LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti

 

  Poesie tratte dal libro

Metriche strenne per un'amica diciottenne

 di
Enrico Camisani
 
 "La vera amicizia diventa sempre più gioiosa,
gratificante, formativa condivisione
del Bene, del Vero e del Bello".
 
 
"Amicus ad amicam"
 
Cui dono humiles sequentes versus?
Maria, tibi verae amicae meae.
Nam dedisti tu mihi laetitiam magnam
Iam per tempora multa vitae meae.
Maximas ideo tibi gratias ago
Atque dono tibi meum libellum
Tanquam amicitiae perenne signum.
Omnium omina bonorum praebeo.
Anni tui dona multa semper capiant
Ac semper florescant per omnes dies
Immortalibus fructibus repleti.
 
Maria
 
Come un favo di miele
Il tuo nome soave
Mi risuona nel petto
Con sublime brevetto.
 
Quante volte "d'emblée"
Mi balena alla mente
E par dolce rugiada
Nel lucor d'una rada.
 
Quando sono seduto
O mi muovo a fatica
Sempre tu mi sorridi
Con quegli occhi sì fidi.
 
Quando vieni a trovarmi
Già mi sento beato
Di mirar tua bellezza
Quale morbida brezza.
 
Come un favo di miele
Il tuo nome, o Maria
Mi fa lieta la vita
Quale danza gradita.
 
Sii certa carissima amica
Che ogni giorno io chiedo al Signore
Perché sempre ti aiuti e ti guidi
Verso un mondo di splendidi lidi.
 
Così si chiamava mia madre
 
Maria si chiamava mia madre
Che persi soltanto quinquenne
Sottratto al terreno suo viso
Radiante lassù in Paradiso.
 
Di lei mi si disse da tutti
Che aveva bellissime doti
Non solo d'esterna avvenenza
Ma pure d'interna prudenza.
 
Pertanto mirando l'amica Maria
Mi sembra in lei rispecchiato
Il volto di mamma ignorata
Al par di mirabile fata.
 
Benché non ancora ventenne
Maria ha compreso anche questo
Largendomi schietto calore
D'un intimo tenero amore.
 
Al Cielo ogni giorno son grato
Per questa magnifica manna
Che sempre mi tien compagnia
Passando attraverso Maria.
 
Per me questo raro tesoro
Val più d'ogni onore e successo
A guisa di viva sorgente
Che il cuor mi mantiene fervente.
 
Maria... "ad intra"
 
Maria è ragazza matura
Benché non ancora ventenne
Con scrigno di vita interiore
Dal giusto sereno sapore.
 
È un pozzo di fervida scienza
Attinta non solo dai libri
Ma pur dalla vita reale
Con alta visione sociale.
 
Ben oltre la linea sincera
Di sue riservate maniere
Maria vive un mondo segreto
Al par di solar minareto.
 
Mi piace parlare con lei
Scoprendo al di là dei suo motti
Sognanti riviere di luce
Che in fondo alle cose conduce.
 
Maria è ragazza matura
Che sembra più giovane ancora
Del fiore dei suoi diciott'anni
Forieri di splendidi vanni.
 
M'immagino molto felice
Quell'uomo che avrà la sua mano
Per far del "ménage" familiare
Un sano fattivo alveare.
 
L'accattivante "look" di Maria
 
Maria è tutt'acqua e sapone
Con "look" digiuno di orpelli
Sicché può pensare la gente
A ragazza in controcorrente.
 
Per mio conto sta bene lo stesso
Con l'ovale perfetto del viso
E l'azzurro solare degli occhi
Tutto insomma nel segno dei fiocchi.
 
Con la sua superiore statura
Ben pareggia giunoniche forme
All'insegna d'armonico stile
Ben giostrato di cuor giovanile.
 
Non so proprio se un giorno Maria
Si darà qualche tocco artefatto
Sia pure con pia caratura
Come vuole sua schiva natura.
 
Al presente assomiglia Maria
Alla donna del sommo Poeta
Voglio dir la ben nota Beatrice
Di cui dire difetto non lice.
 
Faccio voti perché di Maria
Resti sempre lo smalto modesto
Congiunto a verace pudore
Che è respiro d'amabile cuore.
 
Tranquilla "forever"
 
Giammai appalesa Maria
I suoi personali magoni
Ma sempre la trovi tranquilla
Al par di soave pupilla.
 
Né vale attivare il motivo
Che ancor non è giunta all'età
Per saggiare terreni minati
E magari terribili agguati.
 
Che anzi conosce il soffrire
Altresì per sensibile radar
Ma fa leva su forte corazza
Sorprendente in sì giovin ragazza.
 
A mio avviso Maria s'è già resa
Ben munita di tali valori
Che le fanno veder positivo
Anche ciò che per altri è passivo.
 
Con un animo tanto temprato
Non disgiunto da tratto cortese
La mia cara Maria può sfidare
Qualsivoglia ciclonico mare.
 
Io intanto da bravo egoista
Mi disseto a sì pura sorgente
Rimediando profonda letizia
Da sì bella serena amicizia.
 
La "studiosa" Maria
 
È bello pensare a Maria
Che studia con lucida lena
Seguendo un preciso progetto
Che sgorga da chiaro concetto.
 
Mi par di vederla impegnata
Nel fare lo scritto e l'orale
Esperta nel far dosatura
Di sua esaltante pastura.
 
Or eccola intenta a tradurre
La lingua forbita di Lisia
Scavando nei vari meandri
Coi suoi navigati scafandri.
 
Poi passa nel regno di Dante
Già presso alla candida rosa
Danzando per vaghi sentieri
Con "boom" di sognanti pensieri.
 
Sgusciata da questo eldorado
Si concede una goccia di "break"
Per gustare la sua merendina
Senza nulla che sa di cantina.
 
Qui sostando la miro beata
Per aver sistemato il dovere
Non con aria indolente e svagata
Ma contenta di bella regata.
 
Collezionista di... pagelle d'oro
 
Chi non sa che mia cara Maria
Lungo l'arco dei cicli di studio
Ha mietuto ogni aurea pagella
Sfolgorante al par d'una stella?
 
I suoi voti son sempre dei "dieci"
Con rarissime lievi eccezioni
Che non fanno che render più vario
Il suo sommo svettante rosario.
 
Si può dire che quasi ogni giorno
Son felice di felicitarmi
Con siffatta studiosa modello
Che procede siccome vascello.
 
Fatto sta che Maria è bravissima
Né si cura soltanto dei voti
Ma s'impegna a formare se stessa
In un'ottica seria e complessa.
 
Io non posso che esser "tifoso"
D'un'amica così "talentosa"
A cui augura ognora il mio cuore
Un futuro d'egregio valore.
 
Chi non sa che mia dolce Maria
Colleziona pagelle sublimi
Senza esser neppure "secchiona"
Ma di sue qualità gran padrona?
 
Latinista e grecista... con i fiocchi
 
Ne ha fatto di strada Maria
Dal suo primo approdare al ginnasio
Macinando volumi e volumi
Quasi fossero fulgidi agrumi.
 
Mi toccò la bellissima sorte
Di guidarla per classiche vie
All'insegna di greco e latino
Non diversi da baldo giardino.
 
Che progressi non solo in un anno
Ma nel giro d'un semplice mese
Con dei passi da vero gigante
In un "climax" del tutto pimpante.
 
Ora quasi non credo a me stesso
Di veder che Maria mi dà i punti
Lei sì pronta con memore aggancio
Io sì lento nel fare il mio lancio.
 
Ma il mio cuore sussulta di gioia
In un dolce tripudio senile
Ogni volta che simile amica
Me precede nell'alta sua bica.
 
Allor porgo grazie al buon Dio
Per esser battuto da lei
Pensando che in qualche misura
Di Maria ho promosso bravura.
 
Una prossima poliglotta
 
Maria è oltremodo ferrata
Nel mondo dei classici studi
Ma questa è soltanto una parte
Di sua feracissima arte.
 
Qui basti pensare all'inglese
Che è come suo fiore all'occhiello
Tant'è che lo parla e lo scrive
Toccandone tutte le rive.
 
Or dopo uno "stage" in Germania
Promosso dal suo Istituto
S'è messa a studiare il tedesco
Per renderlo pan del suo desco.
 
Insomma tra poco Maria
In barba ai suoi diciott'anni
Sarà certo una gran poliglotta
Ricercata come aquila dotta.
 
Se con lei mi confronto un istante
Benché tocchi già quasi i settanta
Mi par d'essere piccola barca
Nei riguardi di biblica Arca.
 
D'altro canto son molto contento
Che un'amica sì cara mi batta
Senza punto montarsi la testa
Grazie al "boom" di sue nobili gesta.
 
Valorosa scrittrice sul
"giornalino" della scuola
 
Maria è sublime scrittrice
Non solo in scolastiche prove
Ma pure in Rivista ben fatta
Per nulla stucchevole e piatta.
 
Ha un titolo molto eloquente
Vale a dire si chiama "Scintilla"
Che s'addice ad arditi studenti
Sempre pronti a stupire le genti.
 
Proprio come in Riviste affermate
Vi si trovano i vari organismi
Con foresta di bravi scrittori
Certe volte persin professori.
 
È Maria una salda pedina
Del simpatico "staff" di "Scintilla"
Con articoli schietti e briosi
D'esser letti davvero bramosi.
 
Tutti bravi gli autori impegnati
Che dàn lustro all'illustre Istituto
E collegan famiglie e docenti
Con effetti per sempre vincenti.
 
Vero è che per me di "Scintilla"
Conta in primis la "griffe" di Maria
Con apporto di nuovo tassello
A reciproco affetto sì bello.
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