Le antologie
dei concorsi de Il Club degli autori

Antologia del premio letterario
I Poeti dell'Adda 2003

Sommario
 
Prefazione di Massimo Barile - Ser Parcival - Laila Ammazzalorso - Michele Ammirati - Giuseppe Andreoni - Antonia Astarita - Elena Auddino - Alessandro Bacigalupo - Pietro Barbera - Valentina Barbieri - Egidio Belotti - Chiara Besozzi Valentini - Aurelia Bogo - Maurizio Cafaggi - Barbara Caprari - Marco Caroni - Matteo Casadei - Anna Maria Castignoli - Marco Casula - Nadia Chiaverini - Vanessa Cimiero - Cristiano Comelli - Manuela Conti - Patrizia Cozzolino - Alessandra Crabbia - Massimiliano Croce - Pierluigi Curcio - Maria Rosaria D'Alfonso - Jacopo D'Ambrosio - Maurizio d'Armi - Enrico Danna - Giovanna de Capitani - Grazia De Vita - Francesca Di Cesare - Filippo Di Giovanni - Giuseppe Diotto - Claudio Dorenti - Mara Faggioli - Gianni Fassina - Claudio Fichera - Federico Fieri - Franco Flamigni - Nicola Frangioni - Giacomo Fumarola - Armando Galluzzo - Matteo Ghirardi - Giuseppina Giacco - Nando Giangregorio - Giulia Maria Giardini - Amedeo Giordani - Mariateresa Giustiniano - Elisa Gobbo - Simonetta Gravina - Stefano Grotti - Maria Antonia Iannantuoni - Alessandro Lugli - Gabriella Maddalena - Andrea Mancuso - Alessandro Mariano - Maria Gabriella Meloni - Giampaolo Merciai - Claudio Michelazzi - Luigi Migliaccio - Massimo Minelli - Cristina Motta - Vincenzo Domenico Panella - Massimo Petruzziello - Michele Piacenza - Aura Piccioni - Vittoria Pinato Mattiauda - Manuela Porpiglia - Gianluca Puzzo - Francesco Quacquarelli - Elisa Rezzadore - Andrea Riboni - Gianpaolo Ripamonti - Anna Rizzardi - Edoardo Roncatti - Annamaria Ronzio - Antonio Rossi - Marta Rossi - Camillo Sangiovanni - Emilio Sansone - Naide Sarti - Francesco Sassetto - Enrica Savino - Adriano Scandalitta - Nicoletta Scano - Laura Scaramellini - Ines Scarparolo - Ida Scioscioli - Jolanda Serra - Roberto Silleresi - Giuseppe Sorrentini - Marianna Spremberg - Sabrina Stentella - Luciana Tedeschi - Silva Tenenti Giorgi - Giuseppina Terranova - Alessandro Testa - Anna Maria Tettamanzi - Mauro Trapasso - Marcello Ungaro - Ivan Vicenzi - Fausto Zanchin - Lorena Zunino

 
Antologia del Premio Poeti dell'Adda 2003 - formato 14x20.5 - pagg. 112 - Euro 18,00 - ISBN 88-8356-698-X

Risultati del Premio Poeti dell'Adda 2003
 
Come avere l'antologia
Prefazione
È giusto credere che questi versi possano offrire lampi emotivi capaci di riportare un sentore d'entusiasmo con quell'onda
improvvisa di calore che sale alla testa in un travolgente quanto disperato tentativo di illuminare, anche solo per un istante, la nostra condizione umana già così carica di solitudine. Un Uomo che sappia usare la parola può suscitare l'anima e la sua parola, tradotta in versi, si insedierà dentro di voi fino a scavare, a farvi pensare, forse a suscitare anche solo una scintilla di un ritrovato entusiasmo. Il nostro cammino è una continua ascesa al Golgota: tutto ciò che viviamo sta lì a dimostrarlo ed è per questo che la parola nasce dalla nostra professione di Essere Umano, dal travaglio interiore, dalla tempesta di sentimenti che si abbatte su di noi, dalle inquietudini di un luogo deserto, dalle tenebre di una angoscia sottile, dagli interrogativi senza risposte, dal tormento e dall'estasi, dai sogni che svaniscono e dalle speranze per nuove impetuose e travolgenti emozioni.
La forza insuperabile della poesia sta nel fatto che è un rifugio prima di essere un successo: a volte coglie la pienezza di quella sorgente vitale che ci conduce davanti al mondo per ascoltare la diagnosi del nostro presunto male altre volte ci aiuta ad evadere dalla nostra nicchia esistenziale e infine può condurci a fissare «l'essenza delle cose sottraendole al flusso depauperante e deformante del contingente»: quindi l'arte come la poesia è conoscenza ma anche salvazione. «L'unica via concessa all'uomo per sfuggire al tempo e alla morte» come scriveva Marcel Proust.
Un ringraziamento a tutti gli Autori che hanno contribuito con le loro poesie alla realizzazione di questa antologia e infine un augurio di tutto cuore a coloro che sono alla ricerca dell'ispirazione per comporre nuove liriche affinchè nessuno scriva contro la volontà di Minerva.
 
Massimo Barile
 
Presidente della Giuria del Premio

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SER PARCIVAL
 
 
 
La carezza di un... filo d'erba
 
Una leggera brezza mi accompagna
lungo mura maestose...
cancelli giganteschi nascondono...
la... vita...
che qui... non è più
 
Entro impaurito
 
Un filo d'erba
... vicino,
mi accarezza.
 
lo guardo... rispettoso
... inchinandomi...
ricambio, quel tocco... lieve,
 
lo guardo... cercando in lui...
il suo... nome,
 
un nome... tra tanti,
che qui...
si sono consumati,
persi...
 
c a n c e l l a t i,
 
la domanda... mi sorge...
dal cuore...
... i fili d'erba
bastano a...
a... ricordare i nomi
... le vite,
... di chi l'ha solcato?
 
sono tanti... i... fili d'erba
di questo... campo.
 
... i fili d'erba di Mathausen
 
 

 ANTONIA ASTARITA
 
Con te solo con te
 
Libera e scontrosa
In questo sentimento vagante
Sarò con te scarna di parole
Ad ascoltare questo viaggio d'amore
Perché con te solo con te
Ignoro la vita
Con te solo con te
Immagino il bello
Di un infinito giorno
Con te solo con te
Invito la mente a sognare
Con te solo con te
Divido lo sguardo e la passione
E rimuovo ogni ricordo peggiore
Con te solo con te
Il mio futile desiderio diventa realtà
Con te solo con te
Ricongiungo le mani alle tue
In un tutt'uno d'amore
In un tutt'uno nella notte di stelle
Restando orbita al tuo
Carisma ebbro di fantasia d'amore e di passione
Solo con te riaffioro e m'aggrappo alla mia vera identità
Con te solo con te
Amo i disordini della vita
Ripudio i sentimenti indesiderati
Son felice d'essere libera nei tormenti crogiolati
E privazioni desiderate
Parodie di sentimenti e attimi sterminati
Fantasie sconosciute e timidezze superate
Con te solo con te
Sono veramente me stessa... donna senza rimorso.
 

 
Solo oggi
 
Luce corallina al fresco mattino
Miscuglio di onde altalenanti nel mare cristallino
Ritroverò anche oggi la forza della vita
Inquieta e vagabonda sotto il sole cocente
Remissiva e incatenata ad ogni passato
Anche oggi solcherò il fondo di ogni terra
Su passi affrettati d'un cammino solitario...
 
 


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 BARBARA CAPRARI
 
 
Urlo il tuo nome
 
Urlo il tuo nome
amore mio
con la voce con la mente
con l'intimità del mio essere
 
tu sei negli sguardi di infiniti volti
tu sei nel fine ultimo delle mie azioni
tu sei nella mia più nascosta fantasia.
 
Sei la luce inafferrabile
che è in fondo a una galleria di emozioni
che non ti appartengono
ma che si riducono a te
sempre a te
 
Mi trasformai in demonio distruttivo
per paura di afferrare questo infinito sentimento
talmente grande da spaventare
il mio giovane e inesperto animo
e ora
commisero la mia persona
orfana della tua stima
Invidio dolcemente colei che hai incontrato
nel sentiero sincero e schietto
del tuo cammino rigoglioso e fruttifero
 
Vi stimo come si stimano i giusti
e piango lacrime di disperata speranza
io, che nascondo questa mia sconfitta
a tutto ciò che è vivente
per non essere scoperta fragile e ingannevole
alla via che continua,
ma è morta col tuo disprezzo.
 
 

 MANUELA CONTI
 
 
OPERA SEGNALATA DALLA GIURIA
 
 
Cuore immobile,
scivolano come latte
sulla pelle gli odori, una
distesa di sabbia
intrappolata nella marea
dei miei capelli
di lana.
 
La mia bocca divora
il ghiaccio dei tuoi
respiri, fumo bianco
che tinge
i colori di quest'inverno
umido di nebbia.
 
Rettili striscianti,
le sillabe del tuo
nome nel vuoto irreale
dei miei gemiti sommessi:
la luna lascia cadere gialli
sospiri di cera
dalle lanterne accese
e l'aria diviene
spazio eterno
in un oceano di lacrime.
 
 


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 PIERLUIGI CURCIO
 
 
 
In un magico sogno
t'incontrai per poi
seguirti su note di strass
fatte di blues...
E che dire delle notti insonni
quando cercavo la tua mano
persa nel vuoto. Tu c'eri... no, non eri.
Andata via negli anni ti sei presa gioco
di me un'ultima volta, mia cara
dolce amica mia e la serpe nascosta
nel seno è solo una triste realtà,
un ricordo da buttar via.
Nel magico sogno t'incontrai
per seguirti su note di
strass fatte di blues...
e questa canzone non cerca
né amore né simpatia
perché tutto quello che so è che
ti ho odiata amica mia.
 
 

 MARIA ROSARIA D'ALFONSO
 
 
Nell'Ombra dei Miei Pensieri
 
Bagliori di pensieri
nell'oscurità dell'Incubo
tormentano menti inquiete
disegnando folli spirali.
 
Un pensiero è un Sorriso
della parola superamento
alimentazione di indubbie emozioni
volenterosamente congelate.
 
Un pensiero è un Viaggio
nel passato
vorticoso...
futura giuntura
d'intensi momenti di oggi.
 
Un pensiero è un Giglio
danzante e allegro
compagno dell'orizzonte
alleato del sogno
 
pur nell'ombra del mio esistere vano.
 


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 MAURIZIO D'ARMI
 
La musa
 
Non di leggiadre parole,
né di ricercate forme,
né di melliflue immagini,
ma di spirito libero e forte,
di lacrime e sangue,
d'ineffabile gioia
si pascerà la poesia tua;
 
che sia vera come la vita,
profonda come il sentimento,
forte come il tuo animo,
fresca come acqua che zampilla,
rara come bene prezioso
eppur di tutti
e non solo tua;
tu che alla Musa
è piaciuto farti suo mezzo.
 

 
L'ultima battaglia
 
Nei venti della montagna,
tra il crepitio delle armi,
glorioso fu il tuo nome;
nella pace repubblicana
combattesti fiero i costumi,
rinunziasti sdegnoso a molli compromessi;
ma solo oggi, padre,
ti riconosco:
sereno e calmo,
dolce e amorevole
con tutti, sempre.
Solo ora,
smagrito e tremante,
dal fondo del tuo letto
t'ho ritrovato:
saggio e dolcissimo,
forte e generoso,
grande come una montagna,
lucente come il sole,
forte come l'esempio
nell'affrontare la tua ultima battaglia.
 

 ENRICO DANNA
 
 
 
Poesia: Pensiero Struggente
 
Stringimi e saziami,
avvolgi le tenebre della mia mente
e riscaldami col tuo raggio di sole,
fai rinascere il mio giorno
col calore della tua anima.
E io sono qui,
bramo il tuo desio,
ed io sono qui,
adulatore delle tue membra,
del tuo corpo armonioso
delle tue labbra prosaiche,
del tuo splendido essere.
Rincorro pensieri,
argini frenano le mie ali
che già sarebbero in volo verso il tuo nido.
Un po' ti sento mia,
pensiero di ogni sera
anche se triste è il camminare solitario.
Spezzerò le redini dell'indifferenza,
armerò l'arco con dardi infuocati
e tu sarai sole,
in questa notte d'estate...
 
 


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 GIOVANNA DE CAPITANI
 
 
 
Donna: progetto divino
 
Donne, mogli, madri,
benedetto il frutto del vostro grembo,
realtà che concretizza il progetto del Divino mistero.
 
Donne sull'onda della vita,
mediatrici tra cielo e terra,
mezzo d'intervento Divino nei rapporti umani.
 
Donne e madri, figure che pittori e poeti
hanno dipinto e descritto
in mille modi diversi,
nel corso dei secoli,
dite sì, accettate la maternità.
 
Donne che partorite nel dolore
e trasformate, da umano a Divino,
questo amore profano,
attraverso l'amore per i vostri figli,
siate benedette.
 
Donne, siate orgogliose di partecipare a questo mistero,
di offrire al mondo i vostri figli,
di nutrire i loro corpi e le loro anime.
 
Madri, fate sì che essi seguano il loro destino
con la dignità di uomini liberi,
poiché ognuno di essi è chiamato
a vivere la propria vita.
 
Madri, i vostri figli non sono vostri, ma affidati a voi;
questo è il vostro destino:
se riuscite a staccarli da voi, senza rimpianti,
per vederli camminare, da soli, verso il loro futuro,
avrete la certezza di aver realizzato pienamente il vostro compito.
 
 

 GRAZIA DE VITA
 
 
 
La mia amica Giuliana
 
Quando perdo il respiro della vita
trovo aperta la porta del tuo cuore.
È violento l'urlo che rivivo
violento è lo squarcio che produce
l'abbandonare una vita amata.
... ma tu sei delegata.
Alto è il sentimento che mi porgi.
Riduci lo sgomento di una vita scaduta
da me accarezzata lungamente,
cocciutamente amata.
Hai scavato avanti me una traccia
per portarmi fuori...
lontana dal deserto.
L'amore è un canto magico
se mi fermo ad ascoltare
in mezzo a tante altre,
distinguo la tua voce.
 
 


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FILIPPO DI GIOVANNI
 
 
 
Oro d'Adda
 
Non pensarmi sotto i tetti
né sui brucianti asfalti
nei giorni del riposo...
- Dove sei? -
Mi troverai nelle ondule immagini
dei salci tenui, sotto la rada
ombra delle tremule
ch'empie di guizzi il verde d'Adda.
- Dove? -
Alle lingue di magra ghiaiose
mi vedrai nudo al sospiro
dell'ultimo, rovente garbino
che reca, struggenti, a Rivolta
da Comazzo i rintocchi dell'ave.
- Ma... sei solo? -
Oh no! Non ignoro il rauco batrace
né la muta, oscillante natrice,
l'acuta, vibrante garzetta,
i trilli, i fischi, gorgogli e fruscii...
- E allora, che fai? -
ma il silenzio...
il silenzio del tenero occaso
che indora il gàttice
e frena la scabra batea...
è l'oro dell'Adda.
 

GIUSEPPE DIOTTO
 
 
 
Liberi
 
Il fiume scorre lento
la pioggia cade fitta
la quiete ha preso il sopravvento
due bambini corrono felici
calciando una palla tra una pozzanghera
e l'altra
sono zuppi e sporchi sino al midollo,
ma nella loro infantile incoscienza
continuano a giocare
felici di essere liberi:
liberi di poter volare.
 

 
Giorno sfortunato
 
Seduto accanto al fiume
con una lenza gettata alla corrente
un pescatore aspetta fiducioso
che l'esca aiuti un pesce
a diventare bottino di giornata.
Il tempo passa ma nulla accade
il quieto fluire delle acque
il sole caldo alto all'orizzonte
lenta ed implacabile la noia avanza
la segue un sonno leggero.
Un'improvvisa folata di vento però
risveglia per un attimo la speranza perduta
ma è tutto lì: oggi è un giorno sfortunato
inutile aspettare il bottino
il pesce è ormai lontano.
 


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GIUSEPPINA GIACCO
 
 
 
Una mimosa per te
 
Correvi incontro alla vita,
già adolescente.
Un rimprovero
da chi ti amava di più,
solo un rimprovero,
ed eccoti in strada
a correre alla cieca,
nella notte buia.
Mani sconosciute
fermarono la tua corsa.
Urlasti.
Nessuna pietà.
Giacesti per ore,
povero cencio,
abbandonato
come un giocattolo rotto.
Da allora,
un silenzio assordante
fa compagnia alla tua follia.
 

ELISA GOBBO
 
 
Ascolta il tuo Cuore...
 
Quante notti trascorse ad ascoltare il silenzio,
ad interrogare il cuore
e cercare di capire
quello che vuol dire.
 
Riflettere, pensare,
fino che il pensiero ti fa male...
la tua testa ora non può ascoltare.
 
La vita con il giorno ricomincia,
la gente parla, lavora,
sorride, piange,
e tu tra loro cammini
con occhi di un cieco ed
orecchie di un sordo.
 
La tua mente sta viaggiando
e il tuo Cuore stai ancora interrogando...
 
 


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SIMONETTA GRAVINA
 
 
OPERA SEGNALATA DALLA GIURIA
 
L'ultimo scacco
 
E la Morte, salì,
sulla montagna del Dolore,
e raccolte tutte le lacrime,
le donò alla Vita.
E insieme bevvero, alla stessa coppa.
E ciascuna era fine,
e tutte due principio.
Rimbalza l'Uomo, sul suo pensiero,
credo rotondo, di un re, prigioniero,
costretto in un mondo quadrato, non vero,
tra scacchi d'avorio e ebano nero.
Danza la Vita, al Fato abbracciata,
la giostra gira, la partita è iniziata.
Il pensiero di perderti,
è una lama rovente, aculeo che affonda,
che adombra la mente.
Gli scacchi ondeggiano sullo scacchiere,
freme la Vita, attendendo il suo Alfiere.
In fondo al tempo, non è più stretta,
la Porta Pallida, è là, che aspetta.
Sull'onda terrea, di un fiume nero,
scivola cupo, vago, il pensiero.
Gli scacchi avanzano, in quel mistero.
E Lei, bleffò, con un re, ormai sfinito,
una torre crollata, un arrocco fallito.
Truffando se stessa, inventò un gran finale.
Sulla rotta di un sogno, continuò a navigare,
dominando le onde, ostinata a salvare,
ancora qualcosa.
Quel Qualcosa che vale.
Scacco Matto, la partita è finita!
Posta in gioco, ha vinto la Vita.
 

ALESSANDRO MARIANO
 
 
 
Esaltazione
 
Io entrerò nella storia e voi non potrete farci nulla.
Il mondo cambierà ed io sarò protagonista assoluto
risaltando in una folla di comparse.
Il mio nome sarà gridato in ogni angolo del globo ed il
destino della moltitudine dipenderà dal mio genio.
La mia parola echeggerà dall'Olimpo al Fujiayama
passando per Detroit e qualcuno, chiedendo se Dio esiste
mi guarderà e se ne andrà senza una risposta perché il
mio egocentrismo non arriva a tanto,
ma io ci sarò,
sarò lì a fissarlo negli occhi,
sarò lì a mutare il corso degli eventi,
sarò lì,
storia nella storia.
 

 
Domani
 
Il tempo è ormai terminato.
Non so cosa impormi e cosa deve essermi imposto,
ma le sensazioni non sono nuove...
Non so nemmeno che sarà...
Il soggetto è nato sotto forma di una nuova sfida ma il
cuore non muore...
Domani...
La luna si incenerisce.
 


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MARIA GABRIELLA MELONI
 
 
Gli abissi dell'io
 
Avvertire nel proprio essere
il silenzio dell'infinito,
che lo fa vibrare
modulando con dita diafane
invisibili corde sovrumane.
Realtà magmatica, informe,
nella quale è dolce sprofondare,
come per una creatura acquatica
attingere al fondo del mare.
Venir sommersi,
avvolti in tale infinità,
e ritrovare per un attimo impalpabile
la propria identità.
Assaporare questa realtà primordiale
verso cui l'animo ha dritte l'ale.
Cercar requie
all'inquietudine che lima e che divora,
che dimora nel mio essere ognora.
 

 
Alle radici dell'essere
 
Mi sono immersa in questi vicoli
dove ogni pietra ha la sua storia;
ho camminato per il corso
aspirando profondamente antichi odori;
ho ritrovato il contatto con la vita dei padri
che ancora aleggia in queste case,
ancora striscia sui muri scabri,
ancora grida sommersa
ma non domata dalla marea del tempo.
Per un attimo ho ritrovato me stessa.
 

MASSIMO MINELLI
 
 
 
Piove
 
Piove sulle strade che non ho mai percorso
e sui campi di cui non sentirò il profumo.
L'acqua scorre su volti sconosciuti
come ruscelli di lacrime,
come un pianto universale
che strazia il tempo e lo spazio
di cui sono prigioniero.
 

 
La rosa nel giardino
 
Cresce una rosa forse in un giardino
bella di petali profumati al sole.
Cresce odorosa dietro le persiane
della mia stanza,
dove la luce filtra solo a lame.
Sicché baciato da chiarore ed ombra
mi sembra a volte di sentir profumo
di primavera. E già mi basta,
ché aprir finestre a vincere la sera
poco s'addice a noi,
che il sole dritto in faccia acceca.
 
 


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VINCENZO DOMENICO PANELLA
 
All'alba ho visto il mare
 
Nella notte occhiuta e stanca
Appassisco le mie ore
Giaccio riverso il corpo nudo
Nell'aspra rena che mi tormenta
i sensi
Stanca la notte sulla mia pelle
Riflette silenziosa il riverbero della luna
e delle stelle ancor lo stillicidio
dei lampi
Che di novelle al dischiudersi
Null'altro resta il fatuo fuoco
E mi riprendo dei sensi a poco a poco
Il risveglio e allo sguardo vasto
all'orizzonte
Coperto mi si presenta immenso
Filante dei primi raggi al sole
d'argentei puntini luminosi
A riflettere quasi volesse il cielo
E gli occhi ancor socchiusi
 
All'alba ho visto il mare
 

 
E venne
 
E venne
e il tempo svanì
e le mani che prima
giocavano tra la sabbia
ora stavano ferme
e l'odore del mare
copriva i miei sensi.
E venne,
il crepuscolo
arrossava la riva
e l'acqua che tremula
bagnava i miei piedi
si fece tiepida.
E venne,
venne la sera
con i suoi ricordi.
 

AURA PICCIONI
 
 
Esseri
 
Messaggeri giungono presso il mio letto,
falene brillanti, scie multicolori
e sussurranti esseri.
Parlano, tutt'intorno a me,
mentre Morfeo non può ancora
portarmi nel suo regno.
Al di sotto delle palpebre,
balenio di ali lucenti.
Bisbigli, nell'aria, quali folate di vento.
Mi parlano: «Noi siamo»,
man mano che il mio sguardo
si chiude, staccandosi
dalla volta del cielo...
 

 
Fratelli celati
 
«Cosa siete?» chiesi
allora ad uno di quegli esseri.
«I figli, i figli rinnegati
di Eva, vostri fratelli» rispose
«viviamo nascosti all'uomo,
poiché fievole è la vostra
fede in noi... ».
Abbassai lo sguardo:
le loro luci evanescenti
danzavano nell'ombra
e sembravano splendidi arabeschi
nell'aria...
«Io credo in voi», sussurrai...
I suoi occhi si riempirono
di luce liquida, mentre scompariva
per l'imminente e crudele avanzata
di Morfeo...


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ELISA REZZADORE
 
 
 
Donna in fiore
 
Donna in fiore
che sta sbocciando alla vita
tu mi regali il tuo tempo migliore
ed io ti vedo come vorrei essere io
bella
come una meravigliosa camelia
che vola tra i capelli di una sposa
il giorno delle nozze
che si celebrano di maggio
in un candido mattino di sole
 
Tu sei bella
ma io bevo alla tua salute
di giovane in fiore
che si schiude
alle prime emozioni dell'amore
Vero
che illumina i tuoi occhi
color del mare
Verdeggiante e schiumoso
di prima mattina.
 
 

ANNAMARIA RONZIO
 
Rincorrendo un ossessione
 
Attraversi i sogni
trafiggi la tua fragilità
con tratto sicuro
con spade appuntite
con orgoglio pensato
sezionato
frammentato
ritrovato
offerto sospeso...
in un rosso sfumato.
 

 
Musica
 
attimo d'infinito
fissato in un viso
presente
sulla scia del tempo,
levigata armonia
di tensioni celesti
sparse su frammenti
d'animo alla
ricerca di un'onda
d'oblio e di ritrovata
umanità.

 
La stufa
 
Come un grembo
chiuso
te ne stai in attesa,
c'è in te un
fuoco
celato
di vita muta.
 

 


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ENRICA SAVINO
 
Primavera a Milano
 
Milano sei bella nel sole
le case, i giardini, i viali, le piazze,
rispondono pronti alla luce
sembrando di nuovo risorti.
 
Nell'aria traspira qualcosa di strano
qualcosa che invita alla calma, alla gioia,
un profumo ti avverte ch'è sbocciata una rosa
che su quel balcone è fiorito un geranio.
 
Perfino la gente che è sempre di fretta,
rallenta il suo passo per meglio osservarti.
Ti trova diversa dai mesi passati
vestita di caldi colori.
 
Sei un grande giardino stregato:
per fiori, palazzi in cemento
gli insetti son auto che corron veloci
su foglie di strade d'argento.
 
L'azzurro tuo cielo fa scudo a questi profili giganti
che vibrano al soffio di un vento leggero
qua alti, superbi, sottili,
laggiù, secolari e pesanti.
 
Ti accorgi ad un tratto che già si fa sera
che il sole, le luci ed i caldi colori
si spengono pigri, mentre, decisa ti assorbi
quell'ombra avvolgente color seta nera.
 
Che il buio invadente vorrebbe nasconderti
ma luci a distesa, chiamando in aiuto
milioni di stelle, ti fan luccicare
in questa notturna atmosfera.
 
Ed ecco che inizia un frenetico nuovo spettacolo,
di gente che vive, che balla, che canta
che ama cercando la luna, che sogna
fra cori di gatti che agili scendon dai tetti.
 

NICOLETTA SCANO
 
 
 
OPERA 7A CLASSIFICATA
 
 
 
La casa delle bambole
 
Dipingendo su pareti di cartapesta
I colori delle mie sicurezze
Piantando chiodi nel polistirolo
Delle mie fondamenta
Così aspetto
Che si addormenti il vento
Carta velina
Come un soffio fra le dita
A misura delle stelle
La distanza dai sogni
Una porta di piume
Che lenta e lieve
Nasconde il passato
E lascia il tempo in attesa.
Come un battito d'ali
La paura del dolore
La diffidenza dell'incontrarsi
Così lontani in un vicolo cieco.
 


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GIUSEPPE SORRENTINI
 
 
 
Canto

(a mia moglie)

 
Ho rubato le note
che i fiori,
vibrando nell'aria,
affidavano al vento;
ho raccolto i pensieri
fugaci e più belli
e ho composto il mio canto
d'amore per Te.

Ansia
 
... potessi penetrare l'ignoto futuro,
allineare pensieri
come filari di rose scarlatte,
avrei qualcosa da donarti, amore,
invece corro
nel vento incerto della vita,
ansioso di fermarmi.

 
La guerra
 
Ascolta...
non odi il lamento
infelice del giorno
che spinge ogni cosa al tramonto?
Non odi nel buio
il violento cozzare
del bello col brutto?
Ascolta...
 

LUCIANA TEDESCHI
 
 
Rose e tulipani
 
Oh!
Potessi stare accanto a te.
Fra le tue braccia.
E lentamente
perdermi nei tuoi occhi
che mi bisbigliano
frasi d'amore.
Il calore del mio amore
ti scalderà
più del fuoco
che arde nel camino.
E i miei pensieri d'amore
per te
entreranno
come gregge
nell'ovile
del tuo cuore.
E non avrò più paura.
Guarderò il cielo
con i tuoi occhi
dalla finestra aperta
scintillante
come il mare a mezzanotte
tremulo di stelle.
E contemplerò
il tuo corpo disteso
che assomiglia al bosco
dove i lupi
si vanno a rifugiare.
E su di me
rose e tulipani
E sentirò
sulle labbra
il dolce sapore
della felicità.
 


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GIUSEPPINA TERRANOVA
 
 
 
Il tempo della ragione
 
Il tempo della ragione ha il passo greve
spegne il sorriso appena sbocciato
chiude la finestra sul futuro.
C'erano speranze allora, c'erano sogni semplici da cullare,
c'era la forza di un cuore giovane e indomito,
c'era un cavallo bianco che si impennava al destino...
Il tempo della ragione ruba la luce negli occhi
e un vento gelido piega gli abeti impavidi...
Dentro di me il ruggito di un leone ferito
da questa vita bugiarda...
Solo un attimo mi separa dall'abisso:
sarebbe facile lasciarsi andare...
ma vedo una fessura luminosa nel cielo plumbeo che mi sovrasta,
sento presenze amorevoli che vegliano ancora sulle mie speranze...
Come un delfino spicco un salto sull'onda minacciosa, guardo il sole e aspetto
che finisca la tempesta.
 
 

LORENA ZUNINO
 
 
Vita
 
"Qualche volta si incontra l'ectoplasma
di uno scampato e non sembra
particolarmente felice.
Ignora di essere fuori, nessuno
glien'ha parlato.
Gli altri, nel sacco, si credono
Più liberi di lui".
 
E. Montale
 
Non potrai mai conoscere
l'animo di un uomo,
gli occhi di un vecchio, i segreti sulle labbra del mio cuore.
 
Non vedrai mai
il cielo del mondo,
la vita di un insetto,
i nodi di un vecchio albero.
 
È l'apparenza l'anima del mondo,
il saluto della vita di ogni giorno.
 
Ma, ad un tratto,
salta via il tappo
a vite
di una bottiglia d'acqua.
 
Ed io riesco
a bere
la sincerità dei tuoi occhi.
 


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Ins. 07-07-2004