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Le antologie
dei concorsi de Il Club degli autori
Antologia del concorso letterario
Club degli autori 1998 - '99

INDICE
 

Luca Albanese, Tiziana Angelino, Claretta Angiargiu, Michele Arpino, Massimiliano Badiali, Massimo Baraldi, Sergio Barbieri, Gianni Alessio Bariletti, Giovanni Barison, Federica Barlone, Renzo Basora, Maria Luisa Beck-Peccoz Spanò, Marco Bellentani, Enrico Bellorini, Francesca Benevento, Natalia Bertagna,Maria Rosa Bertellini, Massimiliano Bianchi, Lara Bloncksteiner,Luca Bosco, Franca Bossi, Maria Stella Brancatisano, Concetta Brigandì, Silvana Brigandì, Maria Bucciero,Antonio Capriotti, Salvatore Cardaci, Angelo Carrieri, Rosanna Cazzin, Mario Ceccarello, Alessandro Centinaro, Maria Francesca Cherubini, Germano Chiaverini, Alberto Cioni, Luigi Civita, Giuliano Corsi, Marzia Cottarelli, Lina Crisafulli,Daniele D'Angelo, Alessandro De Fusco, Claudio Di Matteo, Manuel Fanni Canelles, Caterina Favalli, Manuela Favalli,Donatella Ferrini, Giancarlo Frainer, William Fratti, Stefano Freddi, Massimo Gaviglio, Elisabetta Ghiglieri, Ilaria Giaconi,Franco Gilardetti, Gabriella Giordano Marabotto, Carlo Grigioni, Nino Iacovella, Matteo Lolli, Egidio Longhi ,Mariano Luccero, Bruna Luciani,Edvige Lugaro,Manuelita Lupo, Maria Pia Luzi, Alessandro Maderna, Stefano Magenta, Massimo Maioli, Paolo Malinverno, Andrea Mantegazza, Massimo Manzini, Maurizio Maraldi, Paolo Massari, Ferdinando Menconi,Anna Montresor, Mara Solange Morales, Adriana Mosca, Eugenio Mosconi, Anna Maria Felicia Nardo, Mario Nurchis,Fabrizio Orlandi, Pierpaolo Pacifici, Paolo Padoan, Patrizia Papili Marchionni, Maria Elisa Partesano, Cinzia Pedroni, Maria Pelliccia, Francesca Piazzolla, Lidia Pieri, Giuseppe Pietroni, Alberto Pignatelli, Alessandra Pittini Monacelli, Cristina Pitto,Carlo Polvara, Giada Prestifilippo, Daniela Raimondi, Giovanna Ricci, Annunziata Romeo, Antonio Sabatino, Christian Salandin, Monica Sapucci, Monique Sartor, Paolo Scaiella, Adriano Scandalitta, Paola Scatola, Vincenzo Sciacca, Massimo Seriacopi, Aniello Sgambati, Alberto Sighele, Roberto Silleresi, Luca Solagna, Bruna Spalla Lozza, Irene Sparagna, Roberto Spoldi, Giovanna Stella, Carlo Stucchi, Michele Succio, Arianna Toma, Jacopo Tondelli, Piero Trapani, Pascal Vecchio, Andrea Violi, Mara Vitale Santoni,Ivano Voinich,Tiziana Zago, Maria Teresa Zanafredi, Giovanni Zappalà, Antonio Zocchi

 
 
Claretta Angiargiu
Torna
 
Torna.
Fra le mie braccia
è rimasto Aprile che
corre tra le schive genti,
il sommesso sole
già mi ferisce.
Torna.
Caduta non mi ritrovo
a poter raccogliere
quel che mi rimane
fra il cabrar dell'anima
e barlumi di ragioni.
Torna.
A riempire uno sguardo
assorto che il tempo beve
e quale vuoto stringo,
mi sento vivere nel patire.
Sì anch'io vivo ma...
senza te è per morire.
 
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Massimo Baraldi
 
30) Condottiero
di un vascello
senza timone,
solco alla
deriva
i mari della vita;
Attratto da
Canti di sirene
E da falsi ideali
Cerco di dare
Spiegazioni
A questo mio Essere.
 
34) Semplici parole
Taglienti come spade
Volteggiano
Sopra di noi
Decapitando
Sogni e
Veri sentimenti.
 
49) Siamo come:
Miliardi di
Foglie,
cadute a terra
pestate a terra
pestate da milioni
di piedi
ignari della Vita.
 
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Sergio Barbieri
 
«Ciò che ho davanti a me adesso,
è il mio passato.
Devo indurmi a guardarlo
con altri occhi:
devo indurre Iddio a guardarlo
con altri occhi»
 
O. Wilde
 
Da una finestra sul passato
 
scorgo una ragnatela
che dona una trine grigia
a quei vecchi vetri e alzo una mano
per togliere il passato di un ragno.
Ma poi mi fermo
- con la mano destra alzata -
come se benedicessi tutto quello
che gli occhi e la mente
fanno rivivere:
in questo breve attimo di tempo
sento i suoni, vedo i colori, le persone
le strade bianche e le case basse di allora
e scorgo me stesso - fanciullo - correre e lottare.
 
Così resto lì, immobile - senza tempo -
a guardare fuori di me
- con lo stupore del vivere -
per veder scorrere un'ultima volta
il mio passato.
 
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Maria Luisa Beck-Peccoz Spanò
 
Quasi fermi
 
Noi siamo stati quasi fermi.
L'amore ha continuato a correre,
ha superato spazi e tempi,
ubriacandosi di sé...
Mentre io e te, fermi, involontariamente
fermi,
lo vedevamo crescere, muoversi, spostarsi
e proliferare,
vivere al di fuori di noi che, impotenti,
osservavamo la nostra triste immobilità
fredda
come di stelle lontane,
sperando sempre che l'indifferenza
bastasse a conservarlo,
illudendoci che la paura fosse sufficiente
a nutrirlo e guarirlo.
Mentre l'amore, infischiandosene di tutto,
sviluppava capacità impensate,
un'acida critica a noi stessi,
occhi che vedevano molto oltre i nostri occhi,
giudizi imperscrutabili.
Lui camminava leggero di pregiudizi e attese
scavalcando i pensieri e l'emozione,
questo bizzarro ragazzo che stava diventando
un uomo ribelle.
Io e te,
genitori involontari di un sentimento sfuggente,
improbabile, fantastico e condannato,
accettiamo ora-quasi-trionfanti-
questo vento di libertà
che ci scoglie in un colpo da tutte le catene,
ribaltandoci nella realtà più accettabile,
nella verità più mistica,
nella fedeltà a noi stessi
più innocente, più gratificante,
più consapevole e più disperata.
 
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Marco Bellentani
Addio
 
C'è un po' di silenzio se un uomo
pensa di esser disperso nello spazio siderale;
vedere le lontane stelle, il loro splendore,
ma perire di freddo,
quiete e fragilità.
 
È un liquido, la vita del solitario
È un falso suono la sua speranza
È un fuoco che brucia il passato il suo futuro.
 
 
 

 
...
 
Farfalle, angeli e violini
nel tempo fermo
in un momento bianco
la musica che muore.
 
Patetica è la genitrice
dei mali dei folletti,
mobili e zitti come i fruscii
nel campo, nudi.
 
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Enrico Bellorini
Castelli di sabbia
 
Il tuo castello è caduto,
nel mio cortile
solo la polvere è rimasta
a ricordarmi che esiste il vento;
e vibrazioni provengono dal sottosuolo
e coinvolgono la parte più importante
di me,
in questa rappresentazione.
Ma ancora giungono
suoni d'oriente
e mi ci potrei impiccare.
Ho mani lunghe
quanto basta per riuscire a catturarti,
ho sguardi veloci
quanto basta per saperti inseguire:
sono il lupo cattivo,
cattivo quanto basta
per incatenarti il cuore.
Le linee della mia mano
tradiscono futuri incerti,
tu sei l'ago della bilancia,
così
senza averne l'aria;
ma ci saranno cortile
e castelli di sabbia
da ricomporre
sfidando i venti.
 
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Natalia Bertagna
In silenzio
 
In silenzio ho colto
l'armonia palpitante
delle parole
guardando scivolare
ore di sabbia
in incessanti clessidre.
 
Ho cercato la chiave
che apre il mistero
di altissimi cieli
ma incalza la polvere
sull'anima
sull'irrisolto quesito
del transito rapido nel cosmo.
 
Lei assedia solide mura
abbatte vittoriosa
le nostre barricate,
nel vento freddo di novembre
spoglia viali d'alberi
e ci sorprende,
all'improvviso.
 
Sappiamo di foglie
ingiallite e cadenti
arrese all'arcano regista,
pagine accartocciate
e lette d'un fiato.
Pagine già scritte
d'una storia troppo breve.
 
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Lara Bloncksteiner
Qualcosa
 
Nessuno...
apri le mani
cadono
perle
d'acqua
di sabbia
di cosa?
 

 
Pace di guerra
 
Fratelli d'amore
di latte
di sangue
di morte
sempre fratelli
uniti in pianto.
 

 
Sorte
 
Balliamo
fiato in gola
eroi
ladri
ad occhi chiusi
 
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Franca Bossi
Prigioniera dell'Io
 
Da quella catena,
che sembrava
dovesse racchiudere
tutti i miei dolori,
tutti i miei affanni,
che mi tenevano
prigioniera,
ormai, da anni,
con la tua forza d'animo,
mi liberasti,
dai miei pensieri,
dominata dalla mia mente.
 
 
 

 
Angelo
 
Nelle mie tenebre,
Angelo Divino,
venuto
da chissà dove,
per portare
un po' di luce.
Per dare
un po' d'acqua
ai petali
di quel fiore,
che s'era assopito,
ed ora è rinato.
 
 
 

 
Eterno
 
Far perdurare in eterno,
che poi, però,
si coglie in un momento.
È un qualcosa
che ti porti dentro,
e non t'abbandona mai,
qualunque cosa fai.
 
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Maria Stella Brancatisano
Barboni
 
Soli, abbandonati,
sporchi, non lavati, con
sudicie camicie, pantaloni
sgualciti, capelli arruffati...
Siete... come... non siete
Mai stati!
 
Con gli occhi tristi il passo
Stanco, senza nessuno al fianco,
poveri barboni, sembrate così buoni!
 
Vivete al freddo, al sole...
Nelle scatole di cartone, ogni tanto...
qualcuno... muore...!
senza che nessuno lo sappia... o...
gli pianga il cuore... siete barboni!
 
Gente che chissà cosa non ha avuto
Nella vita... mancanza d'affetto o... d'amore
O qualcuno che gli ha... rotto... tutto!
I sogni... un cuore... il tetto!... un letto...!
 
Poveri barboni miei... avete il mio affetto!
Siete l'anima peregrina del mondo,
di questo mondo... che più niente dà, di questo
mondo... che ti toglie tutto... anche il rispetto!
 
Emarginati, abbandonati, quasi mai
Amati, vivete con le vostre ferite, che
Vi portate nel cuore... e il vostro dolore, che...
Nessuno vuol lenire!
 
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Antonio Capriotti
Mareggiata
 
Forte vento di mare
impazza stasera
a percuotere d'onde rancorose
il lido che raggruma
al flusso di retrattili biancori.
Altro non s'ode intorno
che fragore invariato
di risacca, e il cuore teme
frangere celato di barca
in rotta solitaria chissà dove.
 
Domani in luce d'oro
io veda volgere sereno
di sguardi al mare placato,
e compagno mi sia
andare quieto d'ombre
su distesa rena, tra misture
sparse di sterpi levigati
e di conchiglie offerte
a festeggiante volo di gabbiani.
 
 
 

Autunno
 
Tornano brevi le giornate
e allarga le sue rotte
alla malinconia
il tempo ch'è fatidico d'addii.
Non c'ingannano parate
ultime di soli: a sera
nebbie s'accovacciano
alle porte cui si torna
camminando tristi lungo viali
dove a strati marciscono ingiallite
le foglie rigogliose dell'estate.
 
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