Autori contemporanei
affermati, emergenti ed esordienti

Giuseppe Scarfiglieri
Con questo racconto ha vinto il quinto premio del concorso Angela Starace 2002, sezione narrativa
Paradisi perduti
 
PRIMO: SENZA TEMPO
 
Non esisteva il tempo, ma solo lo spazio infinito e sterminato senza confini e senza ragione. Uno spazio illimitato nel quale esisteva qualcosa di molto importante, qualcosa che poi ha dato inizio a tutte le cose. Qualcosa di così potente ad indescrivibile che, forse, é troppo per una mente piccola e gretta come quella dell'Homo Sapiens. Di certo è che le origini del mondo cominciano in questa potenza, in questo regno ove dapprincipio convivevano pacificamente in un paradiso, i potenti dell'assoluto e dello spazio. Così il tempo non aveva ragione di esistere pecche esso non era misurato agli eventi, ma formava un unico blocco con l'incommensurabile da sempre esistito in forma di Puro Spirito e che si dipanava in miriadi di regni e potentati in cui si specchiava la luce di Dio. Un ordine piramidale, democratico ed universale governava l'intero spazio in cui la materia non aveva ragione d'esistere perché così infima ed inferiore, soggetta alla involuzione. La luce andava espandendosi oltre ogni visione ed in essa albergavano gli spiriti che gioivano e s'abbeverano alle fonti dell'eterno consolatore che provvedeva a mantenere l'universale equilibrio. E molti si avvicinavano a Dio diventando potenti quanto lo stesso creatore tanto da metterlo in discussione e fra tutti l'angelo prediletto ebbe tanta forza e bellezza da eguagliarlo. Ma per una strana legge universale due forze della stessa intensità si annullano e così fu. Infatti una indescrivibile contesa si scateno in quello Spazio ove prima vi aveva regnato un'armonia ed una pace eterna. Armate di angeli e schiere di spiriti si diedero battaglia in ogni angolo e dovunque ci fu persecuzione e distruzione. S'alzò tanta di quella polvere che cominciarono a crearsi strane formazioni di materia. Lo spazio primordiale vide da un lato Dio ed io suoi eserciti di Spiriti di pura luce e dall'altra Lucifero, l'Angelo di Dio, con le sue schiere ribelli di angeli e spiriti che trovarono rifugio tra le ombre delle tenebre. Ma alcuni spiriti e molti angeli pentitisi si ribellarono al male tanto da fuggire e riparare sul terzo pianeta del sistema Solare che Dio aveva creato per far loro espirare le colpe e per farli tornare puri spiriti e degni del Regno senza tempo. Ma lucifero continuò la sua ribellione a Dio tanto da dargli battaglia e cercando con ogni mezzo di conquistare lo Spazio totale ed assoluto. La lotta continuò su questa terra ed anche in ogni parte dell'universo: porzione di Spazio riservato al riscatto spirituale dell'uomo. Dapprincipio gli spiriti con terrestri e molti angeli cercarono svariate forme di espiazione materiale tanto da dar luogo ad incomprensibili ibridi, ma poi con la creazione del tempo molti di essi si evolsero in forme sempre più vicine a quelle spirituali prendendone vaghe sembianze e primeggiando su tutte le altre forme spirituali incarnate in forme materiali più semplici ed incomplete. Ancora oggi e chissà per quanto ancora nell'incommensurabile spazio Dio e Lucifero continueranno a rincorrersi tra luci ed ombre attendendo l'evoluzione o l'involuzione di una sfida chiamata: vita terrestre: punto e chiave di volta del momentaneo, sottile equilibrio di una sfida che non sembra ancora esaurita. Periodicamente tra noi umani molti spiriti ribelli trovano modo per nascere e sviluppare strane babilonie e teorie di morte e distruzione. In questo modo cercano di ritardare gli eventi e la completa purificazione degli spiriti del Dio Potenza creatrice ed Apice primordiale della stirpe degli Angeli e di tutti gli spiriti dello spazio eterno. Molti torneranno al Signore creatore, ma tanti saranno dissolti nella loro putrida materia che offende l'intero Mondo degli eletti di luce. Nel frattempo da qualche parte Lucifero continua a meditare la sua rivolta contro il Padre ed il creato. Fa dell'uomo il riscatto della sua ribellione ricordando agli spiriti umani l'arcano patto rinnegato. Così sulla terra non vi sarà mai una vera pace, ma continua lotta e sofferenza, morte e distruzione fin quando il male riuscirà a seminare le sue amare sementi. Tutto il moto Cosmico è parte integrante di questa interminabile lotta tra Dio ed una parte ribelle del suo regno. Nell'incommensurabile tempo Dio s'incarnò sulla terra nel corpo d'un uomo chiamato Gesù ricordando a tutti che il riscatto é l'unica strada per espirare l'ingratitudine ed il tradimento originale. Tutto però segue un itinerario attraverso il quale gli eventi; la storia si sviluppano con variabili pressoché ricorrenti e che concorrono alla creazione di un tempo futuro amplificata sintesi del passato. La storia lo sviluppo di corsi e ricorsi storici che sempre puntualmente evolvono o abbruttiscono l'umanità materiale e terrestre in progresso sociale ad oscurantismo assoluto...
 
SECONDO: L'ANTICAMERA
 
Osserva il trofeo di testa d gorilla posta sopra il camino del salone principale e non poteva fare a meno di trovare somiglianze con quelle del genere umano. Franz cercava in quell'opera macabra le ragioni della sua esistenza. La verità su quello che eravamo stati e quello che saremmo diventati in futuro. Franz era un biologo molto giovane che sentiva il bisogno di capire ed approfondire il mistero della Creazione. La sua fede era comunque rimasta intatta, anche se parecchi erano i punti oscuri che avrebbe voluto illuminare con l'aiuto di qualche prelato. La faccia di scimmia incastonata tra tavolette di legno e cornice risvegliarono in lui quella millenaria curiosità di cercare le nostre origini terrestri. Pur sapeva, però, quante sperimentazioni Iddio dovette fare prima di approdare a qualcosa di veramente simile a lui. Osserva quel volto sospeso nel vuoto senza più voce, muto e senza più tracce di vita.
«Cosa manca al gorilla, cosa ha meno dell'uomo! ... Quante vuole su questa terra è stata rifatta la vita e quante volte essa è risultata in parte od in tutto sbagliata?... Cosa ho più di questa stramba creatura? ... Forse il maledetto «Spirito» intellettivo allenato a percepire la realtà... Queste cinque dita per afferrare e distruggere tutto, oppure sono il frutto di un caso così perfetto che stento a crederci. Od ancora sono vittima di una punizione divina che rinchiude nella carne la mia Anima che in un tempo lontano si ribellò al signore dell'Universo..." così ogni giorno diceva a se stesso lo scienziato. Mai nessuna verità venne in possesso di un antico manoscritto che padre Ivano, una sera d'inverno, gli consegnò nel suo gabinetto di sperimentazione scientifica...» Padre ... cerco verità che non trovo.
Più comprendo e meno ho bisogno del vostro conforto. Più mi avvicino alle risposte e più mi terrorizza di conoscere le risposte.
Ditemi se tutto quello che vedo, che tocco è pura realtà o, forse, l'illusione convessa che tutto è stato e sarà...» esordì Franz con un sol filo di voce. Poi riprese il prete» Caro fratello non cercare in te stesso le risposte sulla creazione, ma vai oltre le cose per percepire, capire il perché di tutto questo procedere; il perché di tante cose che esistono per un preciso scopo. Niente è lasciato al caso, nemmeno un cappello si perderà nel dimenticatoio dell'Eterno Costruttore. Tu sei l'uomo creato a sua somiglianza.
Hai uno spirito che andrà oltre la morte fisica e la forza per superare questa realtà. Niente è un caso, ma un preciso disegno che vede protagonista nella storia la tua e la mia esperienza di vita. Tu sei l'uomo di Dio. In questa Creazione ha risposto le sue speranze di riuscita, nonostante il Demonio voglia annientare questo luminoso progetto di Fede...» . Con una smorfia riprese lo scienziato: «Si, la fede è quella che mi viene meno ogni qualvolta cerco risposte ovvie e sicure. Un atto di Fede è per me il bisogno di dimostrare che il costruttore è grande quanto mente non possa concepire. Ma quando tutto viene incanalato su di un piano di concreta verifica, ecco che cado in profonda crisi. Ecco che l'atroce dubbio mi assale... perdo di vista il risultato e mi chiudo in me stesso per intere notti a pensare a cosa fosse la mia esistenza se non avessi la certezza di un al di là che pretende questo passaggio intermedio che io sto vivendo da quarant'anni...». Padre Ivano continuò:» Se Dio si riprendesse tutte le anime del mondo in un solo istante cadrebbe un silenzio tombale su tutte le terre e miliardi di corpi inanimati giacerebbero ovunque con la morte segnata sul volto per l'improvvisa fine d'ogni cosa. Così si estirperebbero le radici dell'odio insite nella natura di un uomo che mai è riuscito ad evolversi al pari del suo progresso tecnico-scientifico, ma sempre mortificato con l'esaltazione della carne e la rivalutazione originaria dell'istinto bestiale primordiale e quanti umani si salverebbero se una sola religione fosse l'unica e vera strada verso la totale purificazione e lo stato di Luce chiarificatrice. Quanti spiriti brillerebbero oltre la vita, se una sola fosse la verità ed l resto il nulla... ma sarebbe oltremondo riduttivo e semplice considerare la nostra natura solo da un punto di vista scettico e razionale. Noi esistiamo in quanto entità presenti nella storia come esseri spirituali, tangibili, percettibili ed intellettivi. Siamo lo stadio superiore a quello animale per quelle qualità che ci contraddistinguono e che da sempre chiamano: Anima, pensiero, riflessione, passione, deduzione, verifica, sperimentazione, esperienza, razionalità, pratica... Cosi se Dio ci ha creati, così potrebbe distruggerci, ma con un modo ed un tempo che vanno oltre la misura della nostra ragione. Il creatore, però, non vuole che il caos regni nella sua dimensione e così nello spazio e nel tempo plasma sempre i modi migliori dell'essere e dell'avere: una «partita doppia» che in matematica da equilibrio al calcolo. È come se la stessa natura divina nello spazio temporale perfezionasse i suoi meccanismi universali attraverso il riflesso della materia instabile e modificarla in qualsiasi istante. Infatti la morte è la necessaria sintesi di passaggio da una condizione temporanea di verifica ad una successiva natura di liberazione e progresso individuale e collettivo: individuale come singola entità e collettivo in quanto parte integrante di un preordinato sistema. Così se Iddio (energia) si riprendesse tutte le Anime (sub-energie) rifletterebbe su Se stesso (contrazione) con un moto di rotazione-rivoluzione l'intero universo riconducendo a quello stato primordiale dal quale tutto si é espanso senza limiti e misure... Gesù Cristo è la testimonianza della nostra esistenza. È la realtà concreta del Disegno, del Progetto Creativo...»... A quelle parole Franz ebbe quasi un sussulto, aveva compreso come ogni razionalità cadeva ai piedi del costrutto di padre Ivano. Le sue stesse impressioni avevano adesso qualcosa di diverso.
 

TERZO: IL VIAGGIO
 
L'antico manoscritto di padre Ivano parlava di una dimensione ultra cosmica che avrebbe comportato la revisione storica della conoscenza e del pensiero umano. L'autore ignoto sosteneva l'esistenza di un mondo soprannaturale ai confini dell'universo ove vivevano gli angeli del Paradiso in un Regno fatto di luce e dì tanto Amore. Un regno molto simile a quello prospettato dai grandi profeti del passato. Così il progetto «Paradisi Perduti» fu affidato al professore Franz Iliev per la verifica ed il contatto ravvicinato della dimensione ultracosmica. Franz annunciava alla stampa internazionale l'imminente partenza per la missione «Paradisi Perduti» ... «Egregi amici, l'Accademia di Ricerca Scientifica mi ha affidato questa missione dopo aver ben valutato le mie indagini ultra dimensione. Spero di poter dare una risposta soddisfacente al mio ritorno. Il lavoro da svolgere è pieno d'incognite, ma l'esperienza dei miei collaboratori non teme la concorrenza. Padre Ivano e la dottoressa Cinthia Harris oltre l'ultimo sistema «ultra». È un momento storico importante per tutta l'umanità che per la prima volta nella sua storia affronta scientificamente il problema delle origini del Caos e di tutte le cose venute dopo». Continuò Padre Ivano: «Non faccio altro che fortificare la mia e la vostra Fede in Dio. Questo viaggio e spero questo incontro sarà la definitiva prova che il Paradiso esiste...» Concluse la giovane biologa Harris:» È stupendo che anche una donna sia partecipe di quest'evento.
Potremo toccare con mano gli Angeli e farci condurre nell'Eden e nei mille regni di Luce... Certamente non mangeremo la famosa mela, anzi, staremo attenti a non fallire...». Così dopo quelle parole si preparava il lancio ultra dimensionale nell'ultimo sistema posto ai confini della conoscenza umana verso quei «Paradisi Perduti» ancora così oscuri e lontani. In pochi secondi Franz, padre Ivano e Cinthia si ritrovarono riuniti nella stanza di isolamento periodico sull'ultimo pianeta dell'ultimo sistema conosciuto e colonizzato dall'uomo... Dopo di che i tre salirono su di una speciale navicella a potenza megafotonica per dirigersi verso l'infinito stellare...
Al ventesimo giorno di navigazione Padre Ivano segnalava la presenza di uno strano suono in cuffia quasi simile ad una sinfonia...» Franz la sentì questa musica... è quasi una sinfonia, ma si ... è Mozart, la sentì... ora era più forte...». «Ma certo, è Amadeus- gridò forte Cinthia Harris -è Mozart; è... la Piccola Serenata Notturna, il secondo tempo, l'andante, ma cos'è quest'interferenza!... siamo lontani centinaia anni luce dalla nostra terra, da dove viene questa dolce melodia...». Franz a quello stupore collettivo sorrise. Anche lui stava ascoltando quella familiare musica, sapeva che stavano imboccando La giusta strada verso il Paradiso, verso la dimensione Divina...» Amici, siamo in rotta di collisione con il Regno dei Regni, con Dio ... le nostre paure, i nostri dubbi tra poco cesseranno di esistere. Conosceremo finalmente il Creatore. Finalmente potremo raccontare di aver visto gli Angeli. I Paradisi Perduti sono stati ritrovati in questo giorno solenne...» ...Più tardi, una schiera di creature angeliche fatte di luci e colori andò incontro ai tre terrestri che con le mani si proteggevano gli occhi davanti a tanto splendore, davanti a tanta magnificenza ed un improvviso benessere invase quelle tre anime esploratrici che lasciarono cadere nel vuoto cosmico i putrescenti corpi per volare verso le Porte del Paradiso.
 
Dalla spedizione scientifica «Paradisi Perduti» non se ne seppe più nulla. I tre esploratori non tornarono più alla base. La maschera di scimmia ora pendeva nel museo Internazionale del Genere Umano. Qualcuno aveva nel frattempo ribadito che quella fosse stata la probabile origine di tutto e che non era necessaria l'esistenza di un creatore. I dubbi e le incertezze, dopo quella spedizione cosmica, s'impadronirono dell'intero mondo scientifico. Ci si aggrappava alle apparenze. L'uomo era un animale cosmico. E molti secoli dopo da un imprecisato angolo dell'universo giunse sui sistemi d'intercettazione dimensionale un suono simile ad una musica molto nota ... La sinfonia mozartiana era giunta anche sulla terra. Essa fece il giro di tutte le stazioni radio del pianeta e dell'intero sistema galattico. Improvvisamente nella notte stellare da molto lontano e da un posto remoto giunse anche una voce, quella di Franz Iliev che gridava da chissà dove «Est vita in rebus... c'è vita in ogni cosa... vita ovunque...». Poi ci fu il silenzio assoluto...
 
Tre scheletri erano ricaduti su uno sperduto pianeta di un ignoto sistema in un imprecisato punto dell'universo. Tre puri Spiriti ora vagavano per gli immensi spazi ultracosmici, ultra dimensionali. Immense distese di Luce s'aprivano dinanzi alla loro infinitudine. Sembravano risucchiati in un benefico piacere di umori indescrivibili.
Stavano incontrando il Creatore che faceva sentire la sua presenza emanando tantissima energia, tantissima forza. Gli Spiriti intorno non potevano contarsi tanto che erano numerosi e perfetti: una moltitudine iridescente che lasciava scie colorate dietro di sé. Tutto sembrava impalpabile, ma tutto era concretamente esistente. Ivi il tempo e lo spazio perdevano forma e sostanza. La maschera di scimmia era il rovescio della medaglia. La perfezione è figlia d'un lungo processo fatto di tanti gradini evolutivi? Una perfetta scala verso il Dio vivente...
 
Nell'infinito Franz, padre Ivan e Cinthia si persero per sempre confondendosi e ricongiungendosi con quell'immensa Forza che muove stelle e pianeti. Un'esplosione di Luce e poi anche le tre Anime andarono dissolvendosi per sempre nell'eternità divina.
I «paradisi Perduti» esistevano e, forse, qualcun altro li avrebbe incontrati ed attraversati.
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 Ins. 10-01-2003