LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Pompeo Stillo
Ha pubblicato il libro

L'arte del bugiardo - Pompeo Stillo




 

 

 

 

 

 

Collana I gigli (poesia)

 

14x20,5 - pp. 92 - Euro 8,50

 

ISBN 88-6037-008-6

  


 

Prefazione
Poesie


Prefazione
Pompeo Stillo ha passato la vita a scrivere poesie e canzoni per far conoscere la lingua italiana in terra statunitense, vivendo anni difficili e contrastati, costellati da un arduo lavoro che doveva difendere da attacchi che provenivano da tutte le parti. In quegli anni, trasmetteva un programma italiano seguito con interesse e pubblicava un giornale mensile che veniva letto da duemila italiani. Infine si dedicava al negozio di musica, libri e souvenir esclusivamente italiani: insomma un uomo-simbolo degli emigranti italiani e, al contempo, una persona che ha sempre nutrito una grande passione per la poesia ed ora raccoglie in questa silloge un patrimonio di esperienze, emozioni e ricordi seppur velati dall'amarezza e dalla delusione.
I capisaldi della sua raccolta d'emozioni sono l'amore per la Patria, la profonda ammirazione per coloro che "sono onesti e hanno la faccia pulita" perché meritano rispetto e la loro parola vale ancora qualcosa, il senso di giustizia che pervade le sue parole, l'orgoglio d'un Uomo che ha vissuto, amato, sofferto, lottato senza arrendersi mai.
Tremende le sue invettive contro i bugiardi, capaci di essere "artisti della falsità", "perfetti" nel raccontare panzane e ricordarsele, o quella contro i voltagabbana che si annidano ovunque, gli ipocriti e gli infami che si vendono per pochi denari, i traditori che hanno abbandonato l'amico o il fratello senza pensarci un attimo, gli adulatori e i servitori dei "potenti" e tutti coloro che per i propri interessi sono pronti a spacciare le parole in senso proprio e in senso contrario.
Una galleria che viene messa a ferro e fuoco, senza il minimo timore.
Eppure Pompeo Stillo è sempre stato un Uomo "prudente ed attento", e molte volte ha frenato la sua lingua e la sua mano per evitare duri scontri: ora si rende conto che forse era più utile adottare un diverso atteggiamento per evitare che gli altri si prendessero gli onori, i meriti per ciò che "non avevano fatto".
Pompeo Stillo è un uomo che vuole "restare libero", contrastare le false apparenze e le ipocrisie. Obbligato a partire per terre lontane, ha abbandonato la sua casa, la sua Patria, per cercare un lavoro "seppur senza pretese", ma ha sempre mantenuto fede alla sua coscienza, è sempre stato legato fortemente alle sue radici, orgoglioso del suo "essere italiano" senza mai un pentimento o una conversione che significavano un ripudio del suo stesso sangue.
Il malinconico sorriso comunque supportato sempre da una invidiabile speranza non sarà dimenticato da coloro che l'hanno conosciuto e, anche se il "cuore è affranto", lui sa molto bene che "s'impara sempre nella vita" perché la presunzione è come "fumo nella testa/svanisce e lascia il cattivo odore".
Caro Pompeo Stillo mi permetto di ricordarti la morale della favola di Fedro "La pecora, il cane ed il lupo": "Solent mendaces luere poenas melefici" e cioé "I bugiardi sogliono pagare il fio del male che fanno". Anche se sono "artisti".
 

Massimiliano Del Duca


L'arte del bugiardo
 
 

 Chi è onesto è anche pulito
 
Il disonesto di tutti parla male
Vuol far capir ch'è onesto solo lui.
Di questo e quello nessuno vale
Persone buone, son gli amici suoi.
 
Però quando si trova faccia a faccia
Con quell'onesto, si sente impicciato.
Diventa balbuziente e poi si spaccia
D'essere amico a quello criticato.
 
Lo sa che quell'onesto è più potente
A testa alta guarda tutti in faccia,
Libero poi si mischia tra la gente
Ed è sincero quando lui ti abbraccia.
 
Esser pulito, buono e tanto onesto,
Non è che sei da tutti preferito
Più delle volte ti trovi a contesto
Dal disonesto tu non sei gradito.
 
Tu puoi restare su di un piedistallo
Sarai più rispettato e riverito
Sarai in mezzo a chi canta e balla
Perché sei onesto e sei anche pulito.


L'arte del bugiardo
 
Il vero bugiardo è un grande artista
Sa mettere le cose bene apposta
E ne sa controllare poi la pista
Facendo in modo che nulla si sposta.
 
Dev'essere ben serio quando parla
Con la memoria pronta a non fallire
Sta bene attento, pronto a ricordare
Quello che ha detto e quel che deve dire.
 
Oggi bugiardi ce ne sono tanti
Che facilmente li potrai smentire,
C'è chi la dice a volte sull'istante
Vuol far capire ch'è un modo di dire.
 
Il bello è quando la sparano grossa
Che poi è assai difficile coprire
Se un bugiardo mantiene la scossa
Resta ben forte e non si fa capire.
 
Il vero bugiardo è assai perfetto
Come un artista le sa raccontare
E chi l'ascolta incantato resta
Ci crede e si lascia imbacuccare.

Pensiero e libertà
 
Libertà del tuo pensiero
Te la godi in qualche modo
Ma tu devi far silenzio
Ingoiando un pomo sodo.
 
Hai diritto di pensare
Dice la Costituzione
Però è meglio e ti conviene
Non esprimere opinioni.
 
Libertà, ma come è bella
Pronunciare la parola
Ma c'è pronto chi ti vuole
Attaccar la museruola.
 
Oggi solo chi è straricco
E legato a qualche carro
Si può mettere di spicco
E imporre, anche se sgarra.
 
Dicon tutti: fai silenzio!
Quel che parla è importante
Ma non dir queste scemenze
Quello è solo stravagante.
 
E lo sai che solo quello
Può imporre le opinioni?
Con i mezzi può fermare
Imponendo le sanzioni.
 
E così costretti siamo
A restare un po' appartati
Libertà del buon pensiero
Or se l'hanno comperato.
 
 
E perciò ovunque vai
Fai soltanto la presenza
Solo guardi, ridi e taci
Ascoltando le scemenze.
 
Senza fare discussioni
L'opinione tua non dai
Un saluto generale
E in silenzio te ne vai..

Facile criticare e dire
 
Per criticar quello che fa un altro
Bisogna prima dir: cosa ho fatto io?
Anche se mostri d'essere assai scaltro
Facendo quella parte della spia.
 
Se di un altro le scarpe metterai
E poi t'accorgi che non vanno bene
Allora certamente capirai
Che comode non son per chi le tiene.
 
È facile sparlare e dire le cose
Che dette a te non ti piace sentire
Allora è bene che ti metti in posa
E cerchi prima bene di capire.
 
Se uno fa un errore glielo dici
Con gentilezza, con sincerità
È inutile che ci fingiamo amici
E poi dietro andiamo a pugnalar.
 
Ognuno di noi ha un modo di fare
C'è chi fa cosa involontariamente
E chi vuol proprio tutto preparare
Per poi colpire bene e facilmente.
 
Dobbiamo fare un po' più d'attenzione
Riflettere prima di criticare
E ricordare quel detto che dice,
Quel che per te non vuoi ad altri non fare..

La bandiera delle Cinque Giornate
 
È tornata dopo centocinquanta anni
Un po' sbiadita, un poco invecchiata,
Chiusa in un'urna d'oro decorata
La bandiera delle "Cinque Giornate".
 
Quel tricolore che ha sventolato
Sulle barricate degli insorti
Dal diciotto al ventidue marzo
Del milleottocentoquarantotto
 
Quando Milano impugnò le armi
Con un ferreo cuore da guerriero
Scacciò dal nostro sacro suolo italico
L'ormai insopportabile straniero.
 
Dal dì della vittoria, un patriota
Ha bene custodito il tricolore
Quella bandiera della barricata
Che un dì ha sventolato con onore.
 
Con sé nella valigia l'ha portato
Quando lasciò la casa e il suo paese
Quando in terre lontane è emigrato
Per lavorare con poche pretese.
 
Dopo cento anni, e nel quarantotto
L'Italia alla Repubblica è passata
E la bandiera con i tre colori
Veniva poche volte sventolata.
 
Nelle parate e manifestazioni
Il Tricolore era emarginato
Bandiere rosse gialle ai pennoni
La nazionale veniva scartata
 
E meno male che poi gli sportivi
L'hanno usata sì, nei campionati
Almeno negli stadi si vedeva
Che il tricolore veniva ancora usato.
 
Poi quando venne tutto all'improvviso
Colui che un grave danno volea fare
E meno male, gliel'hanno impedito
Perché era cosa sol da vergognare.
 
L'Italia unita anche coi difetti
È sempre bella e merita rispetto
Nell'italiano ritorna l'amore
Per la sua Patria e per il tricolore.
 
Ritorna a sventolare sui pennoni
Dalla Sicilia fino al settentrione.
L'emigrante che mai ha dimenticato
L'amor di Patria in cuor sempre ha portato.
 
Onori alla bandiera, al tricolore
Che ha sventolato sulle barricate
Da molti anni bene custodita
Con tanto amore da un gruppo di emigrati.
 
Dall'Argentina è tornata in Patria
Per festeggiare la storica data
Anche se non potrà più sventolare
Sarà di certo da tanti ammirata.
 
La storia ci farà ben ricordare
Quei giovani che col fucile in mano
Cacciavano per sempre lo straniero
Nelle cinque giornate di Milano..

Eppure s'impara ogni giorno
 
Ogni giorno io cerco d'imparare
Come posso percorrere dieci miglia
Senza incontrar semafori e fermate
Senza cader in ingorghi e parapiglia.
 
Una malinconia e un sorriso
Ti fa scoprire che c'è ancor speranza
Quando la verità la leggi in viso
Metti bene da parte l'arroganza.
 
Veder volare la colomba bianca
Ti fa pensare ad un segno di pace
Anche se sembrerà una pace stanca
Quando il cuore si ferma e tutto tace.
 
Non c'è bisogno d'essere scienziato
O frequentare un'università
È importante essere garbato
E imparar cos'è la lealtà.
 
Se un giorno non saremo tolleranti
E le ingiustizie non sopporteremo
Allor daremo il via ai nostri canti
E i timpani a qualcuno sfonderemo.
 
Saremo forti pur col cuore affranto
Affronteremo il nemico con onore
E la vitalità sarà costante
Guardando bene di non fare errori.
 
Ci fideremo ma con attenzione
Revisionando bene nel passato
Un traditore, un falso o un buffone
Da noi di certo non sarà accostato.
 
Eppur s'impara sempre nella vita
Anche con l'esperienza che già hai
Ti credi di sapere all'infinito
Ma poi ti accorgi che ancora poco sai..

Il barbone
 
Il barbone non ha casa
Neanche preoccupazioni
Vive bene sotto i ponti
O sui banchi alla stazione.
 
Si ripara dalla pioggia
O se viene il temporale
Ma lui ama la campagna
Dice: questo sì che vale.
 
Ben sdraiato sull'erbetta
Tutto esposto al solleone
Senza orario non ha fretta
Vive libero il barbone.
 
Sorridente e assai beato
Con in bocca un fiorellino
Gode tutto dell'estate
Con la mente di un bambino.
 
Il suo pranzo è nella tasca
Quattro olive e un panino
E in una bottiglietta
Tiene anche un po' di vino.
 
Libertà bene pagata
Se la gode al solleone
I pensieri per la testa
Non ha certo quel barbone..

Mascherati a carnevale
 
La forza d'incominciare a recitare
In questi fasti giorni di allegria
Sapendo che abbiamo qui con noi
Il carnevale in nostra compagnia.
 
Sono tre giorni che si può parlare
Con forza, con ardore assai possente
Oggi possiamo chiamare i padroni
Che sono una manciata di fetenti.
 
Zitto, stai zitto! Dice Colombina
Perché lo sai, ti può sentir qualcuno
E poi per noi lo sai, sarà rovina
Non stare a gridare sul balcone.
 
Ma tu che dici, cara Colombina,
Oggi io posso sparlà di chi mi piace
Chi mi conosce, sono mascherato
Voglio gridare, la bocca mia non tace.
 
Pulcinella mio, come mi piaci,
Quando ti vedo forte e prepotente
Tu gridi oggi, ma domani taci
Perché ritorni ad essere un pezzente.
 
Ma oggi Colombì, debbo sfogare
Io voglio dire tutto ciò che penso.
L'amaro che ho nel cuore, debbo cacciare
E poi domani diremo: Dio ci pensa.
 

Clicca qui per tornare alla sua Home Page

Se desideri acquistare questo libro e non lo trovi nella tua libreria puoi ordinarlo direttamente alla casa editrice.
Versa l'importo del prezzo di copertina sul Conto Corrente postale 22218200 intestato a "Montedit - Cas. Post. 61 - 20077 MELEGNANO (MI)". Indica nome dell'autore e titolo del libro nella "causale del versamento" e inviaci la richiesta al fax 029835214. Oppure spedisci assegno non trasferibile allo stesso indirizzo, indicando sempre la causale di versamento.
Si raccomanda di scrivere chiaramente in stampatello nome e indirizzo.
L'importo del prezzo di copertina comprende le spese di spedizione.
Per spedizione contrassegno aggravio di Euro 3,65 per spese postali.
Per ordini superiori agli Euro 25,90 sconto del 20%.
PER COMUNICARE CON L'AUTORE mandare msg a clubaut@club.it Se l'autore ha una casella Email gliela inoltreremo. Se non ha la casella email te lo comunicheremo e se vuoi potrai spedirgli una lettera indirizzata a «Il Club degli autori, Cas. Post. 68, 20077 MELEGNANO (MI)» contenente una busta con indicato il nome dell'autore con il quale vuoi comunicare e due francobolli per spedizione Prioritaria. Noi scriveremo l'indirizzo e provvederemo a inoltrarla.
Non chiederci indirizzi dei soci: per disposizione di legge non possiamo darli.
©2005-2006 Il club degli autori, Pompeo Stillo
Per comunicare con il Club degli autori:
info@club.it
 
Se hai un inedito da pubblicare rivolgiti con fiducia a Montedit

 

 

IL SERVER PIÚ UTILE PER POETI E SCRITTORI ESORDIENTI ED EMERGENTI
Home club | Bandi concorsi (elenco dei mesi) | I Concorsi del Club | Risultati di concorsi |Poeti e scrittori (elenco generale degli autori presenti sul web) | Consigli editoriali | Indice server | Antologia dei Poeti contemporanei | Scrittori | Racconti | Arts club | Photo Club | InternetBookShop |

 

Ins. 30-01-2006