LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti

 

Nicoletta Corsalini
 
Ti stringevo a me...
 
Ti stringevo a me,
oh Dio, se ti stringevo
ubriaca mi perdevo
nelle messi di giugno,
tra distese di pampani in ottobre.
 
Più ti stringevo più ti allontanavi
lasciandomi sempre più sola.
 
Ti stringo ancora,
oh sì, ancora stringo
quello che di te è rimasto
polvere, profumo, profili di noi
nelle piovigginose ore di novembre,
tra le fredde coltri di gennaio.
 
Ma dimmi, amore mio,
cosa stringerò
quando l'ultima alba
spalancherà il suo vuoto di te
sopra di me?
 
 
 
Fiore di loto
 
Delirio nella notte:
le tue mani di seta
sulla mia pelle d'avorio.
 
Brividi nell'anima,
pazzia nella mente,
ti vedo letizia vivente.
 
Afferro la tua essenza
fiore di loto,
ricoprendomi
con un velo d'oblio
ritrovo le radici del mondo.
 
24 giugno 1998
 
 
 
Illuse allodole
 
Anime ammaliatrici
hanno avviluppato
i tuoi voli di colomba,
in deserti umani.
 
Impazzita disegni
perpetui girotondi
tra ali di pipistrelli,
neri bagliori,
scure emozioni,
tetre ma tentatrici,
specchi per illuse allodole,
consapevoli ma incoscienti.
 
10 luglio 1998
 
 
 
Spiritelli dispettosi
 
Spiritelli dispettosi
stuzzicano i miei sopiti istinti
con piume di curiosità.
 
Solleticavano l'immaginazione,
ridendo li rincorro
per sentieri sconosciuti,
per lande deserte,
ammiccano, spariscono,
poi, ricompaiono
più birichini di prima.
 
Mi sfidano i malignetti
non sanno, ora ricordo,
vivevo prima di morire,
amavo prima di odiare,
lottavo prima di arrendermi,
lancio la mia tela di ragno,
argentei fili, sottili ponti,
fuggo verso la vita.
 
12 luglio 1998
 
 
 
Non tradirmi amore
 
Non tradirmi amore,
portami sempre nei tuoi pensieri,
non spezzerò il filo
del tuo leggero aquilone,
lo lascerò volare
per i cieli della vita.
 
Veleggerà accompagnato
dai miei sorrisi
privi d'inganno,
sentirà il mio intenso richiamo
e ancora una volta atterrerà
sulla mia lussureggiante isola,
poi, di nuovo si rialzerà
verso novelli lidi,
ma sempre ti cercherò
e tu sempre tornerai
perché Io sono la tua libertà.
 
19 luglio 1998
 
 
 
Scrosci di violenta nostalgia...
 
Scrosci di violenta nostalgia
si abbattono con selvaggio tintinnio
sull'intricata selva dei miei ricordi.
 
Ti penso struggendomi dentro,
nell'aria afosa il mio canto di sirena,
malinconico si insinua
negli abissi del tuo fluire.
 
Disteso il tuo viso nello specchio
dei pozzi del tempo,
si sorprende a riflettersi
sulla liscia superficie
dei miei occhi scuri,
l'acqua trema
bagnata da gocce di fuso ardore,
mentre sottili dite di Parche dispettose,
scompigliano la trama
di un destino già ordito.
 
1° agosto 1998
 
 
 
Assurdo palcoscenico
 
I rintocchi di mezzanotte
alzano il sipario
sulla fuga di pungenti nostalgie.
 
Teatro la mia vita,
dove fosche vicende
si alternano
facendo scricchiolare
le marce assi
di un assurdo palcoscenico.
 
Recito eterne tragedie
firmate da gente perbene,
truffatrici di sentimenti.
 
Soffro sovente
su un palco deserto
dove ti cerco disperatamente
anima mia,
per riscrivere insieme
un solo atto
di una commedia d'amore.
 
23 agosto 1998
 
 
 
Vai avanti, Nicoletta...
 
Vai avanti, Nicoletta,
sciocco sale spargi ancora
su ghiaccio d'acciaio,
cammina tra stalattiti e stalagmiti,
graffia la tua stupidità
con l'essenza dei puri minerali,
non con marce parole,
putride ma tenere carezze
per le tue orecchie
di giovane cerbiatta.
 
Non chiedere pietà, Nicoletta,
raccogli la tua testa dal cesto
non lasciarla in balia
degli schemi dei boia di carta,
frantumala sotto i tuoi scalzi piedi,
nessun banale brandello
della tua tormentata esistenza
rimanere dovrà.
 
Strappa, Nicoletta,
ululando alla Musa,
fogli di crudele poesia,
briciole di anima sgomenta,
strappa te stessa,
quello che di te è rimasto.
 
24 ottobre 1998
 
 
 
Voglio sapere...
 
Un teschio dalle vuote orbite
mi guarda sogghignando,
beffardo...
 
Sciocca testa vuota,
non sa, io paura non ho,
lo conosco da molto tempo:
lo vedevo rimpiattato
negli angoli scuri
della mia mente, compagno
dei miei incubi notturni.
 
Presuntuoso, avvicinati,
fammi compagnia,
raccontami ciò che hai visto,
racconta ti prego,
voglio sapere...
 
 
 
Le lune di Giove
 
Incrinature nel mio specchio,
lance di luce
fendono i confini della realtà.
 
Rubo le lune di Giove,
occhi di vetro sull'infinito,
raccolgo gli anelli di Saturno,
corone per l'eterno Eros,
spengo le cattive stelle,
inquietanti soli per contorte visioni,
svanisce la fiaccola non eterna
del mio credere pagano
ma umano,
con braccia di miele
cingo il tuo cuore di ape,
frastornati da tanto interno clamore
perdersi nei remoti noi.
 
22 dicembre 1998
 
 
 
Non sapevo
 
Non sapevo,
oh non sapevo
amore mio,
la tua forza
potesse essere
così grande!
 
Sembravi così fragile,
così bambino,
così morbido,
quando stringevo
nel mio sguardo il tuo.
 
Ora sei fuoco che mi brucia,
acqua che mi spegne,
terra che mi accoglie,
aria che mi fa volare,
ora, oh sì, ora sei forte
come la vita
che mi prende
come la morte
che mi attende,
come la voglia di te
che mi mette in ginocchio,
per farmi urlare il tuo nome
nel vento, nella notte, nell'infinito
per supplicarti
di stare ancora con me,
nel bene, nel male,
ma con me, dentro di me
per sempre e ancora più in là
 
Prato... 1999...
 
 
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Agg. 13 luglio 1999