LA PIÚ GRANDE ANTOLOGIA VIRTUALE DELLA POESIA ITALIANA Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Myriam Sebastianelli Ha pubblicato il libro
Myriam Vittoria Sebastianelli - Viaggio nell'essere       Collana I gigli (poesia) 14x20,5 - pp. 44 - Euro 6,75 - ISBN 88-8356-450-2 Prefazione Cenni critici Poesie
Prefazione Poeta del nostro tempo, con lucidità e consapevolezza ha filtrato viva materia di storia umana, di storia eterna dell'uomo. Esploratrice del poetico, con lei i versi si aprono, in spazi infiniti, alla contemplazione dell'universo, all'intuizione dell'eternità. Myriam Vittoria Sebastianelli, assomiglia al pifferaio magico della fiaba anche se, invece di suonare il flauto cattura con l'Io narrante il lettore, con la magia delle liriche nate da un equilibrio misterioso, dalla fusione dei sentimenti che insieme alle parole rinnovano l'alchimia, per diventare uniche e importanti. Se non fosse una magnetica matura signora potrebbe essere una nuova Sherazade. Le sue mille e una poesia sono riflessioni, intrecci legati con un personale lessico che sprigionano una specie di magia. E' un incantamento, in un rapporto osmotico ogni giorno rinnovato, che nutre senza retorica sottraendolo all'esistenza ma lasciando in vista il suo transito nell'emozione della vita. L'elaborazione della coscienza non s'arresta mai. Si definisce una scalatrice dell'anima un'astrazione continua, un corpo con cui fondersi e morire. Leggendo, sembra di ascoltare la voce di un narratore che sa ben raccontare una storia, tra le interruzioni e le pause di respirazione date ai versi. Nel faticoso procedere di una consapevolezza dell'azione, in uno stile avvolgente, complesso, fatto d'incisi, esitazioni, sovrapposizioni, com'è tipico di chi costantemente indaga su se stesso e gli altri. Contemplazione che supera i confini della parola pervenendo ad un coinvolgimento illuminato per giungere infine al sublime.   Prof. Giovanni Francesco Piano
Cenni critici Le poesie di Myriam Vittoria Sebastianelli fresca reminiscenza di pure immagini sono dedicate molto al suo mondo dell'infanzia e della gioventù, che lei con fervore tributa ai ricordi più cari, che mai svaniranno e né anni, né dolori o momenti di gioia potranno cancellare che preludono la realtà futura come l'alba, il giorno in un'atmosfera psicologica particolare "auto creativa" di stati endogeni ed esogeni. Ella interpreta e fissa celati sentimenti affettivi, che nel cuore le tumultuano ed "esplodono" in poesia. In questi cari ricordi ella si sente forte e vitale, non prova tristezze e smarrimenti, perché fanno rientrare in lei "saggezza, saggezza e tanta serenità". Sono liriche di un sincero sfogo dell'animo, attraggono per la loro freschezza e la musicalità del verso, ed inoltre per una pensosa malinconia quando ella sente il suo "Io" esclama : "intorno a me silenzio, vagando con la mente, ho il cuore in tumulto ... chiudo gli occhi, il silenzio mi opprime. Coriandoli di luce, feriscono il mio sguardo... La consapevolezza dell'essere e la certezza di non voler sapere la realtà di un mondo che grida il male e l'ultimo grido si perde nel vuoto ". Sono versi creati con parole di sentimenti e stati d'animo che appaiono visivi. Ed è tutto un inno alla preziosità delle rimembranze, dei palpiti del cuore che elevano l'animo della poetessa nel canto, come un uccello nell'azzurro cielo, senza ipocrisie, ma sinceramente vero, umano. Ma, pur rinforzandosi attraverso i ricordi cari non si stacca dalla vita attuale e dal pensiero esistenziale, perché la sua poesia si staglia anche nel quadro universale, facendone "rimbalzare" i punti dello spazio nei quali operano ed emergeranno trascendentali visioni. Da uno scorrere d'immagini fluttuanti, la sua vita si trasforma in un fiore vario sempre verde in tempo non più ombra, diventato presente vissuto e rivissuto in una reminiscenza costante, che si perde irrimediabilmente in una dinamicità veloce che vorrebbe fermare per continuare a viverlo con quella sensazione vitale ricordi di persone care che purtroppo troppo presto volgono al tramonto. Da tale contrasto e nella stessa unione di presente e passato scaturisce la sua poesia e nel libero gioco, scorrevoli e sciolte, diventano più concise ed immediate, ricche di contenuti umani ed ecologici , spesso esplosive come la stessa natura, quando si è "amplessicaule con l'universo" e si rivelano impulsi dettati da un moto spontaneo del suo cuore ed animo rispecchiando il suo carattere e la sua sensibilità ed i compiti scritti per l'umanità.   Prof.ssa Anna Maria De Vito Scheible     "La valenza magica ed evocatrice di energia della Poesia è ben evidente in questa autrice, che in piena sincerità, si rivolge a questa facoltà dell'anima in cui si trovano "bagliori infiniti" e che è "salvezza della mia terrena esistenza". Per continuare a vivere, tra problemi e dolori, occorre veramente sollevarsi liberi, come si esprime l'autrice, nell'aria".   Prof.ssa Antonietta Mancuso     "Mostra una capacità di creare dal profondo della sua sensibilità umana dolci poesie profuse di un terreno amore, nel quale l'autrice evidentemente ricava profondi, i suoi pensieri più cari tingendoli di un colore a volte rosso fuoco, a volte di un rosa pallido. La sua capacità di estrosità e sensibilità ne fa una autrice autentica".   Prof. Duilio Pacifico     La silloge "Viaggio nell'essere", manifesta l'intimo cammino che in lei nasce per andare oltre la realtà, nel vivere le sue scintille dell'animo in un'intima sorta di coinvolgimento. La memoria scava nel passato respirando nella semplicità, delicate immagini, affiorano attraverso liriche che permettono al lettore la ricerca di una "felicità della lettura" di borgesiana memoria, un sostare sulle parole fino a farne presenze quasi fisiche, trasformando l'atto del leggere, in un piacere verso sé stessa. La visione assume romanticamente un canto alla memoria inseguita in un viaggio che unisce i propri diversi itinerari poetici in un unico sentimento armonico, dove la coscienza dell'esistenza incontra e dipana, senza mai perdersi del tutto. Il mondo poetico di Myriam Vittoria Sebastianelli, si apre in una forma preziosa che rivela in testimonianze tutte animate di fermenti, una forza che scuote e trova nell'amore della vita, inesauribile linfa per resistere al tempo. Espressioni in cui lo spazio e i momenti si fondono, emergendo in una autentica ed intensa realtà espressiva. Una raccolta di versi che possono essere definiti un lungo viaggio della memoria, alla ricerca del mistero nascosto nell'isola perduta.   Alessio Piano
Poesie   Accendi la lampada e aspetta   Baratro, vita amara, ala spezzata, occhio che lacrima più non ha, arancia spremuta che ancora serba un antico profumo. Spine... rovi... morte negli sguardi, di manichini viventi. Torrente di sangue, notti di astri, di pallido splendore, notti nere. Vita senza speranza, torpore insano che aggroviglia le viscere. Viandante, fermati un attimo, tendi la mano, aggrappati alla pendula liana, allontana la malefica sventura. A sera accendi ancora la lampada e... aspetta.   Ai miei giorni gioiosi   Ritorno ai miei giorni, gioiose sensazioni positive in me. Il senso di indegnità si placa. La mia visionaria danza ritma, crea musiche e colori astrali. In questa sarabanda astratta ritrovo l'accettazione di me stessa.   Al tramonto   Al tramonto, la voce di mille campane. L'eco si propaga nel etere... La coscienza degli uomini si scuote... e per un attimo la paura assale. È un attimo d'eternità ma... l'uomo benda gli occhi per non vedere il nuovo giorno che verrà.   Anima   Impazzita e vacante non ritrovi più la tua vera essenza. L'atarassia mi ha posseduto nei miei lunghi silenzi aspetto la fine... sola certezza dell'esistere.     Di fronte all'immortalità   Sensazioni, attimi che sfuggono, pruriti dell'anima. Filo invisibile, profumo di evasione, luce incorporea, la mia essenza di fronte all'immortalità.     Esistere   Pensieri, immagini, buio, i miei occhi non vedono, il mio udito non sente, oziare, sprofondare in un mondo di suoni come sinfonie. Lasciarsi andare nell'oblio. La consapevolezza del mio esistere, gustare il mio riposo, staccata dal mondo. Rientro in me, imparo ogni giorno a rivivere.     È sera   Primavera di un crepuscolo. La neve di antichi ghiacciai è arrivata fino al mio cuore. Sola piango, sola traverserò l'altra sponda. È sera, il buio mi circonda, intorno a me presenze fluttuano in cantileno gioco, tendo le mani per ritrovare la via, come per miracolo tu mi tendi la fune... sono certa che ti raggiungerò.   Il fuoco   La bramosia dell'attimo mi trascina nei gorghi tumultuosi d'infuocate vie... simboli premonitori di percezioni oniriche si affacciano prepotenti davanti ai miei occhi. Io rinata Eva... rimpicciolita da tanti gravami mi rannicchio, quasi scompaio. La volontà s'inceppa. L'antico destino si compie ancora una volta, insieme a te mi disseto con il succulento pomo.   Il lago   Sciabordii morbidi e ritmici accompagnano il canto melodioso del lago nel crepuscolo crescente del giorno che muore. Muta anima mia, ereditiera di geni antichi, non meravigliarti se all'improvviso tornano alla mente altri sciabordii, altri miraggi di acque pervinca o di verdi smeraldini. Visioni lacustri in tempesta. I miei occhi si chiudono e mi lascio trasportare dal dolce dondolio delle onde.     Il mio crepuscolo   Nel mio tardo tempo crepuscolare attonita rimango a sentire gl'infuocati raggi leonini che squarciano il mio essere fino al sacrificio ...estremo.
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