Le antologie
dei concorsi de Il Club degli autori

Antologia del premio letterario
Il Giro d'Italia delle Poesie in cornice 2003

Prefazione - Ringraziamenti - Nadia Amendola - Michele Ammirati - Marino Antonelli - Elena Auddino - Paul Bacosca - Balbina Stefano - Emanuela Ballotta - Alessandro Barbato - Alberto Barina - Antonio Barra - Clara Berti - Luca Bettinelli - Lisetta Borali - Maria Antonietta Borgatelli - Denise Borsoi - Luca Bove - Angelo Brambilla - Maria Stella Brancatisano - Nicoletta Bruni - Biagio Bucci - Anna Calabrese - Claudio Calzolari - Antonio Camberlingo - Maddalena Capalbi - Sara Cardinali - Filippo Carmeni - Lina Carrieri - Franca Giovanna Carta - Maria Gabriella Castelli - Simone Cavallin - Luigi Cavallone - Donatella Chiorboli - Ugo Colla - Felice Conti - Deborah Coron - Patrizia Cozzolino - Alessandra Crabbia - Andrea D'Alfonso - Stefano De Massimi - Fiorella Di Chiara - Leopoldo Di Giovanni - Massimiliano Di Staso - Dino Dorsi - Vincenzo Elefante - Diego Fantin - Jolanda Fassina Smaniotto - Grazia Fassio Surace - Elisa Ferrari - Claudio Fichera - Paolo Francesconi - Samuele Frasi - Alessandro Galliano - Sergio Ghio - Matteo Ghirardi - Chiara Giancotti - Piera Giordano - Simona Giudici - Mariateresa Giustiniano - Vincenzo Guastella - Elena Guidi - Noemi Lamacchia - Marcello Lazzeri - Anna Maria Li Mandri - Mariano Luccero - Alessandra Lucchinetti - Alessandro Lugli - Orazio Maio - Zouleika Manfrini - Floriano Mangiantini - Cinzia Marchese - Marco Matta - Bernardino Mattioli - Francesco Menabue - Donatella Merlin - Laura Molina - Silvana Montone - Cristina Morello - Mauro Moretti - Rosina Moro - Fabrizio Moroni - Clara Musumeci - Federico Nardi - Tommaso Nardi - Maria Pina Natale - Simona Oggero - Assunta Olmelli - Luisa Orlandi - Assunta Ostinato - Marco Palagi - Marco Palma - Valeria Palmieri - Diego Pavan - Alessandra Pecman Bertok - Maria Pellegrino - Nicola Perasso - Davide Pettarini - Gustavo Petti - Emanuela Pilolli - Sonia Polacci - Alfonso Pollice - Nicola Pragliola - Morena Puzo - Iana Rampulla - Laura Ranzi - Ermano Raso - Miranda Rigato - Marilena Rimpatriato - Annunziata Romeo - Edoardo Roncatti - Vincenzo Rondelli - Daniela Rusconi - Vincenzo Russo - Marco Sali - Camillo Sangiovanni - Vincenzo Santopietro - Luciana Scaglia Grenna - Michela Scaglioni - Adriano Scandalitta - Annamaria Siccardi - Alessandro Silva - Skatella - Cristina Soave - Sandra Spezzano - Nadia Maria Tancioni - Maurizio Tantillo - Silva Tenenti Giorgi - Giovanni Teresi - Piero Trapani - Mauro Trapasso - Rosella Valbonesi - Giuseppe Verdi - Leonardo Zanin - Maria Roberta Ziglioli - Sabina Zingerle - Rita Canepa De Franchis - Paolo Carniello - Giuseppe Marra
  

 
Antologia del Premio Il Giro d'Italia delle Poesie in cornice 2003 - formato 14x20,5 - pagg. 144 - Euro 18,00 - ISBN 88-8356-620-3

Risultati del Premio Il Giro d'Italia delle Poesie in cornice 2003
 
Come avere l'antologia
Prefazione
La poesia deve essere sentita, vissuta, mostrata e non rinchiusa o nascosta in ambiti accessibili a poche persone.
Solo così diventa un patrimonio comune al quale attingere nuova linfa vitale come succede per «Il Giro d'Italia delle Poesie in cornice»: un concorso letterario giunto alla decima edizione. Forse è questo che spiega il continuo e crescente successo incontrato da questa manifestazione culturale che avvalora tale idea.
Non importa se qualcuno critica tali manifestazioni perchè la poesia sprigiona la sua forza in ogni caso. Non importa se il luogo è deputato alla declamazione della poesia: l'importante è che esista un luogo, uno spazio dove poter esprimersi. Il mondo disvelato nella poesia, a volte, è quello celato nella realtà e le sensazioni ed i desideri diventano espressione della sensibilità dell'animo di un poeta che rende partecipi gli altri.
Inconfutabile è l'impegno di tutti coloro che hanno organizzato e partecipato a questo viaggio delle poesie nelle piazze ed è doveroso un grazie sentito a coloro che hanno letto queste poesie col cuore.
 

Massimo Barile

 

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 Clara Berti
 
 
Sfoghi selvaggi
 
Non perdono il dolore,
neanche lui perdona me.
Lo vedo anche nella libellula
e sui rami.
 
Attraverso spesso
radici elfiche e sequoie,
mi arrampico
su fragranze taglienti.
 
Sovversivi capelli
che lottano
col vento,
e assurdi pregiudizi intorno
che spogliano
la pietra.
 
Dormirò sul muschio,
mio Dio,
e oscillerò sull'acqua
come sordo petalo.
 
Lascia che le parole
brucino
le mani
Lascia che la rivolta
uccida
guerre. 
Alessandra Bertok Pecman
 
 
Ricordi d'autunno
 
Di quand'ero una bimba
ricordo
l'odore del mosto
che dalle cantine usciva
e invadeva le strade.
Ricordo
l'odore di carta e ciambelle
davanti alla scuola.
Ricordo
le grandi foglie
cadute lungo il viale
ed il vento birichino che,
il povero spazzino,
faceva dannare.
Ricordo
l'aria pungente e speziata
della mattina presto,
quando alla fermata
aspettando l'autobus,
mi svegliava
solleticandomi il viso.
Ricordo
tanti crisantemi
e l'odore dell'incenso.
Ricordo
l'aroma del pandoro e delle frittelle,
ma molto più lieve
perché era già inverno.


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Lisetta Borali
 
 
Violenza Quotidiana
 
È difficile l'apparire per me.
L'essere è impossibile.
Nella dolorosa ricerca di un compromesso
lentamente consumo
una vita che non mi appartiene.

 L'urlo del pensiero
 
Dove sei?
Ho bisogno di condividere con te il silenzio
Mentre intorno a me,
frenetici instancabili oratori
si compiacciono delle loro inutili parole.
Dove sei?
Non lasciarmi sola fra questi corpi senz'anima
che rifuggono la mia diversità.
Io pensiero, non parola.
Aliena fra tanti sguardi ciechi,
incontrerò i tuoi occhi
e con sublime meraviglia
mi riconoscerò.

Maria Stella Brancatisano
  
L'amore Divino
 
Sui grevi pendii dell'anima, mi
inerpico, e mi avventuro su pareti
scoscese che sembrano respingermi
ed ostacoli trovo da sempre.
 
Cerco luce e voglio Pace.
 
IO, che ieri inseguivo me stessa
Per perdermi, ignara, sui sentieri oscuri dell'IO...!
 
L'IO di ieri è divenuto... Noi oggi...
 
Nel mio io, ci sei anche tu, FRATELLO da sempre.
Mi specchio nei tuoi occhi. Mi cerco. Mi perdo.
 
Tu... sei mio fratello, figlio dello stesso Padre. Non
Abbiamo lo stesso DNA. Siamo fratelli ignari.
 
Paternità divina accomuna. Se tu sei mio fratello
Io ti AMO...! Per sempre...! Perciò, ti prego, costruiamo
Insieme un mondo di PACE...!


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Biagio Bucci
 
Crescere
 
Le nostre convinzioni,
per un evento
cambiano opinione.
La vita passa,
facendo modificare
i punti fermi
nel nostro pensare.
Si cresce,
attimo dopo attimo,
l'esperienze ci portano
sempre più in alto.
Mai dire,
questo o quello
non può variare,
nella vita,
in un attimo
tutto può girare.

Rimandare
 
Giorno dopo giorno,
trascorriamo la vita
senza ritorno.
Prendere oggi il nostro bene,
non rimandare a domani,
altrimenti scaviamo la fossa
con le nostre mani.
Non si può
Un'altra volta,
tutto è perso
la prossima volta.

Maddalena Capalbi
 
Libertà mia o tua?
 
Penetra con le lunghe mani
tra la seta morbida
stringi accarezzando
quel desiderio che tradisce
l'esasperato e magico mistero.
Annulla il tempo
e fammi annusare
il profumo della rosa thea.
 

 


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Deborah Coron
 
 
La stazione
 
Abbacina la breccia bianca della massicciata
con le ombre viola in controluce;
il vento ostile gela ogni partenza
e scompiglia il miraggio:
alla rincorsa dell'ultimo treno
desideri d'evasione vengono trainati via
ma non partono mai davvero:
restano ad aspettare il mio ritorno.
Ogni treno uguale a quello prima
sferraglia monotono e pesante
sui binari che curvano in fondo
prima di toccare un orizzonte
ormai divelto e stanco di viaggi.
 
Amo ogni profilo di queste colline imbrunate
che mi si stagliano incontro al tramonto
e patisco ogni loro mutilante ferita.
Le luci fumose della cementeria
impolverano ombre corrotte e mute
di vecchie cave e nuove distruzioni:
è questa la strada che torna a casa.
La stazione vuota si ferma nella notte aranciata.
Torno a percorrere le strade di gesso
e le franose case di cartapesta
del presepe costruito da bambina
parendo che tra queste balze cavate
nessun Bambino sia mai sceso.

 Silenziosa eco
 
Tutta muta questa notte.
Per la torbida oscurità
molta s'affolta la nebbia
che pigra giace: ora tace
il canto lento del vento.
 
Fiorella Di Chiara
 
 
 Sogni
 
Oltrepassano le pareti della mente
vagabondando...
interpretano i segni del mondo
ascoltano le sue voci.
Alla ricerca di una vetta
per sfiorare l'azzurro
muniti d'un paio d'ali
si librano nell'aria
in un battito
scrollano la pesantezza
dell'incredulità
e nella leggerezza di un volo
vissuto nell'immagine riflessa
di uno sguardo
capace di vedere oltre
una macchia di colore
ritrovano la scia da cavalcare
per afferrare una stella.
 

 
Incarna le note
di uno spartito
che non conosce esecutori
e danza
con chi scegli d'aver accanto
nell'interpretazione.
 


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Leopoldo Di Giovanni
 
Il primo rossetto
 
Colora l'innocente età
a richiamar lo sguardo
per sentirsi donna
il tenero fiore
del mattin che spunta
bagnato di rugiada
nel giorno che tinge
i petali e corolla
a cercare il sole
per liberar olezzo
dei verdi anni ormai
un respiro intenso
la primaver diffonde.
 

San Sosti 26/2/98

 

 Dolce fanì
 
Ti sei smarrita
nei meandri del caos
di ignobili esseri
che offuscaron la vita
lasciando al tempo
le tracce perdute
per l'ingrato destino
dell'oblio il silenzio
tra i sommersi pensieri
che raggiunser la meta
in un gelido inverno
colorato di bigio
portandoti dietro
i rimpianti di allora.
 

San Sosti 3/2/03

 

 
Il pianto degli immensi
 
Osservo il cielo
e il mar
che piangono...
 

Paola 1/2/03

 
Massimiliano Di Staso
 
 
Un'ombra improvvisa sul suo sguardo
Poi la pioggia cadeva intensa
Il gelo dell'inverno mostrava i suoi rigori
I baci i singhiozzi i sorrisi
E l'amore si spezza come un elastico
Un'ombra un addio sotto un cielo terso di una terra distratta di un
Giorno senza pietà
Poi la malinconia che come una vecchia ti prende la mano
Il dolore è lì dietro l'angolo e non ti lascia
Un'ombra una luce una lacrima i suoi occhi
Vola un aeroplano nei nostri distratti cuori
Un'ombra e cadono le ultime difese
Questo sentirsi ormai al limite come un sogno indefinibile come una
Sorpresa a metà
Un'ombra un oblio poi le mie speranze diventano solo silenzi.
 



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Sergio Ghio
 
 
(A Jan Jacob)
Ritratto di un giovane pensiero
 
Più volte all'effimera verità celata
perduta, folle, girovaga brezza
al mondo in te vorrei il rivelare
dell'incedere, il segreto.
Ti vedo, qui nello specchio dell'anima
venire a fine così mutevole
il viso scarnato, del roseo sorriso
schiuso l'ultimo pensiero
d'una morente carezza.
Quanto vorrei! Il poco eterno,
tra le mani riverse di quei fiori di luna
bianca d'inverno, dormente nel covo.
L'immagine era ritratto al sogno
d'indaco e faci al tramonto:
Triste, turbato, sguardo in ginocchio
che al fondo del bosco muore.
Ed è un mesto trasalire
quel passare, conficcare e convertirsi
alla memoria poi svanire,
la dolcezza in fermaglio un tempo...
Vorrei, oh come vorrei, variamente
definito l'amore di fogli sparsi
a un riflesso d'altare, convivio
di tinte, l'incommensurabile.
Come da un grande crocifisso
togliere il velo su quel discepolo
quadro o incisione di carne, Jan!
 


Piera Giordano
 
 
Libero il mondo
 
Non invierò cartoline,
 
in questa dura estate
non vi è tregua
nel conflitto dei popoli.
Se vorrete mi troverete
nelle strade a cercare la pace,
a sdegnarmi per i ricchi potenti
ad ascoltare il pianto delle madri
a conoscere lo sguardo ferito
di figli che hanno visto la morte.
Allora, forse, si potrà ridere
nell'ultima battaglia perché
il mondo o è libero o è morto.
 

 
Passione
 
Vento del mare,
arrivi all'improvviso,
sorprendi le vele bianche
spalanchi le finestre
assomigli alla passione
che scardina il tempo
e incendia i pensieri
e palpitano i sogni
vola alto lo sguardo
la stella nel cuore
riluce la vita
al vento di passione.


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Vincenzo Guastella
 
 
Luna
 
Nella luna riecheggia se stessa
Vuota pietra si accende in una danza
Sottile come ali di gabbiano
Smunta odissea nel petto indicibile
Magro
Ossa evidenti e spaventose
Cibo rifiutato
Cibo vomitato
Ore a guardare la luna e a rincorrerne la testa
Dentro il water sottile come ali di gabbiano
Silenzio infinito
Cuore che balla di pietra
Famiglia aperta a ventaglio e chiusa come un riccio
Silenzio
Chiasso
Consigli
Tristezza
Confusione che si spegne in un cuore che danza
Rinascita
Giorni a scoprire una realtà vivida come pasta
Scheletro animato.

Elena Guidi
 
  
Endlich
 
Un ingiallito album dei ricordi
si è improvvisamente aperto
ed ha ripreso a sfogliare le sue pagine...
e la polvere argentea
vibrante vita
ha ricominciato a pulsare,
a palpitare d'amore per te...
il tuo magico alone di fierezza,
la tua possenza che di forza riluce,
il tuo cuore
che d'amore nascosto rifulge.
 
T'ho visto...
ed un turbinio d'emozioni
mi ha fatto barcollare
davanti al tuo sorriso sincero,
di fronte ai tuoi caldi occhi castani,
vicino alle tue labbra
frementi di piacere...
 
Ed il tocco mesto e trepidante
delle nostre dita
racchiuse
in un eterno abbraccio
vibrano in sintonia come allora,
risplendono di bramosia,
di ricordi, di speranze,
di nuove scoperte
ancora più struggenti...
ed ora finalmente ci sei
t'abbraccio, ti bacio,
ti desidero... endlich...
 


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Noemi Lamacchia
 
Infinito
 
Parole che fanno l'amore
tra due mani eccitate
irradiate da sguardi infatuati
nell'infinito completo affetto
annegato nei mari più caldi
e trasparenti
di due anime dipendenti fra loro.

 Debolezza
 
Ora sono preda di tutto ciò che non sono
e ciò che sono vale ormai nulla.
Si muovono solo gli occhi
che vedono impotenti.

 Muoio sveglia
 
Se solo avessi qualcosa per cui lottare,
mi sentirei viva.
Ora non l'ho
e muoio sveglia.

 Maledetto
 
Il martirio dei sentimenti
sorride per velare
il sottile e acuto dolore
del grido disperato e represso
dello sfogo:
unica possibilità
d'assassinio
dell'uomo dal passo obbligato.
Il pianto che
può affogarlo,
maledetto.
 
Alessandra Lucchinetti
 
Tessitore d'armonia
 
Ho salutato le nebbie padane e avvicinato il mare
Per incontrarti sulle sabbie toscane.
 
Ostricai assenti, sussurri e grida del Vernacoliere nell'aria,
Distinti passeggiano i cadetti sul lungomare.
 
Rosso berretto a scacchi, sciarpa di candido cachemire
E occhiali invisibili serrano un serio sorriso
E io ti ascolto, sedotta da parole profumate di sale.
 
Nella volta invernale città e mare disegnano l'armatura del tempo
E capricciose le onde risucchiano le inquietudini urbane.
 
Oggi hai tessuto con chiacchiere allegre l'armonia del mio cuore,
Noi incuranti di orditi e trame del domani.
 

 Restituzione
 
Serata di lacrime nel cielo innamorato.
L'ingegnere l'ha invitata senza cerimonie:
gli ombrelli amici camminano, si ascoltano
e nello sguardo s'ingannano.
 
A tavola scena d'amore perfetta.
Nel suo cuore bambino l'Io Genitore ha catturato emozioni vagabonde.
Lui, distante dalle malie dell'amor dolce e zingaro,
ritorna amichevole attore.
 
Stanislavskij, dove sei? Subito tra le chiacchiere allegre rimbalza l'enigma:
metempsicosi "virilis".
Accorrono Orfeo, Pitagora e Platone, mentre l'ospite porge l'orecchio incredulo,
complici il silenzioso Buddha e la Trimurti.
 
Tu, furbo volto di gatto, presiedi il sacro incontro
di cuore antico e coscienza moderna.
Congedati dei e filosofi, l'ingegner gentile restituisce la carta innamorata.
Disinvolta sorpresa dell'ospite ancora mascherata.


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Orazio Maio
 
 
 Guerra nel pensiero
 
Ogni giorno che passa
tutto cambia, ma
quello che non muta
è la guerra
nel pensiero.
Cosa vuoi che sia
è solo una pazzia,
non lasciarti andare
a questa stupida follia.
Guerra nel pensiero
tu che mi tormenti e
non mi fai dormire
mentre la gente sta
a morire.
Questa guerra che
distrugge e l'uomo
che fugge
Giorni di fuoco senza
alcuno scopo.
Guerra nel pensiero
lasciami andare,
non so più che fare,
fammi vivere in pace.
Guerra nel pensiero
tu che mi tormenti
e non mi fai dormire
mentre la gente dilaniata
dalle bombe sta a morire.
 


Mauro Moretti
 
 
Una cabina telefonica
 
Una cabina nella nebbia
per parlare con l'uomo
senza timore,
per perdere la solitudine
del dubbio.
Poi una telefonata
tra le stelle
sveglia coscienze addormentate
e forse inventa
brividi d'intelligenza imprevisti.
 

 Una finestra
 
Sui tetti
una finestra,
attenta alla pioggia
è invecchiata sola.
Senza motivo,
senza apertura,
senza speranza,
si sta lasciando andare.
Sola, tra un beccare di piccione,
fissa
lo scorrere della pioggia,
immagina,
a volte,
di essere altrove...

Uccelli qualche volta...
 
Uccelli
si allungano nell'aria
in volo,
propongono
la possibilità di
lasciar correre lo sguardo
oltre le solite cose...


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Fabrizio Moroni
 
 
Veglia d'amore
 
Questa gracile luna
nel cupo cielo sarà
il tuo pallido volto
quando la notte cadrà;
saranno le stelle
i tuoi occhi lucenti di pianto,
persi nel buio
di corrucciati pensieri.
E quando più non saprai
dove trovare riposo
in quest'insonne
triste veglia d'amore,
diverran morbidi guanciali
le colline fiorite,
sulle quali posare
le tue gote bagnate;
sopra ogni filo d'erba
carezzato dal vento,
lascerai al mattino
un ricordo sognante
di rugiada splendente
sotto i raggi del sole.
E sarai finalmente felice
d'aver ritrovato
nel sorriso di un Dio
il tuo amore perduto.

Assunta Ostinato
 
 
Cose che muoiono
 
Una distesa verde
un po' foresta
un po' parco giochi.
Poco lontano un ruscello
tanta gente è passata
per quel posto.
Un po' per svago
un po' per distrarsi.
Quello che attirava
l'attenzione
era quel ruscello.
Si vedevano i pesci
sguizzare sopra l'acqua
come bimbi a giocare.
Oggi è tutto finito
con la nuova società.
I pesci muoiono
la natura ingiallisce
la foresta
perde tutto il suo
fascino.
L'uomo è
sempre insoddisfatto.

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Valeria Palmieri
 
Nuvole
 
D'improvviso s'è fatto buio
ho troppo freddo all'anima.
Lontano il grido d'una madre
risuona di sgomento.
Un figlio innocente si spegne tra le sue braccia.
Un uomo muore a causa di un altro uomo
suo fratello.
Ha troppo freddo la mia anima.
Troppo.
Il prato verde conta i suoi morti
come fossero margherite.
Le nuvole hanno chiuso il cielo
forse per non far oltrepassare
l'orrore.
Il sole dorme assente
aspettando un domani
in cui risorga l'uomo.

 Una domenica mattina
 
Io me la ricordo l'aria che mi partorì
alle prime luci d'una
domenica mattina.
Mi lasciò in grembo ad un paese
collinare
in un punto in cui le montagne
innalzavano la guardia.
L'altura fu nido
e miraggio di protezione
come d'avvisaglia ad un modo nefasto.
Nessun aria poi fu mai simile.
Come nessuna madre può mai esserne.

 Alba
 
Fili d'aurora intrecciano l'alba
su teneri verdi steli.
S'innalza un inno al mondo.
In silenzio un raggio
penetra il creato
e come in un parto
da luce al nuovo giorno.


Maria Pellegrino
 
 
 A Diana
 
Nell'azzurro cielo
di una giornata
di fine estate,
riflessa nell'acqua
di un lago,
la tua immagine
rilancia i ricordi
di una vita sfuggente.
Sotto le querce maestose
e silenti,
si eleva un canto
che sfiora il mondo.
Tenue, come una candela
che alita
nel vento della vita.

 A mia madre
 
La rivedo ancora
quando il cielo piange
le sue amare lacrime
sulla terra.
La sento nell'ombra
degli alberi
e il suo respiro
canta nel cuore
dei miei tenui ricordi.
Un'ombra benigna
che gira nei vani
remoti della casa
e si nasconde
nelle pieghe della mia vita.
 


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Davide Pettarini
 
 
Guarda
 
Guarda la corte interna
di un vecchio palazzo.
Oggi piove sul suo
nascondiglio inebriante.
Piove su tutti gli stracci
e le carcasse delle vespe,
sulle indistinguibili,
inestinguibili macerice
di cose, lasciate a
macerare nel catino.
Guarda, da
un bordo di lamiera piegata
come la mano di un bambino
che tocca la sabbia,
scende
una spiaggia di pioggia.

 Sentire la risata a bocca aperta
 
di mia madre, mentre mio padre
al telefono mi parla da padre:
questo è sapersi di qualcuno
che ti ha dato il dono,
quasi di piangere,
nel sentirlo, lontano, felice.

 Lievi consistenze
 
sono le parole:
sono
impronte
mai
impresse.
Felici compromessi
sono le parole,
da che mondo è mondo,
fonte di reddito.

Alfonso Pollice
 
 
 Fotografia
 
Istantanea lucida
di un passato
avvolto spesso
da una patina
di nebbia
 
Ricordo indelebile
di ciò ch'è stato,
e che riporta
a questa mente ormai stanca
rimembranze
di momenti felici,
ravvivando così
il dolore dei ricordi.
 
Ed ora che
non ci sei,
non mi resta
che guardarti
su questa carta patinata,
dove una semplice
macchina ha impresso
la tua immagine
per l'eternità,
e scende sulla guancia...
lentamente...
una lacrima,
testimone del mio fallimento,
perché non sono
riuscito ad imprimerti
nella mia vita.



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Iana Rampulla
 
 
 Manca l'amore
 
Cosa mi spinge a scrivere lesta?...
 
Se vedo, se odo...
son punta nel vivo;
mi chiamano schiva,
ma con questa mia penna,
voglio smentire quei disperati,
che d'odio, stragi e reati sono impregnati,
nel profondo lor cuor.
 
La comune lagnanza di molta apparenza,
tende solo a coprire, per un solo momento,
il vero lamento, che s'ode ogni giorno.
 
Manca l'AMORE! Si sente nell'aria,
lo vedo d'intorno, lo sento di pelle.
 
Sì, manca l'Amore. E con il mio scrivere,
voglio innalzare bandiera d'unione,
d'amore e di pace, in questo sociale;
che affranto e scontento, non sente, non vede,
che inni di morte e di distruzione...
in ogni piolo, in ogni contesto... di questa dimensione,
di ogni soggetto d'umana creazione.


Vincenzo Russo
 
 
Le stagioni di Adriana
 
Un fitto velo di nebbia
in autunno avvolge la natura,
è l'alba, un nuovo giorno,
dorme la mia creatura.
 
A poco a poco in cielo
le fiaccole spariranno,
mentre nel cuore alterno
un battito ed un affanno.
 
Madre di un dolce bimbo
sarò l'allevatrice
la culla il suo riposo
ma ora l'incubatrice.
 
Qui, su per il sentiero,
domino il mondo intero...
l'anima darei in cambio,
alla vita e il suo mistero.
 
Cupola! Mistico Tempio,
sede della speranza,
restituisci al mondo il frutto,
di una felice gravidanza.
 
Fiducia nel mio cuore
nell'ora del lesto andare,
lacrime dai miei occhi,
nel lento ritornare.
 
Così furono i giorni,
di quella triste primavera,
la vita, profumi e fiori,
lontani da me ogni sera.
 
Uno splendido sole
riflette campi di grano,
come Dea dell'Olimpo
ora allatto il mio bimbo.
 
Continuerò ad esserci,
amerò con i suoi occhi,
quando sarà Natale
con tanta neve a fiocchi.



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Luciana Scaglia Grenna
 
 
 
... Scatola di carta...
 
Mi aggiravo, impacciato,
nella cantina dalla luce fioca.
Dietro uno scaffale,
intrappolato da montagne
di... ragnatele ormai consolidate,
si intravedeva...
una scatola semiaperta
e impolverata.
A lato una scritta tremolante:
fragile.
Con emozione, incredulità
e delicatezza sgarbata
vengono fuori, alla rinfusa,
intrecci di fili argentati,
dorati,
batuffoli di cotone,
grigi, quasi neri,
palline colorate.
Un flash attraversa...
la mia mente troppo pensierosa
e rivedo in lontananza,
sfuocato,
un abete... illuminato
e tutto intorno
un festoso intreccio di mani
affaticate dai mille lavori
ma cariche di tanto amore...
da donare.

Adriano Scandalitta
 
 
 
L'albero della vita
 
Non scuotere troppo
l'albero della vita:
lascia qualche frutto
per l'età matura
quando il vento freddo
della notte
accarezzerà con mano dura
le radici stanche del cuore.

 L'altalena
 
Mi dondolavo sereno
sull'altalena leggera
della vita:
le gambe protese nel vento,
il petto che accarezzava
una muraglia sottile d'aria
e il viso che sentiva
la frustata dolce
dello sforzo
per accompagnare il dondolio più veloce
di tutto il corpo:
era come se, un amore segreto,
m'avesse preso teneramente per mano.
 


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Cristina Soave
 
 
Mare
 
Ed è come se mi dimenticassi di esistere
per rinascere in un onda serena
trasportando nella spuma
la mia inquietudine
tuffandomi nel mio suono
strappando sicurezza
dalla liscia parete di uno scoglio.
 
Mi rinvolgo in me stessa
per ascoltare il ritmo ansante
della calma esplosiva
che si annida nel mio spirito
famelico
 
Volo laggiù
sull'orizzonte
e respiro.

 
Uno sguardo fisso
una presenza assente
un pensiero lontano
un silenzio sospeso
vorrei dirti rimani
vorrei dirti ritorna
ti direi non partire
se potessi afferrarti
e non lasciarti fuggire
impotente ti osservo
timoroso ti seguo
piano piano ti perdo
piano piano mi piego


Sandra Spezzano
 
 
 Vita
 
Vita...
Un ballo lento stretto al rimorso più vecchio.
Vita ma dove sei tu quando un bambino muore...
Dove sei quando io lo vorrei?
Sei tu vita a far brillare quella stella che non
scende mai a toccare il mio cuore.
A ridarmi il mio grande amore!
Vita...
Una canzone triste che racconta di sbagli e
silenziosi tormenti.
Vita mi canti le paure del mondo, poi mi riporti al bivio della follia...
Dove sei vita, con tutte quelle storie piene di
coraggio.
Dove sei quando un nodo mi stringe la gola,
quando piango davanti alla sua fotografia.
Grido che lo amo ancora ma lui non sente e tu scappi via!
Vita...
Vita ma dove sei quando io lo vorrei?
Sei tu vita, a spingermi a prendere la penna in mano...
A scrivere ancora canzoni e poesie che parlano solo di te vita.
Accarezzami il volto mentre piango, fammi capire che non sei cattiva!
Regalami una strada nuova che sia solo mia...
Vita...
Vita ma dove sei tu quanto tutto va storto, quando l'amore è solo un imbroglio.
Mi fai cadere ogni notte tra braccia sconosciute...
Ascolta il mio respiro mentre soffoco nei ricordi del passato!
Ho corso tanto tra un sogno e l'altro.
Ho corso afferrando tutto, bello o brutto.
Vita...
Dove sei quando piove forte ed io da dietro quei vetri penso a te, vita!
Dov'eri tu quando ho deciso di farla finita...
Ed ora invece, ti rivorrei qui vita!
Brutta sì, ma pur sempre vita!



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Nadia Maria Tancioni
 
 
 C'è bisogno di te
 
C'è bisogno anche di te
tu che pensi che non servi
 
tu che ti senti una nullità
in questa nostra società
 
tu che non puoi camminare
da solo sulle tue gambe
 
pensi che la tua vita non sia necessaria
ma non sai che è straordinaria.
 
Io vorrei darti una speranza
mentre mi accorgo che sei tu
a dare la speranza
 
quanto conforto nella tua voce
quanto Amore nel tuo sorriso
quanta luce nel tuo viso
 
non pensare mai che sei una nullità
che non c'è posto per te in questa società.
 
Sei tu la forza della vita
sei tu che rechi gioia infinita.
Silva Tenenti Giorgi
  
 
Raggi Aurei
 
L'isola dorata
è in un mare cristallino:
l'acqua è aurea, la sabbia polvere d'oro.
Se vuoi vederla,
non svegliarti mai
stai attaccata
alla sponda sicura;
sciogli i crini lucenti
sul fior dell'acqua brillante;
allunga il tuo corpo nudo sulla superficie radiante:
lo spruzzo dell'acqua luccicante
può colpirti ovunque:
sulla schiena perlata
sulla pancia ambrata
sul viso violaceo
dove si riflettono i raggi aurei
dell'isola dorata.

 


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Giovanni Teresi
 
 
 Solo per la razza
 
L'abominevole vita
racchiusa in quel lager
ha spento lo sguardo
tra quelle grate di ferro.
Nel buio più buio della storia,
le dure fredde pietre
sigillano il doloroso ricordo.
Le esili sagome di ossa vagano
ancora nella mente di quel bimbo,
che per nome aveva un numero,
che ha dimenticato il sorriso,
che ha mangiato le scorze,
che s'è vestito di jùta,
che ha visto uccidere simili
perché di credo diverso,
che non ha conosciuto suo padre,
che ha urlato assieme agli altri
per la tranciata innocenza
al puzzo della morte.
Che... non ha dimenticato
quegli esseri spregevoli,
che, per il loro diabolico pensare,
hanno tatuato d'odio il mondo.
 
Mauro Trapasso
 
L'ultima poesia!
 
Da quando sei andata via
da un Occidente che non comprendevi più
la desolata steppa siberiana
dove ulula il vento imperterrito dei nostri ameni ricordi
giornalmente cristallizza la mia esistenza.
Come uno zombie
la notte percorro infiniti sentieri
alla ricerca di una tregua interiore.
Ora il mondo è incerto
e la pace lascia il posto
alle tonanti deflagrazioni fraterne.
Ormai
il mio fardello è vuoto
ma il mio cuore
continuerà a palpitar per te:
innocente donna irachena.
 
Peace! Pace! Paix!
Niente di più... chiedo!


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Rita Canepa De Franchis
 
Mio Cristo
 
Sul Golgota della vita
Ti incontro, mio Cristo.
Sono sassi,
di pietra,
i miei passi
e foglie
di colore indefinito
le mie parole sparse.
Croce su croce,
spina su spina,
il dolore scolpisce.
Ardo
di ingiustizia infuocata
e anelo
stigmate di verità.
Io, granello
d'anima ferita,
Ti chiamo.
Proteggimi
da chi potrò
ancora incontrare.

Paolo Carniello
 
 
Poeta
 
Dannato per anni,
impressi su fogli di carta
il nome dei giorni,
serbando ogni frammento
dei miei sogni
nel fondo di un cassetto,
in eredità a coloro che ansiosi
gioirono per la fine
di una breve vita.
 
Ma di me e dei miei versi
non c'è traccia,
solo un respiro di cenere nel vento.

 


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Giuseppe Marra
 
 
 
Monferrato
 
Terra mia,
fatta di spumeggianti colline,
di verdi valli,
di inebrianti profumi
e di fulgidi colori,
lascia che percorra
i tuoi infiniti sentieri
e goda del tuo essere.
Assorbimi nel tuo intimo,
perché possa vivere di Verità.
Accoglimi nel tuo grembo
perché possa acquistare
serenità e pace.
 
Oh incantevole terra mia,
fatta di piccoli e umili paesi
arroccati sui tuoi colli ospitali
e abitata da contadini
laboriosi e semplici,
lascia che ti contempli
nel tuo splendore.
La mia vita e il mio amore
sono legati a te.
 
Ogni volta che da lungi torno
il mio cuore si apre
e si riempie di gioia
e, rivedendoti, è come se a vita nuova rinascessi!
Oh terra mia, Terra mia!
 
(1987)



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Ins. 07-01-2004