Le antologie
dei concorsi de Il Club degli autori

Antologia della I edizione del Premio letterario internazionale
Anguillara Sabazia Città d'Arte 2002

 

Come avere l'antologia

Sommario

Anguillara Sabazia un romantico rifugio di Giovanni Francesco Piano - Prefazione del Sindaco di Anguillara Sabazia Dott. Antonio Pizzigallo - Prof. Myriam V. Sebastianelli - Onorevole Giorgio Simeoni - Onorevole Leonardo Catarci - Onorevole Francesco Storace - Dott. Giovanni Salimbeni - Onorevole Roberto Formigoni - Onorevole Silvano Moffa - Senatore Franco Asciutti - Onorevole Claudio Bucci - Avv. Gianfranco Martini - Prof. Giovanni Francesco Piano - Prof. Alessio Piano


Sezione Poesia: Giulia Adriani - Anna Aiello - Francesco Arleo - Paul Bacosca - Gianni Balduzzi - Maurizio Banino - Daniela Bargagna - Alice Letizia Baruffini - Adele Belviso - Mauro Bertozzi - Anna Maria Bini - Dorotea Bonanno - Antonio Borneo - Biagio Bucci - Daniele Candotto - Roberto Cani - Rosanna Caniglia - Costanzo Capirci - Emilia Caponetti - Matteo Capozza - Fiorella Cappelli - Maria Luisa Caputo - Chiara Carazza - Bona Maria Cardinali - Celestino Casalini - Giovanni Caso - Cesare Emilio Castelli - Giuseppina Rosa Cavarretta - Simonetta Cecchini - Lorenzo Cersosimo - Marco Chiavistrelli - Antonella Cigliana - Maria Cristina Cireddu - Cristiano Comelli - Elisa Contardi - Giorgio Contessi - Elisabetta Corveddu - Alessandra Crabbia - Franca Cravino - Margherita Cretella - Dalmazio Dallaturca - Giovanna De Capitani - Antonio De Lucia - Jean-Claude Dubail - Adriana Faranna - Francesca Farina - Pio Favia - Claudio Ferrarini - Teresa Formenti - Giuseppina Fracchiola - Andrea Franco - Claudia Fuina - Marcello Gargiulo - Paolo Gherardi - Elisabetta Ghiglieri - Giovanni Ghirga - Giuliana Gilli - Monica Giordano - Armando Giorgi - Luca Giovanelli - Luigi Gonano - Simonetta Gravina - Andrea Giuseppe Graziano - Danilo Grossi - Miranda Haxhia - Michele La Nave - Angelo Lippi - Maria Lisma - Anna Lopopolo Natino Lucente - Antonio Madonna - Laura Malinverni - Giuliano Marchetti - Adriano Martella - Paolo Marzioni - Mara Mastropietro - Andrea Montaresi - Davide Monti - Dino Valentino Moro - Roxana Morsella - Giovanni Murgia - Federico Nardi - Maria Luisa Nicodemo - Angelo Nicolò - Santo Oliva - Cesare Ossicini - Domenico Parlamenti - Nadia Pellegrini - Roberto Piperno - Antonio Pisano - Gemma Polonara - Franca Proietti - Morena Puzo - Riccardo Rabbi - Gino Rago - Laura Ranzi - Andrea Ravani - Daniela Rizzo - Deale Robiano - Monique Robitana - Viviana Rocca - Enrico Romano - Manuela Rossetti - Luigi Rossi - Claudia Ruffino - Giuseppe Sabbatella - Maurizio Santopietro - Giorgio Sassayannis - Francesco Sassetto - Adriano Scandalitta - Giovanni Scilio - Paolo Senni Guidotti Magnani - Emiliano Serapiglia - Iolanda Serra - Vanda Sessa - Cosetta Simonetti Bartolucci - Simone Stella - Antonella Timpano - Alessandro Tonello - Mauro Trapasso - Marisa Tricomi - Giuseppina Tundo Carrozzi - Emilio Valpreda - Umberto Vicaretti - Riccardo Vinacci - Cosima Zanni - Sergio Zanoletti - M. Cecilia Zuloaga Correa


La storia di Anguillara Sabazia
Sezione Autori: Anna Aita e Angelo Ambrosino - Cristina Allodi - Laura Battaglia - Guido Bava - Matteo Capozza - Maria Luisa Caputo - Mario Cardinali - Demetrio Casile - Luca Cavallo - Maria Teresa Ciprì - Nestore Di Meola - Dario Italo Di Nunno - Franco Di Pede - Imma Divino - Pio Favia - Vincenzo Fera - Mirella Floris - Cosimo Fonseca - Antonio Fundarò - Simona Giudici - Stefania Gori - Luisa Gorlani - Domenico Imperatore - Nicola Lamacchia - Nico Landi- Timur Lenk- Nicola Lucchi- Magnetti Vernai Elena - Maria Antonietta Marocchi - Aldo C. Marturano - Francesco Mazzardo - Maurizio Melani - Valeria Milia- Cristina Morello - Carmelo Nicosia - Ambra Noè - Marco Palagi- Mariolino Papalia - Andrea Piersantelli - Mario Pitzalis - Donatella Poesini - Sandra Rinaldo - Guia Risari - Giampiero Serra - Tiziana Stanzani - Michela Torcellan - Alberto Velluti - Giuliana Vivo - Ivano Beniamino Voinich

ANGUILLARA SABAZIA UN ROMANTICO RIFUGIO
Tanti sono i modi d'esprimere l'amore per la propria terra, ma c'è un modo di testimoniare con fiera coscienza il proprio amore, quando al di sopra d'ogni passione, noi perseguiamo nella conoscenza della sua storia, studiando la sua fisionomia e il suo carattere. Infine sublimando questo nostro amore, elevandolo sullo stesso piano di desiderio per la verità, tentando con le nostre migliori energie spirituali di farne un quadro solido, vivo, completo. Parlare del volto della propria terra è come parlare del volto della propria madre e della bellezza della propria amata. Ogni terra ha una sua anima, ed è questa che illumina e modula gli aspetti vari contenuti tutti nell'unità di una sola musica.
Lunga e sinuosa come sciarpa arricciata dal vento Anguillara Sabazia, terra d'arte e di miti, emerge dall'azzurro di un lago incredibilmente ricco di fascino e di storia, tratto nel quale le tradizioni culturali conversero come per un appuntamento ideale.
Un'aura d'incantesimo emana dal profumo della notte, custode di tesori antichi, che conduce a luoghi immersi in un'aria antica, fantastica, piccoli splendidi segreti; lungo il lago, sulla roccia viva dei frangenti, sulle case costruite quasi ai margini dell'acqua o un poco più in su sulla schiena di un promontorio. Ammalia e la terra ha nuove profondità, nuovi sussurri, i colli graduano fino all'orizzonte più alto, dove sopra Monte Calvario, brillano le prime stelle.
Nel grande, incommensurabile silenzio della terra che s'oscura, qualcosa di sacro e di arcano avvolge la natura stessa. Quella di Anguillara Sabazia è una terra speciale sposata compiutamente all'acqua, in uno scenario di naturale bellezza, la vegetazione l'avvolge in uno scrigno, i cui gioielli sono ricchi d'incanto. Il giorno è tutto un tripudio, lo sciabordio dell'onda che spumeggia d'intorno, più bianca, più scrosciante delle acque che s'incristallano e un lieve ansito le muove dal profondo. Anguillara si può scoprire da visuali diverse ma è al tramonto che diventa più affascinante, misteriosa, ammaliante.
Il sole calante disegna i profili del Torrione, delle cupole, delle torri. Nella notte i monumenti riappaiono illuminati e si specchiano nel lago, con uno straordinario effetto scenografico... Il Lago è sempre il protagonista, con la sua calma indifferente. È proprio l'atmosfera placida delle acque immote che pure sono capaci di collere improvvise che inducono l'animo ad una rilassante distensione per godere di quella natura capace d'esprimersi in tutta la sua misteriosa bellezza senza fine e, insieme, senza tempo.
Sogno creativo di un portentoso titano. Chi non può capire Catullo, chi non sa godere di un canto di Petrarca, chi vuol sapere l'intima ragione del genio degli antichi, lo conoscerà, nel romantico nido di questa Città, oasi di pace e di silenzio, gli confiderà il segreto dell'eterna estasi nelle albe o nei meriggi, preambolo melodioso al paradiso. Soffio di sentimento in cui la natura dolce e inebriante staccandosi dalla realtà vive del suo incanto. Un eterno sogno dove l'anima vorrebbe evadere dalla sua prigione corporea, come poesia sparsa nell'infinito.

Giovanni Francesco Piano

Testimonianze
Con piacere e grande soddisfazione esprimo il mio sostegno alla selezione Antologica del "Premio Anguillara Sabazia Città d'Arte", risultato eccellente di un cammino faticoso fondato sull'etica e sulla lealtà interiore, come si conviene a chi della poesia evidenzia l'essenza dell'esaltazione nelle umili cose. È necessario valorizzare l'iniziativa letteraria come traghettatore di cultura per l'universalità dei sentimenti in un'Europa senza confini e per una poesia comunicativa, fortemente emozionale, spontanea, immacolata e sincera che apra la strada alla conoscenza di se stessi nel rapporto con gli altri e con l'infinito.
Autori provenienti da diverse realtà europee hanno contribuito a proiettare se stessi in una libera circolazione d'idee, nel nome della poesia che unisce e racchiude in sé la dolcezza e l'armonia di una sinfonia.
Il volume, originale nel suo genere, si propone come cammino d'arte poetica e di letteratura, ponte naturale fra la Città e il suo premio.
In tutti gli autori emerge tuttavia una straordinaria capacità che ne dilata le anime, confermando che l'arte e la poesia appartengono al patrimonio genetico dell'individuo e devono essere stimolate ed incentivate, affinché possano esprimersi continuamente in un canto vitale.
Storia, leggenda e mito si fondono insieme, in liriche dalla forte spiritualità che esprimano, con esiti originali e decisi, ad illuminare ed esplorare il misterioso sentiero dei sentimenti, fonte di bellezza e conoscenza, luogo di affermazione e rispetto per la vita umana ma anche punto da cui nasce la speranza del domani.
Questa importante iniziativa editoriale coincide con una continuità d'impegno, una coerenza mai sentita, un approfondimento assiduo intorno ad un tema fondamentale: la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio ambientale, storico, artistico e culturale della città di Anguillara Sabazia.
Questo è un altro aspetto dell'assoluta novità dell'opera. Un compendio che ha richiesto un notevole sforzo, pensato come contributo per una più diffusa conoscenza; per dare ai selezionati del nostro Premio un nuovissimo e valido strumento che è naturale complemento che lega la città al suo alveolo e ne fa il punto nodale di ogni futura iniziativa.
Desidero ringraziare il Presidente dell'Associazione Archè, Prof.ssa Myriam Vittoria Sebastianelli, per il contributo essenziale fornito, nell'organizzare la Prima Edizione del Premio Letterario Internazionale "Anguillara Sabazia Città d'Arte". L'eccellente risultato ottenuto è, ne sono consapevole, il risultato di un lungo ed estenuante lavoro che ha portato per la prima volta la nostra Città alla ribalta del panorama culturale Nazionale ed Internazionale.

Il Sindaco di Anguillara Sabazia Dottor Antonio Pizzigallo

 

La presente antologia è una testimonianza preziosa per avere un ricordo della selezione che raccoglie le migliori composizioni presentate dagli autori concorrenti, al Premio letterario Anguillara Sabazia Città d'Arte, promosso e organizzato dalla Associazione Culturale Arché.
È una di quelle ormai rare occasioni in cui un'Antologia riacquista tutta la sua dignità di testo, fonte di oggetto di cultura. È come scoprire le mille sfaccettature dell'animo umano che, s'intreccia indissolubilmente con le piccole vicende quotidiane dell'individuo una sorta di lanterna magica attraverso cui scoprire esperienze esistenziali della nostra, della vita altrui. In queste poesie gli autori, con una sensibilità sottile, espressione dei più alti sentimenti e ideali dell'individuo rivelano la loro creatività contemporanea ed è una magia dell'arte, visioni di emozioni, in cui la materia prima sono le idee. Si resta colpiti dalla qualità e dalla vastità di ispirazione di ciascuno dei poeti ed autori presenti nella competizione letteraria.
La poesia, come la verità s'annida nelle pieghe e negli interstizi della mente, nei recessi e nei risvolti degli eventi che costituiscono il nostro destino di uomini. Il vero poeta è uno che racconta situazioni e fatti in modo tale da renderli visibili e sensibili, così che il lettore ci si trovi dentro. Dalle parole, incarnazione della memoria, chiave del tempo e madre della poesia, fluiscono una visione di significati morali, psicologici, storici, filosofici, sociologici esemplificati dagli eventi e in essi sottintesi. Il lettore ne avverte la presenza da un indefinibile sussurro e li tira fuori di sé. Compito del poeta è' da sempre quello di arricchire il luogo comune delle cose che esistono e succedono, versandovi i pezzi di vita che lui immagina o rielabora.
La poesia è luogo di sintesi, s'installa nel cuore della vita, segna il sorgere d'una stagione nuova dedicata al compito di trasformare la parola in luce, lasciando libero corso all'aggrumarsi e al dipanarsi dei versi sulla carta per immaginare nell'emozione della vita nuovi equilibri, nuove danze poetiche. Sussurri dell'anima tremiti dell'io nati dall'affannosa ricerca di verità dell'esistere, all'insopprimibile necessità di leggere il nostro tempo. Dinamiche tensioni dello spirito,
L'immensità degli spazi, la solitudine, l'angoscia del nulla, guarda la vita dal centro del cuore immerge gli occhi oltre il visibile, spaziando nell'irraccontabile.
Registra le distanze, il silenzio, la vertigine del vuoto, il dolore degli inizi, l'assenza; realizza una visione concentrata, purificata con la nostalgia, con il ricordo, dando alla visione un'evidenza con la parola. Le parole usate hanno molta presa hanno un suono alto, colpendo il segno. Istantanee autobiografiche, narrate con una naturalezza che rassomiglia molto alla purezza, potenza di visione, rappresentazione che segna con pochi tratti una geografia di luoghi dell'anima e di presenze che attraversano la nostra esistenza.
La poesia registra tutto e ambisce ad avere il tratto leggero e inesorabile delle parole che affiorano alla mente, pervenendo a un coinvolgimento illuminato per giungere infine al sublime.

Fondatrice e Presidente dell'Associazione Culturale Arché Prof.ssa Myriam Vittoria Sebastianelli

 

Nonostante sia giunto appena alla sua seconda edizione, il Premio Letterario Internazionale "Anguillara Sabazia Città d'Arte" dimostra di possedere già un'identità ben delineata, forte dello spirito propositivo che lo ha caratterizzato sin dalla nascita.
È ormai un punto di riferimento preciso per chi ama la poesia e la narrativa, e s'innesta in un ambito di coinvolgimento territoriale che supera i confini locali, allargando il proprio richiamo culturale al contesto europeo, così da favorire un interessante interscambio e una proficua cooperazione tra i diversi paesi. Non a caso, questo secondo appuntamento punta a valorizzare maggiormente la creatività e l'abilità compositiva dei singoli autori, stimolando la curiosità del pubblico verso opere proposte, procedendo su un comune fondo d'intenti che riconosce un'apertura culturale incondizionata verso il mondo, senza confini, senza barriere, senza pregiudizi di sorta.
È con un simile slancio innovativo che il Premio si propone per una nuova edizione, rafforzando il suo già stretto legame con la città di Anguillara, che lo ha tenuto a battesimo con molta disponibilità.
Ovviamente, non è facile far germogliare nel pubblico un'autentica attenzione verso una tematica impegnativa come l'arte letteraria. Tuttavia, l'entusiasmo e la concretezza del Premio Letterario Internazionale " Anguillara Sabazia Città d'Arte", insieme alla passione e all'impegno profusi in questa difficile e complessa promozione creativa, come appunto il volume antologico realizzato quest'anno, sono elementi certi di garanzia per stagioni di risultati proficui e di lusinghieri successi.
Un Premio dotato di grande energia vitale e di una spiccata sensibilità poetica, che beneficia del sostegno della Regione Lazio e s'iscrive al più alto livello, come ne dà testimonianza il suo Comitato Promotore e il Comitato d'Onore.
Si tratta di un appuntamento importante per la Città di Anguillara Sabazia, una città solare, ricca d'eredità del suo passato e che in questi ultimi anni è cresciuta di una percettibilità culturale sicuramente apprezzabile. Una città che oggi può essere conosciuta meglio anche attraverso la poesia e la letteratura, grazie alla divulgazione dell'esplorazione della creatività, fonte del nostro patrimonio artistico-culturale regionale.
È di ciò si deve dare atto soprattutto all'amministrazione comunale di Anguillara, la quale ha saputo promuovere nella giusta misura iniziative che, per la loro particolare natura, vanno incontro alle esigenze di conoscenza della popolazione, confermando così di avere a cuore la necessaria crescita culturale dei propri cittadini.
Per tutto ciò, la mia riconoscenza è rivolta all'amica Myriam Vittoria Sebastianelli, Presidente dell'Associazione Arché, fondatrice e ispiratrice del Premio che con passione e tenacia ha perseguito il fine di desiderare di far conoscere le culture territoriali di una città e quelle della sua Regione, indicando un cammino da percorrere nella diffusione letteraria a livello europeo ed internazionale con un impegno onorato nei migliori dei modi.
Il campo resta aperto al futuro e a chi vorrà attingere alla fresca fonte della letteratura e della poesia, con il piacere di creare e di avvicinarsi alle radici culturali della propria terra, per poi volgere lo sguardo oltre l'orizzonte. Per migliorare sé stessi e la società della quale facciamo parte.

Vice Presidente Regione Lazio Onorevole Giorgio Simeoni


Il linguaggio universale della letteratura è, insieme alla musica, quel fluido magico che apre e avvicina tra loro le diverse culture del nostro pianeta.
L'Assessorato al Turismo della Provincia di Roma partecipa al Premio letterario "Anguillara Sabazia Città d'Arte" con l'intento di supportare un importante evento che coniuga, ricerca di nuova linfa vitale per la nostra cultura, del terzo millennio, ed un alto contenuto artistico di caratura internazionale.
Anguillara Sabazia, gioiello che affonda le proprie radici nel neolitico fino al basso medioevo, ha aperto i giardini di Palazzo Orsini per ospitare la manifestazione promossa dall'Associazione culturale " Arché", guidata, con passione raffinata competenza dal Presidente prof.ssa Myriam Vittoria Sebastianelli.
Anguillara Sabazia, perla di rara bellezza del Lago di Bracciano, si propone quale città motore di iniziative capaci di raccordare lo sconfinato patrimonio.

Assessore Sport, Turismo e Spettacolo della Provincia di Roma Onorevole Leonardo Catarci

 

Ho aderito con piacere alla cerimonia di premiazione della Prima Edizione del Premio Letterario Internazionale "Anguillara Sabazia Città d'Arte", perché il premio ha proiettato questa città laziale, ricca di storia e d'arte, di fascino e di naturale bellezza, in un panorama culturale internazionale degno di una terra antica quale è Anguillara Sabazia. Si tratta di un premio di altissimo profilo, che, a partire da quest'anno, rappresenterà un evento di riferimento e d'incontro per altri Paesi d'Europa e del resto del mondo, che condividono la comune passione per la poesia e la narrativa.
La finalità dell'iniziativa - promuovere le arti letterarie contemporanee, puntando sui giovani autori - ha il pieno sostegno della Regione. Al tempo stesso, va sottolineata l'importanza del Premio alla carriera letteraria, che verrà assegnato ogni anno a un autore di notevole prestigio nazionale, e del riconoscimento a numerosi autori contemporanei. Quest'anno la Targa della Presidenza della Regione Lazio è andata alla scrittrice Maria Antonietta Marocchi, di Monterotondo, per le sue pagine che rappresentano la migliore testimonianza di una pagina di storia d'Italia oscura e vergognosa, vale a dire le tragiche vicende degli Istriani. È una denuncia inesorabile per chi ha subito la peggiore violazione dei diritti umani: la negazione della propria terra. Il capitolo scritto da Maria Antonietta Marocchi nel libro "Una vita italiana - dalle Foibe alla ricostruzione" è un testo che davvero apre uno squarcio di luce su storie che certa cultura avrebbe voluto nascondere per sempre.
Un plauso, infine, va agli organizzatori e fondatori del Premio "Anguillara Sabazia Città d'Arte" e promotori dell'Associazione Arché: la professoressa Myriam Vittoria Sebastianelli e i professori Alessio e Giovanni Francesco Piano. E credo che il Premio avrà - ogni anno di più - un grande successo di pubblico e di critica."

Presidente della Regione Lazio Onorevole Francesco Storace


In qualità di Direttore dell'Ufficio per l'Italia del Parlamento Europeo, esprimo il mio sostegno alla selezione Antologica al "Premio Anguillara Sabazia Città d'Arte" e mi congratulo con la Professoressa Sebastianelli che lo ha promosso e ne sostiene i valori poetici.
Per quanto il Parlamento Europeo non sia un'istituzione culturale, è innegabile che il processo d'integrazione dell'Europa ha uno dei suoi elementi fondanti nelle comuni radici storiche e culturali dei popoli europei e sotto questo aspetto mi sento di affermare che il premio merita il sostegno dell'istituzione che rappresento in Italia perché si propone di donare ai lettori una raccolta di poesie "senza frontiere", il cui merito è di affratellare gli autori di tutte le regioni, accogliendoli simbolicamente sotto la bandiera dell'Europa in un ideale di fratellanza e di universalità.
La poesia è un atto d'amore: germoglia nelle pieghe e negli interstizi della mente, trae spunto dagli eventi che costituiscono il nostro destino di uomini. Il vero poeta racconta situazioni e fatti in modo tale da renderli visibili e sensibili, le traduce in parole, incarnazione della memoria e chiave del tempo.
Dalla poesia fluisce una visione di significati morali e psicologici, esemplificati dagli eventi in essi sottintesi, istantanee autobiografiche, narrate con una naturalezza che segna con pochi tratti una geografia di luoghi dell'anima e di presenze che segnano il nostro destino. Un destino che accomuna tutti gli uomini e che certamente unisce tutti gli Europei in uno stesso progetto di progresso e di pace.
 

Direttore Parlamento Europeo Ufficio per l'Italia Dr. Giovanni Salimbeni

 

Con piacere porgo il mio saluto agli organizzatori e ai partecipanti alla prima edizione del "Premio Internazionale Anguillara Sabazia Città d'Arte" e rivolgo il più cordiale auspicio per la riuscita dell'iniziativa.
La manifestazione promossa dall'Associazione Arché con l'intervento di alcune realtà editoriali lombarde testimonia l'importanza della partnership culturale tra le regioni e la positività di tutte le iniziative aperte al confronto con esperienze diverse e capaci di dare visibilità concreta al territorio e alle sue risorse.
Mi auguro che il Premio Anguillara Sabazia riuscirà a proporsi come un'interessante occasione per far conoscere numerosi talenti artistici e letterari italiani e per valorizzare la cultura e l'arte del nostro Paese.
Rivolgo dunque il mio personale incoraggiamento agli autori che hanno preso parte al Premio e, rinnovando i migliori auspici per il futuro, porgo cordialità vivissime.

Presidente Regione Lombardia Onorevole Roberto Formigoni

 

La provincia di Roma possiede attrattive di straordinario interesse: luoghi che possono vantare una storia secolare o addirittura millenaria, un patrimonio artistico di altissimo livello e scenari naturali di incomparabile bellezza.
Valorizzare le ricchezze dell'hinterland diffondendone la conoscenza a livello nazionale ed internazionale è stato uno dei primi impegni assunti da questa Amministrazione, da sempre convinta della necessità di offrire al territorio nuove e più concrete occasioni di visibilità.
Il percorso è stato lungo, ma oggi possiamo dire con orgoglio che molti traguardi sono stati raggiunti e che le realtà locali hanno davvero conquistato una centralità nuova nel panorama italiano ed europeo. Merito del lavoro svolto dalle amministrazioni, ma anche della creatività e della vivacità intellettuale di cui sono chiara espressione le tante manifestazioni che in questi anni hanno dato prestigio alla provincia romana.
È il caso della Rassegna "Festival dei Due Laghi" e del Premio Letterario "Anguillara Sabazia Città d'Arte": due iniziative che rappresentano l'evidente testimonianza della vitalità di un territorio che intende proporsi come luogo di incontro per poeti e scrittori di ogni latitudine e che sceglie la cultura come prezioso biglietto da visita per farsi conoscere in Italia e all'estero.
Ad un simile progetto non possiamo che guardare con favore, certi che saprà attrarre nella cittadina lacustre gli appassionati di poesia e narrativa di ogni parte del mondo, offrendo loro un'occasione irripetibile per scoprire tutto il fascino della provincia romana.

Presidente della Provincia di Roma On. Silvano Moffa


Iniziativa senza dubbio pregevole quella di chi intende promuovere, attraverso i più disparati mezzi, la cultura: a maggior ragione se questa risulta intrisa di aspetti strettamente connessi al tessuto sociale e ambientale. La diffusione e la salvaguardia della cultura sono precise e onerose responsabilità e chi ha il coraggio di gravarsene va comunque rispettato per la coraggiosa sensibilità che lo spinge.
Ammirevole dunque lo sforzo della Associazione Culturale Arché che attraverso tale progetto intende avvalersi della cultura, che è poi una delle sfaccettature della storia stessa, per restituire lustro alla città di Anguillara Sabazia coniugando l'arte alla possibilità di riscoperta delle bellezze naturali che la caratterizzano.
Unione inscindibile poiché l'arte è di per sé espressione di una cultura, di una precisa etnia che si fonda sulla comune matrice della terra di appartenenza. La nostra terra, il nostro Paese, vivono nei secoli nel mondo grazie a questo irripetibile intreccio di arte, storia e pensiero e nella società dei consumi che caratterizza questo terzo millennio, trovo encomiabile il sostegno alla letteratura come patrimonio nazionale unico e irrinunciabile.

Presidente Commissione Cultura del Senato Sen. Franco Asciutti


Quando mi è stata affidata la Presidenza della Commissione Cultura ho tentato di capire, da subito, quale era il modo migliore attraverso cui la Regione Lazio avrebbe potuto produrre cultura e stimolare gli utenti a fruire di essa.
Da tempo la cultura è divenuta un fattore di crescita economica, la promozione culturale rappresenta in quest'ottica una risorsa di grande ricchezza che potrei definire un diamante ancora grezzo, ma pur sempre un diamante.
Ritengo necessario che l'attività della Regione sia indirizzata verso la creazione di eventi, manifestazioni, incontri che possano consolidare l'identità culturale del Lazio e che lo rendano protagonista, così come gli compete, essendo un bacino colmo di tradizioni locali, Regionali, e soprattutto colmo di storia.
Bisogna cominciare a capire che la cultura rappresenta una risorsa per la nostra Regione, quale allora modo migliore se non quello di conferire ad essa un'importanza internazionale tale da attirare un pubblico anch'esso internazionale.
Sono quindi molto contento ed orgoglioso che una Città come Anguillara sia sede di una manifestazione di così ampio respiro culturale, quale quella del premio Internazionale Letterario "Anguillara Sabazia Città d'Arte".
Il Connubio che si va creare, attraverso questo evento organizzato dall'associazione Archè, tra una realtà regionale quale quella della città di Anguillara ed un evento a carattere internazionale quale quello del premio letterario, rappresenta a mio avviso un modo intelligente per far sì che l'intera Regione sia spinta verso un'evoluzione culturale.
Questa manifestazione sta a sottolineare che la voglia di produrre cultura è presente nel nostro territorio e testimonia inoltre l'importanza dello spirito colto dagli organizzatori di tale manifestazione, cioè quello di unificare tradizioni Regionali e internazionalizzazione della cultura.

Presidente III^ Commissione Cultura Regione Lazio On. Claudio Bucci


Il Premio letterario Anguillara Sabazia Città d'Arte e la pubblicazione dell'Antologia che ne dà fedele e adeguata testimonianza, sono meritevoli di attenzione e di plauso per numerose ragioni.
Innanzitutto perché non è particolarmente frequente che un Comune, con l'efficace collaborazione di un'Associazione culturale (l'ARCHE') dedichi impegno e risonanza ad un'iniziativa culturale di tale ampio ed intelligente respiro.
Essa sottolinea, infatti, l'importanza decisiva, non sempre condivisa da chi ha la responsabilità di una comunità locale e dalla maggioranza dei suoi cittadini, che la cultura assume per la crescita e lo sviluppo di una collettività. In un'epoca in cui sembra che i valori autentici della creatività umana cedano troppo spesso il passo agli interessi materiali, al denaro, alla competitività non del pensiero ma delle iniziative economiche, il Premio letterario "Anguillara Sabazia, Città d'Arte" costituisce un fatto esemplare.
Secondariamente perché il Premio è ancorato alla memoria e all'identità di una comunità, due aspetti oggi particolarmente necessari, in un'epoca di facile oblio della propria storia e delle proprie radici ed esposta ai rischi di omogeneizzazione conseguenti al processo di globalizzazione.
In terzo luogo, perché il Premio e la Rassegna letteraria Internazionale ad esso collegata, sono l'efficace testimonianza di un'apertura culturale europea ed internazionale, favorendo il dialogo tra autori e fruitori della loro fatica, cosa indispensabile soprattutto per un processo, non solo scolastico, di autentica educazione e formazione della personalità.
Per tutti questi motivi l'AICCRE, Sezione Italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa, nella quale opero con particolare responsabilità da lungo tempo e che ha come obiettivo proprio di stimolare un efficace contributo degli enti autonomi territoriali alla costruzione di un'Europa federale, ha ben volentieri accolto l'invito dei promotori a sostenere, accanto ad altre prestigiose istituzioni Italiane ed Europee, questa meritevole iniziativa alla quale va l'augurio di svilupparsi in futuro con immutato successo.

Membro della Direzione Nazionale dell'AICCRE Avv. Gianfranco Martini

 

È un'antologia che sonda i territori dell'amore. Penetra i valori esistenziali per approfondire e riscoprire risonanze mai perdute. È una riedificazione della realtà, attraverso la parola in sofferti processi introspettivi è la descrizione dello stato d'animo che porta alla poesia, la spinta a varcare quella soglia che divide l'uomo, immerso nella sua realtà quotidiana, al realismo magico del sentimento, che pure lo attraversa nella vita di tutti i giorni e al quale non cede per pudore o per paura di sprofondare nell'analisi del proprio sentire.
È come una sequenza ininterrotta di immagini, di passaggi di storie depositate nella propria memoria. È il dolore del sentimento non corrisposto, dell'amore incapace di abbattere gli steccati della diversità. L'angoscia che diventa ansia e si muta in speranza. Il sacrificio che non aspetta e non vuole ricompensa. Cristalli di sentimenti come dedizione, appartenenza, coraggio e visione tollerante e solidale della vita. Una palestra emotiva dove si attivano le sensazioni sopite e destate dalla confessione interiore, l'accorato pensiero che timoroso di esprimersi, grazie alla magia che irrompe e sovverte il sentimento prudente, trova l'ardire per esercitare la propria passione.
Poesia, che insegue l'affabilità di un qualcosa di ineffabile e imprigiona dietro le parole, un'evidenza fatta di ricordi chiarori della mente più forti, attraverso oscuri sentieri dell'eco, che le stesse sanno suscitare, e scriverle sulla pagina bianca, le restituisce il valore del linguaggio come incontro totale con gli altri e la natura, e le ricompone come evento della vita presente, come presenza reale da amare. Meraviglia di un mistero non svelato.

Presidente Commissione Giudicatrice Prof. Giovanni Francesco Piano


Nel volume, appare un ventaglio amplissimo di testimonianze varie, in versi e in prosa, tutte di grande interesse, di particolare valore e amore. In una potenza di visione, rappresentazione di situazioni, stati d'animo che attraverso la nostra esistenza restituiscono il senso profondo della vita, nel pudore di essere rivelati, nella speranza di comunicare qualcosa agli altri. Un plauso per Myriam Vittoria Sebastianelli, creatrice e promotore del "Premio Letterario Internazionale Anguillara Sabazia Città d'Arte", dotata del dono particolare di scrivere, con una fantasia ed una personale sensibilità, nel suo senso d'umanità e d'amore senza limiti, dando a noi esploratori, dell'universalità della parola, il coraggio di amare le onde della vita. Nel renderci partecipi di quest'interesse, in una coinvolgente operazione di simpatia, per questa città, mediando la tradizione con la novità, garantendo la continuità e segnando il momento del rinnovamento, anche grazie a questa pubblicazione editoriale che veramente consegna all'amicizia e alla coralità "il libero canto", di tutti gli autori sparsi nel mondo, che hanno reso possibile la realizzazione di questa iniziativa.
 

Direttore Artistico del Premio Prof. Alessio Piano


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DOROTEA BONANNO
 
Uomini
 
Silenziosi si recano tra la gente
uomini duri, affaticati e stanchi,
gioiosi e sofferenti.
Silenziosi rimangono tra i festanti,
immersi nella pace interiore.
Convinti e desti
risalgono le chine,
pronti a ritornare in battaglia.

ANTONIO BORNEO
 
 
Gioco a perdere
 
Non posso vederti, parlarti...
solo sognarti, di ineffabile luce
negli occhi:
sono dardi infuocati
i tuoi sguardi furtivi
che feriscono il cuore.
Coltiverò il sogno di te,
finché tu possa avvertirlo:
e in questo gioco a perdere
sarà il senso della mia vita.
Dammi... dammi un segno,
fai rilucere
di pietosa furtiva ironia
il tuo sorriso,
e mi rafforzerai in questo dissennato
irrimediabile gioco a perdere:
si accontentano i poveri
di sognare le ricchezze
che non hanno.

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BIAGIO BUCCI
 
Opera Finalista
 
Anguillara
 
Le tue vie tortuose,
vissute,
riecheggiano silenziose
nei miei passi.
In ogni muro,
in ogni porta,
in ogni gradino,
negli anfratti più nascosti,
i ricordi di una vita
fondono in te
Anguillara,
facendomi tuo,
facendoti mia.


COSTANZO CAPIRCI
 
Notte
 
Ho contemplato il tramonto
dal colle dei fiori
 
Petali di rosa vermiglia
mi hanno baciato gli occhi
per lasciarmi consolazione
 
Mi sono addentrato nella notte inquieta
e le ombre nere mi hanno circondato
disegnando e ridisegnando
timori imperio
e suppliche
 
Ho atteso il ritorno dell'alba
e sospeso nel suo primo chiarore
ho provato vertigine eterea


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EMILIA CAPONETTI
 
Stella
 
Stella che non menti
dichiari te stessa
facendo capolino da sera a mattina
giocando con la mia fantasia golosa
col suono nascosto delle mie carte
col segreto del mio linguaggio.
Così accendi la mia ora
senza di te oscurata...
burqa del mio amore.
MATTEO CAPOZZA
 
Gocce di luce
 
Ascolto un respiro
Una bocca sfiora l'acqua
Brillano lunghi sorrisi silenti
Gocce di luce
Uno sguardo una mano mi muovono dentro.



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FIORELLA CAPPELLI
 
Finalista Premio Cultura Letteraria
 
Anima di marmo
 
Colpita da un raggio di sole
la bianca testa di lupo
catturava parole
 
scolpita dal martello maestro
si delineava la forma
in tutto il suo estro!
 
Onde di marmo nascevano in un momento
simili al lago
spettinato dal vento
 
sul volto rughe che racchiudevano magia
e infiniti pensieri nella mente mia
 
Nella grotta del sole negato
sembrava che il tempo
si fosse fermato...
 
e un uomo che crea ritorna bambino
in sapienti giochi di travertino
 
Nell'opera la sua magnificenza
in percorse ore di pazienza
 
Ai miei occhi, pesante e fiero l'immaginario
in bianche mani
creazioni di statuario
 
e mi accorgevo con quanto candido disarmo
usciva
quell'anima di marmo!
CELESTINO CASALINI
 
Due, le facce...
 
Invidio
a queste limpide
lune
la capacità
di sollevare
- chiare -
le acque
 
E di stagliarsi
- nitide -
sui tuoi ebbri
profili
- divisi -
tra serene
meditazioni
 
E oscure
- dimezzate -
passioni
dove illanguidisce
il sole,
e si
dispera!


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CHIARA CARAZZA
 
 
Guerre
 
Guerre
Come uomini armati
In una corrida di vita
Spettacolo per i ricchi
Innocenze uccidono
Morte sulla vita
E intanto la platea
Spietata
Paga e applaude


ELISA CONTARDI
 
La grande presenza
 
Percorro la lunga strada del ritorno,
e sulla cima di quel ponte
dove l'asfalto bacia il cielo
avverto la tua presenza
grande Signore delle nostre vite.
 
Quanti dubbi tormentano ogni giorno
la nostra esistenza,
quanti errori avvelenano
le nostre anime.
 
Porta mio grande Dio il perdono
nel suo cuore offeso,
perché non c'è più vita per me
senza il suo sorriso
senza una sua carezza.
 
Accecati dall'egoismo,
viviamo proiettati verso false illusioni,
delusi dagli eventi rinneghiamo la tua presenza
per non ammettere la nostra impotenza.
 
Mi hai donato un fiore
ed io l'ho calpestato
ma in questa notte stellata
le mie lacrime sono una richiesta di aiuto.
 
Dormirò fino all'alba
nella magia di un sogno
dove ritroverò me stessa
e tu mio grande amore
nel giorno che nasce
riscoprirai il mio eterno sentimento.
 

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GIORGIO CONTESSI
 
Amore e fantasmi
 
Prodotto innaturale di memoria,
calcolo derivato di insuccessi,
sogno sfumato, cocci raccolti ed incollati;
e sparsi, qua e là, lampi d'estasi
trascorsi in altri volti, in altri odori,
così sottili che non fanno nemmeno ombra.
Ma l'artista distrugge la sua opera,
come il dio Saturno fa a brandelli le sue creature,
per il puro piacere di crearne di nuove.
Così ti ho creata,
smagliante di emozioni sublimi e immacolate,
fulgida luce di colori,
che dischiudono la vista
nell'oblio dei miei trascorsi e dei miei incanti.
Io, prodotto innaturale di memoria,
calcolo derivato dei tuoi insuccessi,
sogno sfumato, coccio raccolto ed incollato,
sarò per sempre un fotogramma già visto,
un lampo pallido di luce
così sottile, così sottile, così sottile,
da non fare nemmeno ombra.
 
Donna
 
Se fossi la luna più accesa delle tue notti insonni,
se fossi il sole sfolgorante dei tuoi giorni opachi,
il cielo più azzurro sul tuo sorriso spento,
il diavolo più brutale per i tuoi occhi lascivi,
la mano più dolce ad accarezzarti la pelle,
e il destriero più bello
e il mare più profondo
e il più ilare giullare...
Se anche fossi tutto questo, avrai brama di altre lune,
e di galassie e di satiri e di oceani.
Ed i tuoi sogni, che io scorgo,
cavalcheranno l'ippogrifo, danzeranno come mante
sulle tue fantasie sommerse,
perché l'ordine stabilito non tramuta,
perché... donna, tu sei donna!
FRANCA CRAVINO
 
Lacrime
 
Passi lenti,
parole appena sussurrate,
sguardo dubbioso e stanco
a cercar la verità
negli occhi altrui.
Riflesso astratto
di memoria amara
nel pensier s'addensa
più delle roride gocce
rilucenti al mattino
sui petali blu delle surfinie
e delle fresche, policrome gazzanie.
E paiono lacrime
a lungo trattenute
ed infine
sommessamente piante.
 
 

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GIOVANNA DE CAPITANI
 
Venezia
 
Merletti sorgenti dall'acqua, Regina del mare,
realtà di un sogno, musica e passione;
un tango risuona nell'ampia piazza,
volute di pizzo svettano al sole.
 
Il leone alato e glorioso, impera dall'alto,
tra voli di colombi, stendardi e campanili;
tra calli tortuose, come vene al cuore,
campielli solitari e case antiche
dai portoni austeri.
 
Palazzi superbi, dove dame e cavalieri
sfilano regali in velluti e morbide sete.
Sotto ponti e canali stupiti,
gondole nere, eleganti, trastullano il cuore.
 
Maschere d'oro e d'argento, sole e luna riflettono,
canti e follie, in mostra messaggi d'autore.
Bifore e trifore occhieggiano sulla laguna,
cristalli sinuosi, perle e rubini, smeraldi di luce.
 
Le sfingi, dal Lido, scrutano all'orizzonte
il mistero del giorno che muore,
poi rinasce col sole una nuova Venezia,
più calda e preziosa, ma ahimè, più antica.
 
Non affondare mia bella Signora
sotto il peso degli anni, ti prego,
il mondo ti cerca, il mondo ti vuole.
 
ADRIANA FARANNA
 
È lontano quel tempo dove
 
Al soleggio lambirono i sensi
Ahi, di dolce sgomento spasimai dentro!
 
Appieno nusando l'intatta fragranza
Ne scoprii la segreta stanza
In silenzio piansi poi resa al vento
E nel giaciglio giacqui fra i cenci
 
Amo quel tempo intriso d'umori
Ridarmi oggi perduti bagliori
 


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MARCELLO GARGIULO
 
Finalista Premio Cultura Letteraria
 
Felicità
 
Felicità di un attimo fuggente
che attraversando il cuor giungi alla mente
e quasi la devasti e crei scompiglio
così che la realtà sia lungi un miglio
 
felicità che tutto rendi rosa
che luce nuova dai a qualunque cosa
che l'animo librar fai nell'immenso
che d'ogni cosa fai perdere il senso
 
felicità lontana qual chimera
che pur rimani ad esser pura e vera
nel mentre tutti insieme noi rapisci
lo spirito guerrier spesso sopisci
 
felicità da tutti ricercata
ma forse mai raggiunta, mai trovata
inesistente, ma..., forse reale,
volerti e non averti fa star male
 
felicità che giungi ad insaputa
accanto a te la vita tutta muta
solo perché fai viver l'illusione
di abbandonare questa dimensione
 
felicità che penetri l'arcano
io sono qui a tenderti la mano
sperando che tu possa in questa vita
stringerla prima ancor che sia finita
 
felicità, sei tu di questa terra?
e se è così poniam fine alla guerra
stringiamo un patto di fraterno amore
per cancellar dal mondo ogni dolore.
MONICA GIORDANO
 
Nulla di nuovo
 
Quanti t'hanno già paragonato a un treno
oh vita mia,
rubandomi l'originale idea di questo cuore
che corre sulle invisibili rotaie del desiderio.
E tutto ciò che nei vagoni palpita:
l'alba del sorriso,
la crescita nel sole,
il pianto del tramonto
e la speranza di vederti ancora,
è stato già tradotto in metrica da altri.
Quale sentimento posso dunque
trasformare ancora in versi?
E quale fiore può conservare il suo profumo
oltre la stagione
per ingiallire qui su questo foglio?...
... Gira la terra implacabile nel tempo...
... La sfera dell'umano si ripete...
E intanto termina il sentiero delle righe
e sento stanco il respiro della penna...
... Ma c'è un'altra poesia che or m'ispira
a cui la voglia di scrivere s'arrende:
sei Tu, l'eterno Amore che non può finire,
sei Tu, la rima migliore per l'anima mia.
 

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SIMONETTA GRAVINA

Opera Finalista

 
I colori dell'anima
 
Ecco.
L'ultima rondine,
è volata via.
Ingoiata dalla malinconia,
ascolto, assorta,
urlare il silenzio.
Solleva la notte,
l'orlo argentato
della sua veste,
e dalla cima più alta,
della solitudine,
inquietante, la luna, appare.
Schegge di luce,
infrante sul mio cammino.
E, sento le lacrime,
scorrere impudiche,
roventi dardi ghiacciati,
scarnificano la mia mente.
E il vento,
precipitando, sibila.
Ora, è il dolore, ad assalirmi.
Sfrontato, origlia alla mia porta,
fruga nel mio pensiero,
seduce la mia anima,
che folle,
se ne sazia, e si trasforma,
affrontando ardita,
il più lungo,
dei suoi cammini.
E nel vuoto,
della mia memoria deserta,
dipingo,
il buio del tuo volto,
con i colori,
della mia anima.
ANDREA GIUSEPPE GRAZIANO
 
Finalista Premio Critica Letteraria
 
Deiezione
 
Dietro l'ipotenusa
che mai calcolai
o nell'incrocio del legno
scollato
non saprei dove
meglio ancorare
il pensiero alle cose
ché il peso del giorno
vivo, è diviso da picchi
di spasmi
a scansare
conati
di anamnesi o fabrilità


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DANILO GROSSI
 
Opera Finalista
 
Nell'attimo
 
Nell'attimo
la parola non approda al canto
osservando
l'eterno dispiegare delle foglie
arrischiare a convincersi
e lo stormire delle rondini
celebrare anche me
 
 
 Brucio nel vento
 
Brucio nel vento
e ammiro seduto
su uno sperone di rimpianti
le volte del fumo.
Dejà vu
di un passato
appena sepolto
foglia dopo foglia,
giorno dopo giorno.
Gli errori, quelli
non bruciano.
Vento bastardo
riportami lo stupore
di fronte alla vita.
MIRANDA HAXHIA
1° classificata Sezione Poesia Internazionale
 
UNA FAVOLA PER GEJSI
 
Seminai una rosa
Sì è cresciuta bella,
piena di petali,
ogni sera,
quando chiudeva foglie,
tra loro dormiva un'ape.
Un giorno,
il sole aprirà occhi
l'ape era sparita per magia.
Io vedevo, non credevo,
lei era diventata una fata.
Sopra la mia mano,
una bimba col nome Gejsi
il sonno la bacia ogni sera,
si sveglia dal sole
come un fiore ogni mattina.
 

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ANGELO LIPPI
 
Opera Finalista
 
L'illusione
 
Quanto son belli il pensiero
e la fantasia, ti portano lontano
lontano senza ipocrisia.
 
Ti fan volar via nell'immenso
cielo, e ti danno la gioia di creder
il vero.
 
Se io potessi essere il pensiero
vorrei fermarmi nella tua mente
occupare tutto il tuo tempo.
 
Se potessi essere la fantasia
ti farei volar via da questo
mondo pieno di ipocrisia
GIULIANO MARCHETTI
 
L'ultimo
 
D'anni incombe la fatica
sul corpo fragile e corroso
un tempo forte, nobile e armonioso
e insieme a lui la sua gente antica.
Raccontar con gli amici soleva spesso
i grilli un dì il pranzo mesto,
le donne, la guerra, il fascista funesto,
però con loro guardava al progresso.
Li ha falciati ormai tutti i fiori seccati,
con lui solo un altro al rovo si stringe,
ma se ne va, non vuole stare alla festa.
E allora zappa con rabbia di tori infuriati,
la campana a morto lo ferma, spinge:
ritto il bidente, sull'ansa le mani e la testa.
 

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ADRIANO MARTELLA
 
Origami
 
Stanze di polvere
e in mezzo
un pupazzo
piegato, di carta;
se l'aria s'infila
attraverso uno spiffero,
mi agita un lembo,
mi scuoto,
oscillo sulla base
e ritorno
piegato meravigliosamente.
Mi annoio.
Fuori, per strada
la vita rotola via,
ma io non mi chiedo
dove...
a volte mi piace
ascoltare il temporale
con tutti quei colpi
a rincorrersi
 
se solo piovesse
qui dentro,
filtrando dai soffitti
sopra la mia testa,
mi scioglierei
sui piedi
in un sorriso
inzuppato.
 
GIOVANNI MURGIA
 
Finalista Premio Critica Letteraria
 
Uomo senza tempo
 
Tarda non fia la sera
al dì di Maggio sorta,
dolce la valle ascolta,
veglia silente assorta.
 
Dal tremolar la terra
al sussultar le menti,
il Santo, le genti,
nel giorno a Te Beato.
 
Di lagrime la piana si tingea,
tra i cuori, il tenero canto,
nel dolce bisbigliar di foglie,
nel silenzio del vento a primavera.
 
Umile pastor, cuore zelante,
dal palmo che il sangue ricopria,
nel miracolo il dono, maestoso porti
nel mondo, la fede al primeggiar.
 
Da povero fanciullo a paladino,
testimone intrepido celeste,
chiediamo a Te la grazia d'una vita,
Tu appari con la croce tra le dita.
 
Nobile e indomito lo sguardo,
nel volto scarno, triste, affaticato,
cadente il passo, trascinato e stanco,
tutto è: spiritualmente Santo.


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FEDERICO NARDI
 
Ed io...
 
Incrocio le mie labbra
A un verde collo
Il liquido irrora fievoli forme
Diapositive inventariate
Tristezza pampiniforme m'attanaglia
Flash di coppiette appiccicate
Nell'ombre confuse della notte
Ed io...
In questua nei ricordi
Struscio l'anima ai rimpianti.

DOMENICO PARLAMENTI
 
Opera Finalista
 
Vedrò di nuovo
 
Vedrò di nuovo
L'alba del prossimo giorno,
E sarò ancora qui.
 
Udrò ancora il rombo
Sordo, improvviso,
Delle invisibili
città volanti...
 
Il crepitio
Di mitraglie,
Discontinue e atone
I lamenti sempre più flebili e
Gli angoscianti silenzi.
 
Vagherò ancora
Tra morti e detriti,
Sempre gli stessi,
Sempre più piccoli,
Sempre diversi.
 
Poi il fuoco evocherà
Spettrali geometrie,
Sfinendo presunzioni, orgogli
E celate intimità, riconducendo
Alla terra ciò che le era appartenuto.
 
Attenderò, che il vento alitando,
Sollevi il fumo acre
E scopra, le dolci radici,
Le ultime bacche
Intrise di sangue e polvere.
 
Volgerò il mio sguardo al mutato
Sfondo, prima che il fumo e il dolore
Riempia il mio viso di lacrime. Poi quando
L'ultima speme si fonderà al resto, allora
Forse potrò dormire...
 
Sognerò di esserci
Ancora, domani a vedere,
L'alba di un nuovo giorno.

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RICCARDO RABBI
 
Ricordo
 
Un ricordo, uno sguardo
al passato e poi la vista
svanisce; pugno
allo stomaco
che porta alla mente
l'emozione, quella vera,
più forte d'allora.
 
Un sorriso o una smorfia
seguono all'istante,
per richiamare un tempo
che fu, ma che ora
è solo nebbia
nell'oscurità
dei pensieri;
un brivido che però
percorre ancora la schiena.
 
 
Mare
 
Sono sol goccia nel mare
e l'onda è la mia forma,
i giorni son la tempesta.
 
Vana la libertà
che ci è affidata,
finta la bonaccia.
 
C'è chi stagna in pozze,
lasciandosi consumare
dal caldo tepore del sole.
 
Io scelgo di essere
la cresta ch'osserva
dove siede il mare.
 

GINO RAGO
 
Elegia romana

 

"Io sono stato a Roma. Inondato di luce"

Iosif Brodshij

 
La luna sul Pincio, una lingua
che lecca il pattume del mondo:
i Borghi han custodito
il segno conoscibile d'un patto
fra l'ora mia corta e il tempo
dell'Arte, il Tevere fingeva
di non sentire niente. Una terra
di frontiera mi voleva, oggi son io
che la voglio
a trattenere un fiato ancora umano:
chi guida la mano
in questo mare in tempesta
di carte? L'eternità
o il sentimento crudo dell'assenza
sono sintesi di plastica,
due fantasmi acquatici: Roma
sa farsi treccia di luci, alito
d'amori sulla nuca, sospiro
di platani, brigata d'imbrogli
sui selci, passo bruciato dall'afa.
Al Gianicolo cade una pigna,
l'altra è già pronta, tutto riprende
nel delirio di prima: qui è la stasi
nel sangue, lo scirocco illude
anche il mare. Solo il mio sogno va
di fontana in fontana, riconta
le stelle a Piazza di Spagna, nomina
l'uomo sulle foglie morte, dice
l'insensatezza del suo grido. Vita,
poesia? Non risponde più neanche Dio.
 


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MAURIZIO SANTOPIETRO
 

Opera Finalista

 
Velluto di nuvole cupe
Squarcio di lume
 
Riflesso molle
Batte e ribatte
Sul mallo
 
Ma non scava
La scorza
Del nocciolo di cuore
 
Ma dentro
Mura di tufo
Il pulsare ritmico delle vene
Suono di campane lontane
Duole
 
Fra nuvole sparse
e gocce di sole
 
GIORGIO SASSAYANNIS
 

Finalista Premio Critica Letteraria

 
Serenità
 
Sono stanco di camminare
al buio, sotto la pioggia,
schiaffeggiato dal vento,
cercandoti disperatamente.
Disperazione della madre,
che dà il seno vuoto al suo bambino,
disperazione del gabbiano ferito,
dell'uomo tradito,
disperata lotta contro
il male diffuso.
Così disperatamente ti cerco oggi,
ti cercherò
domani e sempre
sperando di trovarti un giorno,
serenità.



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COSETTA SIMONETTI BARTOLUCCI
 
Angeli di pezza
 
Il tuo cuore batte per me,
e tu non vorresti,
per non confondere mai
il suo ricordo.
Stringi fra le dita i suoi angeli di pezza,
quasi ti restituissero
quel suo sorriso dolce,
quei suoi occhi pieni di tenerezza
anche quando
sospirava l'ultimo addio.
Volata nell'infinito
di un cielo senza confini,
ora i suoi angeli di pezza
sono ricami di stelle,
splendenti di raggi di luna
e folgorati dai bagliori
dell'ultimo sole d'agosto.
La rivuoi lì con te,
per cullare ancora i suoi sogni,
per sentirti più uomo
con lei donna d'amare;
invece ti veglia discreta
senza mai asciugarti una lacrima,
senza mostrarti le sue braccia di luce.
Io non sono speciale,
e che rabbia per te capire
che la vita è più forte di tutto;
che ti trascini la mia risata nelle orecchie
e sogni una carezza
della mia mano pallida e nervosa.
Vorrei che le mie lacrime
si mescolassero alle tue,
per mitigare solo un po' il tuo dolore;
io, che anch'io piango per lei.
MAURO TRAPASSO
 
Un Angelo
 
Quando incrocerai il tuo Angelo
tra mille "forme astratte" lo riconoscerai
con occhi stupefatti: lo guarderai, fermerai!
Appena aprirà la dolce bocca
un soave arpeggio invaderà le tue spossate membra
ed il tuo stanco cuore comincerà a rifluire
e mescerà con orgoglioso amore: mari, fiumi, stagni assetati d'interiorità
vallate umane e campi mentali incolte e stanchi col tempo cambierà.
Un Angelo non ha età e sesso da mostrare...
Un Angelo anche nel dolore che gl'affligge il cuore
t'inonderà l'anima di calde parole...
Lui non appartiene a questo "Spazio temaporale"
colmo d'ipocrisia e perpetua ingiustizia sociale.
 
Un Angelo "puro" vuol tornare da nostro Padre!



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RICCARDO VINACCI
 
Non ti avevano detto
 
Quando combattevi per salvarti la pelle
non ti avevano detto che
dopo l'inferno resti in un mondo che
non ti vuole in eterno
 
Non ti avevano detto che ti ritrovi tra tanta gente
che ti giudica per niente
per il passato, per sentito dire
e pensi che sarebbe stato meglio morire
 
Io vi dico che
sarebbe stato meglio sì, ma per loro
finti perfetti con problemi normali
inquadrati regolari e superficiali
 
Ieri fragile e perduto
traditore impenitente
oggi vittorioso combattente
vivo al di sopra della gente
 
Io vi dico che
non mi cambierei con loro
perché io ora...
sono un uomo.
SERGIO ZANOLETTI
 
Per sempre
 
Ipocrita storia di uomini
che sanno con enfasi
parlare di niente.
Miseria di piccola gente
che immobile osserva impotente
questo mondo spaccato,
tradito e umiliato,
girar su se stesso,
nel vuoto, comunque,
e per sempre.
 



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Ins. 14-04-2003