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- ...immagina una poesia scritta su un
bigliettino; un bigliettino passato da un cameriere.
Un bigliettino scritto pochi secondi prima da uno
sconosciuto che siede ad un tavolo non distante.
Sembrerebbe una situazione imbarazzante, ma se fossi
tu quella donna che ora vedo nel ristorante e se fossi
io quell'uomo senza paure, mi alzerei dal mio tavolo
per venire da te, dopo aver creato tepore con il mio
biglietto. Ti chiederei la possibilità di farti
compagnia per qualche minuto. Tu diresti di si con
semplicità. Ti parlerei dolcemente, di tiepide
parole farei una coperta che avvolge noi due come due
fiori protetti da una serra, come due uccellini sotto
una grondaia. Farei pochi gesti con le mani e tutti
rivolti a te, per indicare una volta i tuoi occhi "hai
occhi profondi, provo una sensazione rassicurante nel
vedervi riflessa la mia immagine"; un'altra volta
tastando l'aria per sentire "il tuo profumo ricorrente
nei miei pensieri". Sento gaia la tua voce. Hai
abbattuto barriere, hai provato emozioni ed ora la tua
voce gioca con me. Ti alzi per andar dal musicista a
chieder canzoni per te: vuoi sorprendermi! Ma sorpresa
sei tu nel vedermi alzare per rendere omaggio alla tua
femminilità eretta innanzi a me. Sono in piedi
perché ti sei alzata e passi vicino al mio
corpo. I nostri corpi si sfiorano. Prosegui il tuo
percorso fino al pianoforte e ti chini a far richieste
musicali. Che onore per quel musicista sentir una
parola da te. Se l'avessi saputo avrei dato tutto per
esser al posto del pianoforte, del musicista o del
vestito che indossi ed ora, con te chino a dar ordini,
ti abbraccia e crea le tue forme, il tuo vestito
è come un quadro che viene creato nell'istante
in cui si osserva. Torni a me, al tuo tavolo. Ancora i
corpi si sfiorano e si cercano. Davanti a me ora tu
seduta ed io ancora in piedi sento battiti forti. Giro
attorno al tavolo, lentamente, e tu capisci che vengo
vicino a te per sfiorarti. Prendo la tua mano per
porgerla sul mio petto. Voglio far sentire anche a te
quanto batte forte un cuore sincero. Senti il battito
e sei sorpresa. Con l'altra mano prendi la mia e
l'avvicini al tuo viso. Doni il morbido abbraccio di
mille sensazioni alla mia mano che accarezza il tuo
viso, il tuo collo, e tu ora chiudi gli occhi. Sposti
la testa indietro e non pensi di far morire in me la
voglia di qualsiasi altra cosa in quel momento, tranne
forte, il bacio, nostro, senza tempo. Mi abbracci
incurante del mondo che ci circonda. Ti stringo e ti
voglio amare col solo bacio di quel momento. Ci
baciamo e muoviamo le nostre mani su di noi come se
fossero pennelli e il nostro corpo fosse una tela e,
senza pensare, disegniamo figure sulla schiena, sulle
gambe, sul viso. Finisce il bacio e tu vai via, sola,
con la voglia di lasciar sospeso un uomo che non ti
chiederà nient'altro, ma voli via senza sapere
che quella poesia l'avevo scritta quella sera,
guardandoti; quella poesia che tu non hai dimenticato
di portare via:
- Ad una sconosciuta
- Del viso non ricordo, ma di
pelle,
- Ad oscurar vista vè il
profumo.
- Tu mavvedi in luoghi
sconosciuti
- Sospirar di te, amor
forestiero,
- Cantar a te di parole i
suoni.
- Infiamma passione chio non fermo,
- Al tuo passare rendi omaggio
- Colui ti conosce, e tu che
leggi,
- Leggi chio continuo a parlar di te.
- Non dar di te vista ma proteggila.
- Non scottar damore che vive in
te,
- Tiepida è la tua
vicinanza.
- E tu che leggi, non aver
paura.
- E tu che leggi, pensa damor vivo
- Chio sto per guardar con le mani
a
- Sostener il mio viso, nel veder
- Il tuo, da curiosità
sospeso.
-
-
- Luna
-
- Scintilla un riflesso d'oro fluido
- sopra una linea immensa e fragile.
- I lineamenti sfuggono
- dondolano
- fremono
- chiamano.
- Se non l'avessi già
conosciuta,
- nell'ondeggiar, penserei a lei
agitata.
- Un'altra diversa e uguale magia coltiva il
suo ego di movenza ballerina.
- E' sotto di lei.
- Non invidia,
- ma la guarda.
- Non può sentirla,
- ma gli parla.
- Non la raggiungerà mai.
- Non lo raggiungerà mai.
- Non s'uniranno mai se non per unir altri
cuori sognanti.
- Cuori che fan l'amore.
- Cuori assonnati di movimenti,
- cuori svegli nella brezza calda a guardar la
luna sdraiata
- su un letto di mare.
-

-
- Fuoco
-
- Ghiaccio tremi al suo avvicinar di
passione,
- mai potrai donar sentimento.
- Ghiaccio che al toccar rimani unito a pelle
rabbrividita,
- fuoco che sciogli colui è troppo
affascinato da te...
- Oh... fuoco sciogli il ghiaccio ove si
trova
- e rendi profumi i vapori creati...
- T'avvedo ora vicino, di mia mano è la
tua vita...
- Sfuggi,
- nel tuo scaldar generoso...
- Sei bello di verità,
- brucia menzogna di tua naturale
forza...
- Nel guardarti affascinato, fuoco
- sei pensieroso e volgi in alto il tuo
tepore...
- Vai a cercar la mia anima...?
- Non andar lontano perchè,
- come l'Amore,
- io son qui vicino e ti guardo mentre scaldi
me...
- Ma ora ardo ancor senza confini,
- perchè v'è ricordo così
affine al sentimento mio:
- col viso penso a quella prima luce,
- penso a quel primo calore così vicino
alle mie mani,
- a quel luccichio che ti
creò...
- quel luccichio che mi ha reso tuo per tanto
bello,
- e ti avevo riconosciuta fiamma appena
nata...,
- sapevo dove avresti portato il mio
cuore...
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