settembre 2001-luglio 2002)
presso l'Istituto di Sessualità e Genere del
Dipartimento di Sociologia dell'Università del
Popolo di Pechino (Zhongguo renmin daxue) allo scopo di
condurre le mie ricerche di dottorato, che vertono
principalmente sullo sviluppo dell'educazione sessuale
nella Cina contemporanea.
6
Dalla fondazione della Repubblica popolare cinese (1949)
alla svolta voluta dal leader Deng Xiaoping alla fine
degli anni settanta. Quest'ultimo ha guidato il processo
delle riforme economiche, varato nel dicembre 1978, che
ha preso il via con le "Quattro Modernizzazioni" e la
politica della "porta aperta". Cfr. Fairbank
(1988).
7
La rivista New Literary History è stata
fondata nel 1969 e si occupa principalmente di
letteratura e teoria della letteratura. L'editore
è il Prof. Ralph Cohen, docente del Dipartimento
di Lingua Inglese, Università della
Virginia.
8
Hanno collaborato il Dipartimento di Lingue Straniere
dell'Università Qinghua (Qinghua daxue), il
Dipartimento di Lingua e Letteratura Cinese
dell'Università Normale dello Shandong (Shangdong
shifan daxue) e la Scuola per gli Studi Umanistici
dell'Università Normale di Nanjing (Nanjing shifan
daxue).
9
Mazzarella (1998: 39 e ss). Nello stesso saggio
Mazzarella illustra brevemente anche la dottrina dei tipi
fondamentali dell'organizzazione giuridica formulata da
Post, "i germi" della quale si riscontrano negli scritti
di Maine: Post individua il fondamento
dell'organizzazione dei gruppi sociali o nel vincolo di
sangue, o nella dimora comune su un territorio
determinato, o nel rapporto di protezione tra padroni e
servi, o nel rapporto contrattuale tra gli
individui.
10
Questa conferenza non rappresenta la prima occasione di
dibattito internazionale su tali argomenti in territorio
cinese. Si ha notizia certa di altre due importanti
conferenze che hanno avuto luogo rispettivamente a Dalian
(Università di Lingue Straniere) nel 1995 e a
Pechino (Università di Lingua e Cultura di
Pechino) nel 2000.
11
La rivista è pubblicata dall'Istituto per gli
Studi sul Postcolonialismo (Institute of Postcolonial
Studies) di Melbourne, la prima istitutuzione al mondo ad
essersi dedicata specificatamente agli studi sul
postcolonialismo.
12
Così viene definita dal Prof. Wang Hui in
un'intervista pubblicata dalla New Left Review n.6
(Nov-Dec 2000); poi tradotta su La rivista del Manifesto
n.15, marzo 2001.
13
Ad esempio Stanley Fish, Fred Jameson, Geoffrey Hartman,
Harold Bloom e J. Hillis Miller.
14
Esperto di teoria della letteratura del ventesimo secolo
e docente di teoria della letteratura, poesia inglese e
fiction all'Università di Calgary. Svariate sono
le sue pubblicazioni su Shelley, Derrida, Frye, Jameson e
Said, alcune tradotte anche in cinese. La più
recente è Resistant Cultural Politic
(Dikang de wenhua zhengzhixue), tradotta in cinese da
Wang Minan e pubblicato dalla Casa Editrice delle Scienze
Sociali nel 1999.
15
Il volume è stato pubblicato nel 2002 dalla Casa
Editrice dell'Università di
Calgary.
16
A. Dirlik è professore di storia e antropologia
culturale presso il Centro per gli Studi sull'Asia e sul
Pacifico dell'Università dell'Oregon. Egli
è specializzato in storia della Cina moderna. F.
Jameson è professore di letteratura presso
l'Università di Duke (NC).
17
Il Prof. Tao Dongfeng insegna inoltre presso il Centro
per gli Studi di Teoria della Letteratura
dell'Università Normale di Pechino (Beijing shifan
daxue wenyixue yanjiu zhongxin jianjie)
18
Il volume è stato pubblicato nell'anno 2002 dalla
Casa Editrice dell'Università Normale di Pechino
(Beijing shifan daxue chubanshe).
19
Attualmente i collegamenti sono tre: http://www.ctheory.net/;
http://www.uta.edu/huma/illuminations/
in e http://www.eserver.org/theory/.
20
Alliage è una rivista trimestrale edita
dall'ANAIS (Association Niçoise d'Animation et
d'Information Scientifique). Maggiori dettagli relativi
alla collaborazione tra le due riviste sono riportati
in Alliage, n. 41-42, 2000.
21
Il concetto di "globalizzazione" è stato tradotto
in cinese con il termine quanquihua. Si tratta di
un composto di tre caratteri: quan che significa "tutto",
qiu che significa "globo terrestre" e hua
che corrisponde al suffisso finale -zione. Cfr.
Marinelli: 2002.
22
A tale proposito, sottolinea Marinelli, sono soprattutto
gli intellettuali della "nuova sinistra" (xin zuopai o
xin Maopai) a condannare la globalizzazione,
"associandola a un'idea di capitalismo sfrenato e
identificandola, sostanzialmente, con
l'occidentalizzazione o, ancor peggio,
l'americanizzazione (quanqiuhua jiushi meiguohua)". Cfr.
Marinelli: 2002.
23
Tra gli intellettuali del periodo ricordiamo almeno Yen
Fu e Lu Xun. Yen Fu è stato uno dei primi
traduttori cinesi dei filosofi evoluzionistici inglesi.
Tra le opere da lui tradotte ricordiamo: Evolution and
Ethics di H.H. Huxley, The Study of Sociology
di H. Spencer, Wealth of Nations di A. Smith,
On Liberty di S. Mill e L'esprit des Lois
di Montesquieu. In ambito letterario, Lu Xun, uno dei
più importanti e rinomati scrittori cinesi, ha
tradotto invece le opere di Gogol, Plechanov,
Lunacarskij, J. Verne e altri autori polacchi e
ungheresi. Cfr. Masi: 1968; Schwartz: 1964; Wang:1966.
Nello stesso periodo poeti come Guo Moruo e Dai Wangshu
volgevano lo sguardo a Occidente; Guo Moruo verso le
opere di Goethe, Withman e Tagore, e Dai Wangshu verso i
simbolisti francesi. Cfr. Lee: 1996.
24
Tra gli studenti che udirono le parole di Jameson
ricordiamo Zhang Yiwu e Chen Xiaoming, autori di numerosi
articoli sul postmodernismo. Cfr. Wang, N.:
2000.
25
Presidente dell'Associazione Cinese di Teoria della
Letteratura e docente dell'Istituto di Letteratura
dell'Accademia delle Scienze Sociali (Zhongguo shehui
kexue yuan).
26
Professore della Università Normale della Capitale
(Shoudu shifan daxue).