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         Risultati
         di concorsi
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            - VII
            Edizione Premio di Poesia
 
            
              
            
            - FRANCESCO
            MORO
 
            COMUNE DI SARTIRANA LOMELLINA
            2004 
            
            - 
            
            
 
            
              
            
            - La Giuria della
            settima edizione del Premio di Poesia Francesco Moro
            Comune di Sartirana Lomellina, organizzato dalla
            Biblioteca Comunale di Sartirana Lomellina (PV) e dal
            Club dei Poeti della Lomellina con il patrocinio del
            COMUNE DI SARTIRANA e della PROVINCIA DI PAVIA e la
            collaborazione de Il Club degli autori, composta da
            Giancarlo Berton, sindaco del Comune di Sartirana Lom.,
            prof. Luisa Denari; prof. Giuseppe Castelli; Severino Di
            Candia, scrittore, Umberto De Agostino, pubblicista e
            segretario del concorso, dopo attenta valutazione dei
            testi pervenuti ha stilato la seguente classifica finale:
            
 
            
            - 
            
            
 
            
            Opera 1° classificata: "Alba"
            di Emanuela
            Corsello, Roma.
            Vince Euro 150,00 - Targa del Comune di Sartirana -
            Pubblicazione di un libro di 32 pagine di cui le verranno
            assegnate 100 copie gratuite - Attestato - Pubblicazione
            del testo premiato sulla rivista Il Club degli autori e
            su Internet www.club.it.  
            
            - 
            
            
 
            
             
            
            - Opera 2°
            classificata: "Il
            sentiero delle acacie"
            di Marilena
            Rimpatriato,
            Torino. Vince Euro 100,00 - Targa del Comune di Sartirana
            - Pubblicazione di un quaderno di 16 pagine di cui gli
            verranno assegnate 50 copie gratuite - Attestato -
            Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club
            degli autori e su Internet www.club.it.
 
             
            
            - 
            
            
 
            
             
            
            - Opera 3°
            classificata: "Cane?"
            di Carlo
            Carrea,
            Stazzano. Vince Euro 50,00 - Targa del Comune di
            Sartirana - Pubblicazione di un quaderno autocopertinato
            di 16 pagine di cui gli verranno assegnate 50 copie
            gratuite - Attestato - Pubblicazione del testo premiato
            sulla rivista Il Club degli autori e su Internet
            www.club.it.
 
             
            
            - 
            
            
 
            
             
            
            - Opera 4°
            classificata: "Dalla
            cuna della casa antica"
            di Giacomo
            Giannone,
            Mazara del Vallo
 
             
            
            - Opera 5°
            classificata: "A
            mia madre" di
            Elisa
            Poletti,
            Cameri
 
             
            
            - Opera 6°
            classificata: "La
            collana di perle"
            di Anna De
            Zuani,
            Pisano
 
            
            - Opera 7°
            classificata: "In..canto"
            di Marco
            Cassini,
            Milano
 
             
            
            - Opera 8°
            classificata: "Notte
            di San Lorenzo"
            di Claudio
            Bellini,
            Valenza
 
             
            
            - Opera 9°
            classificata: "Saluti
            da Baires" di
            Gianluca
            Chiarini
 
             
            
            - Opera 10°
            classificata: "Padre"
            di Gianni
            Fassina,
            Costarainera
 
            
            -  
 
            
            - 
            
            
 
            
             
            
            - Dal 4° al
            10° classificati vincono Attestato di merito -
            Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club
            degli autori - Pubblicazione su Internet per un
            anno.
 
            
            -  
            
            
 
            
             
            
            - Opere segnalate dalla Giuria
            con Attestato di merito: 
 
            
            -  
 
            
            - Genesio
            Manera,
            Vigevano, "Corri uomo, non lasciarti
            soffocare"
 
            
            - Silva
            Alba, Robbio,
            "La pace nel mondo"
 
            
            - Massimiliano
            Romanello,
            Godiasco, "Occhi per la pace"
 
            
            - Francesco
            Perotta,
            Frattaminore, "Lacrime di Lela"
 
            
            - Marco
            Galvagni,
            Milano, "Scaglie di luce"
 
            
            - Maria Pina
            Natale,
            Messina, "Ultimo sentiero"
 
            
            - Mario
            D'Alise, Roma,
            "Una lacrima"
 
            
            - Carlo
            Molinaro,
            Torino, "Le vie"
 
            
            - Giovanni
            Dacò,
            Leggiuno, Niente più rose...
 
            
            - Cristiano
            Ravasi di
            Milano, con Notte a Parigi
 
            
            -  
 
            
            - 
            
            
 
            
             
            
            - PREMIAZIONE
            - La premiazione si è tenuta sabato 5 giugno
            presso la Pila del Castello di Sartirana Lomellina
            (PV).
 
            
            - Tutti i partecipanti
            riceveranno una copia della rivista Il Club degli autori
            con i risultati del concorso.
 
            
            
          
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            - 
            
            
 
            
             
            
            - Emanuela
            Corsello
 
            Opera 1^ classificata
            
            
                  -  
 
                  
                  -  
                  
                  
 
                     - Alba
 
                   
                   
  
                  
                  -  
 
                  
                  - Un lieve
                  bagliore timidamente ritorna alla vita,
 
                  
                  - mentre il mare,
                  ancora, stringe a sé il cielo in un unico e
                  immenso colore,
 
                  
                  - nel sonno due
                  mani si cercano e accolgono insieme il primo bacio
                  del sole...
 
                  
                  - tutto è
                  ancora silenzio...
 
                  
                  - è solo
                  l'alba che ci abbraccia senza
                  sfiorarci...
 
                
            
            
            
         
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            - 
            
            
 
            
            Marilena
            Rimpatriato 
            Opera 2^ classificata 
            
            -  
 
            
            - Il sentiero delle
            acacie
 
            
            -  
 
            
            - Già
            fioriscono le acacie
 
            
            - tra i sentieri
            dei colli.
 
            
            -  
 
            
            - Cammino su
            scaglie di vento.
 
            
            - Il respiro del
            bosco inebria.
 
            
            - M'han condotta
            le viole in questo
 
            
            - luogo dove
            tutto è rimasto immutato e
            silente.
 
            
            -  
 
            
            - Le
            entità silvestri trattengono il
            fiato:
 
            
            - il sole sta
            mietendo ombre nei campi
 
            
            - preparati al
            risveglio inondando di luce il mio
            passo
 
            
            - e i narcisi
            appena schiusi.
 
            
            -  
 
            
            - Locanda di
            lucciole d'estate,
 
            
            - otre
            traboccante di fiori a primavera
 
            
            - altare dove
            s'addensano i sogni.
 
            
            -  
 
            
            - C'è
            aria di ritorni
 
            
            - in questa
            distesa senza tempo in questa
            nicchia
 
            
            - conosciuta
            dove riecheggiano le speranze di
            ieri.
 
            
            -  
 
            
            - Silenziosa
            rugiada m'è scesa dagli
            occhi.
 
            
            -  
 
            
            - Non c'è
            più una bimba a sfogliar
            margherite,
 
            
            - ma una donna
            immersa nei fiori,
 
            
            - qui al
            sentiero delle acacie.
 
            
            
          
       | 
   
   
      
         
            - 
            
            
 
            
             
            
            - Carlo
            Carrea
 
            Opera 3^ classificata
            
            
                     -  
                     
                     
 
                        - Cane?
 
                      
                      
 
  
                     
                     -  
 
                     
                     - Cane non ti
                     ho mai voluto
 
                     
                     - per pigrizia
                     egoismo indifferenza
 
                     
                     - ma ora grazie
                     di essere qui
 
                     
                     - perché
                     in pochi altri occhi
 
                     
                     - ho sentito
                     sprofondare i miei
 
                     
                     - e trarmi
                     oltre il tangibile vedere.
 
                     
                     - Cane spesso
                     non pronuncio il tuo nome
 
                     
                     - in questo
                     appellativo
 
                     
                     - trovo come
                     una paura
 
                     
                     - un volerti
                     tenere a distanza
 
                     
                     - perché
                     non ti avvicini troppo
 
                     
                     - e mi parli
                     nell'unico linguaggio
 
                     
                     - che ben
                     intendo ma mai trovo
 
                     
                     - nelle mille
                     parole quotidiane.
 
                     
                     - Cane dal tuo
                     mondo separato
 
                     
                     - da
                     così alti muri in apparenza
 
                     
                     - sei tu che
                     vieni a me e non io
 
                     
                     - a leccarmi
                     nella mano le ferite
 
                     
                     - non chiedi
                     perché né vuoi sapere
 
                     
                     - da dove
                     vengano e come siano fonde
 
                     
                     - ma dai un
                     sollievo indefinibile
 
                     
                     - che rincuora
                     in profondo
 
                     
                     - e aiuta a
                     continuare.
 
                     
                     - Cane tu
                     capisci quest'uomo
 
                     
                     - che ora parla
                     raramente
 
                     
                     - perché
                     sai ascoltare il respiro
 
                     
                     - e vedi oltre
                     l'apparenza
 
                     
                     - da come ti
                     comporti mi riveli
 
                     
                     - il mio umore
                     interiore
 
                     
                     - che non
                     trasuda dalla quotidiana maschera.
 
                     
                     - Cane non sei
                     cane
 
                     
                     - ma specchio
                     vivente
 
                     
                     - in cui
                     l'anima vuole perdersi
 
                     
                     - per
                     ritrovarsi.
 
                   
               
            
            
         
       | 
   
   
      
         
            - 
            
            
 
            
             
            
            - Giacomo
            Giannone
 
            Opera 4^ classificata
            
            
                     -  
                     
                     
 
                        - Dalla cuna della
                        casa antica
 
                      
                      
 
  
                     
                     -  
 
                     
                     - Dalla cuna
                     della casa antica
 
                     
                     - vedo alberi
                     spogli
 
                     
                     - e limoni
                     maturi
 
                     
                     - su rami
                     piegati.
 
                     
                     -  
 
                     
                     - C'è il
                     freddo di sempre
 
                     
                     - nel vecchio
                     cortile
 
                     
                     - acuto e
                     pungente
 
                     
                     - ai soffi del
                     vento.
 
                     
                     -  
 
                     
                     - Natale
                     è vicino,
 
                     
                     - sui muri e
                     sui tetti
 
                     
                     - c'è
                     l'esile ortica
 
                     
                     - e l'umile
                     muschio.
 
                     
                     -  
 
                     
                     - Nelle stanze
                     cadenti
 
                     
                     - c'è un
                     lieve respiro
 
                     
                     - e voci
                     festose
 
                     
                     - di giochi
                     lontani.
 
                   
               
            
            
         
       | 
   
   
      
         
            - 
            
            
 
            
             
            
            - Elisa
            Poletti
 
            Opera 5^ classificata 
            
            -  
 
            
            - A mia
            madre
 
            
            -  
 
            
            - Ero
            sola,
 
            
            - mi hai preso
            con te,
 
            
            - mi hai cullato
            fra le tue braccai e
 
            
            - mi hai fatto
            provare ciò
 
            
            - che nessun
            altro sapeva darmi.
 
            
            - Una vita senza
            te non esisteva
 
            
            - ma,
 
            
            - come gli
            uccelli emigrano,
 
            
            - come le nuvole
            vengono trasportate via dal vento,
 
            
            - anche tu te ne
            sei andata.
 
            
            - Una piazza
            senza colombe,
 
            
            - un deserto
            senza sabbia
 
            
            - era la mia
            vita.
 
            
            - Ora,
 
            
            - solo un dolce
            aspro ricordo
 
            
            - illumina il
            mio cuore
 
            
            - come quella
            splendente luce
 
            
            - che,
 
            
            - quando
            appare,
 
            
            - in ogni scura
            parte
 
            
            - dà
            chiarore.
 
          
         
         
       | 
   
   
      
         
            - 
            
            
 
            
             
            
            - Anna
            De Zuani
 
            Opera 6^ classificata
            
            
                     -  
                     
                     
 
                        - La collana di
                        perle
 
                      
                      
 
  
                     
                     -  
 
                     
                     - Ad uno ad
                     uno
 
                     
                     - infilo i
                     ricordi
 
                     
                     - come
 
                     
                     - collana
 
                     
                     - di
                     perle.
 
                     
                     -  
 
                     
                     - La
                     indosserò
 
                     
                     - nel mio
                     tramonto
 
                     
                     - e
 
                     
                     - nella calma
                     di quel tempo,
 
                     
                     - con le mani
                     quiete,
 
                     
                     - li
                     sgranerò
 
                     
                     - per
                     amarli
 
                     
                     - ad uno ad
                     uno
 
                     
                     - e
 
                     
                     - di
                     vetro
 
                     
                     - saranno
                     diventati,
 
                     
                     - fragili
 
                     
                     - e
 
                     
                     - trasparenti,
 
                     
                     - di continuo
                     accarezzati
 
                     
                     - da
                     me
 
                     
                     - nelle vie in
                     burrasca.
 
                     
                     -  
 
                     
                     - E nella calma
                     di quel tempo
 
                     
                     - riderò
 
                     
                     - con
                     te,
 
                     
                     - ovunque
 
                     
                     - tu
 
                     
                     - sarai.
 
                     
                     
                   
               
         
       | 
   
   
      
         
            - 
            
            
 
            
            Marco
            Cassini  
            
            - Opera 7^
            classificata
 
            
            -  
 
            
            - In..canto
 
            
            -  
 
            
            - Sotto quel
            telo attedne paziente,
 
            
            - in silenzio
            domanda con fare discreto,
 
            
            - d'esser
            destato da sonno latente,
 
            
            - sembrando che
            voglia svelarmi un segreto.
 
            
            -  
 
            
            - Un nuovo
            sussulto in me sta nascendo,
 
            
            - con lauto
            stupore accetto il suo invito,
 
            
            - ché
            ancora una volta sto riscoprendo
 
            
            - di ora
            l'antico piacere infinito.
 
            
            -  
 
            
            - Mi siedo, ci
            siamo, un istante soltanto,
 
            
            - un piccolo
            brivido, un lungo respiro,
 
            
            - poi
            finalmente, lenìto il suo
            pianto,
 
            
            - comincio di
            "do" un dolcissimo giro.
 
            
            -  
 
            
            - Sfiorano i
            tasti le dita leggere,
 
            
            - i bassi si
            fanno penosi e struggenti,
 
            
            - inquiete voci
            che non sanno tacere
 
            
            - diventano cupi
            ed eterni lamenti.
 
            
            -  
 
            
            - Le note
            più alte son fili di seta,
 
            
            - tantissime
            gocce di fresca rugiada,
 
            
            - sospese come
            una stella cometa
 
            
            - sembran
            sottili lame di spada.
 
            
            -  
 
            
            - Tutto il
            Creato così rifiorisce,
 
            
            - dal mare
            più calmo, alle altissime
            cime,
 
            
            - dentro la
            musica la vita rinasce
 
            
            - e in questo
            frangente è resa sublime.
 
            
            -  
 
            
            - Come un
            artista che la creta modella,
 
            
            - o la tela
            dipinta con sommo talento,
 
            
            - mai fu creata
            cosa più bella
 
            
            - di questo
            prezioso e divino strumento.
 
            
            
          
       | 
   
   
      
         
            - 
            
            
 
            
             
            
            - Claudio
            Bellini
 
            Opera 8^ classificata
            
            
                     -  
                     
                     
 
                        - Notte di San
                        Lorenzo
 
                      
                     
                     
                     -  
 
                     
                     - E si
                     partiva
 
                     
                     - come navi al
                     varo,
 
                     
                     - ebbri di quel
                     succo dolce amaro
 
                     
                     - che secerne
                     la vita.
 
                     
                     -  
 
                     
                     - Gli occhi
                     parevano
 
                     
                     - tanti
                     ombrelli colorati,
 
                     
                     - protesi verso
                     un cielo
 
                     
                     - che incuteva
                     paura
 
                     
                     - ed eccitava i
                     pensieri
 
                     
                     - in eguale
                     misura.
 
                     
                     -  
 
                     
                     - Noi eravamo
                     la voce del silenzio
 
                     
                     - angeli in
                     libera uscita,
 
                     
                     - nei vicoli il
                     profumo
 
                     
                     - dei panni
                     stesi al sole
 
                     
                     - era la
                     bussola
 
                     
                     - dei nostri
                     pensieri.
 
                     
                     -  
 
                     
                     - E si tornava
                     la sera
 
                     
                     - con la voce
                     roca,
 
                     
                     - ubriachi di
                     sperperare
 
                     
                     - quell'adolescenza
                     incosciente,
 
                     
                     - che non
                     sarebbe più tornata
 
                     
                     - a sfiorarci
                     l'anima.
 
                     
                     -  
 
                     
                     - Notte di San
                     Lorenzo
 
                     
                     - con il fiato
                     appeso
 
                     
                     - ad una
                     stella,
 
                     
                     - con la bocca
                     socchiusa
 
                     
                     - nella
                     speranza di assaggiare
 
                     
                     - l'ultimo
                     desiderio.
 
                   
               
  
            
             
          
       | 
   
   
      
         
            - 
            
            
 
            
             
            
            - Gianluca
            Chiarini
 
            Opera 9^ classificata
            
            
                     -  
                     
                     
 
                        - Saluti da
                        Baires
 
                      
                      
 
  
                     
                     -  
 
                     
                     - C'è un
                     biglietto in scadenza
 
                     
                     - è in
                     offerta speciale
 
                     
                     - non ti
                     costerà caro
 
                     
                     - solo qualche
                     sorriso.
 
                     
                     -  
 
                     
                     - È una
                     pampa assolata
 
                     
                     - e le piante
                     si sfogliano,
 
                     
                     - la tua foto
                     sbiadita
 
                     
                     - luce sul
                     comodino,
 
                     
                     - hai lo
                     sguardo distante
 
                     
                     - che si perde
                     tra i fiori,
 
                     
                     - il calore
                     invernale
 
                     
                     - sta seccando
                     i gerani.
 
                     
                     -  
 
                     
                     - Non so
                     più dirti come
 
                     
                     - né
                     quando né se ci saranno sere
                     fresche,
 
                     
                     - sono
                     più di tre anni ormai
 
                     
                     - respirando
                     l'Atlantico
 
                     
                     - stappa questa
                     bottiglia
 
                     
                     - allo scoccare
                     del girono tal dei tali
 
                     
                     - ci berremo in
                     un sorso
 
                     
                     - tutto il mare
                     rimasto.
 
                     
                     -  
 
                     
                     - Qui nel porto
                     di Baires
 
                     
                     - ho cercato
                     per ore
 
                     
                     - quel tuo fare
                     indeciso
 
                     
                     - nel cappotto
                     marrone,
 
                     
                     - ho creduto in
                     un segno
 
                     
                     - masticato
                     illusione,
 
                     
                     - ci ritorno
                     ogni sabato
 
                     
                     - tra la folla
                     e il vapore.
 
                     
                     -  
 
                     
                     - ...e non so
                     più dirti quanto...
 
                   
               
         
         
         
       | 
   
   
      
         
            - 
            
            
 
            
             
            
            - Gianni
            Fassina
 
            Opera 10^ classificata
            
            
                     -  
                     
                     
 
                        - Padre
 
                      
                      
 
  
                     
                     -  
 
                     
                     - Padre
 
                     
                     - in questi
                     tuoi ultimi giorni terreni
 
                     
                     - finalmente
 
                     
                     - abbiamo
                     parlato.
 
                     
                     - Come
                     sull'argine di un fiume
 
                     
                     - mi sono
                     accampato nella tua stanza
 
                     
                     - per bere le
                     tue fresche parole.
 
                     
                     - All'inutile
                     rimorso
 
                     
                     - di tante
                     stagioni trascorse
 
                     
                     - a
                     confrontarsi
 
                     
                     - muti
 
                     
                     - è
                     subentrata la gioia
 
                     
                     - di
                     raccontare
 
                     
                     - ridendo
 
                     
                     - le piccole
                     cose della vita.
 
                     
                     - Una
                     serenità mai provata
 
                     
                     - è
                     scesa dentro di me.
 
                     
                     - Adesso
                     incredulo
 
                     
                     - so
 
                     
                     - che ci siamo
                     ritrovati per sempre.
 
                     
                     
                   
               
         
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            - ALBO
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               - I
               RISULTATI E I TESTI DELLE MIGLIORI OPERE DELL'EDIZIONE
               2003
 
               
               - I
               RISULTATI E I TESTI DELLE MIGLIORI OPERE DELL'EDIZIONE
               2002 
 
               
               - I
               RISULTATI E I TESTI DELLE MIGLIORI OPERE DELL'EDIZIONE
               2001 
 
               
               - I
               RISULTATI E I TESTI DELLE MIGLIORI OPERE DELL'EDIZIONE
               2000
 
               
               - I
               RISULTATI E I TESTI DELLE MIGLIORI OPERE DELL'EDIZIONE
               1999
 
               
               - I
               RISULTATI E I TESTI DELLE MIGLIORI OPERE DELL'EDIZIONE
               1998
 
             
            
          
         
         
         
          
         
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