Le antologie
dei concorsi de Il Club degli autori

Antologia del premio letterario
Olympia Città di Montegrotto Terme 2006

 

Indice

 
 
 
Presentazione - Albo d'Oro dell'edizione 2006 - L'Hotel Terme Olympia - Paolo Carniello - Fausto Amico - Matteo Anese - Angela Aprile - Condorcet Aranha - Silvana Armellino - Marco Balma - Giulia Barbin - Sara Bellingeri - Maddalena Bergamin - Nicoletta Berliri - Annunziata Bertolone - Giustina Berton - Debora Bionda - Vincenzo Bolia - Rina Eugenia Bonanomi - Josephine Bonì - Giulia Borroni Cagelli - Maria Cristina Bressan - Sara Brillanti - Maria Teresa Callegari - Vincenzo Calò - Marta Camerotto - Enrico Cancelli - Tiziana Canepa - Fiorella Cappelli - Paola Caramel - Massimo Gerardo Carrese - Paola Carroli - Celestino Casalini - Silvia Cavorso - Claudio Cepparulo - Federica Cesarini - Alma Chiment - Carla Ciagli - Sabrina Cimò - Silvia Cipollina - Francesca Coda - Elisabetta Comastri - Piero Conz - Antonella Corna - Lina Cornia - Rosa Maria Corti - Marialuisa Cozzi - Katia Croci - Mario D'Alise - Carmen De Mola - Andrea De Palma - Antonio De Rosa - Francesco Del Monaco - Fabio Del Sordo - Silvio Di Fabio - Rossana Di Poce - Giancarlo Dostuni - Vincenzo Ercole - Federica Fabbriciani - Antonella Facchinelli - Maria Feltrin - Rossella Ferorelli - Emilia Fragomeni - Angela Franchella - Donato Gallina - Enza Galluccio - Andrea Garbin - Michela Garella - Giovanna Garzia - Alberto Gasperina Geroni - Riccardo Gasperina - Barbara Gazzi - Maria Rosa Gelli - Ivan Gelso - Giulia Maria Giardini - Antonino Giordano - Rita Giurastante - Cesarina Giustozzi Caraceni - Franco Gollini - Elena Guidi - Antonietta Iannò - Giusy Insalaco - Valentino Izzo - Benedetta La Spina - Flora Lalli - Marisa Landini - Mariella Ligorio - Franco Carlo Lorenzetto - Luciano Loy - Maurizio Lugano - Domenico Maccarana - Elena Mancusi - Sándor Marazza - Mauro Marchesotti - Loreta Marotto - Caterina Marsico - Michele Martino - Ermelinda Maturanzio - Giuseppina Mazzei - Rita Mazzon - Giampaolo Merciai - Lidia Mileto - Katia Moi - Maria Teresa Mongibello - Claudia Nanni - Flavio Nimpo - Cinzia Nuvoli - Danila Olivieri - Maurizio Orsi - Maria Luisa Orsi Sigari - Manuela Palchetti - Annarita Pavoni - Maria Tiziana Pepi - Tatiana Peron - Odilla Peroni - Rosa Perrone - Franca Petriccione - Anna Pezzuti - Maria Teresa Piccardo - Fiorina Piergigli - Gianfranco Pinzone - Andrea Polini - Maria Prestia - Luca Previato - Carlotta Veronica Puccetti - Luciano Recchiuti - Cristina Rendina - Fabio Riccardi - Federica Romanò - Lohana Rossi - Licia Roveri Galli - Marina Rusca - Daniela Rusconi - Patricia Samperi - Antonio Sangervasio - Alessandro Sanscritto - Silvana Santoro - Matteo Sarni - Barbara Saule - Maria Grazia Saviola Galli - Sabrina Sciani - Sergio Serrini - Vanda Sessa - Lucy Simonato - Antonino Stampa - Michele Succio - Nicola Tarasco - Miriam Tassetti - Carla Tedde - Luisa Tedesco - Giuseppina Terranova - Patrizia Tomidei - Stefano Tonelli - Paola Tosato - Vanessa Vallascas - Lenio Vallati - Mario Vecchione - Ivan Vicenzi - Laura Vicenzi - Antonio Visconte - Bledar Zhutaj
 

 
Antologia del Premio letterario Olympia Città di Montegrotto Terme 2006 - 14x20,5 - pagg. 172 - Euro 18,00 - ISBN 88-6037-329-8

 
Come avere l'antologia
Prefazione
 
 
 
Il concorso internazionale di poesia "Olympia Città di Montegrotto Terme 2006" anche in questa edizione ha potuto contare sulla nutrita partecipazione di autori che con grande passione ed entusiasmo hanno contribuito all'esito positivo di questa iniziativa culturale ed ha avuto grande successo l'idea di assegnare per il secondo anno consecutivo un Trofeo alla poesia dedicata alla figura femminile, iniziativa che resterà permanentemente nelle prossime edizioni del Premio.
Un autentico apprezzamento a tutti i poeti che hanno dato la possibilità di alimentare sempre con maggior vigore la volontà di procedere in questo cammino denso di atmosfere luminose e di magie infinite.
Questa antologia, curata dalla casa editrice Montedit con la collaborazione letteraria dell'associazione Il Club degli autori, raccoglie le poesie più belle del premio letterario: uno strumento che può aiutare a far ricordare alcune poesie affinchè non siano soltanto un insieme di parole ritrovatesi per caso su una pagina bianca ma rappresentino il frutto tangibile di una costante passione ed un inguaribile amore che scaturiscono dall'animo poetico che ognuno ha dentro di sé.
L'antologia di un premio letterario che sia testimonianza di una poesia vissuta sulla propria pelle, raccontata con rabbia o dolcezza, a volte dispersa nell'oceano delle speranze altre volte rinvigorita da una nuova idea. Con la consapevolezza che le suggestioni che fanno nascere le nostre parole sono collegate da linee sotterranee che si uniscono, giorno dopo giorno, come le poesie racchiuse in questa antologia: senza costrizioni di nessun tipo, senza limitazioni di sorta, senza la necessità di un riconoscimento da parte di qualcun altro perchè ogni poesia è un volo meraviglioso in piena libertà.
 

Il Club degli autori

 
Albo d'oro della quinta edizione del Premio Olympia Monterotto Terme 2006
 
 
 
 
 
Il Cenacolo dei Poeti Euganei rende note le valutazioni effettuate dalla Giuria della quinta edizione del Concorso Internazionale di poesia Olympia Città di Montegrotto Terme Sezione Speciale Poesia Donna, composta da Paolo Carniello (presidente), Enzo Moretto, Leonardo Ruzzante, Sandro Bianda (giorn.), Gianfranco Marcadella. la quale dopo attenta valutazione delle opere pervenute è giunta alla conclusione di premiare le seguenti opere:
 
Opera 1a classificata: All'eternità... di Maddalena Bergamin, Padova.
 
Opera 1a classificata vincitrice del Trofeo Donna: Donna contemporanea di Loreta Marotto, Creazzo (VI).
 
Opera 2a classificata: Calma apparente di Caterina Marsico, Matera.
 
Opera 3a classificata: Binario 5 di Federica Cesarini, Terni.
 
Opera 4a classificata: Gli innamorati del Battery Park di Silvia Cavorso, Sambughè di Preganziol (TV).
 
Opera 5a classificata: Mi manca... di Emilia Fragomeni, Genova.
 
Opera 6a classificata: Tornerai a colmarmi di maree di Carmen De Mola, Polignano (BA).
 
Vincono Attestato di merito - Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori - Pubblicazione sul sito Internet www.club.it i seguenti autori:
Opera 7a classificata: Donna di parole di Manuela Palchetti, Signa (FI).
 
Opera 8a classificata: I ricordi di Nicoletta Berliri, Ariccia (RM).
 
Opera 9a classificata: Deserto che mi somigli di Giulia Borroni Cagelli, Castellanza (VA).
 
Opera 10a classificata: Stavo come sabbia percossa di Danila Olivieri, Riva Trigoso (GE).
 
 
Opere Segnalate dalla Giuria con attestato di merito:
 
Jerusalem di Marco Balma, La Spezia
 
Haiku di Gabriella Maddalena Macidi, Malo (VI)
 
Vago pensiero di Serena Panaro, Acqui Terme (AL)
 
Senza gli uomini di Lucy Simonato, Fara Vicentino (VI)
 
Passepartout di Laura Vicenzi, Bassano del Grappa (VI)
 
Angela Aprile
 
 
Silenzi di cristallo
 
Silenzi di cristallo, frammenti di poesia;
soffuse trasparenze di sensi e di pensieri,
che l'indaco del cielo, sbiadisce all'orizzonte.
 
Eco di più ricordi che, in sintonia col cuore,
parafrasi d'amore, fanno dei sentimenti.
Enigmi insoluti dell'esistenza mia,
che, come luna pallida, si specchia nell'azzurro.
 
Fatui i miei sogni danzano, al luccichio di stelle;
riverberi che donano, istanti d'abbandono,
e i sensi intiepidiscono, schiudendo le emozioni;
ninfee che il letto adornano, del sentimento mio;
mare turchese vivido, che, ondosamente, avanza.
 
Dolore ed inquietudine, marasma del mio cuore,
tacitamente, accrescono la mia infelicità.
Molecole d'amore, in cielo, si scompongono,
in particelle d'atomi, pregne di senso puro.
 
Io col pensiero ascendere posso di sentimento,
e di emozioni cogliere l'estasi e il patimento,
in un amplesso eterico, d'amore ed agonia;
e poi planare e spegnermi, in un atollo sola,
mentre carezze languide, il mar mi porgerà.
 
 
 

 
Giulia Barbin
 
 
A Peter
 
Sentirmi piena,
libera,
come un angelo.
Un bacio,
una nuvola,
un abbraccio
l'onda del mare.
Ci sei sempre
con quei tuoi occhi
in cui si legge
il profondo.
Le tue mani dalle
carezze
sincere, e il tuo sorriso
dall'anima pura.
Mi porti in paradiso
in eterno tra i tuoi angeli.
E mi trasformi in stelle
e in polvere e in sole.
Rapiscimi, portami via.
Per sempre.
Chiudimi nel tuo cuore.
Fammi aria
e respirami.
Prendimi per mano
e corriamo
su più in alto
nel cielo.
Soli io e te.
Per sempre.
Sempre.
 
 
 


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 Annunziata Bertolone
 
 
La matta
 
Arriva vestita di rosso
Ha sulla testa un cappello blu
Le spalle nude al sole
Il volto chiuso dagli occhiali scuri.
 
Di sera la guardano tutti
mentre inventa una danza senza senso
sulla pista da ballo infiocchettata.
 
Lei è "La matta"
Nessuno vede le sue ferite.
 
Sorride con la bocca imbellettata
Rialza una spallina fiammeggiante
Raccoglie le sue lacrime in un pugno
e danza tutta sola indifferente.
 

 
Mimose
 
Una donna con i capelli al vento
avanza nel giardino del futuro.
 
Ha gli occhi verdi
colmi di speranza
Adorna di mimose
la sua casa.
 
Piccoli soli le stanze rischiarano
sono sogni per la strada ritrovati
risplendono di giallo profumati.
 
Quella donna ha le dita insanguinate
Ha colto tra le spine le mimose.
 
 
 

 
 Fiorella Cappelli
 
 
Frettolosa modernità
 
Ti osservo, non voltarti
ascolto la tua melodiosa voce
coprire la musica
e mi perdo a guardarti...
tenera tu
incredibile miracolo di vita mia
fino a che sentiero ti accompagnerà
questo cuore stanco...
chissà quando se ne andrà via...
 
Nascosta, asciugo due lacrime
che ho sentito nascere
mentre allo specchio mi accorgo
di un'altra ruga sul mio volto
lasciata dal tempo che ti vede crescere...
 
Nel sorriso che cerco di fare
ho sempre messo tanto amore
ma questo tempo mi lascia indietro e sola
e non so insegnarti a sognare
se tu non senti la mia parola
se non sai afferrare l'anima mia
se non riesci a regalare una lacrima
alla mia poesia...
 
Al petto ti ho stretto
nel tempo mio romantico
con tutto il mio affetto
ed ora ti vedo, sfuggire già
donna a metà...
in questa frettolosa modernità!
 
 
 


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 Claudio Cepparulo
 
 
Ladro
 
Rubo l'azzurro al cielo,
rubo la luna alla notte.
Rubo le onde del mare
rubo il ritmo alla musica.
Rubo il silenzio ai tuoi occhi,
rubo un giorno in più al tempo.
L'unica cosa che non riesco a rubare
è la dolcezza delle tue guance
che diventano rosa
e mi fanno sempre innamorare.
 

 
L'unico errore di Dio
 
Forse ogni nuvola rappresenta ogni volta che Dio ha sbuffato per noi.
Forse il sole è il cuore di Dio che scalda per noi.
Forse hai lasciato il tuo sorriso in una sala d'aspetto
o forse non è la tua immagine che vedi allo specchio.
Forse ogni brivido è solo il silenzio,
che non sa cosa fare e ti sussurra qualcosa dentro.
Forse l'altra metà della tua mela è una metà ormai marcia
o forse è solamente, stanca.
Forse la confusione offusca la tua mente
o è solo una ferita che sanguina continuamente.
Forse ogni sogno sprecato
è come un neonato mai nato.
Forse ogni occasione per un perdente
è una nuova verità per un vincente.
Forse l'unico modo per battere chi ti corre sempre davanti
è fermarti, girati,
e correre dal lato opposto, così ora sarai tu davanti.
Forse Dio non ha mai fatto errori
o forse l'unico errore di Dio è proprio l'uomo.
 
 
 

 
Alma Chiment
 
 
Un sorriso
 
Le amo tutte, ad una ad una
sono piccole, leggere
talora profonde
sempre tanto care
 
sono contagiose
perché una se nasce...
e subito altre, e altre, e altre ancora
la vogliono imitare
 
e par che parlino
e par che cantino
 
son sempre belle
con tenerezza ricordate
a questo, a quello...
ogn'or paragonate
 
e nulla costano,
ma tanto - oh quanto! - san donare
quando l'animo intero accarezzano
con tocco sì dolce e lieve
 
e il cuore tutto si consola
e il sole torna a brillare
 
quando le mie,
le tue, le sue...
quando le nostre piccole rughe
un sorriso sincero sanno far sbocciare
 


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Carla Ciagli
 
 
Malinconia
 
Sopra la siepe del biancospino
Cinguetta un passero
il suo canto è argentino
gli basta un seme, un chicco di grano
un frullo d'ali ed è già lontano.
E tu che guardi dalla finestra
Con dentro al cuore i giorni di festa,
con dentro agli occhi orizzonti lontani
l'amore grande; ed è già domani.
Il tempo è fuggito su un cavallo alato
Portandosi via chi tanto hai amato.
Immenso il vuoto più profondo del mare
E nuvole dense oscurano il sole
Se la tristezza ti stringe la gola,
asciuga il pianto perché non sei sola
una ricchezza ti resta infinita
essere madre, aver donato la vita.
Il frutto d'amore ha il colore del sole
Germoglia in grembo, matura nel cuore
E lascia in bocca un sapore di manna
È il più prezioso tesoro di mamma
 
 

 
 Elisabetta Comastri
 
Qualcosa
 
Non neve!
Nella neve vorrei essere.
Per sapere che qualcosa
raggela più della tua assenza.
 
Non fuoco!
Nel fuoco vorrei essere.
Per sapere che qualcosa
arde più della mia passione.
 
Non vento!
Nel vento vorrei essere.
Per sapere che qualcosa
tempesta più del nostro incontro.
 
Nulla!
Non nel nulla vorrei essere.
Per sapere che qualcosa
solo qualcosa
posso essere per te.
 

 
D'accordo
 
Noto una nota intonata!
Ma è un DO che non prendo.
Come fossi io RE del suo vero.
MI rifugio, rifiuto gli sguardi più attenti...
FA paura l'ipotesi ardita di allegra armonia.
Adagio, l'approccio. E mi scalda di SOL una arcana magia.
Sfuggo ancora. Ma LA quella luce, suadente con brio, irretisce
svanisce, di nuovo ecco brilla. Bemolle si spinge a raggiungerla
un tenero ...SI.
 
 


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Piero Conz
 
 
Mistica
 
Tra la terra e la trasparenza del cielo
segni nascosti di silenzio e di quiete.
Non volo di aquila ribelle
né macchina che supera
del suono e della luce la forza,
potranno raggiungere la méta
dell'anima inquieta
che dell'immenso cerca la pace.
Voce innocente di bambino,
ritrovata nell'area remota
della trama neuronica
sarà magia di arcani suoni antichi che,
oltre la potenza della cibernetica,
al di là dei confini della ragione,
faranno certezza dell'alito vitale
che nel primo giorno un Dio generoso
ha dato come carezza di vita.
Non più ansia di giorni senza certezza
non più smania di attesa di giorni maledetti,
ma sottile sinfonia di melodiosi intrecci di note
per l'estasi di infinito, energia del tempo
quando coscienza fu prima che venisse la vita.
 
 

 
Antonio De Rosa
 
 
La mia ombra
 
Non vedo più la mia ombra,
è sempre stata con me
nera e netta o grigia e sfumata.
Mi diceva chi ero e come stavo,
mi accompagnava nei miei passi,
spesso mi precedeva, lunga e stretta.
Se c'era poca luce, mi sussurrava:
non aver paura,
i nostri piedi si toccano sempre.
Ora ha smesso di parlarmi o
sono io a non ascoltarla più,
e la luce che mi illuminava
è andata via insieme ai tuoi occhi.
Sono fermo nel buio, ma
sto cercando la luce dentro di me.
La mia luce.
 

 
E se
 
E se dimenticassi il tuo volto,
come riconoscerei
l'amore e la bellezza,
come accoglierei
la gioia e l'intimità.
E se dimenticassi le tue parole,
come apprezzerei
la gentilezza e la leggerezza,
come godrei
della felicità e dell'armonia.
E se dimenticassi i tuoi segreti,
come ritroverei la mia strada
come saprei quello che sento,
come potrei ancora amare.
 
 


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Vincenzo Ercole
 
 
Cade una lacrima al Paradiso
 
Cade una lacrima al Paradiso
cristallina, l'oscurità inonda,
inerme si spande sul tuo viso
luce, gioia, ovunque pace immonda.
 
L'incanto, d'un liuto sussurro intriso
il peccato, tutto ora circonda,
scappa, corri, t'insegue lesto il miso
non temere, t'amo, dormi e sprofonda.
 
Siamo un abbraccio come madre e figlio
nella carne, dentro, mi stai sciogliendo,
lenta agonia, languo in un giaciglio.
 
Capisco, non lo credi, ma è stupendo
il cuore è in fiamme, è vermiglio
ovunque andrai, lo prometto, ti prendo.
 
 
 

 
 Angela Franchella
 
 
Mi sono tuffata
in un mare di stelle
e lì,
solo polvere e oro,
la mia anima
assiderata
si è cibata di nettare,
ed una calma
infinita
ha placato
la mia cometa
dispersa.
 

 
Impeto e tempesta
un bacio di ghiaccio
folgori e saette,
un abbraccio di sole
a sciogliere
questa neve.
 

Adagiamoci su questo letto di foglie,
consumiamo,
lento,
il nostro amore
d'autunno,
brucia,
alla luce di una candela,
la fiamma
riarsa
di una notte senza memoria,
tra il verde e il violetto
arde la passione
dei nostri sensi,
intatta.
 
 
 


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Andrea Garbin
 
 
Un mattino
 
Un mattino mi svegliai pensoso,
mentre udivo il canto degli uccelli
che lambiva l'orizzonte uggioso.
 
Destava nel mio cor una poesia,
una brezza che i color creava belli
mutandomi i pensieri in melodia.
 
Un mattino mi svegliai pensoso,
vidi il tempo che facea svanire,
dei miei sogni parte avea corroso.
 
È ora di narrare inesprimibile,
senza nulla troppo guarnire,
di alzarsi e attuare l'impossibile.
 
Nasceva in me la voglia di viaggiare,
senza troppo sprecar discorsi
e scriver senza nulla trascurare.
 
È tempo di esternare i miei pensieri,
allontanando i miei trascorsi,
è tempo di essere poeti veri.
 
Un mattino mi svegliai pensoso,
abbandonai il mondo per un giorno,
e fu senza esitazione alcuna.
 
 

 
Michela Garella
 
 
Ispirazione
 
Pace nel solco ansioso che attende il seme
Dove il divino aratro pose il suo splendore
Nell'occhio della luna piena, sposa di Marzo,
In un raggio, timoroso, d'acquisita consapevolezza,
Nell'ora mistica dell'abbandono,
Quando l'Io sfugge il conclamato nome della ragione,
Ove il pilota del sempre s'arrende agli ordini dei mai
Ed il nocchiero dell'istinto conduce al bramato cenno dell'ispirazione.
 

 
L'isola che non c'è
 
Su di un'isola che non c'è
Dove tutto è proposto e nulla è imposto
Talvolta appare la mia anima,
Come un possente tronco d'albero, sospinto, dalla marea della vita,
Affiora, a tratti, dal bagnasciuga del sogno
Abbandonandosi all'onda del mistero
Ed al bagliore immaginifico della bianca sabbia,
Là dove la barriera corallina è sposa dell'Oceano.
 
 
 


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 Alberto Gasperina
 
 
Cose vecchie
 
Goccia a goccia,
hai versato
il tuo paradiso nelle mie mani.
 
Goccia a goccia,
ho lasciato lentamente
scivolare via tutto.
Ancora una volta.
 
Ho abbandonato l'amore
in un angolo della soffitta,
tra vecchie scarpe
e
qualche giocattolo rotto
e
quei disegni di bambino.
 
Lo trovi lì,
intrappolato nella ragnatela
tessuta con tanta pazienza
dal predatore nella mia testa.
Lo trovi lì,
dimenticato sotto due dita di polvere
e un quadro che non ho mai appeso.
 
 

 
 Cesarina Giustozzi
 
 
La città delle donne
 
Chiamale
abissi
di luce,
dalie pazienti,
madri coraggio,
candide nevi
di San Vicino.
 
Ma
il bianco
si sporca
al buio,
nelle corsie,
nelle periferie.
 
Labbra
lividi
e graffiti tatuati
come Maori
sui metrò
della memoria.
 
Donne in carriera,
veline
di carta
quote rosa.
 
Non una
ma
molte donne
in una.
 
 

 


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 Elena Guidi
 
 
Finalmente amore
 
Ho voglia di saziarmi
dei tuoi baci appassionati...
ho voglia di odorare ancora
la tua pelle vibrante...
ho voglia di colmare il mio animo
col suono profondo e caldo della tua voce...
lontano...
il destino ha giocato le sue carte
portandoti via da me...
ora ancora miete il tempo
le vittime dell'amore
e mi riconduce a te...
come un lampo repentino ed inatteso
il mio cuore è ricolmo...
è traboccante di gioia di vita
è sazio dei tuoi baci perduti
è vivo di trepidazione pura per te.
Ti stringo a me, ti sento...
ci sei, e tutti gli anni
trascorsi lontano sono svaniti
...calma...
...pace interiore...
impossibilità allibita di credere
alla mutata realtà...
... ed io...
con occhi increduli
t'avvolgo nel mio cuore...
intrigante gioco di sguardi,
bocche frementi
che si cercano di nuovo,
ammirazione infinita e mai mutata
ricordi felici e dolorosi
che mi riportano
sempre ed ancora a te...
amore mio perduto
ed ora finalmente ritrovato...
 

 
Antonietta Iannò
 
 
L'amore incompiuto
 
L'amore incompiuto
è come una frase senza senso in un libro senza titolo,
come un'alba senza tramonto in un caldo giorno estivo.
Come parole d'amore appena sussurrate si consuma avidamente senza sentimento.
Come nella mente offuscata da mille pensieri trova libero sfogo solo tramite i sensi.
L'amore incompiuto
non dà serenita all'anima. La rende schiava di ogni cosa riguardi l'amore stesso.
L'amore compiuto
è un caldo giorno estivo vissuto dall'alba al tramonto.
Come parole d'amore rese libere
scioglie l'anima da futili vincoli e le rende la felicità dovuta.
 
 


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Giusy Insalaco
 
 
Tutto è amore
 
Rinnovarsi com'alba nuova
come le stille di rugiada
come il soffio del vento.
Risplendere come luce
del meriggio, come fresca
acqua, come lo sguardo dei
bimbi, come cielo limpido.
Sorpresa splendente d'amore
è il creato! Tutto è nuovo,
irripetibile la vita si rinnova
come eterna primavera.
Piccolo essere l'uomo,
preziosa, amata creatura,
segno di divina potenza
nella notte del dolore,
nella gioia della vita.
Destinato a seguir "virtude e
conoscenza" rinnovi ognor
la vita con libertà e coerenza,
vero amor illumini il cammino.
L'attimo del Creator sosta non
ha sempre rivelasi, al fragile
e assetato finito, nel tormento
del core e della mente, splendor
di forza si dona, e all'opra sua
s'associa, per creare e in eterno
scolpir la storia d'ogni dì.
 
 
 

 
Valentino Izzo
 
 
Poesia 1
 
Un foglio bianco
una penna tra le dita
un tumulto nell'anima
che non riesco a scrivere.
L'emozione di un bambino
che scopre i giochi della vita;
la nostalgia di un marinaio
che guarda il cielo senza riconoscere,
tra le stelle, la strada di casa;
l'amore innocente
di uno sguardo commiserevole;
l'amore passionale
di un amante;
la forza di chi ha vissuto
ciò che non si dovrebbe vivere;
la volontà
di chi non si da pace;
la rabbia di un martello
sull'incudine;
la serenità di un sole che,
tutti i giorni, sfugge alla luna.
Tutto in un solo momento,
distruttivo e creatore,
tutto in uno, confuso,
inesplicabile,
tutto a bollire dentro,
in trappola,
chiuso da una maschera
che stenta a cadere!
 

 
Poesia 2
 
Il cuor si stanca
nei mille giochi d'amor
in cui mi sfidi.


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 Maurizio Lugano
 
 
Autoritratto
 
Il re all'improvviso
è entrato nella sala.
I campanelli e le capriole.
Lo stupore e le risate.
Ed il buffone in silenzio,
piano piano
va a sedersi sul trono.
Sorride.
 

 
Autunno
 
Nel piccolo teatro
la grande orchestra
suona più piano.
Il vecchio maestro
si è addormentato.
 

 
Venezia
 
Venezia è solamente
la sua anima
adagiata sul mare,
sostenuta dalla forza
degli amori più veri.
La città è morta,
sprofondata da tempo.
 
 

 
 Maurizio Orsi
 
 
Foglie, che vento coglie
 
Foglie,
che vento
coglie
 
e lento
ricopre sentieri
e cimiteri domani
se oggi è già ieri
e tue fredde mani
vorrei ora
(ed ancora)
stringere al petto
con troppi pensieri
e invece parole
che non ti ho mai detto
e favole
sopra i ginocchi
e dentro i tuoi occhi
già vecchi
e insieme
sempre bambini
se da rami ormai secchi
e su nuovi mattini
cadono adesso
ma poi stesso seme
tempo
che scorre
o forse corre
ha ora concesso
ad altre
foglie
 
che vento,
(ancora)
raccoglie
 
 


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 Annarita Pavoni
 
 
Solidarietà
 
Rassegnazione o senso d'impotenza,
cos'è che ti chiude la faccia
quando mi stai vicino e guardi il fondo del letto
e della mia debolezza?
Pensi, lo so, e ti ritorce dentro,
al mio sollievo in una morte esausta, velata dell'ultimo sudore.
Mi vedi sul letto, gelido, la bocca spalancata:
estremo tentativo. Gli occhi,
infine senza lacrime, opachi.
Senti il respiro mio così affannoso e ti scuoti: son vivo.
Tu mi sorridi, mi fai compagnia.
Io aspetto con te, ti do la mano,
e quando mi vedrai come già ora sai
questa mia mano si tramuterà, attaccata alla vita,
in un artiglio.
Ma io non voglio che un ultimo tocco per te,
che lenisce l'orrore.
Quasi una carezza:
Infinita dolcezza reprima lo sgomento
Fine
quanto e vicina questa breve parola,
quasi dentro alle dita che ti sfiorano adesso la guancia.
È sfocato ma caldo il tuo viso:
Profuma di vita.
Ora è rarefatta la nostalgia,
vince la tenerezza. Sfuma la ribellione
nel pensiero di te
che sei il mio amore.
 
 
 
 

 
 Maria Tiziana Pepi
 
 
Non una parola
 
Non una parola
conforta il cuore.
Aspetto invano
il tuo amore altrove.
Un dolore così forte,
questa notte
non lascia respiro.
Perché t'amai?
 
Ho visto la tua anima,
rincorso il viso,
sfiorato lo sguardo
sognato la voce.
Dimmi che verrai
per restare amore
mi sentirai vicino
come nessuno mai.
 
Avrà senso allora
questa attesa triste.
 

 
I tuoi venti anni
 
Ci guardano
confusi
in un dolore
non più nostro
mentre tu
distesa
sul marmo
sei dolce
e serena
 



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 Odilla Peroni
 
 
Come acqua
 
Come acqua di sorgente nativa
incontaminata e pura,
incontrai un fiume:
divenni suo affluente.
Io in lui e lui in me.
Le nostre acque confuse vanno
nello svolger del percorso
che porterà all'infinito mare.
Per sempre in lui.
Per sempre in me.
 
 
 

 
Franca Petriccione
 
 
Visioni fuggevoli
 
Giunta è la notte.
Musa, vedo la tua immagine
nel riflesso di luna,
che risplende nel verde prato
oscurato dal potente faro della notte.
Sensibili suoni, silenzi,
giochi di ombre
sollecitano i sensi
nel tuo ricordo.
Ogni cosa è fuggevole
una transizione d'istanti,
concentra il pensiero nell'immagine
fissa nel ricordo.
 

 
Nel tuo ricordo
 
In un istante del viaggio
Verso la mia terra natale,
oltre il vetro l'immagine
di uno splendido tramonto
colpisce la vista.
Il tramonto è ai margini di
Un lago argenteo;
il suo soffice profilo
ha le tue sembianze.
 
 
 


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 Anna Pezzuti
 
 
San Bartolomeo
 
Vorrei potermi addormentare
cullata dal tuo respiro caldo
vorrei poter toccare
con le dita, i tuoi pensieri
più nascosti, per poi sparpagliarli
sul cuscino della mia malinconia
riprenderli uno a uno
e farne una collana
da portare al collo
quando non ci sei
e inebriarmi del profumo
della tua voglia, accesa
da una scintilla sfuggita
al vulcano che mi esplode dentro.
 

 
La panchina sul lago
 
Mi è rimasto
il tuo respiro tra i capelli
negli occhi il planare
di quel cigno
bagliori sull'acqua
e il silenzio intorno
mai scenario migliore
son ricami d'oro
le tue parole d'amore
con le quali mi avvolgo
per sentirmi felice
il tempo è fermo lì
e io col tempo.
 

 
 
 Fiorina Piergigli
 
 
Frammenti... d'amore
 
Come una visione apparve
incontro gli corse il mio cuore.
Non conoscevo il suo nome, ma
sapevo che si chiamava... Amore.
 
*** ***
Ho amato i tuoi occhi
di malinconici bagliori
ho desiderato i tuoi baci
preludio d'amore.
 
*** ***
Vorrei ubriacarmi di lui
l'ho avuto
solo a gocce.
Non ha tempo l'amore.
 
*** ***
Era mio, il fiato sulla pelle
baci sfiorati,
ma lui
era già, passato.
 
*** ***
Frammenti d'amore
stringo nel pugno.
Come semi
li affido al tempo.
 
*** ***
Attimi vissuti o sognati
quando, il solo pensiero
era peccato...
ho amato l'amore.
 
 
 


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 Maria Prestia
 
Prenderò un cantuccio del terzo millennio
 
Dov'è il luccichio dorato del grano
il silenzio dell'aria serena
il brivido di foglie tremanti
il singhiozzo del giorno pieno di lampi
da una finestra la vista dei passanti
uno tra loro con lo sguardo ti cerca
per dirti che sei importante.
 
Prenderò un cantuccio del terzo millennio
per raccontare la mia vita
a chi non ha più tempo di ascoltare
né voglia di ritornare ad amare
il semplice aprirsi delle stelle
lo scorrere dell'acqua di un ruscello
il dolce scivolare della lumaca dal suo velo.
 
Io vivrò finché s'aprono i fiori
e nasce l'erba sui prati?
Finché posso, resterò qui a guardare
le chiome di un albero, e poi il volo
del gabbiano, la barca che va al mare,
cose che hanno un secolo o forse più
o forse solo un anno, mentre le nubi
in cielo in cerca del sole vanno.
 
Finché posso, resterò qui a guardare
dentro il mio cuore, dentro il mio passato
per cercare un abbraccio o un bacio che non ho dato.
Mi basterà un cantuccio del terzo millennio
per dire cose che non ho detto
per mostrare all'uomo il mio affetto
ricordargli la mia vita
che ha avuto un grido di meraviglia.
 
 

 
 Licia Roveri Galli
 
 
Quello che sai
 
Fammi quello che sai
per dare ali al piacere
perché io sappia
perché è fatto il mondo.
 
Mi prenderai dopo
lunghi sospiri
ruote di pavone
guardarmi e non toccarmi
toccarmi per sentirmi
per sapere che proprio ti voglio avere
che proprio mi voglio dare.
 
Chicchi catarifrangenti
in cerchi socchiusi
di finestre battenti.
Frugare sentire
dire fare baciare.
Il sangue non ristagna
batte un ritmo di danza primordiale.
 
Cariche in galleria
buttarsi nel vuoto e
tornare via.
Poi tra un volo e l'altro
c'è il mondo da sapere
cercare di capire
una schiena da grattare
un gelato da leccare.
 
Ancora tu mi infiammi e gli occhi e il cuore.
Nel volo succhi e mi rimandi vita.
Vieni, pariamo su raggi di sole
scopriamo la formula di nuove magie.
Giochiamo o sul serio?
Sul serio per gioco.
 
 


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Marina Rusca
 
 
Temporale
 
Piangerò in un giorno di pioggia
così nessuno si accorgerà delle lacrime
che da tempo solcano il mio cuore.
Aspetterò un lampo che illumini il cielo
per dar sfogo a tutti quei discorsi
che da tempo cullo nella mia mente
ed il tuono placherà il loro rumore
un po' come urlare al vento
un martellamento sordo di parole
che non avrei il coraggio di sentire...
Mi bagnerò sotto l'acqua
del più impetuoso dei temporali
così potrò tremare
e nessuno saprebbe mai che è per terrore...
Darò sfogo ai miei silenzi,
asciugherò il viso,
consolerò il mio cuore
e ricomincerò a vivere
sperando che un giorno
possa rinascere il sole...
 

 
 Nicola Tarasco
 
 
Sotto i cieli di Mauthausen
 
A valle è Mauthausen
dipinta di luci.
Si specchia nell'ansa
e attenta alla vita
non ode quel vento
che soffia dal colle,
non ode le urla
di quei che son muti;
ma forse non osa
udire quell'urlo
che il bosco non frena.
Sul colle è Mauthausen
di canne fumanti.
Con strette pedate
e altissime alzate
quei dieci scalini
di pietra ingloriosa
non portano al cielo;
ma al misero campo,
finale dell'Uomo
che lì si dissolse
nel vano sconcerto.
 
Colmo di tristezza è il cuore
che salendo leva il capo
a puntar la volta inerte
ove ossi scarniti e guardi
trafisser gli dei plaudenti.
 
Quei volti dannati
lì giaccion riflessi;
e intanto che l'uomo
impari ad amare
domandan memoria
non patrie follie.
 
 
 


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Ins. 11-05-2007