- Tecnologie
multimediali utilizzate in sedi europee nella
didattica
- della lingua
cinese
- e nella
ricerca sinologica
- di Clara
Bulfoni
-
- Dal 4 al 7 settembre
1996 si è tenuto a Barcellona l'XI Convegno
dell'European Association of Chinese Studies (EACS),
associazione che conta circa 450 membri in tutta Europa:
professori e ricercatori universitari, studiosi nei vari campi
della cultura cinese. Il convegno si svolge ogni due anni in
sedi diverse per dare l'opportunità ai membri di
presentare i frutti delle loro ricerche.
- I temi presentati e
discussi nel corso del recente convegno di Barcellona
comprendevano:
- - Letteratura moderna e
contemporanea
- - Nuove tecnologie
informatiche
- - Pensiero e
Religione
- - Arte
cinese
- -
Economia
- - Storia politica
moderna
- - La Cina e il mondo
esterno nei tempi pre-moderni
- - Letteratura
classica
- - Società
cinese
- -
Linguistica
-
- Nell'ambito
dell'argomento "Nuove tecnologie informatiche", hanno destato
particolare interesse alcune relazioni sulle metodologie
multimediali nella didattica della lingua cinese e sulle
applicazioni per ricerche sinologiche.
-
- Il Prof. Lachner
dell'Università di Berna ha presentato, con
dimostrazione pratica, un programma di insegnamento ed
apprendimento della lingua cinese via Internet1.
Sottolineando una carenza di testi appropriati, ha rilevato che
gli studenti sono costretti a perdere molto tempo nella ricerca
del significato dei caratteri, consultando dizionari e altri
testi di base per riuscire ad afferrare la struttura di una
frase. Per il Prof. Lachner la soluzione sta nella tecnologia
ipertestuale, perché tutte le espressioni e le strutture
grammaticali non conosciute sono accessibili in qualunque
momento con il solo ausilio del mouse. I testi base di
apprendimento comprendono un dialogo scritto in cinese dove per
i caratteri non conosciuti si può avere la trascrizione
fonetica, la traduzione in inglese con nota grammaticale a
fianco e l'esatta pronuncia. Si può seguire il testo
vedendo e ascoltando il filmato relativo alla lezione: la
conversazione può essere interrotta in qualsiasi momento
per chiarimenti grammaticali o lessicali o per risentirla per
una migliore comprensione della pronuncia.
- Il programma è
utile non solo per studenti principianti, ma anche per avanzati
e può essere utilizzato sia in classe che per
auto-apprendimento.
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- Il Prof. Nodernhake
dell'Università di Lund ha presentato, via Internet, un
dizionario elettronico cinese-svedese2 che, oltre
alla semplice traduzione del carattere, fornisce informazioni
grammaticali ed esempi di utilizzo in contesti diversi. Per
ogni carattere viene fornita la sua origine etimologica, la sua
evoluzione e il suo diverso significato, se accompagnato ad un
altro carattere, per formare una parola bisillaba. Il
database contiene più di 60.000 "word
combinations", basate su quasi 7.000 caratteri in codice GB. Il
progetto è iniziato nel 1990 in cooperazione con
lessicografi cinesi per supplire alla mancanza, in Svezia e in
tutta la Scandinavia, di testi e dizionari in
madrelingua.
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- La ricerca in rete di
informazioni per gli studi sinologici è stato
l'argomento della relazione del Prof. Hahn
dell'Università di Heidelberg. Una panoramica dei
diversi tipi di accessi in rete: dalle fonti bibliografiche ai
bollettini informatici e ai periodici di Internet, dalle banche
dati ai cataloghi delle biblioteche. La dimostrazione pratica
di accesso in rete è stata eseguita con l'utilizzo del
programma "Twin Bridge", (programma di videoscrittura
cinese) che, essendo fornito sia del codice GB che del
codice BIG53, permette anche l'accesso agli archivi
di Taiwan.
-
- Esempi concreti di
ricerche sinologiche effettuate utilizzando tecnologie
multimediali sono stati esposti dai Professori Wagner e
Dudbridge.
- Il Prof. Wagner
dell'Università di Heidelberg ha parlato della "Sfera
pubblica cinese in epoca pre-moderna": gli editoriali
dell'ultimo periodo Qing hanno vantato sostegno da parte di un
anonimo gruppo di immaginari ma importanti partecipanti alla
discussione pubblica: i "sostenitori di opinioni" e i
"partecipanti alla discussione". Con l'utilizzo del database il
Prof. Wagner ha cercato di definire l'identità di questo
gruppo anonimo per tracciare la struttura della sfera pubblica
nell'ultimo periodo Qing. Una ricerca multimediale delle 24
Storie Dinastiche4 delle storie private e dei saggi
politici rivela che questo gruppo di persone immaginarie ha una
storia notevole ma mal definita che risale ai secoli precedenti
e che dimostra notevole influenza politica.
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- Il Prof. Dudbridge
dell'Università di Oxford ha presentato una relazione su
"Restaurazione critica del testo andato perduto Sanguo
Dianlue". Molti importanti testi della Cina medioevale sono
andati perduti nel periodo di transizione dai Song
Settentrionali ai Song Meridionali (1120-1127), ma loro
frammenti sono rimasti come citazioni in altre opere e molti
testi sono stati ricostruiti da questi frammenti soprattutto
dagli studiosi del periodo Qing. Questi ultimi non hanno
però prestato attenzione all'opera Sanguo
Dianlue, storia di tre regni dinastici del VI secolo e
scritto nel VII-VIII sec. Il progetto di ricostruzione del
testo si basa sull'utilizzo delle 25 Storie dinastiche inserite
su database: riunendo le 300 citazioni che appaiono in un testo
del X secolo, il Taiping yulan, queste vengono
confrontate con le esistenti storie del periodo, al fine di
definire quanto il testo in oggetto fosse derivato dalle storie
dinastiche.
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-
- Negli ultimi anni anche
in Italia la tecnologia multimediale ha avuto un notevole
sviluppo: l'esigenza di poter accedere ad archivi e database
per studi e ricerche sull'Asia ha dato origine ad un progetto
di informazione attraverso un catalogo rivolto ad
Università e Istituti5. Il progetto,
sostenuto dall'AISC (Associazione Italiana di Studi Cinesi),
è accessibile via Internet e collegato al Centro di
Calcolo dell'Università Ca' Foscari di Venezia, dove un
costante aggiornamento del materiale permette una panoramica di
tutti gli indirizzi informatici nei vari settori della cultura
e civiltà orientale.
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