Le antologie
dei concorsi de Il Club degli autori

Antologia della II edizione del Premio letterario internazionale
Anguillara Sabazia Città d'Arte 2003

 
Sommario
 
Prefazione Sindaco Dott. Antonio Pizzigallo - Prof.ssa Myriam Vittoria Sebastianelli - On. Giorgio Simeoni - Dr. Giuseppe Marra - On. Leonardo Catarci - Senatore Marcello Pera - On. Francesco Storace - Dr. Giovanni Salimbeni - On. Roberto Formigoni - Sen. Francesco Asciutti - On. Claudio Bucci - Avv. Gianfranco Martini - Introduzione Prof. Giovanni Francesco Piano - Prof. Alessio Piano - Anguillara Sabazia un romantico rifugio - Il passato che rivive
 
Sezione Poesia inedita
Miranda Haxhia - Mariano Luccero - Claudio Fichera - Gustavo Petti - Guido Bava - Marco Caroni - Maria Luisa Caputo - Luigi Vento - Celestino Casalini - Malika Kumlien - Biagio Bucci - Nadia Chiaverini - Simone Cecchini - Luigi Gonano - Neri Genesio Verdirosi - Giulia Adriani - Paola Ambrosio - Elena Auddino - Gabriella Bartolomeo - Marinella Belussi - Vincenzo Berlinguer - Mauro Bertozzi - Anna Maria Bini - Giorgio Bolla - Dorotea Bonanno - Antonio Borneo - Marco Buzzetti - Maurizio Cafaggi - Maddalena Capalbi - Silvia Caramanna - Alessandro Cascio - Maria Grazia Coianiz - Felice Conti - Emanuela Corsello - Franca Cravino - Ioan Daniel Cuculiuc - Fiorella D'Ambrosio - Alessandro D'Oscini - Arianna Del Ministro - Giuseppe Diotto - Diego Elena Luigi - Marialba Fasolo - Manuela Favalli - Marco Antonio Gallico - Silvana Gallo - Marcello Gargiulo - Enrico Gasparri - Michele Genisio - Elisabetta Ghiglieri - Luigi Giannelli - Francesca Giliberti - Luca Giovanelli - Simonetta Gravina - Andrea Giuseppe Graziano - Danilo Grozzi - Renato Iacomino - Fernando Iannozzi - Valerio Impera - Raffaele Langella - Calogero Lauria - Marcello Lazzeri - Valentina Lipari - Maria Luperini Panna - Raffaella Magliocca - Modesta Marafioti - Cinzia Marchese - Tiziana Marini - Diego Mastrogiovanni - Mara Mastropietro - Marco Matta - Maurizio Mattioli - Giorgio Mereu - Salvatore Montoleone - Laura Morelli - Mauro Moretti - Cristina Motta - Maria Giovanna Napoletano - Federico Nardi - Nina Nasilli - Marisa Nigri - Marco Palagi - Francesco Papapicco - Piero Pierelli - Alfonso Pollice - Manuela Porpiglia - Ermano Raso - Manuela Rossetti - Elisa Sala Borin - Camillo Sangiovanni - Maurizio Santopietro - Adriano Sasso - Adelaide Scabbio - Michela Scaglioni - Adriano Scandalitta - Se Es - Maria Angela Spinatelli - Gianluca Taranto - Davide Tortora - Stefano Venturini - Giuseppe Verdi - Sabrina Verrino - Maria Teresa Zanafredi - Leonardo Zanin - Sergio Zanoletti
 
Sezione Poesia Edita
Antonio Valicenti - Serena Caramitti - Luisa Gorlani - Gianfranco Gambarelli - Alessandro Robles - Mirella Malusà - Claudio Alvigini - Rosa Amato - Marco Anastasi - Antonella Angrisani - Adele Belviso - Ivana Biagetti - Margherita Biondo - Giorgina Busca Gernetti - Enrico Calilli - Anna Calossi - Fiorella Cappelli - Giuseppe Carnabuci - Salvatore Celeste - Ombretta Celoria - Wilmer Comin - Huguette Comparin - Cesidio D'Amico - Fulvia Di Iulio - Francesco Ferrante - Marcello Gargiulo - Francesca Genzano - Piera Giordano - Simonetta Gravina - Terry Gugliucci - Valerio Impera - Alessandro Lugli - Stefano Marino - Gianni Persico - Federico Nardi - Cosimo Pirisi - Miranda Rigato - Marilena Rimpatriato - Iolanda Serra - Maribì e Se Es - Francesco Sicilia - Cosetta Simonetti Bartolucci - Conny Stockhausen - Roberto Torraco - Giuseppina Tundaro - Federica Valente - Pietro Vitelli - Matteo Zattoni
 
Sezione Narrativa e Saggistica Edita
Nestore Di Meola - Giuseppe Mistretta - Alessandra Crabbia - Adriano D'Auria - Piero V. Scorti - Drazan Gunjaca - Antonella Sartor - Renato Costrini - Giorgio Astolfi - Stefania Barbieri - Fabio Baroni - Elisa Sala Borin - Emilio Cacciatori - Franco Cadenasso - Pierluigi Capurso - Alida Casagrande - Luciano Cencioni - Vincenzo Cicala - Litia - Fiorella D'Ambrosio - Roberto De Angelis - Francesca Dimitrio - Gianluca Ferrara - Giovanni Genovese -Matteo Ghirardi - Annamaria Giarolo - Franco Giuseppe Gobbato - Dario Guitaldi - Elisabetta Marinello - Roberta Martinetti - Daniela Murru - Maria Perrella - Gustavo Petti - Andrea Piersantelli - Andrea Recupito - Luigi Ruberto - Giovanni Salerno - Fernando Sammarco - Paola Sandionigi - Maurizio Santopietro - Jolanda Serra - Annalena Somma - Remo Stanzani - Luigi Terreri - Annamaria Trevalle - Maristella Vandelli - Angelo Zito

 

 
Antologia del Premio Anguillara Sabazia Città d'Arte 2003 - formato 14x20.5 - pagg. 248 - Euro 18,00 - ISBN 88-8356-654-8

Risultati del Premio Anguillara Sabazia Città d'Arte 2003
 
Come avere l'antologia

PREFAZIONE
 
Con piacere e grande soddisfazione esprimo il mio sostegno alla selezione Antologica del Premio Anguillara Sabazia Città d'Arte, risultato eccellente di un cammino faticoso fondato sull'etica e sulla lealtà interiore, come si conviene a chi della poesia evidenzia l'essenza dell'esaltazione nelle umili cose. È necessario valorizzare l'iniziativa letteraria come traghettatore di cultura per l'universalità dei sentimenti in un'Europa senza confini e per una poesia comunicativa, fortemente emozionale, spontanea, immacolata e sincera che apra la strada alla conoscenza di se stessi nel rapporto con gli altri e con l'infinito. Autori provenienti da diverse realtà europee hanno contribuito a proiettare se stessi in una libera circolazione d'idee, nel nome della poesia che unisce e racchiude in sé la dolcezza e l'armonia di una sinfonia.
Il volume, originale nel suo genere, si propone come cammino d'arte poetica e di letteratura, ponte naturale fra la Città e il suo premio. In tutti gli autori emerge tuttavia una straordinaria capacità che ne dilata le anime, confermando che l'arte e la poesia appartengono al patrimonio genetico dell'individuo e devono essere stimolate ed incentivate, affinché possano esprimersi continuamente in un canto vitale.
Storia, leggenda e mito si fondono insieme, in liriche dalla forte spiritualità che esprimano, con esiti originali e decisi, ad illuminare ed esplorare il misterioso sentiero dei sentimenti, fonte di bellezza e conoscenza, luogo di affermazione e rispetto per la vita umana ma anche punto da cui nasce la speranza del domani.
Questa importante iniziativa editoriale coincide con una continuità d'impegno, una coerenza mai sentita, un approfondimento assiduo intorno ad un tema fondamentale: la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio ambientale, storico, artistico e culturale della città di Anguillara Sabazia.
Questo è un altro aspetto dell'assoluta novità dell'opera. Un compendio che ha richiesto un notevole sforzo, pensato come contributo per una più diffusa conoscenza; per dare ai selezionati del nostro Premio un nuovissimo e valido strumento che è naturale complemento che lega la città al suo alveolo e ne fa il punto nodale di ogni futura iniziativa.
Desidero ringraziare il Presidente dell'Associazione Arché, Prof.ssa Myriam Vittoria Sebastianelli, per il contributo essenziale fornito, nell'organizzare la seconda Edizione del Premio Letterario Anguillara Sabazia Città d'Arte. L'eccellente risultato ottenuto è, ne sono consapevole, il risultato di un lungo ed estenuante lavoro che ha portato per la prima volta la nostra Città alla ribalta del panorama culturale Nazionale ed Internazionale.
 
Il Sindaco di Anguillara Sabazia
Dott. Antonio Pizzigallo



La presente antologia è una testimonianza preziosa per avere un ricordo della selezione che raccoglie le migliori composizioni presentate dagli autori concorrenti, al Premio Letterario Anguillara Sabazia Città d'Arte, promosso e organizzato dalla Associazione Culturale Arché. È una di quelle ormai rare occasioni in cui un'Antologia riacquista tutta la sua dignità di testo, fonte di oggetto di cultura. È come scoprire le mille sfaccettature dell'animo umano che, si intreccia indissolubilmente con le piccole vicende quotidiane dell'individuo una sorta di lanterna magica attraverso cui scoprire esperienze esistenziali della nostra, della vita altrui. In queste poesie gli autori, con una sensibilità sottile, espressione dei più alti sentimenti e ideali dell'individuo rivelano la loro creatività contemporanea ed è una magia dell'arte, visioni di emozioni, in cui la materia prima sono le idee. Si resta colpiti dalla qualità e dalla vastità di ispirazione di ciascuno dei poeti ed autori presenti nella competizione letteraria.
La poesia, come la verità si annida nelle pieghe e negli interstizi della mente, nei recessi e nei risvolti degli eventi che costituiscono il nostro destino di uomini. Il vero poeta è uno che racconta situazioni e fatti in modo tale da renderli visibili e sensibili, così che il lettore ci si trovi dentro. Dalle parole, incarnazione della memoria, chiave del tempo e madre della poesia, fluiscono una visione di significati morali, psicologici, storici, filosofici, sociologici esemplificati dagli eventi e in essi sottintesi. Il lettore ne avverte la presenza da un indefinibile sussurro e li tira fuori di sé. Compito del poeta è da sempre quello di arricchire il luogo comune delle cose che esistono e succedono, versandovi i pezzi di vita che lui immagina o rielabora.
La poesia è luogo di sintesi, si installa nel cuore della vita, segna il sorgere d'una stagione nuova dedicata al compito di trasformare la parola in luce, lasciando libero corso all'aggrumarsi e al dipanarsi dei versi sulla carta per immaginare nell'emozione della vita nuovi equilibri, nuove danze poetiche. Sussurri dell'anima tremiti dell'io nati dall'affannosa ricerca di verità dell'esistere, all'insopprimibile necessità di leggere il nostro tempo come dinamiche tensioni dello spirito. L'immensità degli spazi, la solitudine, l'angoscia del nulla, guarda la vita dal centro del cuore immerge gli occhi oltre il visibile, spaziando nell'irraccontabile. Registra le distanze, il silenzio, la vertigine del vuoto, il dolore degli inizi, l'assenza; realizza una visione concentrata, purificata con la nostalgia, con il ricordo, dando alla visione un'evidenza con la parola. Le parole usate hanno molta presa hanno un suono alto, colpendo il segno. Istantanee autobiografiche, narrate con una naturalezza che rassomiglia molto alla purezza, potenza di visione, rappresentazione che segna con pochi tratti una geografia di luoghi dell'anima e di presenze che attraversano la nostra esistenza. La poesia registra tutto e ambisce ad avere il tratto leggero e inesorabile delle parole che affiorano alla mente, pervenendo a un coinvolgimento illuminato per giungere infine al sublime.
 
Fondatrice del Premio
Prof.ssa Myriam Vittoria Sebastianelli



Il Premio Letterario Internazionale Anguillara Sabazia Città d'Arte dimostra di possedere già un'identità ben delineata, forte dello spirito propositivo che lo ha caratterizzato sin dalla nascita.
È ormai un punto di riferimento preciso per chi ama la poesia e la narrativa, e s'innesta in un ambito di coinvolgimento territoriale che supera i confini locali, allargando il proprio richiamo culturale al contesto europeo, così da favorire un interessante interscambio e una proficua cooperazione tra i diversi paesi. Non a caso, questo secondo appuntamento punta a valorizzare maggiormente la creatività e l'abilità compositiva dei singoli autori, stimolando la curiosità del pubblico verso opere proposte, procedendo su un comune fondo d'intenti che riconosce un'apertura culturale incondizionata verso il mondo, senza confini, senza barriere, senza pregiudizi di sorta. È con un simile slancio innovativo che il Premio si propone per una nuova edizione, rafforzando il suo già stretto legame con la città di Anguillara, che lo ha tenuto a battesimo con molta disponibilità.
Ovviamente, non è facile far germogliare nel pubblico un'autentica attenzione verso una tematica impegnativa come l'arte letteraria. Tuttavia, l'entusiasmo e la concretezza del Premio Letterario Internazionale Anguillara Sabazia Città d'Arte, insieme alla passione e all'impegno profusi in questa difficile e complessa promozione creativa, come appunto il volume antologico realizzato quest'anno, sono elementi certi di garanzia per stagioni di risultati proficui e di lusinghieri successi. Un Premio dotato di grande energia vitale e di una spiccata sensibilità poetica, che beneficia del sostegno della Regione Lazio e s'iscrive al più alto livello, come ne dà testimonianza il suo Comitato Promotore e il Comitato d'Onore.
Si tratta di un appuntamento importante per la Città di Anguillara Sabazia, una città solare, ricca d'eredità del suo passato e che in questi ultimi anni è cresciuta di una percettibilità culturale sicuramente apprezzabile. Una città che oggi può essere conosciuta meglio anche attraverso la poesia e la letteratura, grazie alla divulgazione dell'esplorazione della creatività, fonte del nostro patrimonio artistico-culturale regionale.
È di ciò si deve dare atto soprattutto all'amministrazione comunale di Anguillara, la quale ha saputo promuovere nella giusta misura iniziative che, per la loro particolare natura, vanno incontro alle esigenze di conoscenza della popolazione, confermando così di avere a cuore la necessaria crescita culturale dei propri cittadini.
Per tutto ciò, la mia riconoscenza è rivolta all'amica Myriam Vittoria Sebastianelli, Presidente dell'Associazione Arché, fondatrice e ispiratrice del Premio che con passione e tenacia ha perseguito il fine di desiderare di far conoscere le culture territoriali di una città e quelle della sua Regione, indicando un cammino da percorrere nella diffusione letteraria a livello europeo ed internazionale con un impegno onorato nei migliori dei modi. Il campo resta aperto al futuro e a chi vorrà attingere alla fresca fonte della letteratura e della poesia, con il piacere di creare e di avvicinarsi alle radici culturali della propria terra, per poi volgere lo sguardo oltre l'orizzonte. Per migliorare sé stessi e la società della quale facciamo parte.
 
Vice Presidente Regione Lazio
On. Giorgio Simeoni


 

Sono lieto e orgoglioso di offrire il patrocinio del Gruppo Adnkronos al Premio Letterario Internazionale Anguillara Sabazia Città d'Arte in un momento storico come il nostro che, tra il fragore di eventi drammatici, richiede a tutti una pausa di riflessione quale soltanto la poesia è in grado di dare. La poesia, e la letteratura in generale, che rappresentano una delle massime espressioni dell'Uomo e sono il nutrimento dello spirito per ogni generazione, devono esserlo in particolare oggi per arricchire le grandi potenzialità che gli strumenti tecnologici ci consentono. Senza la creatività, che solo l'osservazione del mondo che ci circonda e di noi stessi esalta, nessun progresso scientifico può significare un passo avanti per l'Umanità.
Il Premio intitolato a questa affascinante città d'arte, incorniciata nello scenario di uno dei più splendidi laghi italiani e alla cui comunità sono felice di appartenere ormai da molti anni, rappresenta una iniziativa prestigiosa per il suo significato culturale. Il Gruppo che ho fondato e che ho l'onore di presiedere ha infatti una particolare vocazione per il mondo della cultura. Oltre ad Adnkronos Cultura, che svolge un ruolo prezioso nella diffusione delle informazioni culturali grazie alla pubblicazione di oltre 7 mila notizie all'anno, e a MUSA, testata giornalistica con una propria redazione e un sito Internet aggiornato quotidianamente, tutte le società di Adnkronos, quali l'Agenzia di Stampa, la Casa editrice, la società multimediale, quella di Comunicazione e l'area dedicata alla convegnistica, si occupano assiduamente di promuovere iniziative culturali di prestigio come la Vostra.
Colgo infine l'occasione per un piccolo dono ai vincitori della sezione giornalistica: l'opportunità di un'esperienza nella redazione della nostra Agenzia di stampa, grazie a uno stage di quattro mesi nel corso dei quali potranno confrontare il loro talento naturale con le esigenze e i ritmi dell'informazione quotidiana in tempo reale.
 
Presidente Gruppo Adnkronos
Cav. del Lavoro Dr. Giuseppe Marra


Il linguaggio universale della letteratura è, insieme alla musica, quel fluido magico che apre e avvicina tra loro le diverse culture del nostro pianeta. Anguillara Sabazia, gioiello che affonda le proprie radici nel neolitico fino al basso medioevo, ha aperto i giardini di Palazzo Orsini per ospitare la manifestazione promossa dall'Associazione culturale Arché, guidata, con passione raffinata competenza dal Presidente prof.ssa Myriam Vittoria Sebastianelli. Anguillara Sabazia, perla di rara bellezza del Lago di Bracciano, si propone quale città motore di iniziative capaci di raccordare lo sconfinato patrimonio storico, artistico e culturale del territorio.

On. Leonardo Catarci
 

TESTIMONIANZE ALL'ANTOLOGIA
 
Leggendo l'Antologia del Premio 2002, ho incontrato alcune poesie di grande bellezza, che mi hanno regalato qualche minuto di riflessione. La grande forza della poesia consiste forse proprio in questo: nel saper evocare sentimenti dalle parole, per unire la sensibilità dell'autore a quella del lettore.
Apprendo con piacere che il Premio Internazionale Letterario Anguillara Sabazia Città d'Arte si propone di promuovere e diffondere a livello internazionale la nostra letteratura, pur mantenendo un solido, necessario legame con la cultura locale e nazionale. Sono certamente ben lieto di poter esprimere il mio vivo apprezzamento pere questa finalità, che condivido pienamente.
Vorrei quindi rivolgere un cordiale saluto a lei e a quanti si sono prodigati per la migliore riuscita di questa importante iniziativa e, allo stesso tempo, formulare un augurio sincero e non formale a tutti gli autori del Premio Letterario, perché la loro opera preziosa raggiunga un pubblico sempre più ampio.
 
Presidente del Senato della Repubblica
Senatore Marcello Pera

Il premio ha proiettato questa città laziale, ricca di storia e d'arte, di fascino e di naturale bellezza, in un panorama culturale internazionale degno di una terra antica quale è Anguillara Sabazia.
Si tratta di un premio di altissimo profilo, che, a partire da quest'anno, rappresenterà un evento di riferimento e d'incontro per altri Paesi d'Europa e del resto del mondo, che condividono la comune passione per la poesia e la narrativa. La finalità dell'iniziativa - promuovere le arti letterarie contemporanee, puntando sui giovani autori - ha il pieno sostegno della Regione.
Al tempo stesso, va sottolineata l'importanza del Premio alla carriera letteraria, che verrà assegnato ogni anno a un autore di notevole prestigio nazionale, e del riconoscimento a numerosi autori contemporanei.
Un plauso, infine, va agli organizzatori e fondatori del Premio Anguillara Sabazia Città d'Arte e promotori dell'Associazione Arché: la professoressa Myriam Vittoria Sebastianelli e i professori Alessio e Giovanni Francesco Piano. E credo che il Premio avrà, ogni anno di più, un grande successo di pubblico e di critica.
 
Presidente della Regione Lazio
On. Francesco Storace

In qualità di Direttore dell'Ufficio per l'Italia del Parlamento Europeo, esprimo il mio sostegno alla selezione Antologica al Premio Anguillara Sabazia Città d'Arte e mi congratulo con la Professoressa Sebastianelli che lo ha promosso e ne sostiene i valori poetici.
Per quanto il Parlamento Europeo non sia un'istituzione culturale, è innegabile che il processo d'integrazione dell'Europa ha uno dei suoi elementi fondanti nelle comuni radici storiche e culturali dei popoli europei e sotto questo aspetto mi sento di affermare che il premio merita il sostegno dell'istituzione che rappresento in Italia perché si propone di donare ai lettori una raccolta di poesie "senza frontiere", il cui merito è di affratellare gli autori di tutte le regioni, accogliendoli simbolicamente sotto la bandiera dell'Europa in un ideale di fratellanza e di universalità.
La poesia è un atto d'amore: germoglia nelle pieghe e negli interstizi della mente, trae spunto dagli eventi che costituiscono il nostro destino di uomini. Il vero poeta racconta situazioni e fatti in modo tale da renderli visibili e sensibili, le traduce in parole, incarnazione della memoria e chiave del tempo. Dalla poesia fluisce una visione di significati morali e psicologici, esemplificati dagli eventi in essi sottintesi, istantanee autobiografiche, narrate con una naturalezza che segna con pochi tratti una geografia di luoghi dell'anima e di presenze che segnano il nostro destino. Un destino che accomuna tutti gli uomini e che certamente unisce tutti gli Europei in uno stesso progetto di progresso e di pace.
 
Direttore Parlamento Europeo Ufficio per l'Italia
Dr. Giovanni Salimbeni

Con piacere porgo il mio saluto agli organizzatori e ai partecipanti alla seconda edizione del Premio Internazionale Anguillara Sabazia Città d'Arte e rivolgo il più cordiale auspicio per la riuscita dell'iniziativa. La manifestazione promossa dall'Associazione Arché con l'intervento di alcune realtà editoriali lombarde testimonia l'importanza della partnership culturale tra le regioni e la positività di tutte le iniziative aperte al confronto con esperienze diverse e capaci di dare visibilità concreta al territorio e alle sue risorse.
Mi auguro che il Premio Anguillara Sabazia riuscirà a proporsi come un'interessante occasione per far conoscere numerosi talenti artistici e letterari italiani e per valorizzare la cultura e l'arte del nostro Paese. Rivolgo dunque il mio personale incoraggiamento agli autori che hanno preso parte al Premio e, rinnovando i migliori auspici per il futuro, porgo cordialità vivissime.
 
Presidente Regione Lombardia
On. Roberto Formigoni

Iniziativa senza dubbio pregevole quella di chi intende promuovere, attraverso i più disparati mezzi, la cultura: a maggior ragione se questa risulta intrisa di aspetti strettamente connessi al tessuto sociale e ambientale. La diffusione e la salvaguardia della cultura sono precise e onerose responsabilità e chi ha il coraggio di gravarsene va comunque rispettato per la coraggiosa sensibilità che lo spinge.
Ammirevole dunque lo sforzo della Associazione Culturale Arché che attraverso tale progetto intende avvalersi della cultura, che è poi una delle sfaccettature della storia stessa, per restituire lustro alla città di Anguillara Sabazia coniugando l'arte alla possibilità di riscoperta delle bellezze naturali che la caratterizzano.
Unione inscindibile poiché l'arte è di per sé espressione di una cultura, di una precisa etnia che si fonda sulla comune matrice della terra di appartenenza. La nostra terra, il nostro Paese, vivono nei secoli nel mondo grazie a questo irripetibile intreccio di arte, storia e pensiero e nella società dei consumi che caratterizza questo terzo millennio, trovo encomiabile il sostegno alla letteratura come patrimonio nazionale unico e irrinunciabile.
 
Presidente Commissione Cultura del Senato
Sen. Franco Asciutti

Quando mi è stata affidata la Presidenza della Commissione Cultura ho tentato di capire, da subito, quale era il modo migliore attraverso cui la Regione Lazio avrebbe potuto produrre cultura e stimolare gli utenti a fruire di essa.
Da tempo la cultura è divenuta un fattore di crescita economica, la promozione culturale rappresenta in quest'ottica una risorsa di grande ricchezza che potrei definire un diamante ancora grezzo, ma pur sempre un diamante. Ritengo necessario che l'attività della Regione sia indirizzata verso la creazione di eventi, manifestazioni, incontri che possano consolidare l'identità culturale del Lazio e che lo rendano protagonista, così come gli compete, essendo un bacino colmo di tradizioni locali, Regionali, e soprattutto colmo di storia.
Bisogna cominciare a capire che la cultura rappresenta una risorsa per la nostra Regione, quale allora modo migliore se non quello di conferire ad essa un'importanza internazionale tale da attirare un pubblico anch'esso internazionale.
Sono quindi molto contento ed orgoglioso che una Città come Anguillara sia sede di una manifestazione di così ampio respiro culturale, quale quella del premio Internazionale Letterario Anguillara Sabazia Città d'Arte.
Il Connubio che si va creare, attraverso questo evento organizzato dall'associazione Archè, tra una realtà regionale quale quella della città di Anguillara ed un evento a carattere internazionale quale quello del premio letterario, rappresenta a mio avviso un modo intelligente per far sì che l'intera Regione sia spinta verso un'evoluzione culturale.
Questa manifestazione sta a sottolineare che la voglia di produrre cultura è presente nel nostro territorio e testimonia inoltre l'importanza dello spirito colto dagli organizzatori di tale manifestazione, cioè quello di unificare tradizioni Regionali e internazionalizzazione della cultura.
 
Presidente III Commissione Cultura Regione Lazio
On. Claudio Bucci

Sono lieta di comunicarle che questa Commissione ha deciso di accordare il patrocinio al Premio Letterario Internazionale Anguillara Sabazia Città d'Arte.
Apprezziamo che la manifestazione da voi organizzata si inserisca nel programma dall'UNESCO avviato in occasione della Giornata Mondiale della Poesia.
Invio i miei sinceri auguri di ottimo successo e le più vive cordialità, con tutto il cuore.
 
Presidente UNESCO Commissione Nazionale Italiana
Senatrice Tullia Carettoni

Il Premio letterario Anguillara Sabazia Città d'Arte e la pubblicazione dell'Antologia che ne dà fedele e adeguata testimonianza, sono meritevoli di attenzione e di plauso per numerose ragioni. Innanzitutto perché non è particolarmente frequente che un Comune, con l'efficace collaborazione di un'Associazione culturale (l'ARCHE') dedichi impegno e risonanza ad un'iniziativa culturale di tale ampio ed intelligente respiro.
Essa sottolinea, infatti, l'importanza decisiva, non sempre condivisa da chi ha la responsabilità di una comunità locale e dalla maggioranza dei suoi cittadini, che la cultura assume per la crescita e lo sviluppo di una collettività. In un'epoca in cui sembra che i valori autentici della creatività umana cedano troppo spesso il passo agli interessi materiali, al denaro, alla competitività non del pensiero ma delle iniziative economiche, il Premio letterario Anguillara Sabazia, Città d'Arte costituisce un fatto esemplare.
Secondariamente perché il Premio è ancorato alla memoria e all'identità di una comunità, due aspetti oggi particolarmente necessari, in un'epoca di facile oblio della propria storia e delle proprie radici ed esposta ai rischi di omogeneizzazione conseguenti al processo di globalizzazione.
In terzo luogo, perché il Premio e la Rassegna letteraria Internazionale ad esso collegata, sono l'efficace testimonianza di un'apertura culturale europea ed internazionale, favorendo il dialogo tra autori e fruitori della loro fatica, cosa indispensabile soprattutto per un processo, non solo scolastico, di autentica educazione e formazione della personalità.
Per tutti questi motivi l'AICCRE, Sezione Italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa, nella quale opero con particolare responsabilità da lungo tempo e che ha come obiettivo proprio di stimolare un efficace contributo degli enti autonomi territoriali alla costruzione di un'Europa federale, ha ben volentieri accolto l'invito dei promotori a sostenere, accanto ad altre prestigiose istituzioni Italiane ed Europee, questa meritevole iniziativa alla quale va l'augurio di svilupparsi in futuro con immutato successo.
 
Membro della Direzione Nazionale dell'AICCRE
Avv. Gianfranco Martini
 


INTRODUZIONE
 
È un'antologia che sonda i territori dell'amore. Penetra i valori esistenziali per approfondire e riscoprire risonanze mai perdute.
E' una riedificazione della realtà, attraverso la parola in sofferti processi introspettivi è la descrizione dello stato d'animo che porta alla poesia, la spinta a varcare quella soglia che divide l'uomo, immerso nella sua realtà quotidiana, al realismo magico del sentimento, che pure lo attraversa nella vita di tutti i giorni e al quale non cede per pudore o per paura di sprofondare nell'analisi del proprio sentire.
E' come una sequenza ininterrotta di immagini, di passaggi di storie depositate nella propria memoria. E' il dolore del sentimento non corrisposto, dell'amore incapace di abbattere gli steccati della diversità. L'angoscia che diventa ansia e si muta in speranza. Il sacrificio che non aspetta e non vuole ricompensa. Cristalli di sentimenti come dedizione, appartenenza, coraggio e visione tollerante e solidale della vita. Una palestra emotiva dove si attivano le sensazioni sopite e destate dalla confessione interiore, l'accorato pensiero che timoroso di esprimersi, grazie alla magia che irrompe e sovverte il sentimento prudente, trova l'ardire per esercitare la propria passione.
Poesia, che insegue l'affabilità di un qualcosa di ineffabile e imprigiona dietro le parole, un'evidenza fatta di ricordi chiarori della mente più forti, attraverso oscuri sentieri dell'eco, che le stesse sanno suscitare, e scriverle sulla pagina bianca, le restituisce il valore del linguaggio come incontro totale con gli altri e la natura, e le ricompone come evento della vita presente, come presenza reale da amare. Meraviglia di un mistero non svelato.
 
Presidente Commissione Giudicatrice

Prof. Giovanni Francesco Piano

Nel volume, appare un ventaglio amplissimo di testimonianze varie, in versi e in prosa, tutte di grande interesse, di particolare valore e amore. In una potenza di visione, rappresentazione di situazioni, stati d'animo che attraverso la nostra esistenza restituiscono il senso profondo della vita, nel pudore di essere rivelati, nella speranza di comunicare qualcosa agli altri.
Un plauso per Myriam Vittoria Sebastianelli, creatrice e promotore del Premio Letterario Internazionale Anguillara Sabazia Città d'Arte, dotata del dono particolare di scrivere, con una fantasia ed una personale sensibilità, nel suo senso d'umanità e d'amore senza limiti, dando a noi esploratori, dell'universalità della parola, il coraggio di amare le onde della vita. Nel renderci partecipi di quest'interesse, in una coinvolgente operazione di simpatia, per questa città, mediando la tradizione con la novità, garantendo la continuità e segnando il momento del rinnovamento, anche grazie a questa pubblicazione editoriale che veramente consegna all'amicizia e alla coralità "il libero canto", di tutti gli autori sparsi nel mondo, che hanno reso possibile la realizzazione di questa iniziativa."
 
Direttore Artistico del Premio
Prof. Alessio Piano

 

 

ANGUILLARA SABAZIA UN ROMANTICO RIFUGIO
 
Tanti sono i modi d'esprimere l'amore per la propria terra, ma c'è un modo di testimoniare con fiera coscienza il proprio amore, quando al di sopra d'ogni passione, noi perseguiamo nella conoscenza della sua storia, studiando la sua fisionomia e il suo carattere. Infine sublimando questo nostro amore, elevandolo sullo stesso piano di desiderio per la verità, tentando con le nostre migliori energie spirituali di farne un quadro solido, vivo, completo. Parlare del volto della propria terra è come parlare del volto della propria madre e della bellezza della propria amata. Ogni terra ha una sua anima, ed è questa che illumina e modula gli aspetti vari contenuti tutti nell'unità di una sola musica.
Lunga e sinuosa come sciarpa arricciata dal vento Anguillara Sabazia, terra d'arte e di miti, emerge dall'azzurro di un lago incredibilmente ricco di fascino e di storia, tratto nel quale le tradizioni culturali conversero come per un appuntamento ideale.
Un'aura d'incantesimo emana dal profumo della notte, custode di tesori antichi, che conduce a luoghi immersi in un'aria antica, fantastica, piccoli splendidi segreti; lungo il lago, sulla roccia viva dei frangenti, sulle case costruite quasi ai margini dell'acqua o un poco più in su sulla schiena di un promontorio. Ammalia e la terra ha nuove profondità, nuovi sussurri, i colli graduano fino all'orizzonte più alto, dove sopra Monte Calvario, brillano le prime stelle.
Nel grande, incommensurabile silenzio della terra che s'oscura, qualcosa di sacro e di arcano avvolge la natura stessa. Quella di Anguillara Sabazia è una terra speciale sposata compiutamente all'acqua, in uno scenario di naturale bellezza, la vegetazione l'avvolge in uno scrigno, i cui gioielli sono ricchi d'incanto. Il giorno è tutto un tripudio, lo sciabordio dell'onda che spumeggia d'intorno, più bianca, più scrosciante delle acque che s'incristallano e un lieve ansito le muove dal profondo. Anguillara si può scoprire da visuali diverse ma è al tramonto che diventa più affascinante, misteriosa, ammaliante.
Il sole calante disegna i profili del Torrione, delle cupole, delle torri. Nella notte i monumenti riappaiono illuminati e si specchiano nel lago, con uno straordinario effetto scenografico... Il Lago è sempre il protagonista, con la sua calma indifferente. E' proprio l'atmosfera placida delle acque immote che pure sono capaci di collere improvvise che inducono l'animo ad una rilassante distensione per godere di quella natura capace di esprimersi in tutta la sua misteriosa bellezza senza fine e, insieme, senza tempo.
 
Soffio di sentimento in cui la natura dolce e inebriante staccandosi dalla realtà vive del suo incanto. Un eterno sogno dove l'anima vorrebbe evadere dalla sua prigione corporea, come poesia sparsa nell'infinito.

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GABRIELLA BARTOLOMEO
 
E se...
 
E se
per correre
per avere
sbagliassi a scegliere
e
se per amare
dimenticassi
le mie leggi
e se poi
 
per sorridere controvoglia
il mio cuore
divenisse leggero
meno attento
al suo silenzio
meno ricco
di Solitudine.
E se
 
il mondo nei miei occhi
si rovesciasse
e le mani ANCOR PIU'
si gonfiassero
di delusioni
senza oramai speranza.
 
Prima di tutto questo
io chiedo
- non posso fare altro -
di terminare.
 
GIORGIO BOLLA
 
 
Fiori sulla strada
e i venti del Garda;
 
la messa in scena
del trascorrere,
dietro di me,
di cocchi
allampanati su
archi di cielo.
 
Oggi ti scriverò.
 
Il movimento
dei pezzi del tuo cuore
assomiglia
all'intervallato incedere
della nebbia
sull'acqua.
 
Ti darò le parole.
 

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DOROTEA BONANNO
 
 
Primavera
 
Vestita di sole, di fiori, di colori giunge
Allo sbocciare di speranze e nuovi amori
Vetusta
lascia il turbinare lento
dell'autunno come
d'incanto s'insidia tra le foglie
nel fluttuare lento del tempo
in attesa
 

BIAGIO BUCCI
 
 
Opera 10a classificata ex aequo
 
Gemme
 
Luci,
incastonate come gemme
in un gioiello,
rispecchiano
colori
tremuli
nell'acqua,
allungandosi
riflettono il
loro scintillio
in un paesaggio
incantato,
facendo cornice
ad un luogo
amato.

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MADDALENA CAPALBI
 
 
Anima perdente
 
Anima perdente
sublimata
da una tenerezza priva
di umili germogli
che ti aggrappi
ad un passato mai risolto
gravata da pesi
oramai ammuffiti.
 
Anima perdente
che laceri il tempo
surrogato dalla ricerca
non più frenetica.
Quale verità
sarà mai questa?
Basta parlarsi?
 
CELESTINO CASALINI
 
 
Opera 8a classificata
 
Finzioni...
 
Negli estremi facili e vaghi
delle notti:
dissetiamo i nostri
desideri d'immenso.
 
Guardando stelle ed ombre
che il profondo: come il giorno
non nasconde.
 
Quasi che solo nella casta
intimità crepuscolare
possa maturare
questo nostro desiderio.
 
E che il giorno
sia solo la finzione
di un'eterna dimensione!


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FRANCA CRAVINO
 
 
Insonnia
 
Ogni notte attendo il sonno
a spegner della memoria
i dolorosi spazi.
Ma ostili m'investono
buio e pensieri di morte.
Vorrei morire
invece
nella trasparenza del giorno,
serbare negli occhi
il colore dell'aria
diafano e luminoso
come di libellule l'ali
e morir carezzata
dalla falce di luce
che filtra tra gli scuri socchiusi...
La notte non dormo
in attesa dell'alba
e nell'alba dileguano,
come fiocchi di neve
nelle pozze di pioggia,
i pensieri di morte.
 
JOAN DANIEL CUCULIUC
 
Il futuro adesso
 
Crudele, regna
sul moribondo
mondo.
Nei cuori della gente
stampa terrore profondo
Guerra
Nero
il suo cupo velo.
Spiro di vita
il suo passaggio,
raggio di morte
mandato dalla selvaggia sorte.
 
Dietro a sé
macerie di ricordi,
impauriti volti.
Silenzio e pace.
Dolore.
 
Un nuovo inizio
esile
e delicato
germoglia timido
tra le grinfie del passato.
Fragile bocciolo di speranza,
Amore Fraterno ritrovato,
con la tua preziosa linfa,
le ferite dell'Umanità
annacqui.
Addolorato,
lacrimi doni
e alla tristezza
Nuova Vita ribatti.
 

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ARIANNA DEL MINISTRO
 
 
Il Sabba della felicità
 
Le ombre di luna mi danzano attorno e
caldo il cielo mi avvolge il cammino.
I passi di lacrime tristi
cantano liberi
il lieto abbandono
e fiorisce l'anima in campi di respiro.
 
LUIGI DIEGO ELÉNA
 
 
Ritirata dalla terra
 
Aspetto il mare all'ora della marea,
quando ritira la sua mano
dallo scoglio,
dalla sabbia,
dai sassi
per ascoltare
il mondo sommerso
che alza le sue mani al cielo,
aprendosi all'abbraccio della terra.
Accompagno questo eterno movimento,
immergendomi nella sua preghiera,
quando rimbocca le coperte al mondo emerso,
per purificarmi dell'essere uomo.
Quando mi ritiro sulla terra
scivolano macchie di peccato
dallo scoglio
dalla sabbia
dai sassi
per umiliarmi.
 

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MARIALBA FASOLO
 
 
A tratti
 
Il tempo ci avvolge nella
parata delle sue ore.
Sono calde, di un giallo intenso
come il calore dei nostri corpi.
Nudi ci assomigliamo,
nudi assaporiamo la
nostra cruda ferinità.
Restituiamo al tempo
un po' dei suoi doni
ma gli rubiamo il suo
segreto più dolce.
Prendiamo l'attimo
e lo laviamo d'amore.
 
MANUELA FAVALLI
 
 
Mantello di stelle
 
Vorrei ricoprire di lacrime il mio corpo.
Vorrei ricoprirmi, in questa fredda notte di
agosto con un mantello di stelle.
Un mantello stellato che luccica per lo
splendore di stelle così belle e limpide.
Vorrei che il mio animo risplendesse
come le stelle che sono in cielo.
Vorrei essere luminosa, ogni giorno e ogni
notte
di ogni mese.
Senza che noia e tristezza incombano nel mio
animo, buio e triste.
Vorrei che indossato il mio mantello stellato,
tutta la gente girandosi pensasse:
«Che persona radiosa e contenta
sicuramente il suo animo lo è.
Quel mantello pieno di stelle è...».

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CLAUDIO FICHERA
 
Opera 2a classificata
 
Un morto senza storia
 
Tra massi levigati nell'asperità del tempo
ritrovo forme a me sì note e ancora care,
terre impopolari segnate dalla scompostezza
di quella baraonda che insudicia l'esistenza.
Nei campi pregni del sangue per altri volti
vedo cedere un passo talvolta incerto, stanco,
nell'inutile ritorno da chi non puoi riscattare
già frodato di ogni compassione nell'alito...
Le mura in un insolito riposo giacciono lese,
informi nel rispetto di quei giorni così diversi
quando dalle strade si alzava almeno il sorriso
nell'impudenza di una lieta evidente povertà.
Le vie al tremore nel passeggio di pesanti ruote
fuggono le zolle non più trattenute da zoccoli,
delicati rintocchi uditi nell'innocente imbarazzo
quando un puledro si impadroniva dei desideri.
Piazze sconosciute pugnalate da profondi anfratti
ostacolano la memoria che cerca la sua ragione
ai piedi di mulattiere intatte, forse accantonate,
immobili da quello stupore inatteso di certe notti.
Le porte della mia città alle spalle restio ripudio
nella tristezza di tutto il nulla che affranto dissento
nella polvere tra le macerie rigetto ogni calunnia...
troppe le sfide a cui uno spettro può cavare l'anima.
Muovo esule il mio indirizzo a collezionare storia
vuoto nell'anonimato di una condanna ieri inflitta,
smarrito nel profondo di ogni ricordo già sepolto
quando, mendicante nello scherno, domani rinascerò...
MARCO GALLICO
 
Passato alle spalle
(in continuo viaggio)
 
Bussa a sogni chiusi
distorti sinceri solubili
indossa maschere serene
soffoca i mostri invisibili
fissa finestre flessibili
poste sotto soffitti instabili
aspetta soluzioni insperate
pensa a segreti impossibili:
 
storie strane strette
tra spirali di ossigeno
e ipnosi
 
Indossa vesti serene
pensa solo pensieri sottili
spacca televisori sporchi
sparisci su strati sospesi
soldati simili a sassi
stazionano ad est e ad ovest
schiacciati nel loro sangue
svuotati del loro seme:
 
sonno assente
pressati tra quesiti stanchi
e riflessioni
 
Senti il suono del suolo
che passa e spezza spazi strani
senti i silenzi sentenziosi
senti i sospiri esasperati
osserva l'estasi stupefacente
riflessa in specchi smaniosi
senti le superfici sotto scorrere
osserva le sfumature del Sole:
 
striature strazianti
assopite da soffici spasmi
di stupore
 
Strade scorrevoli scappano
dal presente spariscono nel passato
e poi: solo reminescenze
 

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MARCELLO GARGIULO
 
Mia madre e il trapasso
 
L'affanno, un rantolo, la contrazione
l'ultimo spasmo ed ecco Lei che spira
mia Madre non c'è più, è la conclusione
del lottar con la morte che l'attira
 
quel che rimane è lì, un vetusto soma
un abito consunto, ormai dismesso
che offeso e vilipeso fino al coma
dell'erosivo tempo ha il volto espresso
 
le membra rinsecchite come arbusti,
la mente che connetter più l'è dato,
il sonno che l'avvolge è quel dei giusti,
è giunto ormai l'epilogo del fato.
 
Ma nel fissare te, Madre mia cara
mentre veloci scorrono le foto
ch'allieta han la vita spesso amara
un pensiero mi scuote dall'immoto
 
un pensiero egoistico e profondo
riflettere mi fa sul gran vantaggio
che rispetto a me, tu, lasciato il pondo,
hai, intrapreso il fatidico passaggio
 
che pone e ha posto fine al tuo soffrire
che a livellare è volto ogni scompenso
d'una vita che deve pur finire
sublimand'ogni affanno senza senso.
 
Ahimè, io sono qui pur nell'attesa
che scorrendo la tenda del sipario,
l'ultima scena al mondo avendo resa,
con fischi o applausi termini il calvario.
LUIGI GIANNELLI
 
 
E io continuerò a volare
 
Sulle ali della libertà vola il mio pensiero
che nel cuore di un libro aperto scopre l'orizzonte,
e non vi è notte che cancelli quel sereno.
Sentirsi forte, sentirsi vero: ciò è importante.
Attraverso quel racconto vivo nuove sensazioni,
e tutto tace intorno, e io continuerò a volare.
 

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FRANCESCA GILIBERTI
 
 
Lamento per Baghdad
 
Mondo folle, opera immensa,
dove vai?
Teatro di guerra
sono i tuoi ultimi giorni?
 
Poesie sparse e inedite,
unite il fascino
dell'Oriente all'Occidente!
 
Accendete l'intreccio del dolore
che sconvolge questo mondo,
forma antica di allegra malinconia.
 
Siamo tornati in Egitto,
fuori di casa:
nessuno ha più il giardino,
tranne i puri di cuore!
SIMONETTA GRAVINA
 
Morire a Venezia
 
Vorrei morire a Venezia,
nella quiete crepuscolare,
di un'ora che rimbalza,
sui gradini dell'estasi.
Suggestionata,
da conturbanti presenze,
nel tremulo gioco,
di una gotica trina,
di ombre riflesse.
Sturbata,
dall'intensità delle tuberose.
E nell'esplosione,
della passione, il sole,
abbandonandosi incandescente,
avvampa,
il languore della laguna.
E io ti cerco. Ti invento.
Ti ritrovo nella mia anima.
Creo la gioia.
Aspiro a Dio. Lo supplico.
Ma dovrò morire, per ritrovarti.
Per te, scenderò,
nel cuore del mistero.
In quella dimenzione ostile,
che non mi appartiene.
E continuerò a nascere,
per poter morire ancora, e cercarti.
E quando ci riconosceremo,
la vita tornerà nelle vene del mondo.
E con l'ultima immagine,
rimasta nei miei occhi, io ricomincerò.
Con te, nella magia cremisi,
di un giorno, che morendo si infiamma,
sulla soglia della passione,
in un'ardente, ritrovata Venezia.
 

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ANDREA GIUSEPPE GRAZIANO
 
 
Delle parole e delle altre cose
 
Delle parole e delle altre cose mute
sospetto il brinare
e scivola, va via l'umore
del prato d'intenzioni perdute
 
Lo scirocco sul talamo
invetriato di pioggia
scalda quella spiaggia,
soffice sì come balsamo
 
Come predone e coi denti, a strapparne
il brivido, un salmo ritorna
nell'arido e gemente
corpo di non-amante.
 
RENATO IACOMINO
 
 
Cosa vorrei...
 
È mai esistito un angolo di mondo
dove poter giocare coi bambini
correndo sui binari della vita
verso un futuro pieno di speranza...
 
È mai esistita un'isola di sogni
dove giocare colle marionette
vestite con ridicole divise
facendo il verso ai grandi della terra...
 
È mai esistito un bosco di "vorrei"
dove poter raccogliere tra i rami
risate e gioia e la dolcezza e i sogni
senza trovarvi l'odio che cancella...
 
È mai esistita un'oasi dei deserti
dove la cattiveria non esiste
e l'egoismo si trasforma e cerca
di darti in dono l'esistenza stessa...
 
Io cerco tutti i giorni la dolcezza
d'un sorriso di donna al suo bambino
che succhia al seno, la dolcezza stessa
che cerca il mondo che non ha più pace...
 

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FERNANDO IANNOZZI
 
 
Se
 
Se la smettessi
con questa ossessione del cielo,
la stessa del filo d'erba,
della blatta che lo scala,
forse vedrei
inattese mitogenesi,
scoprirei che la luce vissuta è quella persa,
capirei che l'assenza non è il buio,
non è il silenzio,
non è il nulla.
Sospetterei
possibili alternative.
 
MALIKA KUMLIEN
 
Opera 9a classificata
 
Della verità del mio respiro
 
Non c'è luna senza risveglio,
sangue versato senza perdono,
so che il mio volo trova sempre
spazio nell'incanto del tuo cielo.
 
Occhi di luce mai perduti
nell'abisso del mondo,
come gemme incastonate
nel freddo di pietra dura,
ti amo perché sai del geranio
che appassisce e del caduco inverno,
della fievole fiamma che del mio infinito
strazio brucia come delle ombre dileguate
dallo sfolgorio di nuovi amori.
 
Tu conosci il mio sfinimento,
ma sai anche delle possenti braccia di Dio.
Sai dei mari in cui sprofondo,
della riva del desiderio in cui mi salvo
e delle mie infinite mani.
 
Sai che il cappio che oscilla sul mio
travestimento è sottile e segreto mentre
impietose riecheggiano le urla della mia verità.
 
Sai delle ore squarciate dal nulla sovrano
come del tempo ritrovato nella
sola quiete del mio respiro,
dei tanti figli mai nati come
delle mie continue morti.
 
Ti amo perché sai dei miei passi
affossati da macigni di idee confuse
e ardori spenti e sogni vuoti,
come conosci le increspature bianche
sulle onde della mia anima accesa
di vento leggero e fuoco vivo.
 
Ti amo perché sai di me, e del profumo
delle praterie dove corro a piedi nudi,
là dove nessuno vede e solo tu fai
della verità il mio respiro.

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CALOGERO LAURIA
 
 
Primavera di fuoco
 
Le guardo impietrito
cadere in silenzio
dal cielo annerito
di nuvole tetre
col cuore di ghiaccio
s'accendono in coro
frammenti di polvere
rimangono in vita
rincorrono gemiti
dal Tigri all'Eufrate
sfarfallano al vento
speranze di pace
inermi e impotenti.
 
MARIANO LUCCERO
 
 
Opera 1a classificata
 
Agape
 
La pace c'è
Edifica in ossuti archi funerei
Temprata da melanconiche voci apolidi
Sottomessa al volere supremo dell'ignavia
 
Toni sgradevoli
Ricompensano
Fulminei bisogni dei senza speme
Accartocciati in distese aride
 
Salvo è chi
Ha paura di amare
E credere nel monotono godimento
Collimando l'atomo del suo saggio sogno
 
Eppure va così
La cenere riempie le mie strade
Mentre insensati odi
Trucidano la mia ricerca d'Agape

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RAFFAELLA MAGLIOCCA
 
 
Melanconia
 
Nigredo nigredo nero
Una folla di ansia si accalca
nel mio animo e dipinge
le sue pareti, nero.
Stringe la tempia in una morsa
e scende sugli occhi fino a dimorare
nel petto e, cancro putrefactio,
dirama la sua ragnatela
fino alle viscere e agli arti.
Immobilità astenia.
Il sorriso è una linea orizzontale
eppure attende di risalire
la curva di quelle labbra
di ghiaccio con stalattiti serrate
di denti senza apertura.
La discesa nella malinconia è ripida.
L'ascesa è sudore.
E un passo dopo l'altro
mi arrampico sulla scogliera
della rupe, vedo una foglia
nascere dalla nuda roccia
in un lembo di terra ancora
arsa dall'inquietudine.
Scorgo su quel nudo volto
un germoglio di goccia che beve
e respira l'ossigeno che piove
ora a catinelle sul mio nudo volto.
Bevo anch'io la goccia e respiro
folla d'acqua che piove
su ogni molecola della mia carne
e tra le ossa nude nasce infine una foglia.
Allora sciolgo il nero e dipingo
le pareti del mio essere
con i colori di goccia.
GIORGIO MEREU
 
 
Una foto, una vita
 
Come mi sento bene mamma qui tra le tue braccia!
Ti guardo, e tu mi guardi: almeno sessant'anni son volati
da quando, in questa foto, tu mi tenevi stretto
e sorridevi, fissando l'obiettivo, o forse un po' più in là
guardando all'infinito
e mi indicavi, nella gioia del sole, nella natura amica
non so che cosa. Ed io con sguardo attento
labbra serrate, un pizzico di lingua
affacciato nel taglio della bocca
a dimostrare la mia concentrazione
sereno, dolcemente sorretto, ascoltavo felice
se non le tue parole, certo il tuo cuore.
Una foto, soltanto una fotografia
scattata forse da mio padre
nell'inconsapevolezza dei bombardamenti
che presto ahimè lo porteranno via.
Oggi, se mi abbandono
e torno a quei momenti
io mi sento sicuro, come allora,
amato, indistruttibile, teneramente dolce
e finalmente comprendo
quello che mi mostravi: il mio destino.
 

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MAURO MORETTI
 
 
I tuoi occhi ancora
 
Poi voleranno
i tuoi occhi
a ricercare brividi di cielo,
i tuoi occhi un po' miei
e di tanti altri,
mai lasciati a nessuno,
voleranno senza abbandonarsi,
per cogliere polvere di stelle
immaginata da desideri di
bambino.
 
CRISTINA MOTTA
 
 
Desiderio di verità perduta
 
Lontano è l'eco di una verità perduta, che
si nasconde fra le dune di un deserto
di sabbia.
Il vento soffia forte, mentre tu cammini
coprendoti il viso e cercando riparo.
Dillo alla luna e alle stelle che il tuo cuore
è sincero, ma quanti ormai non ti
credono più.
L'apparenza è sovrana del mondo;
la verità invece rimane in disparte a
guardarla attonita e amareggiata.
L'insipienza dell'uomo nel giardino
incantato, è diventata incuranza e trasgressione
dei valori lasciati e la fine di un regno senza tempo.
Da allora ogni cosa è stata difficile a dirsi e a
spiegarsi in verità, ma oggi il suo grido ancora
si alza nel cielo e prega con te il suo ritorno.
 


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ALFONSO POLLICE
 
 
Ti prendo e ti porto via
 
Preparati:
tra poco passo di lì,
per prenderti e portarti via,
sul cavallo alato
della mia fantasia.
Ti toglierò le bende
nelle quali questo mondo
finora ti ha avvolto.
Ti condurrò su per le nuvole,
traversando mari di terra,
solcando gli abissi del cielo,
di cui mai e poi mai
avresti immaginato l'esistenza.
Vedrai dove finisce la realtà
e comincia l'utopia,
dove tutto ciò
che di triste hai conosciuto,
sarà per te
solo un lontano ricordo.
Ove tutto è tutto:
il cielo è mare, è terra,
ove ogni cosa è solo quello
che tu vuoi che sia,
e dove noi potremo essere
tutto ciò che vogliamo.
 
MAURIZIO SANTOPIETRO
 
 
Il lago ad Anguillara
 
I colori della memoria nell'iride
di dolci occhi di fanciullo:
rotondo ricordo di dolci acque,
raccolte dal rotondo abbraccio di madre terra,
che nutre l'animato presepe:
 
indistinto riverbero di facce e di case;
miscuglio d'umidi viottoli (sinuosi solchi dell'anima)
e d'antiche rughe ad arco capovolto:
così ,'appariva il tuo volto,
Anguillara...
 
Ed ora, con lentezza ascendo all'estrema altezza,
per distillare con quegli occhi con altri occhi, lo stupore
di un'indelebile visione...
 
 


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ADRIANO SASSO
 
 
L'arte della vita
 
Da tempo sforzo il pensiero
vai più in là della mia bassezza
abbandonandomi così al pensar sublime
che a tratti godo in squarci della mente.
Giardini immensi... vedo
molti sono i fiori
che non conosco
nella sua unica bellezza l'ammiro
anche loro han la sua vita
inseguono sorridendo al sole
traendo vita
senza per questo tentar
rubar la luce.
Vedo il mare...
la mia gran passione
anche lì
quante realtà che non conosco
ma è di tutti anche il mare
troppo grande è anche per gli ingordi!
Vedo la terra su cui cammino
anche lì ho compagni miei di viaggio
non so quando ma il viaggio mio finirà
con serenità l'accetto.
Se penso di continuar il sogno
è questa la vera arte della vita
creare ciò che non si vede
perché è solo il gran pensiero
l'unica vera arte.
 
ADELAIDE SCABBIO
 
 
La mia terra
 
Quando me ne andrò ti porterò con me
per non scordare da dove ho cominciato,
tu che mi sei cara continuerai così
ad alimentarmi e a darmi ristoro
 
Quando sarò stanca e dimenticherò
il perché del mio lungo viaggio
tu sarai lì a ricordarmi chi sono,
a darmi pace quando pace non troverò
 
Tu mia vecchia ed euforica terra
senza fine è il mio sogno di te,
briosa e provocante nell'estate calda
riflessiva e presente d'inverno tra la nebbia
 
Tu giocosa nell'aria che cambia anche ora
spumeggi nell'onda che sui scogli schianta,
tu nei profumi che animano gli uomini
semplice ed unica nel frastuono del tempo
 
Da qualche parte in un qualche giorno
forse ricorderanno che t'ho amata
senza sapere che i nostri sguardi
si sono incontrati solo un momento.
 


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GIANLUCA TARANTO
 
Geneve
 
Lungo la strada
che costeggia questo grande specchio d'acqua
Notturno di barche danzanti
Direttore d'orchestra... Il vento
 
Esuli pensieri
<È solo un altro viaggio di lavoro
Un altro passo
Verso una nuova frontiera...
Je t'aime mon amour>
 
STEFANO VENTURINI
 
Preghiera alla sera
 
Un buio astratto, ma fitto fitto
scendeva sulla sera canuta,
vecchia signora
quasi cieca e muta.
Sera, che ancora non sei sorda,
sentiamo insieme che succede,
cosa si vede e non si vede,
in questa orda impazzita,
in questo attimo di vita
che si perde
nel vago verde del bosco
e nell'oscuro grigio del cemento,
tra tempesta e vento senza sosta.
Donami il tuo universo
rotondo e felice,
raccoglitrice di erbe salutari,
antica maga,
gatta dalle grinfie sottili e taglienti
che attraversi col tuo passo i continenti
e raggiungi i più distanti cortili.
Dimmi se almeno è adesso
il nostro tempo,
il raggio circoscritto degli ovili;
fragili pecorelle senza pastore
fermiamoci a riflettere un poco
sul gioco dei secondi e delle ore,
sul troppo trattenersi
e il vacuo perdersi,
su sere
così profonde e dolci come questa,
alta e patetica regina
del nostro mondo di cartapesta.
 


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NERI GENESIO VERDIROSI
 
Premio Critica Letteraria
 
Vorrei
 
Vorrei essere aquila,
per volare e scendere
dai picchi delle vette innevate,
con occhio vigile girare
in ampi vortici d'aria
a precipizio giù fino a valle,
sfiorando la preda
persa nella radura verso il bosco;
vorrei essere cerbiatto,
silenzioso e cauto
nello scricchiolare di foglie caduche
intrise di manti muschiati,
letto di notti stellate
al riparo del grembo materno,
perso nel crescere degli anni;
vorrei essere acqua,
rotolando in spume di sassi
sparsi nel greto,
per abbeverare pascoli di mandrie
sazie di foraggi saporiti e verdi;
vorrei essere fiume,
nel fluire lento di argini sinuosi
nei secoli scavati,
così giungendo al mare;
vorrei essere delfino,
per tirare l'onda
giù nel trasparire del salto,
felice di tenere testa
alla prua dell'albero maestro;
vorrei essere l'uomo dell'aria,
della radura, del bosco,
del fiume fino al mare;
vorrei essere
quello che non sono:
creatura universale.

SABRINA VERRINO
 
 
Gorgogliano suoni nella mente
ma sono solo pensieri
o parole taciute
che la lingua non batte sui denti
per suonare minuscole note
e fare altra musica,
un fluido sentire la vita
scorrere nel cervello e attraversarlo.
 


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