LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Giorgio Fioravanti
Ha pubblicato il libro
Giorgio Fioravanti-Clima impazzito
c'è ancora speranza?
(Guida all'analisi dei dati e manuale di sopravvivenza)



 
 
 
 
 
 
 
Collana Koiné (saggi)
14x20,5 - pp. 114
Euro 9,50
ISBN 978-88-6037-4738

In copertina e all'interno
disegni di Giorgio Fioravanti

 
Prefazione

Il libro è una breve guida per chi desidera approfondire o allargare o semplicemente aggiornare le proprie conoscenze in merito a cause e conseguenze del riscaldamento globale e alle azioni di mitigazione e adattamento per evitare cambiamenti irreversibili e catastrofici.
Il primo capitolo analizza le possibili cause dei cambiamenti del clima e le interminabili diatribe tra scienziati da una parte, governanti e mondo produttivo dall'altra
Il secondo capitolo elenca le principali conseguenze dei cambiamenti del clima e riporta le previsioni dei più autorevoli scienziati per quanto accadrà durante il secolo in corso.
I capitoli successivi elencano le principali azioni necessarie per limitare i danni, nei settori produzione di energia elettrica, edifici, trasporti, industrie, scelte dei consumatori (stili di vita).

Prefazione

 

 
Questo libro è una breve guida per chi desidera approfondire o allargare o aggiornare le proprie conoscenze in merito a cause e conseguenze del riscaldamento globale del pianeta e alle azioni necessarie per limitare i danni, evitando fenomeni irreversibili e irrimediabili (il cosiddetto punto di non ritorno).
 
Abbiamo assistito, e tuttora assistiamo, ad acerrime dispute tra gli esponenti di due correnti di pensiero, che potremmo chiamare "pessimisti" e "scettici".
 
Secondo i pessimisti, per la maggior parte scienziati, l'aumento di 6 o 7 decimi di grado della temperatura media del pianeta riscontrato nel corso degli ultimi 100 anni è dovuto soprattutto ad attività umane, in primo luogo combustione di carbone, metano e derivati del petrolio, che provoca ingenti emissioni di gas serra (principalmente anidride carbonica), e in secondo luogo al cambiamento della destinazione di uso del terreno, principalmente deforestazione per sviluppare agricoltura, allevamento di bestiame, vendita di legname, con ulteriori emissioni di gas serra (principalmente metano e protossido di azoto).
 
Oltre alle cause di cambiamento finora menzionate, che vengono comunemente definite antropiche, esistono cause naturali di cambiamento quali scambi di anidride carbonica tra atmosfera da una parte e oceani e suolo dall'altra, variazioni dell'energia emessa dal sole, variazioni dell'orbita terrestre, variazioni dell'inclinazione dell'asse terrestre e del movimento di precessione dell'asse stesso, variazioni di correnti dell'oceano e correnti atmosferiche, eruzioni vulcaniche, variazioni degli aerosol e delle nuvole nell'atmosfera.
 
I gas serra presenti nell'atmosfera prima assorbono e poi riemettono parte delle radiazioni che li attraversano, ma lo fanno in misura differente a seconda della lunghezza d'onda delle radiazioni stesse: per le radiazioni a onda corta emesse dal sole in misura minore, in misura invece maggiore per le radiazioni a onda lunga emesse nella gamma dell'infrarosso dalla superficie terrestre che si raffredda. Le radiazioni ad onda lunga, rimandate in parte dall'atmosfera verso la superficie terrestre, creano un effetto serra, facendo aumentare la temperatura della superficie stessa.
 
Di per sé questo effetto serra è positivo, in sua assenza la superficie terrestre si troverebbe a circa 20 gradi sotto zero e la vita sarebbe impossibile.
 
 
Ma se la quantità totale di gas serra presente nell'atmosfera continua ad aumentare perché aumenta il contributo delle attività umane, la Terra può soltanto scaldarsi sempre di più (quello che sta avvenendo attualmente).
 
Secondo gli scettici, per la maggior parte esponenti politici o rappresentanti del mondo produttivo (soprattutto imprenditori legati ad attività economiche nel campo di estrazione, trasporto, vendita e sfruttamento di carbone, metano e petrolio, oppure scrittori o autoproclamati climatologi finanziati dai suddetti imprenditori), si tratta di un falso problema creato ad arte dalle solite Cassandre ambientaliste che si divertono a spaventare il prossimo vaticinando catastrofi inimmaginabili.
 
Dicevano ( e tuttora dicono ) gli scettici:
"Ma dài, da che mondo è mondo la temperatura del pianeta è sempre variata per cause puramente naturali con variazioni di entità enormemente superiore rispetto a quei miserabili 6 o 7 decimi di grado che ci stanno raccontando le solite Cassandre ambientaliste" (per inciso, perché prendersela sempre con la povera Cassandra alla quale nessun troiano aveva dato retta nonostante che lei avesse perfettamente ragione?).
"La Terra inizialmente era una palla incandescente, in certi periodi è stata una sfera di ghiaccio, durante le ere glaciali del Pleistocene le temperatura è scesa fino a 8 gradi in meno rispetto a oggi e il livello del mare fino a 120 metri in meno rispetto a oggi".
"E le variazioni della quantità di energia emessa dal sole le vogliamo trascurare?
Signori miei, tra il 1000 e il 1400 la Terra era più calda di oggi, tanto è vero che i vichinghi hanno colonizzato la Groenlandia che era una terra fertile, infatti il nome Groenlandia deriva da Groene Land, che in danese significa Terra Verde.
Nello stesso periodo gli inglesi riuscivano a coltivare la vite, cosa che attualmente è impossibile. E in quell'epoca l'uso di combustibili fossili era una cosa infinitesima rispetto a oggi.
E allora? Vogliamo rovinare l'economia mondiale (variante: l'economia nazionale) per lo sfizio di quattro Cassandre ambientaliste? Ma siamo matti?"
Quel versatile e geniale esponente del mondo cinematografico e letterario che è Michael Crichton ha scritto un romanzo, "Stato di paura" (2004) per dimostrare che l'entità del riscaldamento globale è trascurabile, tanto è vero che alcuni ghiacciai stanno avanzando anziché arretrare e in alcune zone dell'Antartide la temperatura sta diminuendo. Secondo Crichton, l'allarme sul riscaldamento globale è voluto da esponenti dei Paesi ricchi per costringere i Paesi poveri in via di sviluppo a ridurre le proprie emissioni di gas serra, riducendo conseguentemente il proprio sviluppo economico.
Il libro è stato osannato dagli scettici (finalmente un grande scrittore ha smascherato le bugie delle Cassandre ambientaliste) e contestato dalla comunità scientifica (Crichton ha usato solo una piccola parte dei dati disponibili, in realtà il 90% dei ghiacciai monitorati si stanno ritirando).
 
 
Bene, oggi come oggi gli scienziati hanno dimostrato in modo assolutamente incontrovertibile che negli ultimi 30 anni il riscaldamento globale è stato dovuto sopratutto alle attività umane, quindi uso sempre più intensivo di combustibili fossili e attività sempre più intensiva di deforestazione. E non basta, mai negli ultimi 800.000 anni si era verificato un cambiamento veloce come quello attuale.
 
Ovviamente, (in modo a breve termine limitato) influiscono anche le cause naturali precedentemente menzionate. Per contro le cause naturali prima dell'inizio della rivoluzione industriale sono state determinanti per miliardi di anni.
 
Per scrivere una guida riassuntiva sul problema del riscaldamento globale e sulle azioni correttive necessarie, a rigore sarebbe necessario un gruppo di lavoro in cui fossero presenti almeno un climatologo, un astronomo, un geologo, un biologo, un meteorologo, un chimico, un glaciologo, un geofisico, un ingegnere specializzato in metodi di produzione dell'energia e gestione di centrali elettriche, un ingegnere civile, un architetto, un amministratore di condominio, un giornalista specializzato in divulgazione scientifica, un progettista di motori per auto, un Energy Manager, un Assessore all'Ambiente a livello almeno di giunta regionale, un agronomo, e forse altri specialisti che adesso mi sfuggono. Considerando il carico di lavoro e la disponibilità di tempo libero dei suddetti esperti, l'impresa potrebbe richiedere alcuni anni, e alla fine bisognerebbe rivedere tutto dall'inizio perché nel frattempo sarebbero sopravvenuti molti nuovi dati e molte nuove scoperte nei campi del risparmio di energia, dell'aumento di rendimento energetico, delle fonti di energia rinnovabili e pulite, dell' uso di idrogeno come vettore di energia, della fusione nucleare eccetera.
 
Fortunatamente oggi su Internet c'è gran parte dello scibile umano, per cui a mio avviso una persona con solida preparazione tecnica e ampia disponibilità di tempo, sfruttando Internet ed una libreria in cui vengano presentati sistematicamente tutti i maggiori best seller su questi argomenti, può imbarcarsi con l'aiuto di alcuni amici in una impresa di questo tipo.
Saranno i lettori a giudicare se l'impresa è riuscita o meno.
 
 
Nota 1: unità di misura della potenza e dell'energia
 
Nel sistema di misura internazionale SI l'unità di potenza è il watt, che corrisponde all'energia di un joule erogata per un secondo. I multipli del watt sono:
- chilowatt (kW): 1000 watt
- megawatt (MW): un milione di watt
- gigawatt(GW): un miliardo di watt, ossia 1 watt moltiplicato per 10 elevato alla nona potenza
- terawatt(TW): mille miliardi di watt, ossia 1 watt moltiplicato per 10 elevato alla dodicesima potenza.
 
 
Come unità di misura dell'energia si usa il prodotto potenza per durata dell'erogazione. Così ad esempio l'energia di 1 chilowattora può corrispondere alla potenza di un chilowatt erogata per un'ora, oppure alla potenza di 2 chilowatt erogata per mezzora, e così via
Analogamente:
- megawattora (MWh): la potenza di un megawatt erogata per un'ora
- gigawattora (GWh): la potenza di un gigawatt erogata per un'ora
- terawattora (TWh): la potenza di un terawatt erogata per un'ora
 
Un'unità di misura molto usata per comparare fonti di energia diverse è la tonnellata equivalente di petrolio (Tep), che rappresenta l'energia termica sviluppata dalla combustione completa di una tonnellata di petrolio.
 
Per quantità di energia estremamente elevate, a livello di consumi mondiali, si usa l'exajoule, che corrisponde ad un joule moltiplicato per 10 elevato alla diciottesima potenza (un miliardo di miliardi).
 
 
Nota 2: ordini di grandezza
 
La maggior parte dei dati numerici inseriti in questa guida vanno considerati non dati assoluti ma semplicemente ordini di grandezza a causa del numero estremamente elevato di variabili che influenzano il problema. Ad esempio quando gli scienziati dell'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) dicono e scrivono nei loro rapporti che alla fine di questo secolo l'aumento della temperatura media potrebbe essere 1 grado (caso più favorevole in cui tutto vada bene) 3 gradi (caso più probabile), oppure 6 gradi (caso più sfavorevole in cui tutto vada male), significa che il valore reale sarà compreso in questo ordine di grandezza, cioè tra 1 e 6 gradi.
 
 
Nota 3: possibili errori
 
Questa guida è stata ricontrollata più volte da autore, amici dell'autore, editore, ciononostante, a causa del numero elevatissimo di dati e spiegazioni tecniche qualche errore anche macroscopico può essere ancora sfuggito al ricontrollo. Inoltre a tutti può succedere di prendere per buona qualche informazione sbagliata.
In tali casi pregherei il lettore di segnalare il problema scrivendo a giorgio.fioravanti1@tin.it.
 
Sono graditi anche commenti e obiezioni; arriveremo probabilmente ad un blog su Internet.
 

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Ins. 14-12-2007