Le antologie
dei concorsi de Il Club degli autori

Antologia del premio letterario
Il Club dei Poeti 2006

Sommario

Prefazione di Gianmario Lucini - Albo d'oro dell'edizione 2006 - Maria Afa Tiranti - Cesare Airaldi - Angela Ambrosini - James Peter King Appiah - Milena Argento - Rita Argento - Giorgio Astolfi - Sergio Baldeschi - Roberta Bertoli - Annunziata Bertolone - Vincenzo Bolia - Maria Cristina Bressan - Alex Cangini - Alberto Caramella - Irene Catarella - Debora Cavallo - Elena Chiesa - Alma Chiment - Carmelo Chiofalo - Paolo Cocchia - Mario D'Alise - Carmine D'Angelo - Elena D'Arcangelo - Massimo D'Arcangelo - Leonardo D'Isidori - Angelo D'Onofrio - Cosimo De Micheli - Cinzia Degiovanni - Elisabetta Denti - Nicoletta Di Cecio - Silvio Di Fabio - Stefania Di Leo - Elio Di Nunzio - Giuseppe Di Taranto - Giuseppe Diotto - Vincenzo Ercole - Federica Fabbriciani - Marta Fadda - Chiara Ferrara - Emilia Fragomeni - Maria Franchella - Claudio Fulin - Giacomo Fumarola - Enza Galluccio - Giovanna Garzia - Riccardo Gasperina - Benedetto Genovesi - Pasquale Giannatempo - Rita Giurastante - Carlo Gugliotta - Pellegrino Iannaccone - Maria Antonia Jannantuoni - Giuseppe Laurora - Margherita Lo Russo - Alessia Lombardi - Federica Lorenzi - Luca Mainini - Marcella Valentina Mancuso - Emilio Manfrini - Chris Mao - Sándor Marazza - Carmela Marino Mannarino - Claudio Martini - Michele Martino - Ermelinda Maturanzio - Claudio Martini - Rita Mignani - Lidia Mileto - Katia Moi - Mario Napolitano - Alessio Nobili - Cinzia Nuvoli - Alessia Olivieri - Mirco Ongaro - Annetta Orsi - Fausta Lucia Pagnozza - Andrea Palazzo - Lorenzo Perego - Franca Petriccione - Maria Teresa Piccardo - Antonella Piludu - Fabio Pinna - Andrea Polini - Federico Prandi - Maria Prestia - Luca Previato - Fra' Matteo Pugliares - Marco Puleri - Ermano Raso - Michela Ravelli - Dario Roman - Licia Roveri Galli - Davide Ruggieri - Nino Russo - Dario Sabatini - Domenica Sammaritano - Orazio Sanfilippo - Antonio Sangervasio - Giacomo Sansoni - Rosaria Sgroia - Lucy Simonato - Ambrogina Sirtori - Simone Spinale - Romina Tamerici - Carla Tedde - Luisa Tedesco - Giacomo Teofilo - Stefano Tonelli - Paola Tosato - Mauro Trapasso - Simona Maria Grazia Trevisani - Claudia E. Turco - Walter Vai - David Valente - Gian Claudio Vassarotto - Mario Vecchione - Mario Vierucci - Manuela Vincenti - Nadia Zanini - Paola Zanoia - Vincenzo Zazzaro

 
 

 
Antologia del Premio letterario Il Club dei Poeti 2006 - 14x20,5 - pagg. 130 - Euro 18,00- ISBN 88-6037-258-5

 
Come avere l'antologia
Prefazione
 
Spesso ci si chiede perché tanti fra coloro che scrivono poesie,
partecipino anche a concorsi letterari e in qualche modo ci si risponde: per il premio in sé, per la pubblicazione, per farsi conoscere, per una gratificazione insomma. L'Italia è il Paese dei concorsi letterari, dice qualcuno, e probabilmente è vero. Ma non è soltanto per le gratificazioni che uno si avventura nel concorso letterario - e proprio di avventura si tratta, perché il giudizio del tuo lavoro è soggetto a una serie di variabili assolutamente imprevedibili, prima fra tutte come la pensano nel merito i giudici (e, si sa, in poesia non ci sono regole scientifiche ma soltanto punti di vista personali...). Ma poi c'entrano anche "variabili di contesto" come direbbero i sociologi, ossia fatti esterni al concorso, anche fatti di cronaca, che portano i giudici a preferire magari alcune ad altre (ad esempio: accade un fatto atroce di guerra e la sensibilità del giudice è più orientata verso poesie che trattano quell'argomento, anche se a rigore non dovrebbe essere così). Oppure sbagli l'impaginazione e la tua poesia non è valorizzata come sarebbe giusto: anche i caratteri tipografici "dicono" qualcosa di un testo, a livello inconscio, e provocano pertanto reazioni, seppure inconsce... Per questo il concorso letterario è un "salto nel buio" e non è detto che il vincitore, col senno di poi, sia il migliore - o che non lo sia. Nella mia pur modesta esperienza nel campo, ho visto concorsi letterari ai quali partecipavano nomi illustri, con testi a mio parere pregevoli, non ricevere il primo premio. Ed è fuori luogo scandalizzarsi: non avrebbe senso. Insomma, se uno lo facesse solo per la gratificazione, non rischierebbe la prova del concorso, perché troppo imprevedibile. Il concorso, da questo punto di vista, non ha né può avere i caratteri della "prova", o anche dell'esame - anche se, per dirla fino in fondo, quelli che non sanno scrivere non avranno buoni giudizi - si spera -, così come quelli che ci sanno fare li avranno comunque, anche se non è il "premio".
Ma poi c'è un altro risvolto, più importante, ed è il risvolto della comunicazione. La poesia infatti è una particolare forma di comunicazione "immediata", da un "io" a un "tu" o un "noi" o un "voi", non vincolata a canoni, a logiche, a filosofie, a ideologie. Ed è quindi il desiderio di comunicare, anche per mezzo di un volume come questo, che spinge i partecipanti ad iscriversi a un concorso. L'ansia della comunicazione, dunque, il desiderio di scambio con il mondo, con gli altri è la molla che fa decidere al poeta di far conoscere i suoi versi, perché nei suoi versi fa conoscere se stesso, riceve una conferma della sua esistenza in quanto poeta, esiste "in quanto poeta" non soltanto per sua convinzione ma anche per riconoscimento sociale. La sofferenza maggiore per un artista infatti, è proprio la mancanza di feed-back comunicativo, e cioè la mancata conferma del suo ruolo, della sua identità artistica. È come se il poeta si domandasse: «Poeta sì, ma per che cosa, per quale scopo, per chi?».
Ecco dunque il libro e la sua genesi, la ragione del libro. Tutto il contrario dell'idea romantica ma anche un po' inverosimile delle poesie nascoste nel cassetto. La poesia nel cassetto non serve a nessuno, è un autoerotismo cerebrale, un'auto-gratificazione del narciso, sottilmente perversa. La poesia invece deve essere conosciuta, deve andare nell'agorà o anche solo fra un gruppo di persone, deve svolgere il suo compito di connessione e tramite dall'irreale mondo della realtà, al mondo del possibile e dell'irrealtà, costruire nuovi scenari dove l'uomo si senta più uomo e più a casa sua. Non che con la poesia si possa cambiare il mondo, questo no - è questo un altro luogo comune che risente di una sensibilità idealistica e romantica. Ma con la poesia si possono costruire realtà prefigurate, si possono dire realtà indicibili, si possono sollecitare aspetti dell'umano che la razionalità non osa riconoscere e non è in grado neppure di sfiorare. La ragione arriva soltanto dopo, e non sempre, e spesso non opportunamente. Se infatti il mondo fosse della poesia, sarebbe una specie di paradiso terrestre, perché la tesi della poesia è la bellezza. Anche quando si descrive il dolore fisico, la sofferenza morale, l'ingiustizia, l'emarginazione, lo si fa per contrapposizione, per denuncia, per dire che il meglio è il contrario di quanto accade - e quanto accade è spesso, come nel caso della guerra, una razionalizzazione, una ragionevole conseguenza, un comportamento "razionale" o che in qualche modo si richiama alla razionalità, a proposito o a sproposito.
Ecco dunque, insieme, anche il mistero della poesia, che, considerata "irrazionale", come tutte le arti, rivela in ultima analisi la sua verità più profonda, il suo destino Cassandra della ragione.
In questo spirito, abbiamo letto questi testi e, al di là del loro pregio, abbiamo apprezzato lo spirito, l'intenzione, l'ansia di comunicazione e di verità, il segno della speranza.
 
Gianmario Lucini
Presidente della Sezione Poesia del concorso «Il Club dei Poeti 2006»

 Angela Ambrosini
 
 
 
 
 
 
Inverno
 
Pioggia
scende
sfregiando
il pallore
dei cuori.
Non mormora.
Nei focolai
crepita
il grigio
di un giorno
assente.
 
 

 Rita Argento
 
Pomeriggio d'autunno
 
... Era un pomeriggio d'autunno quando ti accingevi a chiudere quella finestra,
che per il forte vento continuava a sbattere...
fuori dalle mura della tua casa, la pioggia cadeva impavida,
il cielo si era fatto cupo;
Le persone nella strada correvano per tornare nelle proprie case,
i meno fortunati abitanti delle strade, cercavano protezione sotto le tettoie dei palazzi.
E il vento... continuava a sbattere quella finestra.
Quando riuscisti finalmente a chiuderla,
... il tuo sguardo finì su una foto caduta per terra
che vi ritraeva abbracciati.
Quando vi siete conosciuti eravate sorridenti,
era l'estate del 2004.
Le tue mani raccolsero quella foto: era umida la pioggia l'aveva bagnata.
I tuoi occhi si riempirono di una gioia particolare, e così sdraiata sul letto
cominciasti a ricordare.
Quando tempo passavate insieme a parlare,
quante volte vi siete rincorsi lungo le strade per farvi dispetti...
amici inseparabili, forse vi siete amati ma non ve lo siete mai detti.
Ti viene da sorridere nel guardare quella foto,
ricordi perfettamente di averla scattata
prima di partire...
prima di separarvi...
Tu ragazza prendesti quel treno che ti riporto' a Roma,
Lui tornò nel suo paese vicino a Caserta.
Dopo quella volta ogni tanto lui ti richiama,
ma, non vi siete più rivisti...
ed io che scrivo, altro non sono CHE il cuore di quella ragazza
che ora ripone le foto dentro il suo diario, tra i ricordi,
commossa ma felice di non aver mai dimenticato quella persona,
che le aveva fatto battere forte il cuore.
Come quella finestra che continuava a sbattere, per colpa del vento...
... in quel pomeriggio d'autunno.
 


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 Roberta Bertoli
 
 
 
 
Tutto rimane dietro la collina
 
Mare....
Vento....
E una scogliera nei tuoi occhi vivi.
Voli...
Canti....
E le fughe dei miei sogni
mi portavano
dentro al mare.
Ma dietro l'angolo
di un onda senza amore,
mi sono persa
sulla crespa del mio male.
Tutto rimane, là...
Dietro la collina.
L'unico volo
ìl pensiero di te,che non mi abbandona.
Un grido di gabbiano
conta il pallore
di un altro giorno che nasce
per sottolineare
l'intercapedine del nulla.
 
 

 Annunziata Bertolone
 
 
 
Ancora
 
Ho salutato il mare
tra lenti merletti di spuma
e delle sirene il canto.
 
È autunno
i sassi più belli adornano
il mio giardino.
 
D'oro rosso le foglie
intessono tappeti
sposano il vento.
 
Nastri d'argento s'intrecciano
ai miei capelli
ripongo nelle conchiglie i sogni:
aspetto l'estate ancora.
 


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 Maria Cristina Bressan
 
 
 
Opera Segnalata dalla Giuria
 
Piccola vita
 
Camminando impercettibilmente
sulla sabbia dorata
ho lasciato una piccola impronta.
 
Subito il mare zelante e pignolo
ha voluto cancellare il mìo passare
con uno sbuffo di schiuma candida.
 
La sera sono ritornata con il vento
per cercare quel che è rimasto
del mio lento e faticoso avanzare.
 
Ed ecco che - o sorte dei miti -
là dove il mare aveva infierito
un'orma è diventata
pozza
che rispecchia lo splendore
del cielo.
 

Alex Cangini
 
 
 
Nessun Perdono
 
Nel cuore della notte
immersa nel sangue delle tenebre,
l'Angoscia si deterge
da pallidi rimasugli di speranze.
 
Odo il mio palpito
violentarmi il petto,
è un ritmo sconosciuto
è vita che non mi appartiene,
sono stordito!
 
Mai più scorgerò il tenue
ma luminoso colore del Perdono
mai più udirò la sua serena musicalità
in una calda lacrima di anima.


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 Alberto Caramella
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Nubi pioggia neve vento. Nel paese di Ire-Land
la più nobile, poesia verdi prati di poesia
affondati nella torba prati verdi copre il cielo.
 
Il deposito sontuoso pigramente accarezzato
è spogliato dallo scavo che disvela di sorpresa
svegli luci cesellate vive voci della vita.
 
Da finestre semichiuse come pagine segrete
un vascello titubante remigante barca d'oro
sale sparso sulla terra coglie sillabe e parole
grembo pregno da ritorcere valva chiusa dalle nuvole.
 
Disseccato nel museo uno scheletro esoftalmico
contemplano tre volti scolpiti in pietra unica:
l'umano sacrifizio nostro padre fantastico?
 

 Elena Chiesa
 
 
Opera 8a classificata
 
 
Sulla punta della sedia
 
Sulla punta della sedia
dondolo piano
in una vertigine che sfiora
la fine di tutto
Una sfida sottile
con la gravità del fato
un gioco raffinato
da equilibrista.
 
Presente alla catastrofe
Ma completamente assente
aspetto paziente
di vedere dove cade
questo niente.
 
 


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 Alma Chiment
 
 
 
 
Nascerò
 
Ho vagabondo il cuore
colmi di sogni gli occhi
assetate di baci le labbra
e prodighe di carezze le mani.
Partirò all'alba
in cerca del tuo amore
e non mi fermeranno
alte montagne,
burrascosi oceani
o aride pianure.
Raggiungerò
- un giorno -
l'eremo tuo
e nel dolce rifugio
delle tue braccia
sboccerò alla vita.
 

Leonardo D'Isidori
 
 
 
 
 
 
Soli
 
Ci saranno giorni migliori per entrambi
anima mia,
stanne certa
e quei giorni saranno solo nostri
te lo assicuro
giocheremo a rincorrere le nostre
immagini preferite
e il tempo
non ci sarà tiranno.
I doveri moriranno
insieme ai dolori
non ci saranno persone
a illudere la solitudine
non ci saranno cose a riempire
i vuoti.
Solo noi
a confonderci le facce
esplorando silenzi
e a vivere
un'altra volta.


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 Angelo D'Onofrio
 
 
Il sole
 
Eccolo spuntare
sopra le cime delle verdi colline.
 
Il paese si desta ai primi albori,
già si odono i primi cinguettii,
la rugiada si veste di brillanti
con i suoi luccichii.
 
Un gatto mi fa le fusa
dinanzi l'uscio di casa mia.
 
Il sole
risplende in ogni parte.
 
È mattino,
comincia un nuovo giorno.
 
Pargoli chiassosi
con zaini colorati
paiono virgulti delicati,
appena sbocciati.
 
Scorre linfa profumata
sulla nuova strada della vita.
 

 
 Cosimo De Micheli
 
 
Poesia
 
Ho tanta voglia
di comporre una poesia,
ma temo di non averne il talento.
Ci provo.
Se non sono in sintonia
ignorate la mia follia.
A volte la presunzione
di creare qualcosa
è più persistente
dell'inetto.
Ma se in un momento
di tranquillità
e con un pizzico di fantasia
riesca a comporre
una buona poesia,
vuoi dire che non era
una follia.
 


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 Vincenzo Ercole
 
 
 
 
 
Fiocco di cotone
 
Capita a volte assaporando il male,
di scoprir celata una ferita.
Il dolore, come al sole il sale
si scioglie... Di sanguinar mai è finita.
 
Cade ogni stilla, suono banale,
quando la paura pare ammansita
dietro uno sguardo a tratti normale,
a tratti, quello di un parassita.
 
Larvato dentro sorrisi innocenti,
ricordi soffochi come un buffone
a rider in un covo di serpenti.
 
Puoi arrestare il sangue con un'ustione,
o sperare, stringendo forte i denti,
si sciolga presto un fiocco di cotone.
 

 Chiara Ferrara
 
 
 
Opera 5a classificata
 
 
Gelsomino,
biancospino,
erba matta,
case come torri di fasto di mistero,
mura che respirano
verso un pescoso cielo;
si ripete un ritornello,
non so se saprò mitigarlo
come i marinai
in una nuvola di fumo bianco
che stempera il colore del cielo;
cingere con queste braccia la luna,
assopirmi
facendomi feconda per i profumi
di queste isole di attesa.
Tutto deve ancora accadere,
ed io fremo
per questa città che trascina nel cielo.
 


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 Maria Franchella
 
 
Sensazione
 
Aurore rosse
riempiono di graffi
il cielo
come spine di rose
morte
conficcate nella carne
 
Deliri d'uragano
s'abbattono feroci
su stanche rovine
d'anime folli
 
Tramonti in fiamme
cullano
dolenti illusioni
come giunchiglie addormentate
tra le onde...
 
Stanotte le urla della luna
dissolveranno il buio
atroce
del cielo
forse...
 
io volo di notte
tra stelle spente nel fango e cieli capovolti
sognano l'alba.
 
 

 
 Claudio Fulin
 
 
 
Speranze
 
Vorrei riuscire a prendere una stella
perché brilli solo nel nostro cielo,
mentre giochiamo a cantare l'allegria
e tiriamo i sassi al sole.
 
Vorrei intonare le più belle canzoni
così forte da aggirare la luna
e farle tornare indietro sincere
per far sognare tutti i bambini.
 
Vorrei disegnare il più bel paesaggio
con i colori intensi dell'amore
e tuffarmi dentro il dipinto
per trovare un mondo di illusione.
 
Vorrei scalare la più alta montagna
per scoprire chi abita le nuvole
e librarmi nell'aria frizzante
per vedere la Terra che gira.
 
Se scorgete gli anni passare
mentre salite le scale della vita,
non disperate di ritrovare in Voi
il segreto di tornare indietro,
basta voltarsi e scenderle.
Io Vi aspetto.
 

 


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 Benedetto Genovesi
 
 
 
Successivamente
 
Ho imparato a navigare nella pioggia
muovendomi nel buio
osservano momenti tristi
già visti
percorsi solitari nel deserto,
l'oceano è già svanito
ho sentito quel che è stato
raccontato.
Ho guardato ancora una volta
un periodo antico
che forse non è mai stato
e che non sarà mai più,
ti ho parlato con linguaggio strano
ti ho mostrato un sorriso.
Ti ho insegnato a navigare nella pioggia
muovendoti nel buio
camminando
tra gli alberi
o nel deserto
seguendo il tuo cane
come un'ombra
accanto al tuo percorso.
 

 Margherita Lo Russo
 
 
 
 
 
 
Così sia
 
Si nasce per caso per un atto d'amore,
il nostro cuore comincia a pompare.
Primo vagito alla vita, il nostro respiro.
si muore per caso
la nostra mano tesa una smorfia di dolore
strascicato grido...
No!!! Non vogliamo lasciare il tepore del sole.
Non vogliamo lasciare
il desiderio che ci brucia dentro.
"L'amore"
La tesa mano stanca si posa sul petto rigido
il battito del cuore si ferma.
ed il ciclo ricomincia!
 


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 Alessia Lombardi
 
 
 
 
 
 
 
 
Fra sogno e realtà
 
Non so se sia un sogno
O se sia realtà,
si dice che i sogni servono per vivere,
se non sogni sei già un uomo morto.
I tuoi occhi riflettono una dolcezza infinita
Mescolata al mistero della vita.
La tua voce così soave riesce a penetrare
Il mio animo nella parte più profonda.
Le tue labbra trasmettono un calore indescrivibile.
Le tue mani che sfiorano il mio volto, i miei capelli
Sembrano quasi impercettibili,
ma meravigliose allo stesso tempo.
La tua anima cattura la mia anima.
E' il tuo cuore che ancora non conosco,
ma ti posso dire, caro dolce ragazzo,
che il mio cuore sta già scrivendo
la più bella pagina del suo libro
scritta per te.
 

 Federica Lorenzi
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Niente
 
Dentro un angolo profondo della nostra anima
ogni persona nasconde un sentimento
oscuro, controverso, bello o brutto,
ogni persona è,
ogni persona vive,
ogni persona muore.
 
Ogni persona ha.
Niente... è l'assoluto che nessuno ha diritto di avere.
 
Ma forse il niente è un universo immenso
e come l'universo non ha risposte
se non solo per chi crede.
 


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 Emilio Manfrini
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Capita a Massi
 
in fondo il mondo è meravigliosamente struggente
amatelo voi, giacché ve l'hanno concesso
che diavolo ci faccio qui?
lacrime di luci a diradarsi nelle tenebre
non serbano alcun consiglio
mi stropiccio il viso, temo la pelle d'oca
il coltello non si spiega, lo reggo anche se m'amate
ma non vedo nulla allo specchio, parvenze di forme
al cospetto dell'esistenza solo gli errori emergono
 
capita a volte di provare ad avere ma non avere,
di provare ad essere ma non essere
 
... perché non capisco nulla e non capirete nulla
 
capita di non bastarsi
 
gocce di limone bruciano le guance
sono perfettamente solo ed abissale
nel seno della vita
eppure potete amarmi
 
capita di essere disarcionati dall'ombra di sé
capita una volta di volersi male
eppoi basta.
 
 

 
 Sándor Marazza
 
 
 
Il viale dei pioppi
 
Nel viale dei pioppi mi sovvengo
la condanna dell'uomo, può esser così:
 
e allora le curiose grigie tracce,
delle foglie per terra, grigio danno;
 
quel tipico profumo, buono e strano,
risveglia l'attenzione su quel che c'è;
 
il tronco intero così pollonato
par di mostrare il non arrendersi mai,
 
la chioma settembrina, già si rada
l'inevitabil debolezza scopre;
 
l'apparente altezza insormontabile
accentua ancor più la sagoma fine;
 
la scorza, ch'è così rugosa al tatto,
contrasta la sottigliezza dei rami;
 
i due lunghi filari, regolari,
non fanno che celare i mille mali.
 
Questa è l'insolvibile dialettica:
l'impraticabile vita dell'uomo.
 
Non esiste sintesi, e impossibile
è percorrer le due (troppo) estreme vie.
 


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 Claudio Martini
 
 
 
Opera 3a classificata
 
 
Accade che incontro il vento
la mattina scendendo le scale
lo attraverso tra il fuggi fuggi dei gatti
svoltato l'angolo la quiete ritorna
al riparo dei rovi
un tempo grondante di fiori
ora quieto nascondiglio dei corvi
 

 
 Rita Mignani
 
 
 
Pensieri di notte
 
Tristi pensieri di notte
Luci e tenebre di ricordi lontani
Di piaceri d'amore
O dolori di morte
Scuri o luminosi
Lampi accecanti
O balzi di cuore e di mente
Per rincorrere il sonno
Che fugge via sempre
Per un'anima che non riposa mai
E che ascolta il rumore delle ore che passano
Nel silenzio della notte
Fino all'alba
Che non è più ieri
ma è già domani...
 


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 Lidia Mileto
 
 
 
Al genio della lampada
 
Vorrei che tutto il Male
si consumasse là, dove il calore
liquefa il minerale.
 
Vorrei alle Malattie
non fosse concesso
del corpo altrui
prenderne il possesso.
 
Vorrei Miseria e Fame
inghiottite per sempre
dai miasmi del liquame.
 
Ecco, ho terminato e ho
strofinato strofinato.
Ma tu perché ti ostini
a rimanermi muto?
 
Forse di vergini
anche tu hai vagheggiato
e indossata la cintura
tra una folla ignara,
in globuli e brani
dissolto ti sei nell'aria?
 
 

 Fausta Lucia Pagnozza
 
 
 
Presenza
 
Udii, qualcosa da lontano,
una notte velata di pioggia,
non erano voci,
non erano parole né silenzi,
ma qualcuno
mi chiamava
da una strada, da un bosco,
da un sentiero infinito
fra i rami di un albero in fiore,
fra la violenza di vortici inquieti.
 
Qualcuno era lì,
percepivo la sua presenza,
senza essere toccata o sfiorata;
la mia bocca era muta,
i miei occhi erano ciechi,
il mio cuore batteva tanto forte
da confondersi con i rumori della città,
la mia fronte era bollente di febbre,
ma io non capivo,
Creatura mortale,
quale gran mistero fosse,
mi sentii parte di esso
e precipitai in quell'abisso
di spazi, di silenzi, d'amore.
 


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 Franca Petriccione
 
 
 
 
Gocce di vita
 
Gocce di rugiada,
gocce di pioggia si posano
sulle sempreverdi foglie e
lemmi lemmi cadono
su quella terra che le attende.
Così come la vita
si posa sulla pelle e lieve scende,
scende fino all'agra ed arcana terra.
 
 

 
 Antonella Piludu
 
 
 
 
 
 
Sponde
 
Lascia andare...
Lascia che sia...
Lascia scorrere...
Tutto passa... !
 
Il dolore persiste... non muore...
È l'ira che nutre!
 
Sponde parallele, aspettano, sperano, amano...
Laggiù, lontano, sfociano insieme,
ricongiungendosi nell'immenso blu!
 
 


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 Maria Prestia
 
 
 
 
 
A mio padre
 
Vedi cosa ho fatto
vedi il mio impegno
e la lotta di ogni giorno.
 
Cerco di soddisfarti
mentre il cuore si comprime
nel dolore
e le lacrime sgorgano
per la tua mancanza.
Chissà che mi diresti...
 
Ancora cerco la tua approvazione
ancora cerco il tuo affetto
ti ritrovo nei luoghi
dove da bambina mi portavi.
 

 
 Licia Roveri Galli
 
 
Hai sconfitto il silenzio
 
Hai sconfitto il silenzio
quello che imbavaglia il cuore.
Così il velo dal cielo che nascondeva il sole
è caduto libero in allegria di parlare.
 
La tua voce mi si è affacciata dentro
e ha rivoltato lo scorrere saputo della vita.
Ogni senso è acuito:
uno spillo è un palo
una stella il firmamento...
 
Sono persa senza i confini del silenzio
calamitata verso le tue braccia
che hanno già capito la voglia di toccarti.
 
Le ore diventano leggere
perché tu le riempi di sospiri impazienti
di parole ammiccanti.
Tutto prende sapore salato e pepato
di miele e sorprese
alla tua voce, fantasia d'Agosto.
 


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 Nino Russo
 
 
 
 
Opera 6a classificata
 
 
Il mare
 
s'alza ripiega piomba
s'alza ancora ripiomba
ed è sempre
tonante
ed è sempre
fremente
con furia
rabbiosa
che schiuma
demente.
 
Ma poco nel profondo
atarassico giace
in una buia pace
silente.
 
Ha di queste ironie
nascoste l'ineffabile
natura vivente
 
 

 
 Orazio Sanfilippo
 
 
 
Onde
 
Corrono la pianura delle piccole stelle
Diafani destrieri, criniere di spuma tra
Nuvole di sale, stormi di gabbiani
d'ali frizzanti, a volte d'iride
Se luce obliqua vuole.
 
 


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Lucy Simonato
 
Cantando dietro i veli
 
Sul volto da rughe essenziali
sarchiato
s'avvitan furiosi capelli,
cullanti svogliati ed
immemori occhi
di latte e una bocca appassita
da lampi d'amore.
Son capelli danzanti,
capelli ondeggianti su fortuiti giacigli
di braccia, ove dorme
una gemma di ventre
rovente, gonfiato e sgonfiato
da fiotti riflussi di vita vermiglia.
Sfiorare ancor puoi
preziosi arabeschi su pelle calzati
di sposa matura, ma
di sogni ancor pregna, quale brezza
albeggiante di ritrose passioni,
ricolme di nuvole e d'onde dall'anima
sciolte
in un canto ancorato
ai bordi assonnati
del tempo.
 
Fara 30/09/05
 

 
 
 
 
 Simone Spinale
 
 
Le lacrime
 
In una notte così
le parole di un uomo
sono il ghetto dei pensieri.
Inquiete
sull'infinito di senso
si distendono
queste eliche di terrore
su di me.
Fragili nei colori
i fiori della Tua croce
danzano nel mio pianto.
S'aggredisce dolce
il cuore incredulo
sul letto paterno.
Inanime si spegne
il respiro.
Con questo bagaglio pesante
bruciano sparse
le parole
nella polvere azzurra
di un cielo chiuso.
 
 


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Luisa Tedesco
 
 
Guardami negli occhi
 
Guardami negli occhi.
Non aspettare che la luna
riempia il suo cerchio,
o che le stelle illuminino il cielo.
Ma guardami negli occhi.
Impara a guardare
al di là dell'orizzonte e
vedrai che la strada più lontana
può diventare la più vicina.
Se fuggi la verità
ti nascondi alla realtà stessa.
Io vorrei che tu ti accorgessi
di ciò che riempie il nulla,
della cosa che riempie lo spazio.
Non aspettare le mie parole,
non cercare di comprendere
i movimenti delle mani.
Cerca invece di trafiggermi la mente,
penetrami nell'intimo dello spirito.
Non badare ai fatti. Piuttosto
guardami negli occhi.
Ascolta le lacrime, che sgorgano anche quando non le vedi.
Guarda la luce che filtra dallo sguardo.
Leggine la sofferenza.
Questo sguardo racchiude un passato
così tortuoso che nessuna sutura
potrà chiudere la ferita.
Ma tanto sangue ha costruito una vita.
Non ti chiedo di caricare il mio dolore sulla tua carriola,
né di posizionarmi sul tuo portavalori.
Non voglio essere una dei tuoi gioielli.
Non voglio essere neanche la tua bambola preferita.
Smettila di guardarti intorno.
Basta correre soli e senza meta.
Girati, presto, e guardami negli occhi.

Walter Vai
 
 
Vita
 
Cuori
S'ammancano
In vuoti posseduti
Corpi.
Sospinge membra
Ineterno sibillante
Respiro
Che subitaneo sogno
Raccoglie:
Madre terra
Già richiama.



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Ins. 09-01-2007